Venticinque anni di successi celebrati insieme a tutti coloro che per passione, per studio o per curiosità decidono di esplorare con noi le tendenze del design. Tantissimi progetti che raccontano storie, culture lontane e che fanno sognare a occhi aperti; ogni anno organizzare questo evento in tutti i particolari mi entusiasma e mi appassiona. Sono felice che le persone possano conoscere il mondo incredibile del design, ma bisogna fare in modo che la qualità resti il centro del grande progetto, continuando a dare voce alla cultura e alle idee nuove.
A pochi giorni dalla chiusura del Superdesign Show 2025, in un clima ancora pieno di emozioni, è naturale fermarsi a riflettere. Questa è stata un’edizione speciale, la venticinquesima, e come ogni anniversario importante porta con sé bilanci, domande, speranze.
Una installazione verticale ispirata da X Table System, la collezione di tavoli modulari progettata per Cappellini da Hsiang Han Hsu, designer originario di Taiwan con studio a Taipei, accoglie il visitatore all’ingresso del grande salone Central Point dove si snoda per prima cosa l’area degli espositori del far-East. X Possibilities è un modo per evocare pensieri ed esplorare le possibilità di estendere la natura nell’industria e nell’arte. I suoi tavoli modulari di diverse dimensioni impilati poggiano su una base in plastica stampata a iniezione, ispirata alle forme geometriche che si trovano in natura e garantiscono forza e stabilità.
hsianghandesign.com
Un mosaico di progetti capaci di dare un assaggio di quelle che saranno le tendenze del design del futuro. Da software che mettono l’AI a pieno servizio delle persone; a sistemi all’avanguardia che consentono di godersi la natura tutto l’anno; passando per oggetti d’arte dall’intramontabile valore storico e culturale che hanno segnato un’epoca; per arrivare a rivisitazioni di momenti di convivialità in un’ottica che valorizzi lo stare bene insieme.
FORUM8. ANDIAMO SULLA LUNA?
Dal 2022 FORUM8 porta al Superdesign Show alcune delle più avanzate tecnologie software dal Giappone. Ed è qui che inizia la magia. L’idea di Empowering Happiness Through Web 4.0 punta a promuovere una cultura del benessere e della sicurezza, facendo leva sul Web 4.0 e sull’intelligenza artificiale, ormai profondamente radicata nella nostra realtà. L’area espositiva sembra proiettare il visitatore cinquant’anni nel futuro, affascinando anche i più scettici sull’uso sempre più diffuso dell’AI. Simulatori di guida autonoma e di terremoti e strumenti di analisi per l’evacuazione in caso di incendio offrono nuovi modi di affrontare la quotidianità con maggiore consapevolezza e sicurezza, anticipando l’evoluzione di settori cruciali. Ma FORUM8 permette anche di andare oltre, sollevando i piedi da terra: i visitatori potranno vivere il futuro delle missioni lunari grazie a tecnologie digitali immersive. Anche quest’anno, meraviglia e stupore accompagneranno un viaggio tra innovazioni straordinarie, offrendo un assaggio di ciò che il futuro ha in serbo per noi. www.forum8.com
LETRIGHT. STARE ALL’APERTO TUTTO L’ANNO
Molto più di una pergola bioclimatica capace di adattarsi alle mutabili situazioni ambientali. Piuttosto un “rifugio” che si ispira all’architettura classica, per la pulizia e l’armonia delle linee e nello stesso tempo risponde alle esigenze più contemporanee. Oltre ad adattarsi all’uso di svariati spazi abitativi. Ombra Smart Pergola dispone di un performante sistema di illuminazione e usa tecnologie avanzate che assicurano un controllo del clima e della luminosità ambientale. Ripara dalla pioggia e dal sole, offre ombra ben studiata ma anche caldo comfort, così da poter essere sfruttata tutto l’anno. E questo grazie all’utilizzo di materiali ecologici, come il vetro e il metallo, ad emissioni di carbonio negative. Per godere maggiormente della vita all’aperto, fonte sicura di felicità. www.solarpergola.com
GERMAN NATIONAL TOURIST BOARD. ALLA SCOPERTA DEL BAUHAUS.
Quanta storia dal Bauhaus di Walter Gropius del primo ‘900 ad oggi. Cultureland Germany: a Design Journey, presentato dal German National Tourist Board parte dal movimento del Bauhaus ed entra nel vivo con i video e gli oggetti iconici di ogni periodo ed installazioni multimediali. Dal modello in miniatura in legno della prima casa del Bauhaus visitabile a Weimar alla culla Bauhaus di Peter Keler, al gioco di costruzioni in legno colorato, sempre ispirato al Bauhaus, alla lampada da tavola di Wilhelm Wagenfeld, tutti esposti al Bauhaus Museum di Weimar. Fino alle costruzioni in pietra, modello Bauhaus e poi Lucellino, la lampada poetica di Ingo Maurer e gli arredi di Tecta (nella foto), produttore ufficiale dei mobili Bauhaus. Troviamo la riedizione della celebre poltrona di Walter Gropius, la sedia pieghevole di Marcel Breuer reinterpretata con materiali innovativi, il tavolo K10 dalle linee essenziali, perfetto esempio della filosofia Bauhaus. L’area multimediale ci porta ai più importanti indirizzi del design, tra cui la Turingia e la Sassonia-Anhalt grazie ad un monitor touchscreen interattivo. www.germany.travel.html
HABITS. UN NUOVO MODO DI PENSARE IL CIBO
Light Bites, bocconcini o morsi di luce, si chiama così la collezione di stoviglie dove piatti e bicchieri sono dotati di sensori, fonti luminose, che reagiscono sia al cibo, sia ai gesti dei commensali, che così diventano gli attori di un immaginario palcoscenico, in continuo cambiamento. Per una magia tecnologica nota ai designer che ogni anno ci sorprendono con le loro invenzioni, la luce cambia colore e intensità in base agli alimenti nel piatto e ai movimenti dell’ospite e diventa un elemento determinante per fruire del cibo in modo più consapevole e contemplativo. Il progetto è di Habits che, dal 2004, con un team internazionale di industrial designer, ingegneri, visual e interior designer collabora con le aziende per creare prodotti ed esperienze senza tempo. Il cibo proposto è stato ideato dalle chef di Altatto, ristorante milanese di alta cucina vegetariana e vegana e si propone, in questa occasione, di esaltare la sfera naturale degli ingredienti. www.habits.it
Superstudio Più celebra l’importante venticinquesimo anniversario con una selezione di progetti emblematici e che hanno segnato la storia del design italiano, aprendo nuove vie di sperimentazione e contaminazioni tra arti, culture, materiali e forme. Un ritorno alle origini di brand che hanno subito appoggiato il lavoro di catalizzatore culturale di Superstudio, da sempre in grado di prevedere e anticipare le tendenze e a fare scuola. Uno sguardo a come quest’avventura è iniziata e a come sarà.
Venticinque! Tanti sono gli anni che ci separano dal primo grande e rivoluzionario evento di design al Superstudio Più che diede il via al Fuorisalone diffuso in città e di fatto alla Milano Design Week presente nei quartieri come oggi la conosciamo.
Tre aziende giapponesi, ognuna con le sue competenze, creano un’elaborata installazione luminosa per far riflettere su cos’è la felicità. Imprevedibile, passeggera, inaspettata, nascosta, la felicità non è sempre definibile. GPJ Japan, Yutaka, ONEFABRICA, concorrono a realizzare installazioni che offrono esperienze sensoriali uniche. Invitati da Superdesign questa volta con una accattivante mise-en-scène stimolano i visitatori a riflettere su come la felicità si manifesti in modi inattesi. George P. Johnson Japan Ltd (GPJ) vuole dare alle aziende il mezzo per essere evidenti, proponendosi con nuove esperienze per l’utente. Yutaka, space creation coordinator, ha un’azione progettuale sullo spazio, nel senso dell’ambiente, necessaria per realizzare la comunicazione. ONEFABRICA fornisce i materiali come alluminio, legno e pietra con riproduzioni d’arte. Oltre alle capacità tecnologiche per realizzare le strutture che caratterizzano il progetto.
www.gpj.com.jp
Progetti ambiziosi e di grande innovazione che meravigliano i visitatori e creano esperienze dal forte impatto emotivo. Il futuro del design è reimmaginato e ridefinito grazie a installazioni imponenti e visionarie che collegano in modo originale universi tra loro apparentemente distanti, costruendo racconti coinvolgenti e connessioni inaspettate e poetiche. Due grandi nomi invitano a guardare in maniera nuova la tecnologia, come uno strumento quasi “umano” e al servizio delle persone.
LEXUS. INSPIRA ED ESPIRA
“A-Un” è un’installazione imponente, che si connette intuitivamente con chi la sperimenta, e richiama la forma del nuovo cockpit per auto elettriche Black Butterfly. Oltrepassare i confini e svelare le nuove interazioni possibili tra esseri umani e veicoli di ultima generazione, basate su una comprensione reciproca: questa è l’ambizione di Lexus. Il nome del progetto si ispira all’espressione giapponese A-un no kokyu, che descrive un’armoniosa comunicazione non verbale, resa possibile dalla sincronizzazione del respiro umano con quello del mondo circostante. All’interno di uno spazio monumentale tessuto in fili, i visitatori possono vivere un’esperienza luminosa, in cui il loro battito cardiaco si fonde in tempo reale con i tremori 1/f campionati dalla natura. L’installazione è stata realizzata da Takeshi Nozoe, fondatore della compagnia creativa SIX Inc. e direttore creativo pluripremiato, insieme a Tatsuki Ikezawa di STUDEO. La seconda installazione, “Discover Together”, è il risultato della collaborazione tra Bascule Inc., il team di design della Northeastern University e i designer di Lexus Moto Takabatake e Yuri Tamura. Questi creativi emergenti, ciascuno con la propria visione, hanno esplorato e reinterpretato il legame tra le persone e Black Butterfly. www.discoverlexus.com
GEBERIT. L’ACQUA INCONTRA IL DESIGN
Un’esperienza unica, dove il visitatore s’immerge completamente e in modo interattivo. A guidarlo sono i suoni, gli effetti luminosi e naturalmente i movimenti dell’acqua intorno. Ma quella di Geberit, azienda di prodotti sanitari all’avanguardia, non è un’installazione fine a se stessa, per quanto affascinante. Vuole raccontare, e ci riesce, come si possa trovare una perfetta armonia tra design e funzionalità. Come in sostanza l’acqua, bene supremo, possa essere incanalata con la tecnologia ed implementare le prestazioni al servizio del quotidiano. Tutto è spiegato in due aree. Nella prima, grandi Touch rings, potenziati dall’Intelligenza Artificiale, mostrano, enfatizzato, il movimento dei flussi d’acqua. L’impressione è quella di un’installazione artistica. Nella seconda area con Mastering Water è spiegato l’intervento della tecnologia di Geberit. Un cubo trasparente al centro della stanza simula i movimenti dell’acqua e come questi possano essere ottimizzati. A tutto ciò segue una zona più esemplificativa con le nuove e varie soluzioni come l’AquaClean Alba che integra wc a bidet e ha ottime prestazioni per pulizia e comfort grazie a un telecomando e a un’app. Sigma 40 è la nuova serie di placche di comando con una profondità di pochi millimetri, disponibile in vari materiali. Inoltre nuove soluzioni doccia dal design lineare, o ancora TurboFlush per la pulizia e la manutenzione della ceramica, e concept di arredo con oltre 350 combinazioni. www.geberit.it
Numerose le collettive di artisti e designer che quest’anno si trovano al Superdesign Show. Ognuna con la propria visione della vita e della felicità, portano in scena progetti divertenti, colorati, che uniscono i metodi di lavorazione artigianale all’innovazione e riconoscibili anche per la loro attenzione alla sostenibilità e al riuso di materiali. Che sia per l’avanguardia nella ricerca, per la ben riuscita mescolanza tra elementi orientali e occidentali o, semplicemente, per le forme vivaci e insolite, questi progetti hanno in comune l’istantanea capacità di farsi notare.
DITP & THACCA. CREATIVITÀ E COLORI DAL PAESE DEL SORRISO
Nel grande spazio dedicato alla Thailandia, si entra in uno scenario di colori leggeri dune e nuvole che fanno volare la fantasia. Attorno accattivanti oggetti dalla insolita estetica, un campionario di idee eclettiche. Cosa hanno in comune delle lampade in vetro colorato trasparente, una poltrona di bambù a tinte vivaci, degli accessori a forma di cane, di limone, di ananas e una borsa a disegni floreali? Molto di più di quello che si può immaginare. Sono complementi di arredo, mobili, accessori progettati con il preciso scopo di dare felicità, in un momento difficile e pieno di incertezze, tra conflitti geopolitici e disastri ambientali. Le caratteristiche comuni sono il comfort “caldo”, la creatività “allegra” e la sostenibilità sincera. Tra tutto spicca un piccolo ippopotamo, è Moo Deng, raro ippopotamo pigmeo diventato il simbolo della gioia e del fermento culturale thailandese. Completa il padiglione Thai l’esposizione FRONT 100, con una selezione di lavori di 100 designer emergenti. www.creativethailand.net
HKIDA. CULTURA ORIENTALE E OCCIDENTALE, INSIEME
Per la prima volta al Superdesign Show HKIDA, associazione non governativa e no profit che da più di trent’anni lavora a stretto contatto con designer, architetti, studenti e pubblico per salvare la tradizione del design locale unito alle esperienze contemporanee, nel rispetto delle esigenze ambientali, porta a Milano la mostra dal titolo Urban Reflection. Progetti unici da vedere, perfetta combinazione di design attuale e dettagli dell’artigianato cinese. Tutti i pezzi presentati fanno uso di materiali riciclati, di elementi tradizionali recuperati, di trasformazioni materiche, e altre soluzioni ecocompatibili. Come le squadrate sedie metalliche con rivestimenti che recuperano i tessuti tipici dell’area o la poltrona che unisce il bambù con i ventagli locali insieme ad altri arredi dall’estetica e il contenuto più futuribile. Uno dei principali impegni di HKIDA è infatti quello di promuovere la professionalità e l’eccellenza del design. Ciò comprende lo sviluppo completo di codici di condotta elaborati, l’innovazione sia sul fronte creativo che su quello tecnico, nonché la celebrazione dell’artigianato. www.hkida.org
MATERIALLY. L’IMPEGNO DELLA RICERCA
Lo spazio di Materially è da sempre il più frequentato da visitatori incuriositi dalle straordinarie performance di materiali apparentemente semplici che nascono in realtà da processi complessi per raggiungere la agognata ecocompatibilità. Quest’anno svariate aziende espositrici mostrano l’impegno che sta dietro la ricerca e lo sviluppo di materie innovative con trasformazioni ben oltre l’immaginabile. Lo fanno attraverso la mostra The Scale of Commitment, che presenta soluzioni trasparenti e soprattutto misurabili, trasferendo in modo preciso concetti e processi complessi legati alla misurazione della sostenibilità. Facendo chiarezza e smontando anche credenze ingannevoli. Nelle installazioni i materiali possono essere toccati per individuare le loro caratteristiche estetiche e funzionali, mentre strumenti digitali immersivi forniscono dati e informazioni tecniche. www.materially.eu
L’installazione vuole mostrare come un ambiente abitativo può essere ridefinito attraverso spazi che rispondano maggiormente alle esigenze, sia fisiche che emozionali, di chi lo abita. Al centro del progetto la ricerca di un’interattività, per cui superfici e arredi siano in grado di reagire a stimoli esterni come la luce, i suoni, i movimenti. Altrettanto determinante trovare la perfetta fusione tra fisico e digitale, per cui gli spazi abitativi, fluidi e non definiti, possano combinare materiali di produzione avanzata con esperienze virtuali. L’obiettivo è quindi di arrivare a creare, attraverso tecnologia, materiali intelligenti e design, ambienti che si adattano, di caso in caso, al benessere fisico e di pensiero.
www.istitutomarangoni.com
Tre progetti, tre visioni e tre concept, ma un punto in comune: che sia marmo o pietra lavica ciò che è esposta è la peculiarità di un materiale estremamente versatile malgrado l’aspetto “duro”. Essere di pietra può assumere tanti significati, e tre protagonisti del Made in Italy ce lo mostrano.
BAGNARA. IL BUIO E LA LUCE DELLA VITA
Il leopardiano “piacer figlio d’affanno”, per cui senza dolore non si può concepire il piacere, ma anche senza tristezza non esiste la gioia e senza aver sperimentato la solitudine non si apprezza il valore della compagnia, guida il percorso immersivo di Bagnara chiamato Hope e composto da tre stanze. Nella prima, la Room of Shadow, il visitatore è immerso nel buio e nel caos, le superfici sono ruvide, le forme spigolose, intorno si percepiscono frammenti di macerie. Dopo qualche passo s’intravede una luce, e si entra nella Room of Hope, un ambiente luminoso e ordinato dove i materiali sono chiari e le superfici sono lisce. È uno spazio di riflessione, di dialogo e di comprensione reciproca. Il percorso termina nel Corridor of Bloom con un’esplosione di colori e di vita. E una passerella (ovviamente di pietra) che sembra non finire mai, interamente coperta di fiori conduce il visitatore all’uscita. www.bagnara.net
FOODDESIGNSTORIES /LAPILLI. LA FELICITÀ SI PUÒ TOCCARE
Cos’è la felicità? O meglio cos’è per ciascuno di noi? Questa è la domanda, in linea con il tema del Superdesign Show, che si è posta FoodDesignStories. Ha risposto con la Yellow Room, un simposio platonico dove convivono e si confrontano idee, sogni, oggetti. Il tutto nella cornice poetica studiata dall’architetto Sandra Faggiano, visionaria art director del progetto. Più che una stanza è un percorso attraverso tre macroaree. La prima che s’incontra è il cantiere della felicità. Da qui si passa a un surreale giardino per arrivare alla materioteca, dove la felicità è a portata di mano e la si può toccare. In questa c’è la firma di Lapilli che mette insieme, giocando con i rivestimenti di pietra lavica, la visione artigianale e la tecnologia, il design con l’arte, l’arredo con il fashion. Sempre con l’occhio ben aperto a un futuro sostenibile. www.lapillilavastone.com
ACMÉ. SFACCETTATURE DI MARMO
L’obiettivo di Acmé e del team creativo Studio Forward è portare nelle case un design espressivo. Per questo è stato scelto il marmo, la più naturale delle materie, con le sue infinite trame e la sua varietà di toni. Ad affiancare Acmé nella produzione CISAM Marmi, azienda siciliana di lunga tradizione, capace di valorizzare questo materiale nella sua autenticità. Tre le collezioni proposte: Mischi mette insieme diverse varietà di marmo, creando motivi simili a mosaici dove risaltano i colori. Dalla geometrizzante libreria Ettore al lavabo Ego, alle mensole Dalì che richiamano i baffi dell’artista; Macerie, ispirata alla sostenibilità, trasforma gli scarti di marmo in oggetti artistici, come il secchiello da vino Punto o la panca Pausa; Arabesque, infine, guarda a certe architetture iperdecorate e sontuose dei mondi arabo e mediterraneo e le reinterpreta in lussuosi complementi d’arredo e oggetti per la tavola.
www.acmedesign.it
Da sempre Superstudio Più crede nel valore sociale e collettivo dell’arte. Ed ecco che i vari spazi espositivi aprono le loro porte ad artisti talentuosi e visionari che raccontano di bellezza e sensualità, sottolineano l’alienante monotonia delle città, trasformano materie plastiche di scarto in sculture, rendono una motocicletta simbolo di arte e innovazione e danno forma a metafore letterarie.
HUB 161. ECCELLENZA E OSPITALITÀ ITALIANE
In modo sorprendente, l’arte antica dialoga con quella contemporanea, artigianato d’autore con il design attuale, in un percorso che esalta l’eccellenza manifatturiera, gli artisti fuori dall’ordinario, le dimore storiche convertite in resort dove assaporare l’essenza dell’ospitalità italiana. Voluptas è il primo progetto realizzato da HUB161 piattaforma innovativa ideata da Raffaella Verri Zorzi, che connette e promuove le eccellenze del Made in Italy, oltre a produttori di materiali ecosostenibili, studi di architettura e interior design, e professionisti del settore contract e hotellerie. Non solo una mostra, ma un’esperienza sensoriale che celebra il saper fare italiano, dove ogni dettaglio racconta storie di passione, ricerca e visione. Tra i progetti in mostra, i pregiati complementi in marmo, cristallo e onice dal design essenziale di Marmi Regina; le iconiche sedute floreali di Carla Tolomeo, vere e proprie sculture di art-design; le maioliche antiche del ‘600 di Palazzo Raffadali di Palermo provenienti dall’archivio di Maurizio Scianna, artigiano che vanta collaborazioni con brand di prestigio come il Ritz Carlton e Hermès; le collaborazioni artistiche della storica casa vinicola Duca di Salaparuta con il trittico “Poliedrica” dell’artista Arrigo Musti e la collezione di arredi ispirati al mondo della gioielleria di J&well; le superfici innovative di Hybrid & Icon, sintesi di tradizioni ancestrali, sostenibilità e qualità. Ad arricchire la collettiva, le creazioni di Brun Fine Art, Eleit.it, Francesco Maria Messina, Marcello Colombo, Mirei Monticelli, Oro di Sciacca, Rudi Moriconi, Vibieffe.
MOTOTOTEM. LA MOTO SCULTURA DI MATTIA BIAGI
A cominciare dalle manopole, pezzi unici in bronzo con le impronte digitali di Mattia Biagi, come sulle pedane. I fari LED in vetro soffiato a mano sono delle vere sculture oltre che delle sfide. Il serbatoio è in travertino e la sua forma richiama i contorni di un paracadute, tributo a quelli della Seconda Guerra Mondiale. I parafanghi anteriori e posteriori sono in resina trasparente con foglie incastonate, coordinati con la sella in pelle scamosciata verde. Entrambi richiami alla natura. Le forcelle a parallelogramma hanno dettagli in argilla lavorati a mano, mentre il paracatena posteriore è completato da elementi organici in colori naturali, che simboleggiano la nascita dei fiori a primavera. Sulla scatola della batteria in magnesio è incastonata una pietra nera. Sugli pneumatici volano rondini in pelle fatte a mano, simboli del ritorno a casa, ma anche di fedeltà e spirito d’avventura. Una vera scultura che in più corre nel vento. Quale maggior Happiness di questa?
SOGIMI DIMOSTRA L’IMPORTANZA DEL RICICLO
L’installazione di Davide Dall’Osso per il GRUPPO SOGIMI, sculture realizzate con scarti di policarbonato, spiega come la felicità non sia un punto fisso ma un flusso che evolve nel tempo. S’intitola Flying e raccoglie varie opere che ritraggono corpi in movimento, o in fase di trasformazione, in un volo alla continua ricerca di equilibrio, traguardo per la felicità. Tutte modellate con gli scarti di materiali plastici di produzione dell’azienda. Un grande esempio di attenzione alla sostenibilità che Davide Dall’Osso condivide con il GRUPPO SOGIMI, leader nella trasformazione e distribuzione di materie plastiche, espansi tecnici, compositi. A completare l’esperienza immersiva l’installazione audiovisiva Elevazioni: Sinestesie Materiche dell’artista multidisciplinare Eric Oder (Federico Coderoni) con un’installazione che mette insieme soundscapes musicali con processing di suoni concreti e visuals prodotti da Intelligenza Artificiale, partendo dall’analisi dei materiali Sogimi. La mostra si svolge al primo piano di Superstudio Più, dove Sogimi ha lo show room, uno spazio che val la pena visitare per le emozioni che suscita
ARTE SORPRENDENTE E RAFFINATA
L’arte al Superstudio si intreccia con le attività quotidiane e in questa occasione con la frenesia della Design Week. Suggeriamo allora un attimo di pausa e di fermarsi davanti alla vetrina su via Tortona art.box con l’installazione Happy Color di Giulio Cappellini per Flaminia, entriamo nella MyOwnGallery per stupirci davanti a Hair, recentissimi ritratti pop senza volto di Lucchini e ad altre sue opere mai esposte prima come, nella Piazza dell’Arte, i giganteschi Toys colorati, giocattoli per adulti che trasmettono allegria. Incantiamoci davanti alla reinterpretazione site-specific dell’Albero della Vita presentato a Venezia durante l’ultima Biennale d’arte che l’artista Carla Tolomeo ha realizzato con tessuti preziosi. E infine, visitando il FLA Museum alla fine del percorso, scopriamo nel The Lab riservato ai giovani artisti il minuzioso lavoro di MaoSagao per i suoi toccanti dipinti di facciate ossessive come alveari urbani. Da non dimenticare una visita al Roof, completamente rinnovato, per l’opera Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Il Giappone fra tradizione del tè e lifestyle contemporaneo sta al centro della mostra che promuove il moderno stile di vita della terra del sol levante. “Bagliore”, una piccola mostra tutta da vivere, nasce dall’incontro tra WOHL HUTTE, brand specializzato in mobili in legno e interior design, e il sommelier giapponese del tè Kenzo Terada, fondatore di Teaste It, che porta in scena l’eccellenza del tè e del matcha della sua terra d’origine, Shizuoka. A loro si aggiungono FATE INDUSTRIES, che reinterpreta l’acciaio inossidabile con un tocco artigianale, e SAMNICON, una galleria che esplora il concetto di eredità culturale attraverso il design. Bagliore non è quindi solo una mostra di design, ma un’immersione nella filosofia giapponese della bellezza, che si manifesta nella discrezione e nell’armonia piuttosto che nell’opulenza o nella pura tradizione. Il Tè autentico giapponese si assaggia qui e si può anche comperare. www.wohl-hutte.com
Partiamo da una riflessione. 25 anni dopo la nascita, a partire dal Superstudio Più in via Tortona, di quella che è oggi la Milano Design Week diffusa nei quartieri, cosa è diventato il design nella sua trasformazione da momento commerciale riservato agli architetti, ai designer, ai creativi, ai buyer, ai venditori, ai fabbricanti, agli immobiliaristi, ad altri “addetti ai lavori”, ora grande kermesse pop e popolare che attira in città, oltre ai suddetti, folle di appassionati, di explorer, di studenti, di curiosi, di famiglie intere?
La Milano Design Week è diventata, a nostro avviso, non solo la settimana più effervescente, più internazionale, più democratica, più attenta alla sostenibilità, più visionaria dell’anno, ma anche l’appuntamento più gioioso, intrigante, persino ludico, dispensatore di briciole di piacere. Attirando a sé oltre ai produttori di arredi, oggetti e device di ogni dimensione in dialogo con l’AI, anche creativi e brand “fuori settore”, dall’automotive, al fashion, al food, al beauty, persino i lavori di studenti e artisti... e via dicendo. Un panorama allargato pieno di promesse, per il presente, per il futuro. Spesso diretto senza filtri ai consumer che lo aspettano, felici di esserci.
Felicità. Ecco la parola chiave, che racchiude speranza e bellezza. In questi tempi bui e incerti di post-Covid, di guerre, di crisi economiche, di cambiamenti geopolitici, di dazi trumpiani, è qualcosa di cui abbiamo bisogno, almeno un poco, almeno nelle nostre case, negli esterni in cui viviamo, nei gesti quotidiani.
Felicità - insita nei prodotti, evidente nelle installazioni - è la sfida che abbiamo lanciato a chi desiderava partecipare a questa edizione di Superdesign Show al Superstudio Più di via Tortona, storica venue che indica, ancora una volta, le tendenze o quantomeno i desideri.
Felicità. Come nostro tema dell’anno. Come HAPPINESS, manifesto identificato dal lettering esclusivo creato dal graphic artist Daniele Cima, dove ogni lettera è intesa come una piccola opera d’arte. Come filo conduttore del percorso espositivo caratterizzato dal giallo luminoso scelto dall’art director Giulio Cappellini. Come un grande grazie ai protagonisti del Made in Italy che in questi 25 anni sono stati con noi ed oggi ritornano nella mostra dei loro pezzi indimenticabili. Come l’emozionante show che fa battere il cuore all’unisono tra uomo e macchina messo in scena ancora una volta da Lexus. Come le esplorazioni virtuali della natura e dei suoi pericoli attraverso la tecnologia 4.0 di FORUM8. Come il benessere raccontato dall’esperienza acquatica virtuale di Geberit. Come la selezione di proposte “dell’altro mondo”, cioè quel far-East (Cina, Giappone, Hong Kong, Thailandia così prodigo di idee che mixano la tradizione all’innovazione). Come gli “Happy Objects” che raccontano storie di insolita creatività e ci fanno sorridere. Come “L’albero della Vita”, scultura tessile on-site di Carla Tolomeo, già in mostra al Museo Mocenigo durante la Biennale di Venezia 2024, che anticipa la sensuale mostra Voluptas di HUB161, ospitata al Fla Museum, che esplora il binomio tradizione/contemporaneità dell’artigianato d’autore e dell’arte del Bel Paese.
Le interazioni con l’arte sono da sempre una caratteristica di Superstudio Più che in via Tortona porta avanti fin dalla sua nascita la collaborazione e l’integrazione tra le diverse forme di creatività e di comunicazione. Questo, durante la Design Week, diventa un punto di forza e di eccellenza che sottolinea la sua unicità.
In particolare il museo di Superstudio, il FLA, Flavio Lucchini Art Museum, grande e inatteso spazio espositivo dedicato alle opere del fondatore del Gruppo, che ci parlano di moda, di bellezza, di creatività, di passato e di futuro, per la settimana del design milanese si trasforma in una affascinante location per ospitare speciali progetti di design valorizzati dal confronto con le opere circostanti.
Con la citazione di Enzo Maiorano, co-founder e creative director di Archiproducts: “Tutti i giorni, insieme, presentiamo, raccontiamo e proponiamo Design ai piccoli e grandi progetti del mondo intero, cercando di coltivare tutti un’attitudine essenziale: saper riconoscere l’eccellenza. Per questo voglio ringraziare tutti i nostri giurati, ne cito alcuni: OMA, Mecanoo, Studio Libeskind, Norm Architects, Stefano Boeri Interiors, Hector Esrawe, Mesura Studio, Pitsou Kedem, Apollo Architects, Hannes Peer, Gabriele Chiave e Salotto di New York. Così come tutti i giurati del Premio Sostenibilità, tra cui Carlo Ratti e Mario Cucinella" presentiamo il nuovo scenario del design contemporaneo messo in scena al Superstudio Più il 15 novembre, con la parallela premiazione dei vincitori degli Archiproducts Design Awards 2024.
Come ogni anno, nel momento di programmazione del progetto generale per la prossima Design Week a Milano, la prima mossa è individuare quello che per noi è il tema dell'anno che indicherà le linee guida dell'intera manifestazione al Superstudio Più, il Superdesign Show 2025. 25 anni di design è un compleanno importante per noi che il fenomeno del Fuorisalone diffuso nei quartieri l'abbiamo lanciato e portato avanti per primi. Ci voleva un'idea forte, significativa, indicatrice dei tempi che viviamo. Forse l'abbiamo trovata.
La competizione sul mercato del lavoro è tanta e non è facile distinguersi, sicuramente ci vuole talento, una buona dose di perseveranza e pazienza, un pizzico di fortuna, partire ben preparati con alle spalle un buon percorso di studi. Ma la teoria da sola non basta, serve anche l’esperienza diretta. Fondamentale è anche incontrare i maestri giusti. Superstudio con la sua recente Academy, modulo formativo inserito nel programma di master dell'università internazionale LUM, offre a tutti coloro che desiderano diventare professionisti attenti e qualificati una formazione pratica sul campo, partendo già con una marcia in più.
Importanti novità in casa Materially, l’azienda che aiuta le imprese nello sviluppo e nella diffusione dell'innovazione e della sostenibilità a partire dai materiali. Il frutto dei suoi oltre 20 anni di esperienza è racchiuso in Materially Shop, la nuova sezione del loro sito ricca di corsi, report e libri pensati per arricchire le conoscenze dei professionisti che operano nel settore. Per celebrare questo traguardo, Materially annuncia una promozione esclusiva valida solo fino al 15 settembre.
Nel mondo del design, le sfide di oggi richiedono una visione proattiva per plasmare un futuro caratterizzato da innovazione, sostenibilità e inclusività. Questo è il cuore dell'intervista condotta da Mrinmayee Bhoot per il magazine STIRworld a Gisella Borioli, CEO di Superstudio Group e curatrice del Superdesign Show. Grazie al suo percorso professionale, che include esperienze come direttore di importanti riviste di moda, art director per eventi di design e osservatrice dei mutamenti nella società dell'immagine, la Borioli fornisce una prospettiva unica sull’edizione 2024 del Superdesign Show.
Un brand e un artista affermato più un giovane scultore che percorrono strade parallele, con una variegata proposta di nuove espressioni estetiche. Da un lato i pezzi iconici di Cappellini, grazie al lavoro di Giulio Cappellini che ha chiamato a collaborare i designer più famosi del mondo. Dall'altro gli artworks di Flavio Lucchini che per molteplici assonanze dialogano col design. E ancora, la prima volta di Sebastiano Pelli alla Milano Design Week, un artista e designer tutto da scoprire.
Nel progetto finale del Product & Furniture Design Master’s Course dell’Istituto Marangoni, eccellenza per la formazione in Design e Moda a Milano, Parigi, Londra, Dubai, Miami, Mumbai, Shanghai, Shenzhen sono state presentate proposte per il lancio di un nuovo marchio spin-off del Gruppo Cappellini rivolto specificamente ai consumatori della Generazione Z (1997-2012) e alle loro esigenze, concentrandosi in particolare sull’attenuazione dell’ansia digitale. Perchè è dimostrato che il design funzionale, che integra tecnologie (ad es. AI, design virtuale, ecc.) nell’oggetto fisico, può incentivare una coesistenza armoniosa tra uomo e macchina, promuovendo l’empatia estetica. NO CODE propone, dunque, 13 prodotti di altrettanti studenti.
www.istitutomarangoni.com
Geberit, gruppo svizzero leader europeo nel settore del bagno con due stabilimenti italiani, festeggia il 150° anniversario dalla fondazione con l’installazione multimediale WATERSCAPE: un vero e proprio viaggio esperienziale per il visitatore che si trova risucchiato in un gorgo tra realismo e immaterialità.
Quando non serve più interrogarsi sulle cose e sul loro funzionamento, quando tutte le risposte sono disponibili online senza sforzo, e quando la tecnologia lo fa per noi forse dobbiamo fermarci e… pensare. Creare apparecchi che obbligano l’utilizzatore a dare un senso all’oggetto, a decidere la sua funzione e la sua destinazione, sembra un passo indietro rispetto all’affannosa ricerca di soluzioni preconfezionate alle necessità quotidiane. Invece è proprio questo il progetto che grazie a Onefabrica System (tecnologia innovativa per costruire forme a partire da tubi di alluminio e tessuti con cui è possibile creare arredi e allestimenti flessibili, leggeri, riutilizzabili e sostenibili), George P. Johnson Japan con Yutaka presenta negli spazi di Superstudio. Al visitatore sembra dire “sii pensatore”, decidi tu cosa fare con questo prodotto, scegli come e cosa deve essere.
www.gpj.co.jp - www.yutaka-inc.jp
Un continuum spazio-temporale infinito in cui i visitatori sono invitati ad entrare e a lasciarsi stupire dalla fusione di arte, design e funzionalità. La sfida è uscire dalla categorizzazione degli oggetti e ridefinirne la percezione. Una installazione a cura dei designer Kevin Chu e Andrea Cingoli.
Nel 2024 Superdesign Show e ICFF + Wanted gettano le basi di una cross promotion che mira a creare un ponte tra i due eventi: fra Milano e New York. L’obiettivo? Il potenziamento reciproco dei due progetti che perseguono lo stesso scopo: la valorizzazione e la promozione delle migliori proposte del design contemporaneo e della cultura del progetto. Come? Un percorso in due tappe quest’anno: la prima al Superdesign Show di Milano, attraverso un talk dal titolo The role of education for the future of design; e la seconda in Maggio, in occasione della kermesse internazionale del design di New York. La parola è alle Università - naturalmente - con l’obiettivo di indagare il ruolo dell’istruzione universitaria nella formazione della nuova generazione di designer nel mondo. Si comincia da Milano, dunque, con un panel internazionale arricchito degli interventi di Sergio Nava, director of education presso Istituto Marangoni Milano • The School of Design, Caterina Rivadossi Professor of “Managing Furniture Design Companies” @ SDA Bocconi School of Management - Mafed (Master in Fashion, Experience and Design), Niklas Jacob, Professor of Industrial Design, Savannah College of Art and!Design, USA, e Victor!Strandgren, Programme Manager Product Development with Furniture Design, Jönköping University, Sweden. Nel frattempo la riflessione sullo sviluppo della partnership per il 2025 è già avviata!
Si svolge in stanze dall’arredamento essenziale e luce soffusa, spesso in silenzio, la cerimonia del tè. Un rito affascinante e antico, tra il sacro e il profano che approda a Superstudio con un protagonista d’eccellenza, il tè di Shizuoka. Nella prefettura di Shizuoka nel Giappone centrale sede del maestoso Monte Fuji e della Baia di Suruga, ad un paio d’ore a ovest di Tokyo, la coltivazione del tè verde rappresenta il 40% della produzione complessiva di tutto il paese. Proprio da Shizuoka proviene Kenzo Terada, sommelier del tè giapponese la cui missione è promuovere il pregiato prodotto della sua città natale nel mondo. Dopo aver aperto Teaste it a Milano, offrendo ai suoi clienti tè di alta qualità, matcha di Shizuoka, servizi da tè tradizionali e degustazioni, Terada porta i suoi prodotti e la sua sapienza in una vera e propria Cha Shitsu (casa del tè in giapponese) al Superstudio Più.
www.teaste.it
Deep Breathing Lounge è l’area relax che Japan Tobacco ha realizzato per gli ospiti di Superdesign Show. Qui i visitatori potranno abbracciare “fufuly”, un cuscino integrato con una tecnologia di respirazione profonda. Il dispositivo si espande e si contrae, inspirando ed espirando e quando lo si tiene tra le braccia, ci si sente in sintonia con il suo ritmo lento e costante. È dimostrato che la sincronizzazione del respiro con quella di “fufuly” infonde calma e serenità, aiuta a dormire meglio e, se fatto sul posto di lavoro, migliora le prestazioni mentali. E allora: inspira, espira, inspira, espira
Risolvere le sfide sociali e ambientali significa pensare diversamente, pensare al futuro e dovrebbe essere una priorità per le aziende a livello globale. Lo è per l’azienda giapponese DG TAKANO che grazie ai prodotti del suo brand meliordesign affronta il problema dello spreco di acqua per usi domestici.
È il momento della riflessione sui segnali del tempo, su come eravamo e cosa saremo, come vivevamo e dove andremo. Ci penso tutto l’anno, cercando di attivare le antenne e cogliere le vibrazioni. L’idea.
Ci vuole “l’idea”per mettere in moto tutto il meccanismo creativo che precede la nascita di Superdesign Show al Superstudio, dove nulla accade per caso. E ogni anno deve essere diversa per esplorare sempre nuovi orizzonti. La scelta di immaginare un Temporary Museum fu ottima tanti anni fa per cominciare a cambiare rotta dalle presentazioni omologate e poi le indicazioni si allargarono: Only The Best, Roots, Time to Color, Looking Ahead, Inspiration Innovation Imagination, sono alcuni dei temi - sempre apprezzati - che di anno in anno ci hanno condotto fino all’attuale Thinking Different! Non è stato un esercizio astratto quello che mi ha portato ad individuare ogni volta un fil rouge. Il suo stesso nome, Superdesign Show, suggerisce di guardare verso un design che ha superato schemi, consuetudini, conformismi, gerarchie, categorie, tecnologie arrivando addirittura a smaterializzasi in molti casi.
I “temi dell’anno” ogni volta indicavano una tendenza, appena diventata evidente o ancora sotterranea. O suggerivano una strada per mettere in scena progetti e oggetti. O invitavano a connessioni e collaborazioni che ne evidenziassero il significato. Oggi, al bivio tra l’era analogica e il futuro virtuale, dove saranno algoritmi e blockchain a dirigere il traffico e a preparare un metamondo su misura di digitarians, Superstudio si adegua e nella grande vetrina di Superdesign Show invita i partecipanti a Pensare Diverso. Accettando la sfida che ci sta portando in un domani promettente o forse pericoloso, ma con cui dovremo comunque interagire.
Thinking Different! è l’imperativo proposto e apprezzato da espositori, progettisti, designer, artisti, tecnici che l’hanno tradotto in progetti e visioni. Inoltratevi nel labirinto verde che stupisce per il suo inatteso colore.
Troverete avatar che vi rispondono, arte, moda e design che vivono nel metaverso, meravigliosi marmi fatti di pixel, arredi che prendono colore attraverso il visore, ologrammi irreali che si confrontano con oggetti reali, robot che fabbricano sedie sotto i vostri occhi, materie reinventate e inimmaginabili, artigianato valorizzato dalla realtà aumentata, progetti utopistici anticipatori. Troverete anche la bellezza “fisica” che interpreta con l’intelligenza umana la tradizione e la proietta nel futuro.
All’Intelligenza Artificiale il compito di aiutarci nel transito verso un mondo nuovo con memoria e segreti custoditi nel cloud e nelle blockchain.
Un ologramma che si muove accanto a una scultura reale nell’art.box, la vetrina su via Tortona di Superstudio. Uno show-room di superfici arredato con pezzi bianchi, minimali, che si colorano virtualmente del tono preferito con la VR in Daylight. Un avatar dalle sembianze umane che risponde a tutte le tue domande in Central Point. Uno screen-touch sul percorso che porta a scoprire la moda di oggi, arredi di SLIDE, sculture di Lucchini. Un videowall in movimento che fin dall’ingresso anticipa le novità esposte nelle sale. I SuperDigital Virtual Point sono un progetto diffuso curato da Superstudio.
Nella settimana di presentazione della Milano del fuorisalone, in un FLA FlavioLucchiniArt Museum particolarmente gremito di giornalisti e addetti al settore, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di quella che è ormai una delle manifestazioni più attese nella Settimana del Design Milanese nel Distretto Tortona: il Superdesign Show, format pensato e voluto da Gisella Borioli con l’art direction di Giulio Cappellini, prodotto da Superstudio Events con il coordinamento di Laura Vella.
Il concept della nuova edizione del Superdesign Show “THINKING DIFFERENT - everything, everywhere, everyone” è un invito a osare, a pensare fuori dagli schemi. Se sei pronto ad accettare la sfida, affrettati e richiedi subito uno dei pochi spazi ancora disponibili. Alcune occasioni sono troppo preziose per lasciarsele sfuggire, e questa è senza dubbio una di quelle.
Per la nona edizione del prestigioso ADD AWARDS, il concorso che premia le migliori ambientazioni e le architetture di spazi pubblici e privati in una concezione del design at large in Russia, ancora una volta è stata chiamata a far parte della Giuria internazionale Gisella Borioli scelta proprio per il suo ruolo di Direttore Creativo di Superdesign Show al Superstudio Più e di iniziatrice della Milano Design Week diffusa nei quartieri così come si presenta oggi.
Gli Innovation Days di Materially sono 4 nuovi appuntamenti in cui si torna a parlare del ruolo della materia nello sviluppo di progetti sostenibili e di consapevolezza ambientale nella costruzione, dove la scelta dei materiali gioca un ruolo cruciale. La società di consulenza milanese, spesso ospite delle iniziative legate al design di Superstudio, da oltre vent’anni lavora per dare visibilità a idee e collaborazioni con produttori e sperimentatori materici di materiali, contribuendo a farli conoscere attraverso mostre, esposizioni e talk.
Sembra finalmente saldata la frattura tra il pre e il post-pandemia con l'ultima edizione della Milano Design Week conclusasi ieri. Numerosissimi i visitatori, l'intera città coinvolta fin negli angoli più remoti, successo del nuovo format del Salone alla fiera di Rho, installazioni wow e appuntamenti culturali dovunque, sguardi consapevoli sul futuro. Tutto bene allora? Si ma...
Ogni anno Superstudio ha il piacere di presentare ai bambini della scuola d'infanzia del quartiere l'evento Superdesign show.
In gruppetti ordinati, accompagnati dalle loro insegnanti, visitano le installazioni e i padiglioni, fanno domande, ascoltano attenti, intervengono in modo semplice e diretto. Hanno le idee chiare su cosa sia il design, il disegno, l'immaginare cose e poi realizzarle "lo facciamo anche noi in classe" dicono, hanno ragione, sono anche loro dei designer.
Sono visite che ci riempiono di gioia e che ci fanno intravvedere il futuro. Sono loro i futuri talenti e la speranza per il nostro pianeta, loro a cui viene insegnato a riciclare, a non sprecare, a non distruggere.
Grazie bambini perché ogni anno nei vostri occhi pieni di stupore vediamo il futuro!
Le scuole che fossero interessate a organizzare visite possono scriverci design@superstudioevents.com
Al via la Milano Design Week e l’edizione 2023 del Superdesign Show. Ne parla La Repubblica Milano in prima pagina.
Un grazie in particolare va alla giornalista Teresa Monestiroli!
Da un pò di tempo molto si parla di sostenibilità come chiave per uscire dall’inquinamento universale, dal depauperamento delle risorse, dai problemi climatici, dall’eccesso di rifiuti. Molto si fa, anche se non ancora abbastanza, per creare prodotti allineati sulla ricerca della sostenibilità nei materiali, nelle tecniche produttive, nell’economia circolare, nel riciclo, nell’architettura, negli sprechi. Anche quando le aziende declamano la sostenibilità dei loro prodotti, non è certo facile riconoscere dove sta l’innovazione ecologica nei prodotti di design, che a volte fanno anche marketing con operazioni di green-washing...
Dalle prime sperimentazioni di stampa in 3D degli oggetti agli scalpelli guidati dal computer degli artisti del marmo alla progettazione dell'intelligenza artificiale su imput del designer, come avvenuto per la sedia di Philippe Starck (Kartell 2019) che infatti l'ha chiamata A.I. alle straordinarie capacità di analisi e progettazione delle ChatBot di ultima generazione, creativi e progettisti di ogni genere sembrano avere trovato un inimmaginabile aiuto. O una minaccia alla loro professionalità? Lo abbiamo chiesto proprio a ChatGPT che ci racconta l'escalation del fenomeno...
Sono molti gli eventi notturni che animano le vie milanesi nei giorni del Fuorisalone. Ma ce n’è uno in cui il clubbing incontra il design. Dal 20 al 22 aprile al Superstudio Più...
È intorno alla figura di un cuore (nel logo e nella scritta del club) che nasce il racconto immaginato da Altridea per Super Club Design Week Experience, tre serate di musica pensate come continuazione notturna del Superdesign Show. Al Superclub, giovanissimo locale, inaugurato appena un anno fa, ma che ci ha messo davvero poco a imporsi come riferimento nel quartiere, l'arte incontra il design...
Un bollo rosa shocking DONNE&DESIGN dà una nuova configurazione alla sezione riservata da qualche anno alle progettiste nell’evento Superdesign Show. Quest’anno la creatività delle designer si scopre lungo l’intero percorso: a cominciare dalle oasi per il relax sulle poltroncine di Paola Navone per Slide nell’art-garden, alle panche Enjoy di Adriana Lohmann per Slide che fanno da cornice alla installazione Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, alla mostra fotografica Mirror con gli scatti di Angelica Cantù Rajnoldi, alla installazione “EstETICA fluida” del collettivo Food Design Stories, alle neo-professioniste uscite dal Royal College of Art di Londra negli Unexpected Objects, alle giovani e già affermate architette incluse nella parade Stars of Today e tante altre proposte e incontri rosa da ritrovare passo dopo passo focalizzando il segnale Donne&Design. E il mosaico si ricomporrà.
Il programma di incontri previsto al Superstudio Più in occasione di Superdesign Show 2023 tocca temi caldi e d'attualità da punti di vista oltre gli schemi, spaziando dall'arte al design all'architettura. Il ciclo ART BEYOND ART esplora in tre appuntamenti alcuni modi in cui si esprime oggi l'arte contemporanea, con la presenza di noti artisti e curatori. Con DESIGN FOR ALL lo sguardo del mondo del progetto in quattro appuntamenti si allunga sulla diversity della società e cerca soluzioni inclusive perchè "nessun uomo è standard". Il Comitato Global Inclusion-art.3, Newton e Superstudio lanciano insieme la call 2024 per l'evento della prossima Milano Design Week DESIGN FOR ALL, invitando designer ed aziende a guardare il mondo dei "non-conformi", sempre più predominante, e studiare prodotti che possano migliorare la loro vita - e la nostra percezione - trasformando in opportunità le differenze. A ciò si aggiunge IMAGINATIVE ARCHITECTURE con il talk presentato da Matrix4Design "Design oltre l'Immaginazione" e esempi di spazi impossibili ricreati ad hoc. Tutti gli incontri di DAY BY DAY saranno in presenza al SUPERSTUDIO PIU', in streaming, in differita e si potranno seguire anche su www.superdesignshow.com
Nella casa del futuro ci sono gli elettrodomestici intelligenti, SmartThings che connettono e aiutano a vivere meglio e una grande cura per l’estetica che diventa design su misura. Con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
The Bespoke Home, Bespoke Life dell’azienda coreana Samsung Electronics è una “zona di sostenibilità” per il setup della quale il designer Seungji Mun ha scelto materiali riciclati. Una selezione di elettrodomestici richiama i temi del riuso e della connettività, dell’utilizzo delle app in cucina per collegare gli ambienti della casa e la vita di tutti i giorni.
Ogni anno i più importanti quartieri della capitale del Giappone si uniscono nel segno dell’arte sotto ogni forma, quest’anno l’onda di energia e di fervore creativo arriva a Milano con uno stupefacente progetto a quattro mani.
Il TCS è il più grande evento di moda e arte del Giappone e prevede una serie di iniziative in 6 quartieri chiave della città: Shibuya, Harajuku, Ginza, Marunouchi-Yurakucho, Nihonbashi e Haneda.
Il fascino senza tempo dell’artigianato indonesiano viene attualizzato in produzioni contemporanee. Un’installazione immersiva all’uncinetto stupisce il pubblico che entra in un mondo fatto di colori, forme, materiali, tecniche sorprendentemente coese. Jakarta Tourism and Creative Economy Service, Jakarta Capital City Government, and Indonesian Contemporary Art (ICAD) presenta, “Weaving the World” by ICAD Collective.
Progettare una lampada senza scivolare nella banalità richiede un attento studio dell’environment in cui deve essere usata. Si fa presto a dire “lampada” meno a realizzare quella perfetta.
Con 5 lights la giovane start-up giapponese quantum ripensa l’illuminazione attraverso cinque lampade dal design sofisticato e dalla estrema versatilità:
È stato uno dei grandi successi di pubblico dell’edizione 2022, lo show interattivo di FORUM8 torna al Superdesign Show per coinvolgere i visitatori con presentazioni dall’alto tasso di adrenalina. Nell’ambito del tema VR inspire Imagination, Innovation!, FORUM8, la pluripremiata azienda di Tokyo leader nei software di progettazione e VR 3D fotorealistici e immersivi basati su cloud, presenta l’intera gamma di soluzioni software di ultima generazione.
Situato nel cuore di Seoul, DDP è uno spazio multiculturale che dal 2014 funge da centro per il lancio di tendenze del design attraverso mostre, forum, conferenze di design, e contenuti interattivi. DDP al Superdesign Show fa da centro di risonanza per la cultura e l’industria del K-design coreano.
“DDP SEOUL.IZE” celebra l’energia restless della città che non si ferma, in cui notte e giorno si fondono perché non c’è un tempo giusto per la creatività.
Lo spazio espositivo risulta diviso in due aree: una di transizione, che funge da corridoio, e una multimediale, il vero punto focale.
Con un atteggiamento inclusivo e curioso, Grado Design, azienda cinese dal nome italiano che significa angolo, estensione, sceglie di esplorare un nuovo ordine in cui la nostra identità culturale perde il lato egoistico e un mondo vibrante fatto di diversità diventa il centro della creatività. Lo fa quest’anno con il progetto Lost and Found, Norm and New.
Torna al Superdesign Show la collettiva thailandese con un nuovo capitolo dedicato alla manifattura locale declinata in chiave contemporanea con focus sulle produzioni BCG (Bio-Circular Green).
Slow Hand Design 2022 ha presentato una serie di prodotti-gioco dell’azienda Qualy, riciclati da rifiuti industriali e organici per sensibilizzare bambini e adulti ad amare la natura. Per il 2023, il DITP ha scelto prodotti e materiali per l’arredamento della casa destinati a mantenere alta l’attenzione del pubblico sui temi attuali della non-infinita quantità di materie prime sul pianeta.
Rispetto, utilizzo consapevole e sostenibilità delle pietre naturali, sono i valori che la Rete di impresa PNA sostiene e persegue fin dalla sua fondazione nel 2018 e che ribadisce con la mostra “We are Nature”. Il concept dell’installazione di PNA - rete di impresa nata per rispondere alle istanze di difesa e promozione del prodotto lapideo e tutelare la competitività della Pietra Autenticamente Naturale, i suoi valori e le sue innumerevoli possibilità d’impiego - pone l’accento sul parallelismo tra l’unicità delle singole pietre con quella del corpo umano: ognuno nella sua diversità è irripetibile e non replicabile
Con “Out of the Box” l’azienda croata mette in luce la propria filosofia fondata sulla ricerca creativa dell’innovazione. La mostra verte sulle creazioni di sei designer e team di creativi. Numen/ForUse, Simon Morasi Pipercic, Regular Company, Grupa, Neisako e Mladen Oresic, questi i protagonisti del design della Croazia scelti da Metoda.
Con prodotti eco-compatibili arricchiti da nuove tecnologie, l’italiana NichelcromLab guida il mondo dell’acciaio inossidabile verso un design di lusso, avvicinandolo a architetti e designer attraverso innovazione, duttilità, eleganza. In cui si cimentano anche gli artisti. In “Arcipelago”, il progetto espositivo di NichelcromLab a cura dello Studio 6ab Architets&Co. tre isole distinte accolgono lo spettatore: uno spazio living&cooking firmato da Rugiano, Riflessi, Bautek-Foster e Faema-Cimbali, una zona fitness con l’urban mirror di Metalco e un’area espositiva con opere scultoree e installazioni.
“Costruire il progresso per le persone e per il pianeta”, più che un titolo una missione. Così Holcim, con la sua filiale italiana, mette in scena la propria vocazione verde e smart e il proprio impegno verso soluzioni produttive sostenibili e innovative, a ridotto impatto ambientale. La bellezza prende forma e si integra nella natura partendo dai materiali e dalla loro combinazione. Holcim (Italia) racconta soluzioni innovative e sostenibili che consentono di costruire città belle, vivibili e più verdi.
La vocazione di Gisella Borioli e Giulio Cappellini a concedere visibilità al talento e a investire, spesso con coraggio, nel nuovo, si rinnova anche in questa edizione del Superdesign Show. Si entra nel futuro con una parade dedicata al design next generation dove gli autori sono talenti in ascesa. La collettiva Stars of today presenta dieci nuovi protagonisti contemporanei: Leonardo Talarico, Elena Salmistraro, Francesca Lanzavecchia, Ilaria Marelli, Matteo Agati, Sergio Prieto, Daniel Nikolovski, Francesco Forcellini, Antonio Facco, Keiji Takeuchi.
Il Digital Office di Superstudio Events è al lavoro da tempo per arricchire l’esperienza dei visitatori con tecnologie virtuali ed esperienze phygital dedicate al design, all’arte e alla moda. Vi aspettiamo nella Virtual Room di Superdesign dove scoprire il nuovo progetto di Superstudio dedicato alle tecnologie del domani: dai duplicati in 3D generati dall’hyperscanner, che proiettano nel digitale persone ed oggetti, ai nuovi Padiglioni virtuali concepiti per ospitare opere uniche in 3D o la versione digitale di oggetti presenti nel Superdesign Show.
Chi meglio delle grandi scuole di design, sempre più in alto nelle graduatorie delle migliori università del mondo, può ipotizzare il futuro?
Lo scopriamo infatti con l’Istituto Marangoni • the School of Design che ci propone una esperienza tattile per riconnetterci con il mondo reale attraverso il virtuale. Lo mettono in pratica il gruppo Third Floor Collective, tutti usciti dal Royal College of Art di Londra con i loro oggetti visionari. Pensa al “dopo”, il progetto dell’ISIA Firenze, dove gli studenti con la guida dell’architetto Mirko Tattatarini hanno immaginato una seconda vita per le poltrone tutte uguali realizzate da Mirabili Design, ipotizzando una trasformazione e un riuso dopo l’esaurimento della prima funzione per cui sono state acquistate. Coinvolti nel Superdesign 2023 anche gli allievi del master Art and Design Management proposto dall’università LUM di Bari-Roma-Milano con la nuova Superstudio Academy e invitati a immaginare l’edizione 2024 dell’evento.
Uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa, promosso da Regione Lombardia, FNM, FerrovieNord e Trenord si racconta nel contesto di uno dei luoghi simbolo del Fuorisalone.
Lo spazio di Progetto Fili “La Lombardia tesse il suo futuro” presenta i sei interventi che cambieranno il volto dell’asse Milano-Malpensa, l’ottava tappa del Roadshow Progetto Fili, tour iniziato nel 2022 che proseguirà per tutto il 2023 e permetterà a chi deciderà di visitarlo di ripercorre, attraverso un racconto coinvolgente e immersivo, tutti gli interventi previsti nel progetto.
Massimiliano Mandarini torna a immaginare il futuro green dell’architettura, in modo ancora una volta diverso e originale, in compagnia di Jlenia Poloni designer e Creative Italy Lab. Dopo l’apprezzata veranda biofilica della scorsa edizione, il progetto di quest’anno, “Unique Design For Planet”, è un’installazione in tessuto mangia-smog, dove addentrarsi per scoprire un mondo tra natura e tecnologia. Calpestare un green carpet che rispetta il ciclo dell’acqua, un tappeto 0cean fatto con materiale riciclato e bio-based, il cui filato è ottenuto anche dal riciclo di reti da pesca abbandonate; sedersi su una seduta-rifugio smart che produce energia da pannelli solari.
YouPower, società Svizzera leader nelle soluzioni legate all’energia, presenta in anteprima mondiale la “YouPower BAR” l’innovativa recharging station per veicoli elettrici. L’installazione “The Infinite/Unlimited Recharge” disegnata da Studio Milo gioca sul concetto di BAR, interpretandolo in modo olistico e sorprendente.
Bar è anche inteso come luogo ludico, di intrattenimento e di incontro: una moderna Agorà con una Re-Charge Area in cui sedersi, riposare e scoprire la nuova tecnologia. La YouPower BAR diventa il materiale costruttivo dell’intera installazione.
Dalla tavola imbandita di fiori e nuvole fluttuanti della scorsa edizione ai tanti e diversi tavoli, ciascuno pensato da un designer della collettiva Food Design Stories e accomunato, ancora una volta, dall’intreccio di etica e bellezza.
Un percorso immersivo tra teli che si srotolano dall’alto come cascate trascina il visitatore in un viaggio intorno a creazioni che emergono come isole nel mare su fondali in pietra lavica progettati ad hoc dall’azienda di ceramiche Il Pozzo.
In uno spazio total black, l’architetto Dante O. Benini mette in scena, sospese nel vuoto, dieci placche in ottone, finitura oro e champagne. Sono interruttori deluxe, fatti a mano, ma con un’anima tecno. Sfiori la levetta e tutto si mette in moto. Si illumina l’ambiente. Si accendono emozioni… Ricche di valore aggiunto grazie al materiale (ottone finitura oro e champagne), alla fattura artigianale e a un’anima tecnologica, le placche prodotte dall’azienda francese Meljac, distribuite in Italia da Tecnolite, sono un vero colpo di scena.
La Superstudio Academy, ciclo di lezioni che arricchisce il Master MADEM-Arts and Design Management della LUM School of Management, è stata l’occasione per sentire parlare Luca Gnizio, designer, artista, sperimentatore, (è difficile trovargli un’etichetta), che esordì proprio al Superstudio 13 nel 2012 con una sedia in terracotta, dalle cui crepe cresceva, timido, un germoglio. Da lì è andato avanti ed è cresciuto con la sua idea originale e all’avanguardia di un design eco-sociale: ha riutilizzato di tutto, fibra di carbonio, marmo, vecchi pneumatici, jeans, scarti industriali da cui scaturisce un design sostenibile ma che non dimentica di suscitare bellezza...
Gisella Borioli e Giulio Cappellini hanno presentato alla stampa il tema dell’edizione 2023 di Superdesign Show, l’ormai iconico evento simbolo del Fuorisalone milanese e lo hanno fatto nei nuovi spazi del FLA, l’atelier-museum dedicato al lavoro del maestro Flavio Lucchini che racconta meglio delle parole l’idea di bellezza del gruppo Superstudio.
Si è da poco conclusa la terza giornata della Superstudio Academy, un modulo accademico sviluppato a seguito della collaborazione con la LUM School of Management per arricchire l’offerta formativa del Master MADEM -Arts and Design Management.
Solo tre mesi, meno di 90 giorni, un soffio come ben sanno tutti gli operatori del mondo del design, dai produttori, ai designer, alle agenzie, agli allestitori e via zigzagando.
La Milano Design Week di aprile coincide con i 40 anni della fondazione di Superstudio Group a Milano (1983). Questa è un'edizione speciale che si affianca al ritorno alla normalità della vita (finalmente) con pandemia in recesso, viaggi aperti e -speriamo- la pace al posto della guerra. Riprendere i fili della produzione, del life-style, della casa e degli oggetti che ci circondano richiede energia, fantasia, invenzione, sfide e un nuovo modo di intendere tecnologia e sostenibilità. Superstudio è pronto: con panorama di proposte internazionali, con le installazioni wow che ci portano nel futuro, con il meglio del nostro artigianato d’autore, con gli oggetti che stupiscono, le mostre che incuriosiscono, con i grandi nomi che ci danno prestigio e i giovani che aprono orizzonti sconosciuti.
Il tema dell’anno di Superdesign Show 2023? INSPIRATION INNOVATION IMAGINATION.
Tre parole che raccontano tutto quello che è creatività, dove nessun traguardo è troppo lontano. Superstudio, come sempre, vi aspetta per sorprendervi, informarvi, incantarvi e trasformare il viaggio nel Paese del Design in una meravigliosa avventura culturale imprenditoriale e di business insieme.
SUPERDESIGN SHOW 2023 – al SUPERSTUDIO PIU’ – VIA TORTONA 27 – MILANO 20144 – TEL
+3902422501 – DAL 17 AL 23 APRILE.
Per informazioni o partecipazioni last-minute: design@superstudioevents.com
Per la comunicazione: communication@superstudiogroup.com
Appuntamento imprescindibile del settore, Maison&Objet a Parigi è stata anche l’occasione per misurare la crescita e l’interesse delle manifestazioni di design collegate in città. Probabile obiettivo: uguagliare l’appeal del design in città durante la Milano Design Week. Con quale risultato?
La settimana del design parigina si è da poco conclusa in un clima di serenità, nonostante il turbolento contesto internazionale che caratterizza i nostri tempi. Le molteplici iniziative che hanno popolato la città sono state tutte raccolte in una guida pratica, targata Paris Design Week e perfettamente allineata con la fiera Maison&Objet, in cui compaiono i contributi dei diversi partecipanti in modo molto chiaro ed utile ad orientarsi e selezionare le mete di proprio interesse … uno strumento indispensabile e ben fatto, chapeau! Guida alla mano siamo andati in visita anche noi in alcuni punti che si presentavano ricchi di promesse, curiosi di capire come la realtà francese viva oggi il suo momento dedicato al design.
E' l'elemento principe della nostra vita, l'aria pura. Più che mai oggi necessita di essere disinfettata, sterilizzata, depurata per i pericoli che nasconde. Questo nuovo oggetto porta bellezza e purezza in salotto
“Una interpretazione estrema dell’olio… lontana da divagazioni moderniste o tentazioni agresti, la presentazione “di Farchioni – Collezione di Famiglia fa sua una scelta di stile senza tempo…
... che parla la lingua dell'eleganza nelle forme nitide e immediate della bottiglia e nel packaging. Nero e oro, giocati tra decorazioni e grafismi…” E’ questo, in sintesi, il giudizio premiante di Gisella Borioli, co-fondatrice, CEO, Direttore Creativo e Artistico di Superstudio Più, chiamata per la seconda volta a fare da “madrina” della componente “LODO Concept & Design”, nel quadro complessivo del premio omonimo, il più antico concorso internazionale e professionale che seleziona le migliori produzioni olivicole di tutto il mondo, divulgando a 360° la vera eccellenza dell’extravergine.
Mi faccio un vanto di aver conosciuto - e chiamato a collaborare con me sulla mia testata Donna - Giulio Cappellini fin dagli anni 80. Una amicizia e un rapporto creativo long-lasting che è stato molto importante anche per Superstudio e il lancio della Design Week diffusa nel Tortona District grazie al suo coraggio e alle sue intuizioni. Architetto, art-director, designer, talent-scout, trend-setter stimato in campo internazionale, oltrechè professionista e uomo squisito, ha appena ricevuto il Compasso d’Oro alla Carriera. Niente di più meritato...
Con la sua vista lunga e la sua sensibilità, alla prima visita di quello che era la General Electric nel marzo 2000, una fabbrica appena svuotata e delabrée, ha subito capito che poteva essere il quartier generale di una rivoluzione nel mondo del design e della sua rappresentazione. Un mese prima del Salone del Mobile in Fiera di quell’anno annulla tutto e trasporta qui...
Tra le tante testimonianze di apprezzamento che custodiamo gelosamente nei nostri computer, questa, di una giovane visitatrice, ci ha particolarmente colpito. Desideriamo condividerla e ringraziarla qui. E anticipare che…il metaverso è già nei nostri programmi! “Come ogni anno il Superstudio non delude mai! Frequento il fuorisalone ormai da 8/9 anni ed inizialmente ero solo una studentessa universitaria con la voglia di riempirsi gli occhi di “cose belle”. Mi ricordo che i primi anni, via Tortona la faceva da padrone ed il Superstudio ne era il polo principale. Ricordo ancora la fila chilometrica sul ponte di ferro…Sono una graphic designer e per me Fuorisalone e Superstudio sono sinonimi di ispirazione e creatività. Ho visto cambiare molto l’evento in questi anni: l’espansione in tutta Milano...
La Milano Design Week 2022, quella della ripresa e della speranza, si è conclusa in bellezza forse anche oltre le aspettative tenendo conto di tutte le difficoltà che tra guerra pandemia e viaggi impossibili hanno impedito a una parte del mondo di venire a Milano. Che resta, con i suoi circa 800 eventi la capitale indiscussa del Design internazionale. Anche se i numeri generali, quelli denunciati dal Salone in Fiera a Rho sono poco più della metà dell’ultima annata miracolosa, quella del 2019, e così i numeri degli eventi in città, comunicati in genere sulla base di sommarie misurazioni. Da anni Superstudio Più per il suo Superdesign Show è in grado di avere dati...
Matrix4design porta il suo format di successo "Un (architetto) italiano a..." a Superstudio per un incontro al femminile dedicato alla città delle donne...
La città del futuro è una città socialmente giusta, che riserva il giusto spazio sia alle donne sia agli uomini. La città del futuro è una bella città non solo perché ha begli edifici, parchi e piazze, ma perché abbellisce anche gli spazi meno visibili, quelli privati, gli interstizi in cui si sono tradizionalmente annidate le donne e dai quali bisogna partire per un ripensamento urbano, senza avere paura di farne una questione di genere. Il primo incontro in occasione della Milano Design Week della serie "Un (architetto) italiano a… /la città delle donne", promossa da Matrix4design, ha visto la giornalista Laura Ragazzola, Gisella Borioli, l'Assessora al Lavoro con delega speciale alla Moda e al Design, Alessia Cappello,...
Maria Cristina Carlini racconta le sue sculture monumentali, sparse un po' in giro per il mondo, in un dialogo con la voce dell'autorevole critico d'arte Fortunato d'Amico...
Ci sono poche scultrici donne nella storia dell’arte. Una di queste è Maria Cristina Carlini. In California incontra la materia che ha sempre fatto da sottofondo alla sua produzione artistica: la ceramica. L’abilità nel trattare il grès la porta ad ottenere un grande successo soprattutto all’estero: le sue sculture si trovano a Denver, a Parigi, a Miami, è stata anche la prima artista donna a varcare gli stretti confini della città proibita di Pechino. Dialoga con Fortunato d’Amico, critico d’arte e giornalista, sulla sua produzione, resa magica dalle doti da alchimista di trasformare i materiali al punto da trarre in inganno...
Gisella Borioli si confronta con l’artista Carla Tolomeo a proposito della sua ultima collezione Mirabilia, che accende di eccentriche e fantastiche sfumature le stanze, bianchissime, del FlavioLucchiniArt Museum in un dialogo a proposito della necessità di parlare di arte e di farlo al femminile.
Un'artista ricchissima e prolifica, opere che nascono dalla suggestione del colore, da una vocazione precoce, da una ostinazione quasi sovraumana, da una spontanea gioia di vivere, da un inconsapevole senso di gioco. Carla Tolomeo racconta...
Un monumentale pinocchio si staglia nella grande Piazza degli Eventi ammonendo chiunque ci passi davanti sulle molte bugie in tema di sostenibilità...
“Someone is Lying”, un titolo perfetto per il progetto di Alcantara, azienda leader nel settore e certificata Carbon Neutral dal 2009, che punta a sensibilizzare un pubblico trasversale sull’importanza di un impegno basato sulla scienza e sui fatti e non sulle comunicazioni ingannevoli che circolano sul fronte della sostenibilità...
Looking Ahead: questo il tema generale pensato, mesi fa, per dare la linea della prossima edizione di Superdesign Show di Superstudio durante la Design Week 2022. Quasi allontanandoci dalla convinzione dei più: “tornerà tutto come prima” e preveggendo che il futuro andasse davvero riformulato in tutte le sue espressioni, abbiamo invitato designer e aziende interessate al nostro evento ad allinearsi su questo vedere “oltre”. Per essere in grado di esplorare territori sconosciuti, anticipare necessità e tendenze, tradurre la parola “sostenibilità” – che è il tema comune che lega ogni cosa – in proposte concrete e ridisegnare la nostra vita improvvisamente fattasi più complicata.
L’occasione della Design Week 2022, collocata causa...
Perché non dedicare al giardino, alla corte o al terrazzo la stessa cura della casa o della sede di lavoro?...
Nel grande art-garden all’ingresso di Superstudio, tra le sculture di Flavio Lucchini, una installazione diffusa nel verde racconta le novità dell’arredo open-air con i complementi per il giardino di Paolelli Garden, gli arredi di Piero Lissoni e Patricia Urquiola per Janus et Cie e la pavimentazione in pietra di Nero Sicilia. Per nuove funzioni interno/esterno e architettura in una visione amica della natura ne è esempio la grande veranda biofilica multifunzione e modulare di Massimiliano Mandarini con Gaviota Pergole Bioclimatiche e che nasce da un percorso di ricerca...
Per quanto lo sguardo sia rivolto ad un futuro digitale dove le case dei sogni le troveremo nel metaverso, torna forte il desiderio di comfort, di quella home-cocoon che, anche se piccolissima, deve essere rassicurante e personale. Nella sezione Case Cozy Così “stanze” con stili diversi ci arrivano da paesi diversi...
Un confronto stimolante e senza confini che crea, con forme morbide design minimale e human technology, ambienti dall’alto tasso di benessere abitativo introducendo anche il “design sentimentale”che attinge ai ricordi familiari sviluppando innovazione. Come nel caso, tra gli altri, del giovane designer ungherese Gaspar Bonta di Egyenes Labirintus Kör che si ispira ai ricordi d’infanzia e dei nonni, entrambi artisti...
Una riflessione sul mondo dell’architettura è proposta attraverso video e talk in un ambiente dedicato, la Visual Room. Il palinsesto di approfondimento, aperto e plurimo, verrà comunicato in INFOPOINT durante la settimana, dove si alterneranno video, presentazioni, talk e momenti di incontro...
Magnetti Building (recentemente acquisito dal Gruppo Grigolin), in una spiazzante sala parametrica nella quale le linee si animano imprevedibilmente, presenta con una video-installazione l’importante restauro del Teatro Donizetti a Bergamo ottenuto con tecniche e prefabbricati d’avanguardia. Magnetti Building è anche il costruttore cui abbiamo affidato la rigenerazione della vecchia fabbrica siderurgica abbandonata...
Ancora una volta torna il topic della creatività femminile: 12 più 21 autrici presentano un “autoritratto creativo” nel linguaggio per loro più naturale, quello del design e delle idee che arricchiscono l’ambiente quotidiano...
Per l’archistar Paola Navone è “Poetry House”, la casa immaginifica e tutta da inventare, che si appoggia sui tappeti in ceramica di ABK Ceramiche; per la premiatissima designer Ilaria Marelli è la panca-braciere creata per Steeles, dalle forme minimali ed eleganti, bucherellate da infiniti fori in un gioco di pieni e di vuoti. Per le 21 artiste e artigiane e le 3 curatrici Caterina Misuraca, Sandra Faggiano e Valentina Martin del collettivo Food Design Stories è una tavola imbandita, etica per materiali e lavorazioni, dall’estetica di fiori e nuvole fluttuanti nell’aria. E con loro, in una sorta di specchio progettuale che contrappone ogni autrice a una sua recente realizzazione di design, Ana María Gómez, designer colombiana che...
Woo, una partecipazione inaspettata, seguita all’iniziativa personale della designer Kateryna Sokolova dell’azienda NOOM, che ci ha segnalato il brand. Una collezione nata sotto le bombe e dalle linee inusuali che, talvolta, sembrano non finire più e proseguire oltre gli oggetti e la loro funzione.
24 febbraio. La guerra investe l’Ucraina: “i razzi russi colpiscono le nostre città. Scappiamo dalle esplosioni, dalle sirene martellanti, riscopriamo i rifugi antiaerei nei nostri quartieri, chiusi da decenni. Dopo alcune settimane scandite dalla sola angoscia di sopravvivere, decidiamo di non mettere in pausa la nostra vita...
Masai, Essenza, Duetto, il trio di Icone Luce disegnato da Marco Pagnoncelli illumina lo spazio pensato da Giulio Cappellini all’interno di piccolo angoli casalinghi che si colorano di calde declinazioni di beige...
C’è Masai, una grande famiglia di lampade da soffitto, parete, terra, tavolo: oggetti preziosi dalle forme sottili e tondeggianti, relaizzati con metalli in finiture oro e argento, che ben si combinano a sofisticate verniciature. In un gioco di ombre antiche ed eleganti sulle pareti.
Ed Essenza, una vera e propria scultura luminosa dalle gemoetrie lineari: esili tratti in metallo emergono...
Alberi blu all’entrata di Superdesign Show per segnalare le sezioni in cui il progetto “Looking Ahead” è suddiviso. Sei alberi blu stilizzati disegnati da Giulio Cappellini e trattati “ad arte” dall’artista Sonja Quarone diventano pezzi unici segnaletici che invitano il visitatore ad entrare e a seguirli per non perdersi lungo il ricco percorso di questa edizione. Il legno è coperto da una resina a superficie materica che prende sfumature e rilievi diversi e fornita dall’azienda Gobbetto.
Sul tema del verde unito al design “AquaSymphony. Discover the Sound of water” della Fondazione Biohabitat: un’installazione scrosciante, che ricrea i magici suoni delle foreste pluviali più nascoste...
Un progetto di Davide Vercelli e Fondazione Biohabitat insieme a Latifolia, Fima Caro Frattini, Battiloro Handpan e Serralunga che esplora una nuova dimensione dell’acqua e sensibilizza il pubblico sull’importanza della biodiversità, diffondendo la cultura del verde, da sempre la missione della Fondazione, anche in città. Uno show di piante tropicali rare ed insolite per le nostre latitudini, elementi di design immersi in una musica di sottofondo dove l’acqua...
“Rays of light” è l’annodato e suggestivo intreccio di luci che Adriana Lohmann in collaborazione con Giò Colonna Romano ha pensato per una grande sala di via Tortona...
La compongono 12 max-elementi luminosi, la nuova collezione di lampade Slim di KLAKdesign, che ascendono da terra al cielo a comporre un portale di luce. Il loro intersecarsi irregolare e asimmetrico simboleggia le complessità dei nostri diversi percorsi di vita, apre a passaggi e orientamenti sempre nuovi che si svolgono sotto questi raggi benefici, nitidi e intensi, non abbaglianti, di luce...
Una collezione nella quale convivono tradizione ed innovazione, tecnologia ed artigianalità, “Con le mani” è l’ultima proposta di Paolelli Garden, storica azienda della Tuscia che fin dagli anni 70 produce manufatti per l’esterno a carattere artigianale...
Dagli oggetti artistici degli esordi, realizzati in marmo-cemento, la produzione si è evoluta in arredi ed oggettistica che impiega materiali tradizionali come il cemento e la terracotta o innovativi come cementeco o fibra, di cui “Con le mani”, progetto di Studio Adolini, è solo l’ultimo esempio...
Talmente bella da poter assurgere a invito ad inoltrarsi nei meandri di Superdesign Show, la sala da bagno di Flaminia che assomiglia a un sofisticato salotto dove passare il tempo a prendersi cura di sé. Progettata da Giulio Cappellini con Astra, sanitari silver-black di Flaminia, il rivestimento in grès porcellanato di Mirage e altri pezzi di design e artworks. Un ambiente ricostruito nell’Art.Box, la vetrina su strada di Superstudio Più, al 27 di via Tortona, che generalmente espone opere e oggetti d’arte delle mostre interne.
Tina Rugelj è una di quelle donne che parlano il luogo in cui sono nate. E la sua ultima collezione, “Tales of Adriatic”, è inscritta nelle coordinate della sua Croazia...
Il legno asciugato degli olivi, alterato e contorto, la pietra bianca naturale dell’isola di Brač, le reti da pesca intrecciate a mano dai pescatori, il diavolo di mare, una specie di manta marina quasi estinta, sono le ispirazioni deimobili di Tina Rugelj. La lampada del pescatore, il tavolo Mare e pietra, la chaise longue Adrian, il tappeto Plancton celebrano la bellezza del mare Adriatico e ci ammoniscono riguardo alla sua precarietà: sottolineano i valori delle culture mediterranee...
Sabine Baz fondatrice di SABBA Designs si ispira alla musica per la sua collezione di coperte, cuscini e stampe, “Harmonious Living”, dove la precisione grafica del design svizzero è unita alla qualità del lusso italiano...
Catturare i suoni ed imprimerli negli oggetti. Questo il sogno della designer svizzera Sabine Baz. In “Harmonious Living” ciascun prodotto riporta il titolo di un motivetto, di un concetto in musica, come “Jam Session”, “Tempo” e “Rhythmic”. Largamente influenzata dai movimenti Bauhaus e dalle arti ottiche, i suoni sono trasposti in geometrie ripetute. Ogni creazione completa gli interni nei quali è inserita, senza interferire con altri elementi decorativi...
Laura Zeni, affermata artista e designer, si autoritrae nei divertenti e ironici complementi d’arredo che l’hanno resa famosa, con sagome e profili di volti stilizzati ispirati ai suoi ritratti interiori...
Dalla mostra in My Own Gallery del 2012 sono passati dieci anni. Oggi Laura Zeni torna con “You’re in my mind”, nuova collezione di complementi di arredo in edizione limitata, ispirati ai suoi famosi “Ritratti Interiori”, che hanno trovato posto, tra le tante mostre personali, anche alla Triennale di Milano. Artista milanese che si muove da sempre nelle intersezioni tra pittura, scultura, collage e fotografia, con incursioni anche nel design, collega la sua produzione con ironia...
Diana Zabarella è l’architetta che parla il linguaggio di Venezia, delle antiche tecniche di lavorazione del vetro, del legno e dei tessuti nella collezione “Laguna” dominata dalla tipica cromia verde-azzurra...
Al confine tra la progettazione architettonica ed il restauro, il design di interni e il product design, Diana Zabarella presenta quattro prodotti della collezione “Laguna”, due dei quali novità realizzate in collaborazione con la tessitura Luigi Bevilacqua di Venezia: il pouf/tavolino in legno Bozzolo, le forme, la seta, il velluto a richiamare proprio il bozzolo del baco da seta...
Nella collezione di gioielli “Rituale e gestuale” ELLESANTI® infonde il senso di vitalità di creazioni dinamiche, multiformi, concepite mirando alla leggerezza e alla libertà del sé, espressa nel gesto quotidiano, rituale e senza tempo...
Oggetti ornamentali, inconsueti, arcaici, geometrie scandite e tridimensionali, forme in equilibrio tra plasticità e durezza, trame, giochi di luce, nodi e intrecci, metalli. Sono i tratti, i materiali, le ispirazioni dei gioielli di Laura Santi, segnaposti di uno spazio bianco ed etereo nell’universo femminile. Il gioiello è centro di gravità di un mondo concentrato sull’integrità della bellezza, sul senso della gestualità e...
Ilaria Marelli non ha senz’altro bisogno di presentazioni. Appena vincitrice dell’ennesimo premio, il Wallpaper Design Awards 2022, si presenta per questa edizione con una collezione per Steeles, il nuovo brand dell’azienda Incoservice...
Un braciere dalla forma antica, un oggetto fuori dal tempo su una seduta dai colori tenui. È Bridge, l’ultima creazione di Ilaria Marelli: una panca allungabile, alla cui estremità si trova una grande ciotola che funge da braciere (e non solo), posizionabile a piacimento e che rende il prodotto versatile...
Leggere e versatili, al contempo architettoniche e plastiche, quasi sculturali. Sono le creazioni delle sorelle Gallo...
“Icone di Stile”, un titolo ironico che nasce dalla rilettura di un’icona bizantina in chiave pop, mentre indossa la collana più rappresentativa del marchio e strizza un occhio a chi la guarda. Così si presentano Camilla e Valentina Gallo, fondatrici del laboratorio di gioielleria contemporanea Jamais Sans Toi, i loro gioielli simboli di una nuova raffinatezza...
Paola Navone-Studio OTTO è “Poetry House”, una casa “sulle nuvole”, fantasiosa e tutta da inventare, che si appoggia sui tappeti in grès porcellanato di ABK Ceramiche...
Progettare con ironia. Questa la suggestione delle tre collezioni – Poetry Wood, Poetry Decor e Poetry Stone – di Paola Navone, nelle quali re-interpreta in chiave ironica e non convenzionale diverse ispirazioni materiche, come il legno e la pietra. Ne risulta una visione del design eclettica e onirica, curiosa e mai banale, che è la cifra di questa designer unica...
Ana María Gómez è una designer colombiana che guarda agli oggetti come ad elementi portabili, perfino indossabili. Una visione che sfida il concetto tradizionale di arredo...
Amgs è uno studio di Bruxelles fondato dalla designer colombiana Ana María Gómez nel 2015 e gestito dal 2019 insieme a Véronique van Lierde. Dall’interesse del duo per la dimensione visiva, tattile e spaziale dei tessuti e per la relazione tra corpo e spazio, è nata “Oruga”. Avere arredi nomadi da trasportare in giro per la casa a seconda delle proprie esigenze, fa parte di un modo di pensare ai mobili come ad oggetti fluidi per vivere lo spazio domestico in modo modulare e adattabile...
Cordoni e colori, gli imperativi di “Expression Through Weave” di Malin Iovino, designer che progetta abiti su misura e crea tessiture esclusive per borse, accessori, ma anche cuscini e sgabelli. Una collezioni di oggetti realizzati con un’antica tecnica di intreccio tramandatale dalla nonna...
Una storia familiare e un colorato mondo green. I tessuti a intreccio di Malin Iovino sono realizzati con una tecnica a telaio che impiega gli snören, cordoni svedesi prodotti da uno degli ultimi cordai tradizionali svedesi, dalle infinite colorazioni e più spessi rispetto ai filati utilizzati generalmente in tessitura...
21 artiste, 3 curatrici. Fervono i preparativi per la tavola d’eccezione delle designers del collettivo Food Design Stories sotto la guida di Caterina Misuraca, Sandra Faggiano e Valentina Martin...
Estetica 2.0_Flower Table è una tavola imbandita con 24 segnaposti, ognuno dei quali contrassegna una designer o architetta indipendente. Sotto nuvole di carta che fluttuano appese a fili invisibili, una tavola piena di stoviglie, cestini del pane, baslotte, taglieri e caraffe, cestini da frutta e portabottiglie in filo di ferro. E soprattutto fiori...
Adriana Lohmann si presenta per questa edizione con “Enjoy”. Una panca modulare pensata per la convivialità, il fitness e la meditazione che si trasforma in una scritta in plexiglass da appendere alle pareti o da appoggiare su un mobile. Questo l’oggetto firmato da Adriana Lohmann per la startup KLAKdesign, un laboratorio dove ideare prodotti di design durevoli e rispettosi dell’ambiente.
Le parole trasformano le idee in valori, in progetti, in servizi. Il tempo, per chi lavora nel marketing e nella comunicazione, si misura in parole...
In un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui tutto invecchia nel tempo di un click, torna il desiderio e altri concetti concreti e rassicuranti. “Verba non volant”, le parole hanno un peso, un valore e sono misura del nostro tempo che va oltre le ore, i minuti e i giorni. Lo sostiene LFM, agenzia di comunicazione leader di settore da vent’anni, per la prima volta presente alla porta della Milano Design Week...
Oggetti per tutti i giorni, nati dalle ispirazioni familiari del designer Erwin Pimenta e della sua casa di bambino riempita dei pezzi in stile danese del padre collezionista. Sono quelli di OBJKT Studio, giovanissimo studio fondato nel 2020 con sede a Singapore, che lavora all’incrocio tra architettura e design industriale...
Un ’”atelier vivente” dove cercare e trovare ispirazioni di progettazione e produzione sempre nuove senza dimenticare il grande design del passato. Un processo che unisce saper fare locale, ciascun pezzo costruito a Singapore, prima di entrare nel circuito dei nuovi metodi di produzione...
Sorprende la “A-House” dell’azienda ceca Tiny Company. Casetta minima di ottimo design, adatta ad usi diversi, in legno e vetro, di 25 mq appena, è il risultato della collaborazione tra il fondatore Lukáš Otevřel e l’architetto Martin Stára dello studio Perspektiv...
Forma semplice, materiali resistenti, vetrata generosa che garantisce una perfetta fusione con la natura e una facciata in larice. Questi gli elementi dell’innovativa A-House, che sta già facendo parlare di sé. Gli interni li ha arredati il designer Jiří Krejčiřík, l’artista Taja Spassková li ha resi unici: uno spazio eccezionale e intelligente dove il tappeto Magical heating carpet genera comfort riscaldando con...
La natura ricicla tutto, l’uomo no. La sostenibilità deve partire dalla conversione di tutti i materiali biodegradabili in risorse, alghe comprese...
Un padiglione multisensoriale interamente composto da tessuto generato dalla trasformazione delle alghe raccolte sulle coste maltesi e ispirato dalla struttura della posidonia marina. Questo il manifesto di Saces, società composta dagli studenti di architettura e ingegneria civile dell’Università di Malta...
Gaspar Bonta, presenta la sua prima collezione “Luce pesante”. Oggetti quasi invisibili, resi visibili dagli effetti che la luce gioca sulle trasparenze, e colori luminosi e delicati per i vasi in cemento...
A cavallo tra arte e design, Gaspar Bonta, fondatore di Egyenes Labirintus Kör, studio multidisciplinare con sede a Budapest, riflette e testa il confine tra esperienza e dimensione fisica dello spazio in uno scambio al termine del quale si trova il prodotto di design. Sono mobili geometrici in plexiglass ispirati alle sculture di suo nonno, oppure vasi in cemento, influenzati dalle opere d’arte in ceramica di sua nonna, innestati su un immaginario palcoscenico concettuale...
Energie rinnovabili e crisi dei combustibili fossili ci fanno presagire un futuro sempre più blu-e. E le sanzioni e controsanzioni della guerra alle porte dell’Europa che impatteranno sulle forniture elettriche ci invitano a correre veloci ai ripari. Rossinavi presenta le sue novità...
Sea Cat 40 nuovo concept di catamarano ispirato all’ambiente marino in una visione green che guarda allo sviluppo di tecnologie sostenibili è la novità del settore. Completamente elettrico grazie a pannelli fotovoltaici a emissioni 0 per il 90% del tempo. È proposto da Rossinavi, importante cantiere navale di Viareggio...
Mobili che dialogano tra loro? È la proposta della pluripremiata start up tech mui Lab di Kyoto: loTSystem è un’intelligenza ambientale, ossia una serie di dispositivi connessi in rete che si mettono a disposizione dell’uomo, in modo non invadente, per rendere più piacevole la vita di tutti i giorni. Può essere un display sulla parete, che quando al mattino si aprono le tende, compare con una scritta per augurarti la buona giornata. O una luce che aumenta la sua intensità quando ti avvicini alla tavola per cenare, o ancora una musica piacevole che parte quando stai per appoggiare un vaso su di un mobile.
Lungamente attesa e desiderata e, forse proprio per questo, ancor più emozionante, è la presenza last-minute di Noom, giovane azienda ucraina nata nel 2017, che parla un linguaggio ricco di contaminazioni d’arte, artigianato e design...
Nonostante la guerra, Noom è riuscita a ritagliarsi un angolo sicuro per terminare la produzione di un simbolico salotto disegnato dalla designer Kateryna Sokolova e portarlo a Milano in tempo per il nostro evento. La collezione “Puriosity” fin dal titolo parla di purezza e semplicità a partire dalle suggestioni di uno degli artisti più importanti del Novecento, l’esponente dello stile suprematista Kazimir Malevic...
Artigianato d'autore e design si intrecciano nella proposta delle sette realtà artigiane che fanno parte della collettiva Fuoriserie-Unicità per il domani, organizzata dal CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa)...
La più antica è Busatti, tessitori di Anghiari, in Toscana, dal 1842. Viene da Città di Castello la cooperativa Ceramiche noi. Dal centro di Bologna Doodesign, azienda di interior e progettazione di prodotti su misura. Nestart di Rolo, Reggio Emilia, è una start up che lavora con gli scarti dell’acciaio industriale riciclato. Dalla provincia di Reggio Emilia, Muraglione, anche Pollini Home che realizza arredi in gres porcellanato...
Lo studio e la messa in atto di produzioni sempre più green è un dovere sociale imprescindibile per le aziende...
Ridurre al minimo le emissioni di CO2, scegliere legno certificato fsc, investire in apparecchiature ad alta efficienza energetica ed alimentare la produzione con energia da fonti rinnovabili, queste sono alcune delle iniziative che Sits, affermata azienda polacca di arredi di design, sostiene da anni per garantire la sostenibilità dei suoi pezzi. Un impegno costante che porta però a risultati tangibili in termini di ritorno economico e di qualità produttiva, un impegno condiviso con i designer che hanno realizzato i mobili presentati a Milano...
Un passo nel futuro ed ecco come la tecnologia in 3D può cambiare la progettazione e lo stesso modo di pensare entrando nella Realtà Aumentata...
Costruire e progettare ambienti in realtà virtuale utilizzando la modellazione grafica in 3D di mobili e arredi esistenti. Questo propone l’azienda giapponese Forum8 in una collaborazione con Cappellini. Perfetti esempi di sinergia tra tecnologia in 3D e design di interni, ecco la versione più recente di Shade 3D per la modellazione grafica in 3D di mobili e quella di F8VPS(Forum Virtual Platform System) un sistema a piattaforma virtuale per costruire ambienti in 3D...
Dopo la sua ultima partecipazione nel 2019, Adal, acronimo di Adviser for Amenity life, storica realtà giapponese tra le più importanti nel settore contract, presenta il nuovo capitolo della collezione Look into Nature...
Come anticipa il nome “Harmonizing Landscape” Adal guarda alla natura, caratteristica del brand, creando un legame sempre più forte fra persone e ambiente. Sia nella scelta dei colori sia soprattutto nell’uso dei materiali. Tra i quali protagonista è l’igusa, varietà di giunco coltivato nelle risaie, utilizzato per i tatami. Sedie, chaise longue, tavole, sofà, pannelli modulari...
Da Hong Kong arriva Project “HK-UK: Design, Artistry and Craftsmanship”, interessante progetto di HKF&DA (Hong Kong Furniture and Decoration Trade Association)...
Il curatore Amy Chow, per valorizzare i nuovi talenti e metterli in contatto con l’industria, presenta diciotto mobili nati dalla collaborazione di dodici giovani designer, sei inglesi e sei di Hong Kong. Svariate le proposte che rivelano creatività, originalità e l’ispirazione alle tecniche e ai materiali della tradizione. Dalla sedia 25/7 adattabile ai vari momenti della giornata a Compact Mobile che incorpora uno specchio, un portagioielli e uno sgabello...
S’ispira a un vortice l’installazione in alluminio “Resonance: Vortex to diversity” con i pigmenti della giapponese Toyo Aluminium...
Toshiya Hayashi e Hokuto Ando sono i fondatori di we* di Tokyo, studio di design che esplora possibilità alternative al design commerciale, proponendo forti connessioni con l’esterno, sia con la natura sia con il tessuto sociale. Culmine di questo approccio è il nuovo allestimento “Resonance Vortex to diversity”: la forma a vortice, fenomeno che in natura avviene quando elementi diversi entrano in contatto, richiama idealmente l’incontro felice di culture e valori diversi...
Organizzato dal Department of International Trade Promotion (DITP-Thailandia), “Slow Hand Design Exhibition 2022” è un progetto-installazione realizzato con prodotti dei designers tailandesi premiati con il DEmark Award...
Affrontando l’equazione Incertezza=Certezza propria dei tempi del lockdown, il curatore Eggarat Wongcharit fa riflettere sul concetto di imprevedibilità e nello stesso tempo propone le soluzioni per una nuova normalità più attenta al pianeta, con prodotti che riutilizzano materiali di riciclo...
L’attenzione ai problemi del mondo e la spinta a trovare soluzioni che ne alleggeriscano il peso va di pari passo con le nuove tecnologie. L’industria associa la ricerca a stimoli diversi, dall’arte alla bellezza, dal sociale all’ambiente...
Si sofferma sulle criticità create dalle pandemie, dalle guerre, dagli sconvolgimenti sociali e ambientali, dalle relazioni spezzate parlandoci di un futuro guidato dalla tecnologia sensibile, The Mot Com-pany. L’industria di Tokyo leader nella produzione di plastica rinforzata con fibra di carbonio, attraverso un sistema di stampaggio a pressione ha introdotto un nuovo brevetto che può sostituire la produzione in autoclave, con risparmio energetico..
La moda e il design scoprono nella tecnologia futuristica, inclusa la stampa 3D, un alleato prezioso che si offre come strumento perfetto per la creazione di prodotti di eccellenza per fattura e originalità...
Nuovi scenari produttivi e una gamma infinita di soluzioni creative saranno svelate durante la Milano Design Week. L’azienda Israeliana Stratasys presenterà al Superdesign Show di via Tortona la collezione “Ssys 2y22 Reflection”, realizzata con Stratasys J850™ TechStyle™, la più recente stampante PolyJet dell'azienda che è anche la prima stampante 3D del settore progettata specificamente per la stampa diretta su tessuto, simulando texture e finiture diverse...
Opere monumentali, materiali ruvidi, riferimenti ancestrali, emozioni forti, elementi naturali. E’ Maria Cristina Carlini, scultrice famosa nel panorama nazionale e internazionale, ad aprire fin dall’ingresso questa edizione di Superdesign Show con una scultura d’insieme che fa riflettere...
“La forza delle idee” (dal titolo della mostra personale attualmente esposta al Palazzo delle Stelline in Corso Magenta a Milano) di Maria Cristina Carlini è la costante delle opere di questa artista, apparentemente fragile e delicata, che per tutta la vita si è cimentata con ferro, acciaio cor-ten, legni di recupero, terra, fango, stracci e li ha trasformati, agglomerati, scomposti e ricomposti...
Con il linguaggio dell’arte unito al design Sara Ricciardi, top designer della creatività milanese, crea per Glo™ Hypernova, sorprendente labirinto dalle molte entrate e uscite che invita a diverse esperienze...
Hypernova è la esplosiva installazione realizzata dalla designer Sara Ricciardi per gloTM, protagonista dell’area Lounge di Superstudio. Ricciardi invita lo spettatore a compiere un’esperienza in cui natura e tecnologia, unicità e molteplicità coesistono. Un percorso attraverso il quale ciascuno è libero di entrare e uscire dal punto di accesso che preferisce: non esiste una strada corretta da percorrere, un giusto o sbagliato, ma diverse possibilità...
Artigianato e design sono la cifra della collettiva di dieci aziende trentine che si riuniscono per la prima volta in un progetto che lascia il segno...
Il progetto “Fingerprint Südtirol”, organizzato da Ivh.apa Confartigianato Imprese, IDM Alto Adige e Studio Oberhauser, raccoglie dieci aziende dell’Alto Adige, per la prima volta insieme per far conoscere i propri prodotti nei dettagli. Diversi per materiali, stile, funzione, dalla creazione artistica all’oggetto d’utilità, sono accomunati dalla maestria delle lavorazioni. Da Kalmo che usa il marmo alle Falegnamerie Reinhold-Stoll, Declara, Karnutsch, sintesi di artigianato e design, alle surreali sculture di Ivan Lardschneider...
Una visione elettrificata del futuro, anche del design, è quella che Lexus presenta con il trio di esplorazioni “Sparks of Tomorrow”...
Come tradurre il tema – sulla bocca di tutti – della sostenibilità in proposte concrete e lavorare davvero per un futuro carbon-neutral? Lexus ha dato la propria risposta, lanciandosi nell’esplorazione di nuove architetture per i suoi veicoli, provando anche a riconsiderare il suo ruolo nel panorama della mobilità del nostro continente nei prossimi decenni. Lo ha fatto avvalendosi di una delle menti più creative del nostro tempo: Germane Barnes, architetto e designer pluripremiato che presenta ON/, installazione immersiva...
I robot esistono e la casa robotica è una realtà, anche se non ce ne rendiamo conto. Basta un clic e la tecnologia risponde alle nostre richieste e interagisce con noi. Haier Europe ce lo racconta con Home Switch Home...
In più di 1000 mq. si snoda il percorso immersivo ed esperenziale dedicato alla Smart Home. Protagonisti i tre brand internazionali. Haier presenta “Connect to Extraordinary” con climatizzatori, frigoriferi e cantine per il vino che assicurano temperatura corretta e giusta umidità per preservare sapori e caratteristiche di ogni bottiglia. Candy “Simplify your Day” con le lavastoviglie che aiutano a risparmiare tempo e quindi denaro preservando la qualità dei lavaggi...
Come trovare le giuste soluzioni per un modo di vivere urbano rispettoso dell’ambiente, tra tante informazioni che arrivano da ogni parte? Risponde "Urban Matter(s)-Material Reduction for a Lighter City", la collettiva a cura di Materially, società di consulenza sui materiali innovativi, con proposte per ridurre l’impatto delle emissioni, dell’energia e degli stessi materiali...
L’obiettivo è una città leggera. Cioè con un’alta qualità dell’aria e della vita, che risponda però anche alle esigenze della contemporaneità. Materially, impresa sociale che aiuta le aziende nello sviluppo e nella diffusione dell’innovazione e della sostenibilità...
Dalla Croazia Metoda propone la riflessione sui metodi di progetto di sette designers che uniscono una spiccata individualità creativa al rigore delle forme...
Un progetto realizzato con il sostegno dell’Unione europea nell’ambito della creazione del centro di sviluppo Cekom Spin offre una nuova immagine del design contemporaneo croato che utilizza il legno naturale come punto di partenza di sedie e arredi. Immaginate una tela bianca che man mano viene alterata, colorata, lacerata dagli interventi dell’autore, che vi imprime proprio quello che la rende unica e ricercata, il suo stile...
Nasce l’esigenza di migliorare la qualità di hotel e uffici trasformandoli da anonimi contenitori transitori a luoghi da ricordare, anche attraverso mobili dalla forte identità stilistica e di alta funzionalità...
2022: la tecnologia ha annullato, almeno virtualmente, la barriera della distanza fisica: siamo sempre in contatto ma non sempre riusciamo ad essere realmente connessi quando ci incontriamo. Per questo la qualità dello stare insieme, anche in luoghi di passaggio come alberghi e ristoranti, diventa importante...
La bellezza in ogni sua espressione è la grande protagonista dell’ installazione "Creative Flow" composta da opere legate da un sorprendente e inedito fil rouge materico: l’affresco da parati...
Il concetto di bellezza interpretato attraverso le opere Milo Manara, le finezze grafiche di Studio MILO, le figure umane destrutturate dell’artista Maria Dalli, le geometrie della pittrice berlinese Simone Florell fino ai suggestivi paesaggi del designer Fabio Novembre, questo il “Creative Flow” che Affreschi & Affreschi porterà in scena durante la settimana del Salone del mobile. L’azienda leccese è la prima al mondo a produrre carte da parati riprodotte interamente su fogli di intonaco fresco arrotolabile...
Ci voleva una architetta sensibile e fantasiosa come la milanese Carolina Nisivoccia per inventarsi un progetto di economia circolare orientato alla riduzione degli scarti tessili. L’ Atelier des Refusés, (parafrasando il celebre salone d’arte parigino che nel 1863 lanciò artisti famosi come Manet, Monet, Pissarro, allora sconosciuti) è il nome dato al gruppo che realizza deliziosi cuscini d’alta moda, pezzi unici realizzati a mano, a partire dagli avanzi delle più importanti aziende internazionali dei tessili per arredamento.
Carla Tolomeo è una artista anomala nel panorama delle arti contemporanee. Nasce pittrice ma deve la sua più grande affermazione alle opere che intercettano il mondo dell’arredo...
C’è la scuola di De Chirico, il cui studio ha frequentato fin da bambina. C’è lo studio della pittura giapponese e dei suoi primi quadri nei quali inseriva sempre una poltrona o una sedia, c’è l’idea di un mondo diverso, colorato, libero, che evoca una natura fantastica, c’é il desiderio di sensualità espresso dai tessuti lucenti e preziosi, nelle sculture di Carla Tolomeo. Che sono insieme oggetti su cui sedersi e opere da ammirare in un tripudio di sete broccati e velluti su cui volano...
Il cerchio come ancestrale confine spaziale in cui chi si muove produce vere e proprie scenografie di luce, suoni e colori con uno scambio inedito di informazioni tra prodotto e utente...
Innocenzo Rifino e Diego Rossi, fondatori di Habits Design Studio, raccontano con entusiasmo il progetto che andrà in scena al Superdesign Show 2022: “si tratta”, spiegano, “di una struttura modulare composta da 24 elementi in metallo interconnessi dotata di 5400 LED RGB disposti in un totale di 40 metri di lunghezza. Il sistema è gestito da un software che mette in collegamento un microprocessore e una telecamera ad infrarossi che rileva il movimento dentro l’anello...
Pezzi contemporanei, riciclabili al 100%, esaltano il dialogo tra la natura - con la sua perfetta imperfezione - l’artigianalità e l’innovazione.
Mai come in questi anni si è fatto attuale il tema dell’eticità del design. I creativi rivolgono la propria ricerca verso produzioni sempre più sostenibili, che diano un significativo contributo alla lotta al cambiamento climatico, a migliorare la qualità della vita in risposta a quanto il mercato sta chiedendo in termini di responsabilità sociale e ambientale. Tra le startup più innovative in questo senso si posiziona Elli Design. Alessio Elli, designer e artista, ha esplorato la tecnica della stampa digitale, grazie alla quale ha sviluppato un proprio stile unico e contemporaneo.
La recente pandemia e la consapevolezza dell’alto tasso di inquinamento delle nostre città ci ha portato a interrogarci sulla qualità dell’aria indoor, e a pensare a sistemi per renderla più sana...
Il benessere domestico come priorità, sviluppare una tecnologia che agisca sugli elementi inquinanti dell’aria, riqualificare gli impianti di areazione interna con prodotti “plug in” affidabili, che non necessitino di lavori di ristrutturazione costosi, è una delle nuove frontiere della ricerca di molte aziende. My Air Pure, start up innovativa nata a fine 2020, ha interpretato con successo queste nuove necessità e presenta al Superdesign Show 2022 di Milano My Air Pure Space, creato dal designer Giorgio d’Alessandro...
L’installazione dei 1000 vasi artigianali uno più fantasioso dell’altro all’edizione di settembre 2021 di Superdesign Show ha ottenuto un grandissimo successo. Per l’edizione dell’evento 2022 la mostra raddoppia con l’originale scelta del formato “mini”, altezza massima 20 cm. Sempre curata da Francesco Pirrello.
Ciascuno dei pezzi unici realizzati da centinaia di designer e artigiani indipendenti provenienti da oltre 40 paesi dimostra come la fantasia possa lavorare all’infinito su un unico soggetto e la bellezza prendere le forme più svariate...
Artista unica, geniale, raffinata, Carla Tolomeo è diventata famosissima per le sue seducenti sculture morbide. Sarà al Superdesign Show di giugno con nuove opere esclusive...
Carla Tolomeo non usa marmi metalli o materiali “freddi” ma soffici imbottiture, attinge colori non da vernici ma da preziosi tessuti, crea forme invitanti e misteriose dove flora fauna e altre creature immaginifiche si inoltrano nello spazio elevandosi sopra un cuscino su cui è dolce accoccolarsi. Sono sculture su cui sedersi, o poltrone da usare con cautela come un’opera d’arte. Dopo le mille mostre e gli infiniti successi nelle gallerie e nei musei, Tolomeo ha sentito il desiderio di misurarsi col mondo del design, così apparentemente lontano da lei, e di farlo a modo suo, collocando una installazione di opere appositamente realizzate al Superstudio...
Come racconta il suo ultimo libro, Design Super Show, Gisella Borioli ha fatto negli ultimi vent’anni degli spazi di Superstudio il palcoscenico delle tendenze del design contemporaneo, seguendone da vicino i cambiamenti. Oggi ci parla del design prima e dopo il Covid e di come la pandemia ha significato per molti addetti ai lavori la necessità di ripensare il nostro stile di vita in altro modo...
Se qualcuno mi avesse posto la domanda: "dove sta andando il design?" due anni fa, la risposta sarebbe stata totalmente diversa. Avrebbe messo in scena lo scenario di un design frenetico eclettico, inclusivo, divertente, originale, modaiolo, fatto di pezzi rigorosi o minimali firmati da architetti di fama (vedi quelli di Lissoni, Jasper Morrison, molti altri) accostati ad altri controcorrente al limite del kitsch (si pensi al successo dei nanetti di Philip Starck per Kartell), antropomorfi (come la poltrona Nemo di Fabio Novembre per Driade), animalisti (il cavallo-lampada di Mooi, le lampade...
È stata presentata la 60esima edizione del Salone del Mobile – che avrà luogo dal 7 al 12 giugno in Fiera a Rho – in un’aria di rinnovamento, che trapelava anche dal palco scelto per la conferenza stampa: quello del Teatro lirico Giorgio Gaber (La Cannobiana), chiuso dal 1999 e riaperto solo recentemente...
2021, annus mirabilis per il Salone: la 59esima edizione è stata contrassegnata dalla ripartenza – con risultati effettivamente eccezionali, come ha ricordato il Presidente della Federlegno Claudio Ferlin, e una crescita del 14,3% rispetto al 2019.
E il 2022? Ieri, il termine sulla bocca di tutti era “trasformazione”...
Le incerte notizie che in questi giorni arrivano dall’Ucraina riportano l’attenzione su questo paese che, nonostante i possibili venti di guerra, continua ad esprimere una creatività già testimoniata al Superstudio nel 2018 da una collettiva dei più interessanti designer del paese. Tra questi Viktoria Yakusha con il brand Faina.
Faina è stato di recente nominato vincitore del Dezeen Award 2021 (il premio che ogni anno la rivista Dezeen assegna per l’architettura, il design e gli interni) nella categoria bar e ristoranti e premiato dal pubblico come migliore studio emergente...
Lodo Design Award è il premio che Lodo, realtà che da trent’anni promuove e valorizza la cultura dell’olio extravergine d’oliva nel mondo, assegna ogni anno alla bottiglia “con più stile”. Presidente della giuria dell’edizione 2021, Gisella Borioli, CEO di Superstudio, è stata scelta proprio per la sua sensibilità estetica e per la conoscenza approfondita del design e delle sue tendenze...
Il miglior packaging 2021? Quello di Pamako Mountain Bio EVOO, che Gisella Borioli ha scelto perché: “tra i tanti interessanti finalisti sottopostimi, questo contenitore sposa la tradizione della forma con la modernità. La innovazione del “buco” richiama la funzionalità dell’anfora unita alla stilizzata eleganza del design. Un bell’esempio di contaminazione culturale”...
In 70 anni di attività e innumerevoli premi Caimi Brevetti è ben conosciuta per la propensione all’innovazione. Oggi la sede storica a Nova Milanese ospita la nuovissima location multiservice e quello che è diventato il cuore del prodotto Snowsound, il sistema brevettato di gestione del suono che ha proiettato Caimi al vertice del settore: i laboratori Caimi Open Lab. Ce ne parlano Franco e Giorgio Caimi...
Come è nato il prodotto Snowsound e quale è il collegamento con il progetto Open Lab?
La decisione di investire nel segmento dei prodotti per l'insonorizzazione dell'ambiente parte da una domanda che ci siamo fatti durante la grave crisi del 2009: in quale direzione diversificare l'attività per poter...
Il Museum of Craft and Design di San Francisco inaugura la prima mostra interamente dedicata al design olfattivo, frutto di oltre due anni di ricerca. Dal 12 febbraio al 5 giugno gli oggetti di più di quaranta tra designers e artisti guideranno attivamente i visitatori attraverso un’esperienza olfattiva che coinvolge il corpo e la memoria...
“Un invito ad usare il naso” così Elisabetta Pisu, curatrice di Living with Scents definisce l’idea di fondo della mostra. “Il nostro progetto vuole risvegliare la consapevolezza dell’olfatto che è il grande dimenticato dei sensi, anche se uno dei più preziosi, determinante per la costruzione della nostra memoria sensoriale ed emotiva. In questi ultimi due anni, poi, i profumi ci sono stati quasi negati: indossando le mascherine...
Cinque donne, cinque talenti creativi, spumeggianti, brillanti ed innovativi che hanno recentemente ricevuto importanti riconoscimenti internazionali. Noi, che le abbiamo conosciute, ospitate e valorizzate, ci congratuliamo moltissimo con loro. Sono: Elena Salmistraro, Paola Navone, Patricia Urquiola, Nika Zupanc, Ilaria Marelli. Ci lasciamo andare ad un piccolo amarcord per ripercorrere le loro collaborazioni – a volte i loro esordi – al Superstudio, tenendoci al contempo aggiornati sulla loro produzione oggi, con lo sguardo, però, volto, come sempre, al futuro...
Vivissimi complimenti ad Elena Salmistraro per il riconoscimento ottenuto da AD-Architectural Digest che l’ha inclusa tra i designers più influenti dell’anno...
Oggi che assistiamo a un empowerment delle donne in settori importanti, nella politica, nella scienza, nella ricerca, e in posizioni chiave delle aziende e della società, Superstudio continua a sottolineare la loro forza e la loro visione anche nel campo delle arti, dell’architettura, del progetto, del design. E invita architette e designer a partecipare a DONNE&DESIGN, special event di Superdesign Show 2022...
Per la Design Week di aprile 2022 il Superstudio Più di via Tortona 27 propone per il suo annuale appuntamento con SUPERDESIGN SHOW il tema generale LOOKING AHEAD con molti progetti che tracciano il futuro. Tra cui, guardando lontano, il ruolo delle donne, sempre più incisivo ovunque operino...
La Milano Design Week 2022 ha il compito di riportare la città nel suo ruolo primario di Capitale del design al mondo del progetto e di dare visibilità al genius loci e ai movimenti creativi internazionali che ormai coinvolgono molti paesi esteri ex-emergenti, ora protagonisti della scena globale. Un percorso che Superstudio ha fatto fin dall’inizio e che quest’anno con il duplice evento Superdesign Show 2022 rinfranca nelle sue due location dedicate, a Milano: il “classico” Superstudio Più di via Tortona 27 e il nuovissimo Superstudio Maxi di via Moncucco 35. Con Superdesign Show 2022 nascono infatti due progetti diversi, sinergici, conseguenti e comprensivi di tutte le tematiche presenti nel loro concept: LOOKING AHEAD al Superstudio Più e DNA.DESIGNNATUREARCHITECTURE al Superstudio Maxi...
Superstudio Più: dove nascono le tendenze...
Nel 2019 ICAD ha preso parte a Superdesign Show per la Milano Design Week presentando l'arte e il design indonesiani al mondo...
Dal 2009 il team di Indonesian Contemporary Art and Design (ICAD), sotto la guida di Yayasan Design+Art Indonesia, si dedica alla creazione di una piattaforma che colleghi l’arte e il design con altre discipline. Durante il suo evento annuale nel quartiere Kemang a Jakarta, ICAD ha coinvolto artisti di primo piano, designer e creatori interdisciplinari provenienti da tutto il mondo...
INVITO
Matrix4Design in collaborazione con Superstudio
ti invitano al quinto virtual tour
UN (ARCHITETTO) ITALIANO A… PARIGI
con Ivana Barbarito, co-founder di Barbarito Bancel Architectes,
in conversazione con Laura Ragazzola
Live streaming Giovedì 7 ottobre 2021 alle ore 14.30
Qui il link per iscriversi
Rifinanziato con 2,8 milioni il bando della Regione Lombardia per la partecipazione alle fiere internazionali. Superstudio è riconosciuto come tale e dà la possibilità di accedere alle agevolazioni ai suoi espositori. Scoprite come.
Si è appena conclusa con successo l'edizione speciale di settembre di Superdesign Show, con la partecipazione significativa di grandi aziende come Lamborghini e Haier, con le mostre tematiche che mettevano in mostra il meglio del Made in Italy e della ricerca, ma anche con la presenza di tante piccole e medie realtà italiane e soprattutto con il ritorno del pubblico in presenza: la partecipazione degli espositori e gli oltre 30.000 visitatori rappresentano un forte segnale di ripresa e di tensione verso il futuro prossimo, scandito dall'appuntamento di aprile 2022...
I social media, incontrollata e sorprendente cassa di risonanza degli eventi, ci hanno regalato un numero infinito di immagini fisse e in movimento della settimana del design appena trascorsa. I video realizzati dai protagonisti stessi portano un punto di vista interessante, personale. Ne pubblichiamo alcuni, girati negli spazi di Superstudio Maxi, dove hanno avuto luogo le installazioni più sperimentali.
LUCA GNIZIO: IL MONDO CHE (NON) VERRA’
ANITA MORVILLO: PRIGIONI DI LUCI
DANIELE PAPULI: LA CARTA CHE INCANTA
Un contest che ha sorpreso tutti per la qualità dei filmati presentati, capaci di raccontare con eleganza e con sapienza il tema proposto: “Storie di Cose”, 5 minuti al massimo, come richiesto dall’Università IULM ai suoi studenti di Video e Comunicazione. Nonostante la poca esperienza e la giovanissima età, tra i sette finalisti per la giuria non è stato facile scegliere i tre vincitori e dare loro un ordine sul podio. Ve li proponiamo qui...
Anna Claudia Bassani e Tommaso Olivieri: CONTAINERS
Davide Mandalà e Ludovico Vargiu: SHINE
Paolo Foti: PARADISE DREAMS
Una Milano Design Week fuori data iniziata tra le difficoltà e terminata con soddisfazione di tutti. Grazie alla coesione del mondo del design e al desiderio di ritornare a desiderare cose belle e vivere meglio. Il grande numero dei visitatori in Fiera e in città è stata la migliore risposta alla sfida.
Oltre 60.000 visitatori al supersalone della Fiera di Rho, 35.000 alla Triennale, 30.000 al Superstudio Più sono numeri importanti che raccontano più di tante parole. Sono la risposta tutta positiva a chi ha fortissimamente voluto questa edizione extra del Salone e del Fuorisalone per ricordare al mondo intero la forza e l’attrattiva del design italiano e della sua capitale internazionale, Milano...
Dal 5 al 9 settembre Superstudio Maxi ha aperto per la prima volta le sue porte al pubblico per la Design Week della rinascita. 2000 persone sono state con noi apprezzando il nuovo format “less is more” e “diamo spazio ai sogni”.
E così ieri abbiamo salutato DESIGN BEYOND DESIGN primo evento in assoluto al Superstudio Maxi che entra così nella lista delle location più grandi e importanti per la Design Week in città. Una idea di presentazione diversa. Una esposizione multipla. Multiculturale multimediale concettuale sperimentale innovativa che ha dato spazio a poche selezionate nuove idee di artisti e designer fuori dal coro ma non per questo meno interessanti oltre che a video film poesia arte fotografia workshop pensieri iniziative che parlavano di design di architettura di charity e d’amore...
Si concludono tra installazioni e colori le giornate inaugurali per la nuova sede Superstudio Maxi. Nato da una rivoluzionaria idea, lontana dagli standard della grande fiera, per creare un nuovo e innovativo connubio tra design, moda e arte post-pandemia. Si punta sull’unione, sul sogno, sullo sguardo del bambino che vede magia in ogni dettaglio.
La collaborazione di Superstudio con l’Università IULM che coincide con l’arrivo di Superstudio Maxi proprio alle spalle dell’ateneo e alla stretta vicinanza con la Cascina Moncucco, sede dei residence dei professori e degli studenti, ha dato il via a una serie di interessanti iniziative che potenziano il rapporto creativo e formativo tra le due realtà della cultura milanese con ottica internazionale. La premiazione del contest “Storie di Cose” promosso da IULM ha sigillato la prima tappa di questo sodalizio.
E’ stato amore a prima vista quello che ha legato la direzione di Superstudio con i professori dell’università di lingue e comunicazione (e molto altro) IULM e gli studenti stessi, grazie all’accoglienza e alla lungimiranza del Rettore professor Gianni Canova. E così ci siamo sentiti tutti parte di una nuova avventura durante la Design Week 2021...
Pellegrini. Dal Pranzo all’Accademia. Storia di un servizio di ristorazione che con il colossale numero di 40 milioni di pasti annui preparati per scuole, ospedali, comunità, eventi pubblici e servizi privati e una Accademia che forma cuochi, chef e nutrizionisti portavoce della migliore cultura alimentare, è diventata una azienda d’eccellenza e la più grande impresa dedicata all’arte del cibo e del mangiare bene.
ISS. Persone che creano luoghi che creano le persone. Non molti conoscono questa sigla, ma moltissimi senza saperlo devono a loro benessere e un lavoro più gradevole. ISS è una organizzazione internazionale che si prende cura di luoghi produttivi didattici ospedalieri e creativi con una manutenzione e cura di altissima qualità. Un lavoro silenzioso, professionale, importantissimo che riflette sull’immagine e sul benessere dell’azienda.
Una conferenza stampa ha avuto luogo ieri presso la sede di ClassEditori. Tema la tanto attesa Design Week 2021 che finalmente rianimerà la città di Milano dal 4 al 10 settembre dopo un la lunga chiusura pandemica. Insieme a Paolo Casati e Davide Groppi intervistata anche Gisella Borioli. Anticipazioni, speranze e un comune desiderio di esserci, anche quest’anno. Nonostante tutto.
Milano riprende vita, si fa sempre più frenetica in questi giorni di grande preparazione. Dopo la paralisi generale delle attività riprendere il ritmo e riabituare una città all’organizzazione di un così grande evento non sarà facile. Lo conferma Stefano Boeri, curatore del Supersalone, il cui tono rimane però più che ottimista guardando agli enormi progressi che sono stati fatti in termini di sperimentazione del design. Nuovo, riciclabile, sostenibile...
In anteprima europea a Superdesign Show al Superstudio Più, cinquant’anni dopo la sua presentazione al Salone di Ginevra, la leggendaria Lamborghini Countach torna protagonista con una serie limitata ibrida che celebra il design visionario che ha rivoluzionato per sempre il panorama delle supersportive moderne, gettando le basi del patrimonio Lamborghini.
Ecco la nuova Countach LPI 800-4. Ispirata al passato ma con una vocazione che guarda lontano. Proporzioni perfette, stile futuristico. Il concetto disruptive dietro l’audace silhouette che ha ispirato generazioni di supersportive rivive in questa versione celebrativa di sole 112 unità...
Attento ai desideri dei suoi frequentatori Superstudio da sempre offre nelle sue sedi la possibilità di un lunch sfizioso e di qualità nei suoi due ristoranti e, durante gli eventi, altri assaggi in particolari punti-ristoro con una offerta ogni volta diversificata. Durante la Milano Design Week 2021 l’offerta si moltiplica…
AL SUPERSTUDIO PIÙ, VIA TORTONA 27
TASTE OF MILANO: hamburger birra e un nuovo cocktail “Taste Outdoor menu” è la proposta di Taste of Milano per un quick lunch nel giardino: hamburger 100% Made in Italy, con ingredienti di prima scelta firmati da Fatto Bene Burger. In abbinamento con la birra 4 Luppoli del Birrificio Angelo Poretti, o una 9 Luppoli American IPA caratterizzata da un amaro accentuato. E come aperitivo la novità di casa Martini: Martini Fiero...
Dal 4 al 10 settembre un bartender reale e uno olografico si divideranno il bancone dello spazio Nescafé all’interno di Superstudio Più: Una degustazione e uno show che mescolano reale e virtuale. Ma i cocktail al profumo di caffè offerti sono verissimi.
Una lounge pensata per assistere a performance live, degustare esclusivi cocktail firmati Nescafé e godersi delle proiezioni video nei momenti di pausa: è questa la configurazione del bar olografico di Nescafé site specific per Superstudio. Due banconi: uno “classico” e un Holotable, una struttura perfettamente integrata nella struttura bar esistente che, con l’ausilio di un monitor e di un polimero grafico, creerà un ambiente immersivo con un barman olografico grazie alla tecnologia Kit Holobackground...
In occasione di Superdesign Show 2021, l’azienda recanatese Morici Collection è presente con un prodotto attualissimo: HIM (Hand Immersion Module). Totem per l’igienizzazione delle mani, concepito per incuriosire e divenire simbolo di una nuova generazione di oggetti e rituale di purificazione.
Bifacciale, touch-free, free-standing, wireless, ricaricabile, Made in Italy. HIM fonde la sapienza decennale nella lavorazione del legno e il know-how tecnologico più evoluto dell’imprenditoria marchigiana, dando origine a un prodotto di alta gamma, integrabile in qualsiasi ambiente, progettato partendo da un pensiero originale che risponde con grazia e qualità a nuove abitudini, diventate inaspettatamente parte della nostra routine quotidiana.
Arredi, complementi, "cose" belle: proposte di varie tipologie che in questo inizio secolo hanno conquistato l'attenzione del mercato e degli intenditori e potrebbero entrare nel novero delle icone che disegnano un'epoca, i primi vent'anni del terzo millennio. Troppo presto per entrare nei musei del design che storicizzano i simboli del tempo. Allora ci proviamo noi, con la guida di un expert e talent-scout come Giulio Cappellini. Una scelta forse personale, come conviene ad un curatore autorevole che ha lanciato tanti giovani designer poi diventati "grandi".
Entriamo dunque in questo teatro dell'eccellenza in compagnia di aziende che ci fanno onore per il design raffinato e la qualità. • A cominciare da Lamborghini con la sua iconica dream Car ...
Nell’art-garden di Superstudio Più lo scenario prolunga il desiderio di vacanze e invoglia al relax: arredi da spiaggia e giochi all’aperto invitano a ripensare soluzioni per il vivere il più possibile open air anche in città.
Le ricerche degli ultimi anni confermano che siamo una generazione indoor, che trascorre il 90% del tempo al chiuso, oltre venti ore al giorno. È quindi nata una “Outdoor Generation” che vuole vivere senza confini sia gli spazi domestici che quelli urbani utilizzando sistemi versatili e configurabili, a seconda della stagionalità e delle nuove abitudini che combinano in modo inedito funzioni e fruizioni dell’arredo...
Accoglie subito i visitatori all’ingresso del Superstudio Maxi. E li blocca a scoprire l’ultima meraviglia del Suv versione futuro. E’ una fiammante Mustang ultimo modello.
Rossa, di un tono speciale. Tutto è spaziale in questa nuova auto dal nome famoso, con prestazioni eccezionali e un design da far girare la testa. Il design iconico e aggressivo conferisce infatti a Mustang Mach-E un fascino speciale nel segmento delle vetture elettriche. Il primo SUV completamente elettrico di Ford. Design splendidamente scolpito, tecnologie all'avanguardia e un'autonomia fino a 610 km, con un'accelerazione istantanea che, con il modello GT, garantisce uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi. Si ricarica a casa risparmiando tempo e denaro...
A Ettore Mocchetti, storico direttore ( per quarant’anni!) di AD, prestigiosa rivista della Condé Nast Italiana, il compito di introdurre la presenza della galleria Oblong e dei suoi artisti al Superstudio con la mostra “Surprise! L’arte racconta”, di cui è curatore.
Quando Emanuela Venturini e Paola Marucci, vulcaniche titolari di Oblong Contemporary Art Gallery con sedi a Dubai e Forte dei Marmi, si sono rivolte a me chiedendomi di curare al Superstudio Più durante i giorni del prossimo Fuorisalone milanese – quello che, visti i tempi, mi verrebbe da chiamare della Ripartenza – una mostra di scultura e pittura contemporanee, mi sono subito domandato: ma perché proprio io? Per l’amicizia che ci lega da tanti anni? O c’è dell’altro, magari certe mie concezioni dell’interior design pensato (anche) come “palcoscenico delle arti”? E poi, perché una rassegna di artisti del calibro di Stefano Bombardieri e Flavio Lucchini, per dirne solo due, quale prezioso corollario di una grande kermesse tutta incentrata sul furniture design? Ci ho ragionato molto e alla fine credo di aver trovato una riposta convincente (almeno per me) in un pensiero di Gisella Borioli, fondatrice, con il marito, il geniale Flavio Lucchini, e deus ex-machina proprio di Superstudio Più. L’avevo letto in una sua intervista di qualche tempo fa...
Una piccola architettura tra natura e tecnologia dove prendersi cura di sé.
ll concept HEALTHY si configura come una foresta urbana, uno spazio architettonico aperto, con al centro un’oasi, un luogo immersivo ed empatico dove sperimentare, aumentando al contempo la qualità di vita e la produttività creativa. Dove natura, tecnologia ed attività umane generano pensieri creativi e sostenibili a misura d’uomo e di pianeta come nuovo Paradigma di vita e di lavoro ibrido per Comunità Eco-intelligenti. Lo spazio è configurato con modularità, flessibilità e scalabilità per permettere alle persone di vivere e lavorare in modo creativo, sano e in armonia con la natura...
Il libro-catalogo di Skira edito in occasione della mostra 1000 Vases curata da Francesco Pirrello al Superstudio Più in settembre, è la testimonianza di quanto la creatività sia un linguaggio trasversale in tutto il mondo. La varietà di proposte attorno a un solo oggetto è di grande interesse per quello che mostra e per quello che sottintende.
Mille vasi. Come non sorridere e nello stesso tempo provare piacere nel constatare che al mondo ci siano sempre moltitudini di creativi che dedicano tanto del loro tempo per realizzare qualche cosa che la loro fantasia li induce, li obbliga a fare? Il tema “vaso” sembrerebbe già limitare di molto il campo. Il libro 1000 vasi curato da Pierpaolo Pitacco a me sembra un’ottima occasione per riflettere sull’arte e sugli artisti di oggi e di ieri. I vasi presentati sono moltissimi e molti e tutti diversi per gusto e per cultura i loro artefici...
In una veste del tutto speciale, alla Milano Design Week di Settembre, Materially presenta la settima edizione di Materials Village, l’evento ideato per promuovere lo sviluppo e la diffusione dell’innovazione e della sostenibilità a partire dai materiali.
Ospitato all’interno del Superdesign Show 2021 di Superstudio Più, Materials Village si presenta con un nuovo format espositivo, indoor, per raccontare alcuni aspetti della trasformazione materica che interessa l’abitare attraverso l’esempio di aziende e start-up che fanno di innovazione e sostenibilità il focus del loro lavoro.
In questi ultimi mesi abbiamo assistito a una vera e propria trasformazione dell’abitare quotidiano. La casa è divenuta ufficio e scuola, gli spazi pubblici palestre, i mezzi di trasporto privati luoghi della privacy, accentuando un trend che da anni vedeva gli aeroporti trasformarsi in shopping mall e gli alberghi in spa e gallerie...
[Tunnel 29] – Il design per un mondo post-apocalittico è l’esposizione presentata nella sezione Discovering di Superdesign Show concepita e realizzata dal Centre for Creativity di MAO, Museo di Architettura e Design di Lubiana. Lo scenario ipotizzato prima ancora degli eventi pandemici è post apocalittico, ma l’ingegno, la progettazione e la creatività dei designer sloveni selezionati lo trasformano nel manifesto di nuove soluzioni possibili.
“I maggiori problemi del mondo sono il risultato della differenza tra come la natura funziona (sistema) e il modo in cui le persone pensano (lineare)” questa frase profetica è stata scritta nel 1972 dall’antropologo e psicologo Gregory Bateson nel saggio “Verso un’ecologia della mente”. E partendo proprio da uno scenario cupo in cui il mondo è deprivato delle sue risorse, l’uomo controllato e limitato...
Superdesign Show attende il suo pubblico con le sue mostre curatoriali che toccano temi caldi del vivere e dell’abitare. Come Supercampus: complementi d’arredo, divani, contenitori, impianti tecnici da immaginare in svariati contesti per vivere lo spazio quotidiano del lavoro e del relax in modo nuovo e flessibile, in interno e in esterno aderendo al nuovo desiderio di lavorare studiare rilassarsi con il massimo comfort dove meglio si sta, senza regole fisse e consolidate.
Un percorso-mostra a cura di Giulio Cappellini. A cominciare dall’accessorio, come la tende del danese Kvadrat. Dietro, la creatività di designer come Erik Ole Jørgensen, Patricia Urquiola, Finn Sködt, ma anche attenzione a funzionalità e, soprattutto, all’ambiente...
La sezione Discovering di Superdesign Show, ambientata nella purezza dello spazio Gallery, porta alla ribalta i pensieri, i processi, gli stili e i prodotti finali che caratterizzano un filone “saggio” del design contemporaneo. Natura, relazioni, racconto, studio, tecnica e tecnologia, osservazione sono le basi dei progetti presentati. La creatività si trasforma in energia entusiasta e finalizzata.
Per DISCOVERING sono stati selezionati espositori e progetti provenienti da contesti differenti, spaziando dagli studi di architettura, agli enti museali, dalla sperimentazione accademica, guidata ma estremamente libera, ai progetti europei finalizzati alla circolarità, passando dalle aziende manifatturiere che coniugano sapienza tradizionale, nuove tecniche, lo stile dei giovani designer e una coscienza attenta alle tematiche ambientali...
Materie pure per tornare allo stato originario delle cose, elementi monocromatici e monomaterici per costruire oggetti oltre le mode, sensibilità ricercata per progettare l’inedito.
Manifattura artistica made in Italy, HENRYTIMI coniuga bellezza e minimalismo curando minuziosamente dettagli funzionali e innovativi forme pure materie ricercate pezzi unici geometrie primitive che aspirano alla perfezione, opere artistiche che celano funzioni del vivere quotidiano artkitchen artliving artbeing. Per un percorso abitativo ideale ed iconico a favore di un nuovo concetto di spazio.
La posizione visionaria di Alessi che ha fatto dell’arte della tavola e dei piccoli oggetti quotidiani strumenti popolari di cultura e di piacere, a partire dalla famosa oliera di Ettore Sottsass, si conferma ancora una volta premonitore nelle numerose collaborazioni con donne designer. Nata nel 1921 (cento anni fa!) apre nel 1998 il suo museo dove convergono oggetti progetti e documenti che ne hanno fatto la sua originalissima storia, sempre all’avanguardia. Oggi festeggia anche con questa raccolta di oggetti in acciaio 18/10 creati da undici progettiste famose e non: ben ne raccontano l’attenzione, l’ironia, la qualità riservati ad ogni cosa, che se firmata Alessi non è mai già vista o banale....
Una lunga carrellata per scoprire dove va la creatività attraverso 20 designer internazionali selezionate più le 11 già rappresentate nel Museo Alessi ed ora al Superstudio. Ad esse si aggiunge un doveroso omaggio a 12 grandi architette che hanno fatto la storia del design recentemente scomparse.
Rispetto anche solo a pochi anni fa, la presenza delle donne nel campo del design è cambiata sia sul piano quantitativo, perché le donne sono molte di più, sia sul piano qualitativo, perché sono più consapevoli del proprio ruolo all’interno di una disciplina tradizionalmente maschile come il design. Su alcuni temi, come la sostenibilità, o il design del riuso, le donne sono in prima fila. Hanno una visione cosmopolita, dialogano con il mondo, non conoscono frontiere e sono molto veloci nell’individuare i problemi emergenti a cui il design può e deve cercare di dare risposte.
Il nuovo evento della Milano Design Week 2021 al Superstudio Più propone una r/evolution del nostro format abituale di grandi installazioni scenografiche e diventa più simile a una mostra d’arte che a una fiera: con lo stesso rigore, con la stessa armonia, con la stessa cura “museale” che contraddistingue da sempre il nostro evento, Superdesign Show propone un susseguirsi di aree tematiche, collettive e a volte individuali, ciascuna con un curatore competente e indipendente. Aree che raccontano il meglio della produzione italiana e internazionale, le tendenze del vivere oggi in casa e fuori, con un focus sulla creatività femminile, sui giovani e sulle icone dell’inizio del terzo millennio. Grandi brand, famosi architetti, creativi di successo e giovani talenti per un evento unico e speciale.
I progetti di Superdesign Show-Special Edition...
Finalmente in vendita il libro di Gisella Borioli DESIGN SUPER SHOW-2000/2020 evoluzione e mise-en-scène del design al Superstudio di Milano che racconta da chi il fenomeno l’ha vissuto in prima persona negli ultimi vent’anni la trasformazione del design da oggetto fisico a progetto di futuro in 520 pagine, 750 immagini, 70 incontri con i protagonisti.
Tra le altre pubblicazioni edite o curate da Superstudio si possono visionare e acquistare anche Il Destino-dovevo fare il contadino ma ho incontrato la moda, autobiografia di Flavio Lucchini, The Vogue Lesson: from fashion to art, tutte le opere di Flavio Lucchini, testo di Luca Beatrice, a cura di Gisella Borioli, edito da Skira. E ancora Cooking Couture, storie di moda, di cibo, di arte, di Gisella Borioli con Giovanni Gastel e Matias Perdomo, Marsilio Editore per Amazon...
Temakinho per Superstudio Maxi. Temakinho fin dalla sua nascita è sempre stato attento al rapporto con la natura e dal 2016 è la prima catena al mondo certificata Friend Of the Sea. Da sempre i piatti dei suoi chef nascono dall’unione della cultura giapponese con quella brasiliana.
Ed è proprio da questa unione di culture che nasce la cucina Nikkei, in cui i giapponesi emigrati in Brasile si adattarono allo stile di vita, alla frutta e verdura del Sud America. Per questo si presentano con il Temakinho Truck al Superdesign Show e una selezione di piatti preparati con amore ispirati dai ritmi, colori, profumi e dall’allegria del Brasile, coerenti al claim “Japanese food the brasilian way!”. Il menù è l’anima del brand. Per questo evento oltre roll, temaki e ai petiscos (le famose tapas brasiliane), si potranno gustare caipirinhe, preparate con la cachaça biologica Mais Amor, prodotta in Brasile per Temakinho.
Mostra videofotografica in omaggio al grande fotografo e poeta recentemente scomparso. I lavori di ricerca e lo speciale rapporto che lo legava alla coppia Lucchini-Borioli e alle loro iniziative fin dall’inizio della sua carriera e che non si è mai interrotto.
Dalla prima copertina alla moda che si specchia nel design, ai primi servizi in viaggio per Donna e la versione televisiva per Nonsolomoda di Canale5, alle magie di elaborazione e postproduzione, all'impegno della foto d'arte, ai video. Fino alla regia del filmato "La Moda in altro Modo", evoluzione della moda e dell'editoria di moda dagli anni ’60 in poi, visibile qui. E' nel periodo giovanile che Gastel ha messo le basi del suo stile lavorando in esclusiva editoriale con i suoi mentori per Donna e Mondo Uomo. E in seguito collaborando con loro per libri e mostre. Questo omaggio mette in luce alcuni aspetti poco conosciuti del suo percorso e i primi passi nel mondo della moda e dell'arte.
Vendita speciale charity di oggetti di design che parlano d'amore e di amicizia.
Una panca che dichiara il suo amore messa a disposizione da Slide, un pouf-scultura a forma di cuore trafitto e tappi da champagne giganti per festeggiare la nascita di Superstudio Maxi, entrambi di Gugliermetto Experience, e poi cuori illustrati per i due "decor frame", rivoluzionari quadri di NC Design group che inglobano la cornice, uno con il delicato disegno di Giulio Cappellini, l'altro con un’opera grafica pop.
DanceHaus, punto di riferimento per lo studio e la produzione della danza creato da Susanna Beltrami, il 5, 6 e 9 settembre offre una site specific e long durational performance, installazioni video e talk.
5 ore non stop durante le quali lo spettatore percorre insieme a 40 performer di DanceHaus le diverse "isole" di Superstudio Maxi scoprendo linguaggi, tecniche e saperi diversi e la relazione della danza tra design, spazio, fotografia e video. A completamento alcuni video istituzionali di DanceHaus e frammenti video del progetto Art Heritage Exchange, che nasce da una collaborazione tra DanceHaus e Eurasia Dance Project International Network diretto da Stefano Fardelli.
Sculture di carta o oggetti di design? Forme sinuose e materiale fragile diventano altro nelle mani dell’artista. Installazione esclusiva e video.
UFF il suono e la parola di un soffio. Un buon respiro con una manciata di “effe” in più per mettere scompiglio a fogli e disegni di un laboratorio d’artista, il mio. Ciò che ne deriva: un microcosmo di forme e visioni di piccolo e grande formato. Di carta ovviamente, indagata da più di venti anni e materie affini flessuose in strisce e lamellari. UFF design il comune denominatore di diverse cose: un piccolo manufatto fatto bene, un’esperienza sensoriale a tutto tondo, un oggetto a portata di mano, un’idea che parla con altre idee, con lo spazio. Messo scompiglio a fogli e disegni si produce un inventario di cose che non hanno a che vedere con la praticità di quello che per abitudine si definisce design, piuttosto con la possibilità di disporre e predisporre un reale immaginario, giocoso e sorprendente. Daniele Papuli
Flavio Lucchini visionario innovatore come imprenditore, art director, editore, architetto, artista si è cimentato in tutto, con successo, legando il suo nome alla creazione delle più importanti testate di moda e di Superstudio stesso, di cui è fondatore e progettista.
Già la moda. L’ha amata talmente da aver voluto renderla eterna attraverso opere grandiose, diverse, testimonianza di un’epoca. Divine, la grande scultura d’oro all’ingresso è un simbolo di bellezza, di genialità, di progettualità, di arte del fare. I quattro Ghost madreperlati, da cui il corpo sembra volato via, raccontano l’essenza dell’abito e la sua maestria. Le allegre Dolls sono opere pop che sorridono sulle ragazzine non ancora donne, ingenue e provocanti insieme. Sono solo alcune delle centinaia di opere realizzate nel suo atelier. L’inaugurazione del FLAVIOLUCCHINIART MUSEUM è in questi giorni in via Tortona 27 in un edificio di Superstudio Più.
La ri-nascita di Superstudio Maxi da fabbrica siderurgica abbandonata a spettacolare nuovo centro espositivo attraverso l’astrazione del linguaggio fotografico di Luca Gilli, che qui racconta la sua esperienza vissuta in cantiere dal primo giorno all'ultimo. Courtesy Paola Sosio Contemporary Art.
Istanze diverse si esprimono durante l’evoluzione delle idee e del confronto nell’agorà progettuale. Esse devono comporsi nel segno delle funzioni e della téchne, nella sintesi del segno che segue il pensiero e anticipa corpo e luce di quello che sarà. Passaggi che vestono la sensibilità e l’immaginazione, che portano oltre il virtuale fino nel luogo fisico, nello spazio/tempo peculiare di quella complessità architettonica che ha iniziato la propria affermazione reale...
I Gugliermetto approdano al Superstudio Maxi con il loro design autoprodotto e fuori da ogni schema continuando a dare forma a idee POP plasmate in sedute non convenzionali ed ironiche.
Suggestioni ingigantite (Nodone, con Franco Mello), modi di dire ed icone moderne (La Bum, essere seduti su una bomba), promesse d’amore (Ailoviu), omaggi ai grandi artisti (Magritte) desideri di festeggiamenti Tappo (in versione dedicata SuperstudioMaxi) restano il filone trainante di questo DNA familiare che trasforma il poliuretano in forme iconiche con esperti passaggi artigianali che essi stessi ricercano e sperimentano rivestendolo con performanti tessuti elastici di ultima generazione. Di Gugliermetto-Experience è anche la produzione dei divani YOUMELLOW presentati nella sezione ANTIDESIGN di Gianni Arnaudo...
Tutti vorremmo tornare bambini, ma nessuno lo ammette. Il ricordo di qualche cosa di morbido e dolce non ha una forma precisa: occhi chiusi in un momento felice.
Forme e colori senza regole: bolle di sapone e boule di gelato al lampone, orsetti di peluche e paperelle gonfiabili, correre dietro al pallone e sdraiarsi sulla sabbia. Non è un pensiero, ma una sensazione da provare quando guardi YouMellow e quando ti siedi in modo libero. Puoi comporli come vuoi, giocare con i pouf e spostare gli appoggi, orientandoli in cento modi perché non sono ideati per una posizione definita. Puoi inventare il tuo posto per sognare e cambiarlo facilmente. Come un puzzle puoi accostarli ed è una nuova piazza: la rivoluzione o parole d’amore. Divanetti sregolati. Gianni Arnaudo li ha pensati, Gugliermetto Experience li ha prodotti.
NeoDesign è un percorso visivo di linee estreme, decise e precise, vestite in total black per l’occasione, che raccontano il segno personale e riconoscibile del giovane Talarico, dal tratto stilistico senza tempo.
“Per me, il design è una lingua. Una lingua internazionale che non ha bisogno di parole per essere parlata. Comprensibile da tutti e da tutte le culture, diretta ed immediata. Una lingua che utilizziamo per comunicare bellezza. Con il design svelo il mio modo di vedere il mondo, la mia visione dell’estetica ed i miei pensieri”. Intuizioni che diventano prodotti dalla sofisticata eleganza e dalla personalità rigorosa, mai prevaricanti o chiassosi. Le opere firmate da Leonardo Talarico per MDF Italia, Living Divani, Cappellini, Alcantara ed HENRYTIMI, convivono tutte assieme.
La natura sopravvive all’uomo che, in piena pandemia, sfugge al contagio chiudendosi in casa, ormai trappola e rifugio. Fuori il tempo va avanti: scomparso l’essere umano, esili fili d’erba spaccano la strada. Nuovi germogli si riappropriano di un mondo ormai deantropizzato.
L’era dell’antropocene è tradotta in tre elementi, una sedia, un tavolo e un quadro, dai forti richiami alla vita domestica, circoscritta all’interno di un animato cerchio di sacchetti della spazzatura, metafora dell’inquinamento globale quotidiano. Chiude visivamente questo racconto “Forlastdrop”: una sedia scultura, ottenuta dal riciclo di scarti di terracotta, le crepe richiamano la terra arsa e ci portano a pensare a quanto il clima stia mutando sempre più velocemente ed ai disastri sempre meno prevedibili che ne conseguono. Un piccolo germoglio è la testimonianza che la terra che ci ospita è di fatto la più forte.
Giovanissima, laureata a Mendrisio (Svizzera) in Architettura solo due anni fa, Anita Morvillo si cimenta con una collezione di elementi a metà tra la scultura e l’arredo.
Potrebbero essere oggetti luminosi per illuminare una stanza o eteree figure destinate a musei e gallerie d’arte queste sue opere realizzate con una singolare abilità nella meticolosa lavorazione del materiale metallico sotto forma di filamenti, con una manifattura artigianale che dà vita a trame tessili rigide di particolare raffinatezza. Inizialmente pensati come Lampade, quindi come oggetti di design, in corso d’opera si sono rivelati essere oggetti fortemente scultorei e grazie alla precisa consapevolezza e conoscenza in ambito architettonico e applicando regole strutturali che appartengono al linguaggio di alcuni grattacieli.
Una composizione di 12 maxi elementi luminosi lunghi sei metri ed inclinati, ascendenti da terra a cielo forma un percorso attraversabile, una sorta di “portale di luce emozionale” delimitato da 4 piantane verticali disposte a guisa di “guardiani”.
Una installazione altissima e irregolare che simboleggia le complessità dei nostri percorsi di vita, ne mostra i possibili passaggi e dona la percezione di benessere apportato della luce. Raggi nitidi, intensi, di luce avvolgente e mai abbagliante. Sono le nuove lampade “Slim” di Slide for Life. Una collezione completa per tipo e dimensioni di luci lineari, eleganti ed ecosostenibili, di elevata efficienza prodotte in alluminio riciclato e dotate di una componentistica modulare proiettata al futuro, interfacciabile ai piu diffusi sistemi domotici quali Alexa e a Google Home.
Che Fiere e Saloni tematici debbano evolversi verso forme ibride, phygital, più coinvolgenti, capaci di tenere alta l’attenzione e l’emozione in risposta alla polverizzazione dei messaggi sul web è sentore di molti, i più visionari. Superstudio ancora una volta lancia la sfida e per la Milano Design Week 2021 di settembre propone un nuovo rivoluzionario format. Lo fa portando una extension del suo evento Superdesign Show nella nuova location Superstudio Maxi alla Barona, inaugurata per l’occasione.
Sì, ma quale design? DESIGN BEYOND DESIGN è il progetto che permette una “fiera del design” in reale movimento nell’immensa sala di via Moncucco tra postazioni video, installazioni art, scouting di inediti prodotti, performer che a sorpresa animano e disegnano lo spazio, workshop, filmati, contest...
Con due grandi eventi in due diverse sedi il famoso Superstudio di Milano si presenta all'appuntamento della rinascita in occasione della Milano Design Week.
Il primo: R/EVOLUTION, nuovo format espositivo basato su molte mostre curatoriali su tematiche d'attualità e due spettacolari padiglioni interattivi al noto Superstudio Più.
Il secondo: DESIGN BEYOND DESIGN, cinque giorni di inaugurazione nel nuovo centro espositivo Superstudio Maxi con molte attività multidisciplinari, dalle mostre fotografiche al design ai talk ai video alle performance alla vendita charity di oggetti d'amore.
La designer Alessandra Baldereschi è l’undicesima protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 10 agosto con Daniela Puppa.
Il brand n. 1 al mondo negli elettrodomestici presenta a Superdesign Show la propria idea di Smart Home. “Haier – Connect to Extraordinary”: un’esperienza immersiva e all’insegna della premiumness e basata sull’Intelligenza Artificiale. Un’esperienza emozionale, in cui i visitatori stessi diventano protagonisti attivi della storia, cucita sulle loro scelte e preferenze.
Articolata in uno spazio di 400 metri quadrati all’interno di Superstudio Più “Haier–Connect to Extraordinary” sarà aperta al pubblico dal 4 al 10 settembre, con un percorso di visita articolato in piccoli gruppi, che per circa 15 minuti avranno la possibilità di vivere da vicino una simulazione di casa interamente interconnessa con un ecosistema completo di elettrodomestici e soluzioni connessi per far fronte a problematiche e situazioni tipiche della vita di tutti i giorni...
“Performance and Connectivity for a healthier place to live” è il titolo dello showcase di Hoover al Superdesign Show dedicata ad H-ABITAT - il primo Home Wellbeing Ecosystem - e alle innovazioni lanciate dal brand nel mondo del lavaggio. Comuni denominatori: performance, attenzione al benessere e forte legame con la connettività.
Performance, Tecnologia, attenzione al benessere e creazione di esperienze e scenari assolutamente innovativi in ambito domestico: Hoover partecipa alla Milano Design Week 2021 con una selezione di prodotti pensata per un target di visitatori che abbina attenzione al design e cura della casa e della persona ad una spiccata propensione verso la connettività...
Candy celebra la connettività con lo showcase “Snap&Do – Connections that make the difference”. Una gamma completa di soluzioni pensate per semplificare la vita di tutti i giorni in modo smart, intuitivo e accessibile
Milano Design Week significa genialità, smartness e quella capacità unica del design di rispondere in modo semplice e intuitivo alle esigenze delle persone: una strada che Candy ha intrapreso oltre 70 anni fa, proponendo anno dopo anno prodotti e soluzioni intelligenti, accessibili e con un inconfondibile stile italiano. Una storia di successo, raccontata e reinterpretata nell’esposizione “Snap&Do – Connections that make the difference”, aperta al pubblico all’interno di Superstudio Più dal 4 al 10 settembre nella chiave che maggiormente guida e ispira Candy...
Ambientata su oltre 200 m2 dell’area Gallery di Superstudio Più, FiberEUse è un’esposizione totalmente circolare che chiude un progetto Europeo durato 4 anni e presenta i risultati finali della ricerca coordinata dal Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano.
In un mondo in cui la sostenibilità è argomento quotidiano, la sezione Discovering di Superdesign Show, presenta dal 4 al 10 settembre un progetto che rappresenta in modo assolutamente completo la fattibilità di una transizione all’economia circolare, al riuso dei materiali, in un’ottica di totale sostenibilità. Seguendo un percorso circolare i visitatori avranno la possibilità di conoscere il processo e i risultati del progetto FiberEUse...
Con due grandi eventi in due diverse sedi il famoso Superstudio di Milano si presenta all'appuntamento della rinascita in occasione della Milano Design Week dal 4 al 10 settembre. Da oggi e per tutto il mese di agosto progetti, partecipanti, designer, artisti, novità, appuntamenti da annotare. Seguiteci qui!
Ingresso libero su prenotazione obbligatoria e seguendo le regole sanitarie in vigore nel periodo.
AL SUPERSTUDIO PIU’: SUPERDESIGN SHOW 2021-SPECIAL EDITION
R/EVOLUTION è il titolo dell’evento che si terrà al Superstudio Più di via Tortona 27, il grande hub da vent’anni portavoce di innovazione e creatività...
Spesso ti imbatti in un oggetto, un ambiente, una cosa che non sai come definire perché esce dai canoni consueti ma ibrida fonti di ispirazioni diverse, offre esperienze innovative o introduce linguaggi visuali inattesi. E qui entrano in azione i neologismi, definizioni inventate e spesso crasi di lettere o parole, anglicismi addomesticati, fusioni e giochi fonetici che attingono al dizionario. I neologismi qui sono un divertissement che ruota attorno al linguaggio del design, che fa riflettere sulle mixologie che hanno arricchito il panorama domestico e urbano. Come definirle poi è una scelta personale. Neologismi tratti dal libro DESIGN SUPER SHOW, edizione Superstudio 2021. ( per richiederlo: info@superstudiogroup.com, amazon.it)...
I designer Donegani e Lauda sono il decimo protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 3 agosto con Alessandra Baldereschi...
Il designer Marco Ferreri è il nono protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 27 luglio con Donegani&Lauda.
Giorgio Vigna è un artista che si presta anche al mondo del design ed è il settimo protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer e artisti contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari...
Superstudio con Superdesign Show ci sarà con 2 location e 2 innovativi progetti!
Nuovo format per R/EVOLUTION al Superstudio Più di Via Tortona: 12 mostre curatoriali, 3 installazioni emozionali, 2 appuntamenti con l’arte.
Un altro modo di concepire il design per DESIGN BEYOND DESIGN al Superstudio Maxi di Via Moncucco: neo-design, installazioni, presentazioni, video, workshop, talk, performance...
4 - 10 Settembre 2021
Design is Milano is Design!
A Weil am Rhein, cittadina tedesca al confine con la Svizzera, i fratelli Bouroullec hanno realizzato Designweg un percorso di miniature che indicano la strada verso il noto Vitra Campus.
Ronan & Erwan Bouroullec, due tra i designer più influenti e conosciuti di oggi, hanno ideato per Vitra, l’azienda svizzera nota per avere prodotto alcuni dei pezzi più rappresentativi del design contemporaneo, Designweg, originale forma di visibilità stradale. L’installazione pubblica consiste in un percorso composto da 12 colonnine girevoli in vetro al cui interno sono racchiuse le Vitra Miniatures: una selezione di pezzi di design in miniatura creati dal Vitra Design Museum. Ogni miniatura è una riproduzione artigianale in scala 1:6 dei grandi classici dell’arredo moderno, una replica perfetta fin nei minimi dettagli tanto da acquisire lo status di oggetto di culto per gli appassionati di design e i collezionisti di tutto il mondo...
I designer DEEPDESIGN sono i sesti protagonisti del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 13 luglio con Giorgio Vigna...
Il mondo del design, del fashion e del beauty sono sempre più vicini? Questo il senso dell’intervista fatta da Lisa Dansi per il magazine di cosmetica Cosmopolo a Gisella Borioli, che sulla materia ha qualcosa da dire visto il suo background come direttore di importanti testate di moda, di art-director per eventi di design, di osservatrice dei cambiamenti della società dell’immagine.
Cos’è cambiato nel mondo del design dagli anni ’70/80 ad oggi? Quali erano gli imperativi allora e quali quelli attuali?
Gli anni ’70 ci hanno portato nella modernità, nel design industriale in cui la ricerca di forma e funzione cominciava ad unirsi con la provocazione e la sperimentazione. L’evoluzione della società (contestazione, politicizzazione, velocizzazione, liberazione sessuale e divorzio) porta a un cambiamento che si riflette nelle scelte di vita e nel design. Si afferma il Made in Italy...
Per chi si fosse perso la diretta streaming ecco il video dove Ada Tolla e Giuseppe Lignano ci accompagnano in un live tour per vedere gli spazi di LOT-EK, studio di architettura internazionale con sede a New York.
Prossimo appuntamento a settembre con una importante novità...
“Un (architetto) italiano a...” è il ciclo di incontri, realizzato da Matrix4Design in partnership con Superstudio Group
Il designer Clino Trini Castelli è il quinto protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari. Prossimo appuntamento martedì 6 luglio con Deepdesign.
Il momento tanto atteso si avvicina: il 5 settembre si inaugura con un Open Days di cinque giorni il terzo hub di Superstudio a Milano, Superstudio Maxi, la più grande sala espositiva della città, totalmente sostenibile, ottenuta senza consumo di suolo dalla rigenerazione di una vecchia fabbrica siderurgica degradata da anni. E oggi riconvertita in spazio culturale che guarda al futuro.
Chiuso il cantiere, posata la grande scultura esterna simbolo di bellezza e creatività, ricevuto il meritato certificato LEED Gold® che ne attesta il massimo grado di sostenibilità, collaudati gli impianti, arredati gli ambienti di lavoro, steso l’asfalto, finita la recinzione e il lunghissimo cancello elettrico, posata l’insegna, piantati gli alberi e creato un giardino che idealmente si collega al parco confinante, Superstudio Maxi è finalmente pronto all’uso...
Il designer Luigi Serafini è il quarto protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 29 giugno con Clino Trini Castelli.
Il tocco di classe e di contemporaneità nelle ampie sale riunione al Superstudio Maxi si chiamano Stacy. È il nome dell’iconica seduta di Arper disegnata dallo studio Lievore Altherr. Un disegno semplice, libero e allo stesso tempo assolutamente definito. La vediamo spesso negli ambienti contract settore di punta per Arper, ma Stacy risponde a tanti desideri. In più è leggera e impilabile, ideale per allestire una platea con rapidità ed eleganza. Le combinazioni fra cromie, finiture, materiali sono innumerevoli. Per Superstudio Maxi abbiamo scelto il contrasto tra il bianco della seduta e la struttura sottile nera come elemento ricorrente nelle tre sale operative a disposizione dei clienti...
Tra i temi ospitati durante la Design Week a Superdesign Show segnaliamo DISCOVERING, un focus su una nuova generazione del design e delle idee che lo informano, giovani designer in termini anagrafici ma soprattutto in termini di carica innovativa delle loro idee. Nella sezione Discovering presenteremo lo sguardo, la tecnica e i risultati di questa progettualità contemporanea e multiforme. Obiettivo è mettere in luce il lavoro di designer interpreti del nostro tempo, in equilibrio fra fantasia e rigore, tecnologia e artigianato, estetica, materia e relazioni sociali, sempre più importanti nelle loro diverse declinazioni. Perché il design è disciplina sempre più trasversale.
La call per partecipare alla selezione espositori per Discovering è aperta a designer, architetti, aziende, gruppi di ricerca impegnati nello sviluppo delle seguenti tematiche...
È stato un incontro davvero super quello che ha riunito ieri mattina alla Triennale i rappresentanti della Triennale, di Fiera Milano, del Salone del Mobile, di Federlegno, di ADI Design Museum-Compasso d’Oro, del circuito Fuorisalone, della Camera della Moda, Regione Lombardia, Federalberghi per parlare del futuro di Milano come resiliente capitale del Design. Ma soprattutto della Milano Design Week di settembre 2021, precipitosamente nata per dare un segnale di rinascita, che si sta trasformando in momento di solidarietà e creatività collettiva. Il momento in cui Supersalone (come è stato ribattezzato per l’occasione il Salone del Mobile), Triennale (che diventa avamposto urbano del Salone), i progetti di Fuorisalone (con Superstudio e tutti gli altri operatori) daranno un segno tangibile di rinnovamento dei progetti e dei rapporti...
Il designer Giovanni Levanti è il terzo protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 22 giugno con Luigi Serafini.
“I materiali sono sempre stati importanti per tutte le attività umane e per il mondo del progetto. Siamo fatti di materia oltre che di pensiero e qualcuno potrà dire di anima. Il solid side della nostra vita sarà sempre importante”.
È con queste parole che Emilio Genovesi, per anni CEO e anima di Materially, ha fotografato il ruolo centrale dei materiali nella cultura progetto. Il solid side torna ora alla Milano Design Week nel 2021 nel Materials Village ospitato da Superstudio. Una Special Edition quest’anno, per dimensioni e significato, che richiama aziende provenienti da settori diversi attorno ad un unico tema: i materiali innovativi ed ecosostenibili per l’abitare quotidiano.
Mai come in questi ultimi quindici mesi l’abitare si è fatto liquido. La casa è divenuta ufficio e scuola, gli spazi pubblici palestre, i mezzi di trasporto privati luoghi della privacy, accentuando un trend che da anni vedeva gli aeroporti trasformarsi in shopping mall e gli alberghi in spa e gallerie...
INVITO
Matrix4Design in collaborazione con Superstudio
ti invitano al quarto virtual tour
UN (ARCHITETTO) ITALIANO A… NEW YORK
con Ada Tolla e Giuseppe Lignano, founders di LOT-EK,
in conversazione con Laura Ragazzola
Live streaming Martedì 15 giugno 2021 alle ore 15.00
Qui il link per iscriversi
Un libro è un portale che permette di accedere a mondi fantastici ed evadere dal quotidiano e anche un prezioso strumento di formazione, attraverso cui imparare sempre qualcosa di nuovo. Spesso custodito gelosamente da chi lo legge, trova il suo rifugio nelle librerie, non solo elementi di design, ma veri e propri contenitori di storie e oggetti, come Socrate, la libreria realizzata da Caimi.
Facilitarci nell’organizzazione di libri e oggetti è la funzione di Socrate, un sistema modulare di librerie con struttura in metallo caratterizzato da un’estrema flessibilità di composizione, adatto a soddisfare diverse esigenze sia in termini di spazio che di stile.
Realizzato da Caimi, dal 1949 una delle principali realtà produttive europee nel settore dell’arredamento con una particolare vocazione alla ricerca e alla tutela dell’invenzione...
Il designer Ugo La Pietra è il secondo protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 15 giugno con Giovanni Levanti.
L’ADI Design Museum, inaugurato lo scorso 25 maggio in piazza Compasso d’Oro a Milano, racconta la storia del design attraverso un percorso che porta indietro nel tempo, coinvolge ed incanta chi vi è immerso.
All’interno dell’edificio ex-industriale dalle ampie vetrate si apre una fila di sofà sormontati da una maestosa vela bianca al centro; elettrodomestici, vetture, orologi, sedie e tavoli, lampade, abiti e calzature esposti ai lati. Si presenta così ADI Design Museum, fondato da ADI, Associazione per il Disegno Industriale, che riunisce dal 1956 progettisti, imprese, ricercatori, insegnanti, critici, giornalisti intorno ai temi del design inteso come fenomeno culturale ed economico. L’associazione inoltre gestisce dal 1958 il Premio Compasso d'Oro, il più antico riconoscimento d'Europa nel settore...
Andrea Salvetti, architetto, designer, artista, scultore è il primo protagonista del progetto speciale “Designers for Bergamo” creato da DimoreDesign. Un racconto virtuale a puntate che ci porta a scoprire antiche ville e palazzi storici in cui le atmosfere di un tempo dialogano con gli interventi dei più noti designer contemporanei. In collaborazione con DimoreDesign Superstudio invita la sua community a partecipare a questi incontri straordinari.
Prossimo appuntamento martedì 8 giugno con Ugo La Pietra.
Per iscriversi o riscoprire le interviste passate www.dimoredesign.it
Palazzi storici, residenze e ville nobiliari, luoghi ricchi di fascino dal tipico sapore italiano, dove ogni passo è un racconto e il tempo sembra essersi fermato. DimoreDesign presenta la seconda parte del progetto speciale “Designers for Bergamo”, un percorso attraverso la divulgazione online delle interviste ai 35 designers che hanno interpretato le dimore storiche bergamasche. Superstudio conferma anche per il secondo ciclo di appuntamenti il proprio supporto e vi invita a seguirne la pubblicazione.
Prosegue il progetto speciale “Designers for Bergamo” avviato nel 2020 in risposta alla pandemia mondiale che ha segnato la città di Bergamo attraverso la condivisione anche con Superstudio del racconto virtuale, a puntate, delle interviste ai molti progettisti protagonisti di DimoreDesign...
Tra i grandi temi ospitati durante la prossima Milano Design Week 2021, segnaliamo l’evento di punta D&D – Donne & Design, allineato al riconoscimento del valore della creatività delle Donne in molti campi e, in particolare, nel design, nell’architettura, nell’arte dove eccellono nomi noti e protagoniste meno conosciute ma di grande talento.
In una esposizione collettiva organizzata in isole individuali le Donne saranno in primo piano, con le loro storie, le loro carriere, i loro recenti progetti e naturalmente con evidenza delle aziende con cui collaborano e che supportano la loro presenza nella mostra.
Un allestimento comune di grande impatto, una campagna di comunicazione specifica, una divulgazione mediatica a largo spettro, momenti di incontro btob e btoc, talk e presentazioni specifiche fisiche e digitali e molto altro saranno la cornice dell’evento...
L’edizione straordinaria della prossima MILANO DESIGN WEEK dal 4 al 10 settembre si avvicina! È tempo di iscriversi per partecipare a Superdesign Show 2021 September Special Edition. Un appuntamento not-to-miss nelle location Superstudio Più e Superstudio Maxi che negli stessi giorni inaugurerà il suo nuovo incredibile spazio. Un nuovo format presenta 10 temi e i loro curatori. Che in questo video lo raccontano.
Per molti settembre è l’inizio del nuovo anno (scolastico, lavorativo, progettuale…) con le energie della vacanza a spingere le idee. Per Milano è il mese che vede la piena ripresa di molte attività e soprattutto il ritorno dell’evento più importante, quella Milano Design Week amata vetrina internazionale di creatività, impresa, cultura, ricerca, progresso, visione, progettualità, futuro...
Architetto, curatrice, docente del Politecnico di Milano, direttore editoriale ma soprattutto, dal 1998, Conservatore della collezione permanente del Design alla Triennale di Milano e Direttrice del primo Museo del Design della città, progettato da Michele De Lucchi, dove rimane fino al 2019. Nel 2016 apre una finestra sulla creatività al femminile con la mostra “W. Women in Italian Design”. Chi meglio di lei può parlarci di Donne & Design?
Sei stata direttrice del primo Museo del Design di Milano. Un ruolo molto importante per una donna 13 anni fa. Come sei arrivata fin lì?
Ti ringrazio per averlo ricordato: a Milano il primo Museo del Design in Italia nasce nel 2007 e per 11 anni ha indagato la storia del design italiano a partire da domande e interrogativi differenti, perché non esiste una storia del design ufficiale, univoca e condivisa universalmente...
Dopo la lunga pausa che ha bloccato le settimane del Design a Milano previste per l’aprile 2020 e 2021, la città e tutte le attività riaprono a settembre con rinnovato entusiasmo. Per Superstudio questa sarà l’edizione della rinascita, del cambiamento, del nuovo format, del Made in Italy, dello sguardo sui nuovi orizzonti del mondo, delle mostre tematiche e curatoriali, delle Donne, della tecnologia umana, del digitale e del virtuale. Le domande di partecipazione sono ancora aperte.
Su call, su invito, su richiesta e selezione, i progetti che Superstudio Più ospiterà in occasione della Design Week 2021 a settembre, esplorano temi caldi della vita quotidiana, stimolano il progresso, e la fantasia. Ogni Progetto è un tema, ogni tema un’idea, ogni idea ha un curatore noto e competente. Ecco i primi progetti che, come in una mostra museale, sono in preparazione. Sono tanti ma non sono tutti: aspettiamo anche i vostri per dare a loro la valorizzazione e la visibilità che meritano...
Per chi si fosse perso la diretta streaming ecco il video dove Enea Michelesio ci accompagna in un live tour per vedere gli spazi di BIG – Bjarke Ingels Group, studio di architettura internazionale con sede a Copenhagen.
Prossimo appuntamento a New York con Ada Tolla, architetto presso lo studio LOT-EK.
“Un (architetto) italiano a...” è il ciclo di incontri, realizzato da Matrix4Design in partnership con Superstudio Group.
Parlando di donne protagoniste dell’architettura e del design salta subito all’occhio che oltre alle pochissime archistar del gentil sesso di fama planetaria, molti studi sono condotti da una coppia affiatata dove lei è del tutto paritaria e complementare a lui. Rapporti professionali, nati per stima e per amore, il cui successo è merito della strana alchimia che questo tipo di partnership genera, soprattutto dopo molti anni di mutua collaborazione. E che si ritrova negli oggetti eleganti, nelle consulenze creative, nei raffinati progetti di interior dello studio Palomba Serafini Associati… Ludovica (Serafini) e Roberto (Palomba) hanno festeggiato a Milano i loro 25 anni insieme prima del buio della pandemia con una mostra di pezzi unici molto importanti a metà tra l’arte, il design, la manifattura d’autore. Per AT si raccontano a due voci con complicità e con allegria...
Abbiamo chiacchierato con Alain Prost, dal 2019 alla guida di Ginori 1735, scoprendo una strategia che proietta l’iconica manifattura di Sesto Fiorentino al centro di un mondo allargato e fluido. Si tratta di un “Nuovo Umanesimo” dove la sapienza artigiana locale è amplificata dagli strumenti digitali, in un processo teso alla produzione di bellezza universale e al coinvolgimento di molte creatività e un pubblico sempre più vasto.
Nel secondo anno del Covid l’intera società è stata stravolta. Come vi siete rapportati al cambiamento?
Abbiamo accelerato il nostro percorso di digitalizzazione ed internazionalizzazione, con l’obiettivo di avvicinare la nostra storia ultracentenaria ad una clientela di giovani nativi digitali. Sfruttando al massimo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie...
INVITO
Matrix4Design in collaborazione con Superstudio
ti invitano al terzo virtual tour
UN (ARCHITETTO) ITALIANO A… COPENHAGEN
con Enea Michelesio, associate di BIG – Bjarke Ingels Group, in conversazione con Laura Ragazzola
Live streaming Venerdì 30 aprile 2021 alle ore 14.30
Qui il link per iscriversi
Milano, città della moda e del design per eccellenza: comfort, cura del dettaglio, forme misurate, colori discreti. Pensando a un living milanese e alle creazioni dei grandi stilisti che, nella metropoli meneghina si sono distinti, questi elementi appaiono fondamentali.
La loro presenza è cifra stilistica di Trussardi Casa, nome protagonista del concetto di eleganza contemporanea. Disegnate entrambe da Carlo Colombo, la poltrona Sit 414, lanciata nel 2014 e la famiglia di tavolini Monny prodotta nel 2018, rappresentano all’interno del percorso CULT&MUST due esempi di classicità contemporanea e alta manifattura...
L’attività editoriale di Superstudio Group è una piccola ma importante area a corollario di tutte le attività del gruppo. Tra libri, cataloghi e quaderni d’artista legati al nostro mondo e altre pubblicazioni per terzi il catalogo edito o curato dal team creativo si arricchisce spesso. Volumi originali, insoliti, limited edition che si muovono tra arte, immagine, design, creatività, che non è facile trovare, se non con la nostra distribuzione diretta. Edizioni rare o fuori commercio che abbiamo deciso di riservare alla nostra community di appassionati di bellezza. Dopo il primo altri seguiranno.
Siamo lieti infatti di comunicare che abbiamo aperto una vetrina su amazon.it dove è già in vendita il recentissimo libro di Gisella Borioli con il concept grafico di Flavio Lucchini DESIGN SUPER SHOW- 2000/2021 evoluzione e mise-en-scène del design al Superstudio di Milano...
Prima di iniziare la giornata, prima di un meeting, prima che finisca la pausa pranzo. Il caffè è un rito di apertura e celebrazione di nuovi momenti.
Inclusivo e trasversale attorno al caffè è nata tutta una comunità di appassionati, dai baristi ai roaster, dai colleghi agli ospiti che riceviamo in ufficio, fino alla famiglia che anche a casa è attenta alla qualità degli ingredienti, al loro gusto, alla produzione che deve rispondere a un regime di etica e sostenibilità.
E’ l’evoluzione del caffè che la nuova macchina per espresso Eagle One Prima del brand Victoria Arduino, presente sul mercato da oltre 100 anni, propone oggi, portando la preparazione più famosa del mondo nel futuro...
Il Salone e il conseguente Fuorisalone, spostati a settembre sembravano una certezza, grazie anche alla migliorata situazione sanitaria e all’apertura delle Fiere. Invece no. Il Salone è ancora in bilico. E il Fuorisalone? Forse è il momento di rafforzare il Design in Città, indipendentemente dalla Fiera. Anche con un nuovo nome per sottolineare una nuova identità.
Quasi ogni giorno una dichiarazione altalenante sui destini del Salone del Mobile di Milano tradizionalmente ad aprile, che a causa pandemia ha già “saltato” due edizioni, 2020 e 2021, ipotizzando (fino a ieri) una ripresa certa dal 5 al 10 del prossimo settembre.
Data faticosamente raggiunta dal confronto tra Federlegno Arredo e Cosmit, enti organizzatori del Salone del Mobile, e il Governo Draghi che doveva assicurare l’apertura certa delle Fiere prima di tale data e la disponibilità delle aziende più importanti ad essere presenti nella Fiera della rinascita...
Oggetti fragili, gelosamente custoditi per la grazia e bellezza che sprigionano, tramandati di generazione in generazione, le porcellane Ginori aprono nel nostro immaginario un universo di suggestioni, ricordi e progetti.
Quasi tre secoli di attività, innumerevoli fantasie, decori che hanno popolato e reso belle le tavole di tutto il mondo, nelle case reali, durante le cene di gala e ricevimenti ma anche durante festività e occasioni speciali celebrate con gioia e cura da tante, tantissime famiglie...
E’ mancata molto la possibilità di viaggiare, rivedere parenti e amici, scoprire nuovi luoghi, tornare nei posti del cuore. Gradualmente, questa vita, abitudine quasi quotidiana per i frequent traveler, torna a diventare possibilità concreta e uno dei più grandi desideri di molti di noi è preparare i bagagli!
Un’autorità nel mondo della valigeria è Baulificio Italiano, azienda familiare da tre generazioni, le cui creazioni si distinguono grazie a tanti elementi di eccellenza: estrema praticità, durevolezza, innovazione nei materiali, linee pulite, al passo con i tempi e l’evolversi del gusto, stile e funzionalità tipici del Made in Italy...
La carta da parati è un elemento poetico, romantico, di grande forza comunicativa. Chi entrando in una stanza con una parete vestita e decorata dalla carta da parati non la ricorda a lungo? E intervenire su un muro è la forma di espressione più ancestrale e immediata, dai graffiti di Lascaux, ai dipinti pompeiani ai grandi affreschi barocchi fino ai murales sudamericani, la street art contemporanea...
Decorare le pareti intorno a noi è necessità creativa, presente nel nostro dna da quando siamo bambini, e che Or.nami e la sua direttrice creativa Gabriella Fusillo, sublimano attraverso una serie di opere d’arte murale...
Quello di Leonardo Talarico è un nome che gira tra i talent-scout del design come uno dei più interessanti tra i professionisti dell’ultima generazione. La sua personalità è forte e mai sopra le righe come gli oggetti che disegna. Poche linee rette, tonde, semplici, che ridefiniscono il panorama contemporaneo uscendo dagli eccessi di decorativismo, recuperando una eleganza essenziale che sarebbe sbrigativo definire minimalismo. E’ invece uno studio accurato e originale di una nuova spazialità. L’abbiamo conosciuto, giovanissimo, come collaboratore del suo maestro, Giulio Cappellini, proprio al Superstudio. Una giuria di esperti l’ha premiato nella sua prima presentazione di prodotto, tra i giovani talenti della sezione Discovering. L’abbiamo visto crescere: i suoi ultimi lavori denunciano una maturità e una visione molto originali e interessanti che val la pena di conoscere. In dieci domande partendo da zero...
La spirale è una forma affascinante, sintesi di movimento e compostezza, legame con il centro e impeto verso l’esterno. Ed è una spirale così sottile da ricordare un foglio di carta arrotolato con cura il lavabo Roll di Ceramica Flaminia che si erge come un piccolo, levigato monolite al centro della stanza nella sua versione Monoroll a colonna o, in quella a parete, che emerge dal piano di appoggio come un bacino di acqua cristallina.
Disegnato dallo studio Nendo, Roll è esempio della giocosa estetica che anima il lavoro di Oki Sato dove i piccoli rituali quotidiani diventano momenti di stupore e gioia, e la carta, materiale umile ma così importante nella tradizione giapponese...
Catifa: sembra una principessa delle Mille e Una Notte e in catalano significa “tappeto”. E’ il nome dell’iconica seduta di Arper declinata in 7 collezioni disegnate dallo studio Lievore Altherr Molina. E in effetti l’ispirazione è proprio quella del tappeto volante di Aladino. Un disegno semplice, libero e allo stesso tempo assolutamente definito. Catifa 46 è il luogo dove fermarsi per riposare, concentrarsi, chiacchierare, pensare comodamente e con leggerezza.
La vediamo spesso negli ambienti contract settore di punta per Arper, ma Catifa 46 risponde a tanti desideri. Nella versione sgabello è perfetta per una cucina comoda e contemporanea, impilabile diventa il pezzo ideale per allestire una platea con rapidità ed eleganza, imbottita e girevole sarà il nido per l’home working più confortevole...
Nel pieno di quella che sarebbe dovuta essere la Milano Design Week, la settimana evento che da sempre fa di Milano la Capitale indiscussa del Design Internazionale, il Governo annuncia segnali positivi e di fiducia. Una conferma collettiva di impegno per ripartire da settembre con coraggio e prudenza, dalle Istituzioni alla politica, le aziende e tutto il mondo della creatività. Superstudio c’è, con Superdesign Show edizione R/evolution.
A breve avremo importanti novità sulla ripartenza delle fiere internazionali”, sottolineano FederlegnoArredo e Salone del Mobile.Milano al termine di una fitta serie di incontri con Palazzo Chigi, ministero degli Esteri, ministero dell’Interno, ministero dello Sviluppo Economico, ministero della Salute, ministero degli Affari Regionali, che hanno registrato la volontà del Governo di supportare concretamente la ripartenza del Salone del Mobile.Milano e di tutta la filiera del legnoarredo già nel prossimo Consiglio dei Ministri...
Come i volumi che emergono dai paesaggi metafisici, Clay è un tavolo scultura essenziale, composto da segni grafici semplici e perfettamente accostati, arditi nel loro equilibrio. La base, un cono solido e compatto si assottiglia in un azzardo di proporzioni realizzabile grazie alla sapienza tecnica e artigianale di Desalto, per fondersi con controllata compostezza ed esplodere nel suo top, formato da un cono rovesciato. Rotondo o ovale il tavolo Clay è un pezzo di design capace di dare tono e personalità a un ambiente dove convivono anime diverse oppure di diventare protagonista di una scenografia minimalista.
Progettato nel 2015 dal designer Marc Krusin che ha iniziato la sua carriera a Milano, Clay incarna l’immagine e la sostanza di un brand italiano giovane, Desalto...
Per chi si fosse perso la diretta streaming ecco il video dove Giacomo Garziano ci accompagna in un live tour per vedere gli spazi di GG-loop, studio di architettura internazionale con sede a Amsterdam.
Prossimo appuntamento ad aprile a Copenaghen con Enea Michelesio, architetto presso lo studio BIG – Bjarke Ingels Group
“Un (architetto) italiano a...” è il ciclo di incontri, realizzato da Matrix4Design in partnership con Superstudio Group.
Aprile è il mese della Milano Design Week, aspettando il Fuorisalone di settembre, la città e tutti i protagonisti del design colgono l’occasione per tornare alla ribalta con forza con la seconda edizione di Milano Design City. Superstudio c’è con CULT&MUST, un evento che appena possibile sarà presentato fisicamente insieme a un drappello di importanti aziende, audaci nel convivere attivamente con il momento presente. Obiettivo comune è dare voce al mondo del progetto, mantenere il design in primo piano, iniziare un viaggio tra gli oggetti del desiderio entrati nella nostra quotidianità.
CULT&MUST 2000/2020 è un atto di amore verso il design e verso i progettisti che dal 2000 al 2020 hanno segnato il panorama del design internazionale ideando soluzioni, oggetti, arredi, decori in grado di incidere sulla nostra vita, sui gesti e l’estetica della quotidianità, la percezione degli ambienti domestici e quella degli spazi sociali...
In queste settimane, il governo italiano sta progressivamente chiarendo la propria strategia per il contrasto del Covid-19 nei mesi a venire. Nell'attesa della conferma che ci siano le condizioni per lo svolgimento della 60° edizione del Salone del Mobile nelle date previste – e indipendentemente da essa – il Fuorisalone, rappresentato da una selezione di realtà che da anni apportano un contributo fondamentale facendo di Milano una design capital, punto di riferimento internazionale, oggi conferma l’appuntamento del 5-10 settembre, lavorando sull’obiettivo insieme ad aziende e operatori del settore. Partendo da un tavolo di dialogo condiviso tra le parti emerge la determinazione a realizzare l’edizione di settembre di Fuorisalone nel rispetto dei protocolli di sicurezza...
Nonostante il sentimento di incertezza che circola tra alcuni operatori e la lunga attesa di una presa di posizione del Salone del Mobile, il Fuorisalone del Design, il più importante evento di comunicazione e di creatività che ha generato la MILANO DESIGN WEEK e che da più di vent’anni caratterizza Milano, nel 2021 si farà. Il gruppo di testa degli organizzatori ha già confermato la sua volontà di ripartire con una edizione speciale a settembre. Superstudio, pioniere e iniziatore del “movimento” del Design diffuso nei District, aumenta le sue sedi espositive e conferma il suo impegno. A settembre il suo SUPERDESIGN SHOW ci sarà. Con R/evolution, titolo generale di una edizione che guarderà lontano attraverso progetti diversi.
Non è un architetto, non è un designer, non è un artista ma è certamente un creativo che assomma con irrequietezza tutte le qualità dei creativi con cui collabora e di cui mette sul mercato le idee. Tutte trattate con leggerezza, con ironia, in una visione della vita dove l’inedito, la sorpresa, lo stupore, il diverso, il gioco sono valori veri. La vicinanza con artisti come Maurizio Cattelan o Studio Job ha poi reso art il kitsch e viceversa. I negozi Seletti sono un po’ quello che erano le boutique Fiorucci tanti anni fa: il posto della fantasia senza barriere formali e culturali.
In questi vent’anni cosa è cambiato, e ora cosa cambierà?
Tutto, dal modo in cui ci si siede su di un divano alla cultura alimentare.
Il segno distintivo del tuo lavoro?
Una bella e sana confusione...
Cinque sedute iconiche, un processo produttivo sostenibile e controllato, un marchio italiano di culto. Dalla sinergia fra questi elementi nasce Black is the new Green, la capsule collection di Driade che mette in equilibrio stile e ecologia, fantasia e semplicità.
Black is the new Green è il nome della capsule collection di driade, marchio che dal 1968 segna la storia del design italiano e internazionale con le creazioni del suo “laboratorio estetico” e le collaborazioni con le stelle dello stile e dell’inventiva: Nanda Vigo, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Philippe Starck, Tokujin Yoshioka…
In tempi in cui esprimersi attraverso l’arredo domestico è una attività confortante, espressiva, creativa l’eclettismo di Driade si concentra in questa capsule collection composta da una selezione delle sedie e poltrone simbolo del marchio...
INVITO
Matrix4Design in collaborazione con Superstudio
ti invitano al secondo virtual tour
UN (ARCHITETTO) ITALIANO A… AMSTERDAM
con Giacomo Garziano, founder di GG-loop, in conversazione con Laura Ragazzola
Live streaming Giovedì 1 aprile 2021 alle ore 14.30
Qui il link per iscriversi
Roberto Marcatti è un architetto dalle molteplici vite: progettista e designer con collaborazioni importanti (tra cui cui Fiorucci e Armani), ha partecipato alla nascita di Zeus, design industrial essenziale ed elegante, pioniere di zona Tortona dove ha aperto il primo “outlet” per il design d’autore, curatore di mostre, autore di libri e saggi, e altro ancora. La svolta arriva con la consapevolezza del valore dell’acqua e della sua sofferenza. Fonda l’associazione H2O Milano che diventa il fulcro di tutte le sue scelte. Nella Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo, gli facciamo qualche domanda.
Nella giornata nazionale dell’acqua e dopo 15 anni dalla nascita della vostra associazione H2O Milano quale è la somma del bilancio delle cose che hai fatto su questa tematica?
L’associazione no profit H2O Milano è nata per volontà di Cintya Concari e mia...
cc-tapis mi ricorda il Jean Paul Gaultier dei tappeti. Fantasia, sperimentazione, re-invenzione, rottura degli schemi a partire dalla tradizione (che c’è ma non si vede). Un trio di amici tra cui una ragazza di origini persiane, lunghi viaggi in Nepal, la voglia di innovare. Un pool di artisti e designer di massima creatività. Daniele Lora, architetto, art director racconta la storia di questi carpet rivoluzionari. Che a tutto assomigliano tranne che ai soliti tappeti.
Una compagnia di tappeti che in pochi anni ha sconvolto il panorama del settore. Cosa ha fatto scattare questa rivoluzione?
Il modus operandi che ci contraddistingue è quello di lavorare sempre guardando avanti e poco indietro, con conseguenti problematiche...
Prendi una storica azienda di arredi, un giovane architetto già in corsa, il comune amore per le cose solide, ben fatte, durature e innovative, una sostenibilità “sincera” come fattore comune. Così le sedute-scultura di Giovanni Tomasini si fanno perfette interpreti di Riva 1920 aggiornata al 2021.
Per festeggiare i suoi cent’anni la storica “falegnameria” Riva 1920, oggi azienda leader nella produzione di mobili in legno massello firmati dai grandi architetti, ha aperto le porte a un giovane designer lombardo che aspirava fin dai tempi del liceo di avvicinarsi a questa realtà la cui mission è rimasta da allora immutata e che la famiglia Riva riassume in “produrre con onestà per tramandare alle generazioni future mobili in grado di sfidare il tempo nel pieno rispetto dell’ambiente”...
Per chi si fosse perso la diretta streaming ecco il video dove Tommaso Maserati ci accompagna in un live tour per vedere gli spazi di Snohetta, studio di architettura internazionale con sede a Oslo.
Prossimo appuntamento 1 aprile ad Amsterdam con Giacomo Garziano, founder dello studio GG-loop.
“Un (architetto) italiano a...” è il ciclo di incontri, realizzato da Matrix4Design in partnership con Superstudio Group.
Architetto, biophilic designer e sustainable advisor, vincitore del World Green Design Contribution Awards e del Green Building Council Italia Leadership Awards lavora da anni sul tema della sostenibilità attraverso proposte ibride che vanno dalle architetture agli interni e ai dettagli green degli stili di vita.
Ti definisci biophilic designer. Cosa significa esattamente?
Essere un biophilic designer è mettere al centro il fattore “Human” con l’Ecosistema Ambiente e Natura...
Il nostro magazine on-line @AT aggiornato quotidianamente è anche mensile cartaceo con le notizie più importanti del digitale e alcune integrazioni e anteprime.
Stampa le pagine su A3 e avrai la tua copia mensile nel formato originale. O ritira gratuitamente la tua copia presso le sedi di Superstudio, in via Tortona 27, via Forcella 13 e via Moncucco 35, a Milano. In archivio trovi le edizioni passate, ugualmente stampabili.
Qui trovi il Sommario di @AT cartaceo di Febbraio: si parla
- MILANO: NON SOLO STREET ART
- A.I: INTELLIGENZA MA ARTIFICIALE
- MIXCYCLING: RECUPERARE GLI SCARTI
Un giro del mondo virtuale, in live streaming, alla scoperta dei più importanti studi di architettura mondiali, guidati dagli italiani che li hanno fondati o vi lavorano: pronti a partire? Un progetto di Matrix4Design che Superstudio è felice di supportare alla ricerca di luoghi spesso inaccessibili e racconti personali di creatività italiana all’estero.
Un giro del mondo alla scoperta degli studi internazionali più prestigiosi, guidati dagli architetti italiani che all’estero hanno costruito il loro futuro. Nel 2021 Matrix4Design presenta Un (architetto) italiano a…, il tour digitale che dalla Francia alla Danimarca, dalla Norvegia agli Stati Uniti, dalla Spagna all’Australia apre le porte dei centri propulsori dell’architettura globale...
Il pezzo stamattina su Il Giornale, scritto da Pamela Dell'Orto, è stato una bella sorpresa che ha rallegrato l’autrice i collaboratori e tutto il team di Superstudio. Non solo per la soddisfazione di vedere riconosciuto l’impegno di Superstudio Group attivo a Milano da quasi quarant’anni e il lavoro titanico che sta dietro la realizzazione del libro che ne racconta un aspetto, DESIGN SUPER SHOW, ma anche per la precisione, l’accuratezza, la curiosità che traspare da tutto l’articolo con molte citazioni di top designer ospitati e molti rimandi ai momenti più significativi della vita di Superstudio. Che ormai si sviluppa su tre poli: il Superstudio 13, i mitici studi fotografici e servizi per la moda e l’immagine, fondato nel 1983, Superstudio Più, hub polifunzionale che ospita il design, la moda, l’arte, l’innovazione in genere fin dal 2000, e l’ultimo, Superstudio Maxi...
Mixcycling, nata a Vicenza, è una startup innovativa che trasforma gli scarti organici in materiali a basso impatto ambientale attraverso un processo patent-pending. La maggior parte dei sottoprodotti organici proviene da scarti generati da processi agroindustriali locali, come lolla di riso, vinaccia, pergamino, sughero, ecc.
Fibre naturali recuperate da sottoprodotti industriali organici vengono successivamente miscelate con polimeri con contenuti riciclati, bio-based oppure vergini. Questa premiscela viene sanificata con un plasma non termico e quindi attivata per migliorare l'adesione tra le fibre e i polimeri. Il materiale risultante, sostenibile ed esteticamente accattivante, è indicato per applicazioni in diversi settori, quali packaging cosmetico, usa e getta e alimentare, come anche arredamento e automotive...
"Venti anni di sperimentazione, di avventure, di ricerca.
Venti anni di scelte coraggiose e spesso controcorrente.
Venti anni di presentazioni che hanno lasciato il segno
in città e nel mondo.
E soprattutto... venti anni di passione per il buon design.
Questi sono i venti anni trascorsi con Gisella ed il suo team.
...ed ora Superstudio è pronto a nuove sfide future.
C’è ancora molto da fare e da creare!"
Giulio Cappellini,
architetto e art-director Superdesign Show
L’architetto Stefano Boeri, Presidente della Triennale, personaggio pubblico con una forte influenza sulla Milano contemporanea, è testimone eccellente della forza dirompente che hanno avuto l’Expo2015 e il Design nella sua recente trasformazione. Così lo ricorda sul libro Design Super Show.
20 anni di Superstudio sono 20 anni di vita di Milano. Due decenni nel corso dei quali questa nostra piccola e intensa metropoli ha saputo rigenerarsi e tornare a essere protagonista nel panorama delle città Mondo del pianeta.
In questa rigenerazione, che ha avuto Expo 2015 come fattore catalizzante, Milano ha saputo giocare insieme due carte fondamentali e profondamente legate alla sua storia...
“Coraggio, visione, fortuna, impegno, amore, amicizia, condivisione, esperienza, spontaneità, interessi per la moda l’arte il design e ogni genere di innovazione sono le parole chiave che ci hanno portato fin qui. Milano ci ha ringraziato trasformandosi anche grazie a questo impulso.
20+20+20 e oltre: questo il mio auspicio a quarant’anni dall’arrivo in zona 6 e dal primo Superstudio in via Forcella, a venti dal secondo Superstudio in via Tortona. Con l’augurio di altri vent’anni di successo al terzo Superstudio appena aperto in via Moncucco per portare cultura in periferia. Tre punti di forza della città creati con la stessa passione.”
Gisella Borioli,
fondatore e Ceo Superstudio Group
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano dal 2011 al 2016, sottolinea l’importanza della Milano del design e della moda ricordando il conferimento del prestigioso premio Ambrogino d’Oro, che la città attribuisce ai suoi cittadini più meritevoli, andato nel 2014, tra gli altri, a Gisella Borioli per il contributo dato alla crescita culturale della città con Superstudio e non solo.
Quel 7 dicembre dei miei anni da Sindaco: lo ricordo bene. Non solo perché il 7 dicembre è il giorno della festa di Milano, del ricordo di Sant’Ambrogio Vescovo e Patrono della città, della prima della Scala; ma anche perchè per il Sindaco la giornata inizia con la consegna dell’Ambrogino d’Oro, la più alta delle benemerenze civiche, a chi ha dato “un contributo speciale al prestigio della città”...
Il primo cittadino della città, Beppe Sala, è impegnato da tempo nel fare della “piccola” Milano la capitale creativa, economica e spirituale della nazione e non solo, capace di misurarsi con le metropoli del mondo. È il suo sguardo sulle vicende del Design a Milano ad aprire il libro Design Super Show.
In questi mesi di dolore e di incertezza, la vita di Milano sembra impallidire fino quasi a diventare un ricordo. Questo libro e l’energia della sua autrice ci rimettono sulla strada dei valori per cui Milano è stata, è e sempre sarà una delle capitali della creatività. Certo, esistono altre città, soprattutto in Italia, che vantano una bellezza assoluta e un patrimonio artistico irraggiungibile. Ma Milano ha dalla sua quel connubio di lavoro e creatività...
Per capire Job Smeets, artista visionario che non ha eguali, suggerirei di partire dal suo sito, che racconta più di mille parole. Tutto è spettacolare, unico, discutibile, eccentrico, opulento. E’ infatti l’altra faccia della modernità: quella che ibrida banalità e visioni, tecnologia e manualità, pop e kitsch, humor e horror, funzione e disfunzione, musei e mercati, premi e provocazioni. Col risultato di un successo planetario.
E finalmente un bel giorno arrivi a Milano…
Dopo aver vissuto a Parigi, Amsterdam, Anversa, Berlino, Londra e lunghi soggiorni negli Stati Uniti, nel 2018 Rebecca ed io ci siamo trasferiti a Milano. È stato un momento perfetto, con la città ai massimi storici...
Un partner storico di Superstudio, compagno di tante mostre progetti e avventure, e una straordinaria designer che ha presentato al nostro Temporary Museum e al Superdesign Show i progetti più fantasiosi, colorati, divertenti: il connubio vincente fra Slide e Paola Navone colpisce ancora, con un prestigioso premio internazionale.
Per il terzo anno consecutivo la storica azienda lombarda, famosa per gli arredi luminosi e lo stampaggio rotazionale, vince il Good Design Award che premia l'eccellenza e l'innovazione, organizzato dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design con Metropolitan Arts Press.Questa volta il premio va alla collezione di tavoli Ottocento di Paola Navone che grazie al know-how di Slide sono capaci di unire la classica produzione industriale al lavoro artigianale. Ogni pezzo dalle forme morbide ha sfumature bianche e nere non replicabili, che richiamano i colori naturali del marmo.
Ha cominciato bruciacchiando le icone storiche del design, pezzi autentici di Eames, Rietveld, Gaudì. La serie Smoke è infatti il punto di partenza che chiarisce la sua visione, 2002, appena laureato. Qualche anno dopo arriva al Superstudio, 2006, con Clay, la serie di sedie e mobiletti imperfetti, irregolari, come modellati a mano. E infatti lo sono. Scheletri rivestiti in plastilina. Con il suo lavoro naif, divertente, concettuale, teatrale, ribelle che scuote il mondo del bello e della perfezione - già definito Contemporary Kitsch - Maarten Baas si pone subito come uno dei più influenti giovani designer olandesi del nuovo secolo, dove le strade si diramano e indicano nuovi orizzonti.
Il Salone del Mobile, per effetto delle incertezze portate dalla pandemia, sposta definitivamente le date della prossima edizione ai primi di settembre 2021 in concomitanza dei suoi sessant'anni. Superstudio si allinea e prepara l’edizione straordinaria dei suoi vent’anni.
Di questi tempi gli addetti ai lavori si chiedevano che cosa sarebbe successo ad Aprile per il Salone del Mobile: ieri gli organizzatori hanno emesso un comunicato con il quale informano che le date definitive sono state fissate dal 5 al 10 di settembre.
Una scelta non certo facile, tenuto conto di quanto già successo nel 2020, ma anche una scelta di responsabilità: in questo modo si concede alle aziende la possibilità di fare una pianificazione più efficace...
A ridosso della morte di Enzo Mari, grande lume del design e della cultura italiana, incontriamo Lorenzo Damiani. Collaborazioni estese da Cappellini a Ikea, ha un modo di fare design che parte da una ricerca delle necessità e dell'utilizzo dei materiali e lavora idealmente in quell'area di congiunzione tra il lavoro di Mari e dei Castiglioni e il design contemporaneo: più inventore che archistar.
Poliedrico ma mai sfacciato, in saldo equilibrio tra forma e funzione, come e dove nasce il design di Lorenzo Damiani?
Serve sempre una ragione per iniziare a lavorare intorno a un'idea: da questa convinzione nascono i miei progetti...
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti. Focus on Francesca Gasparotti.
“Nascere a Milano ha avuto il suo peso. Siamo alla fine degli anni 70. Il mondo è in fermento. Sono gli anni delle contestazioni. In Italia sono anni bui. All’età di 4 anni, i miei genitori si separano ed è allora che mia mamma decide di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera...
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti. Focus on Adriana Lohmann.
“Sono nata in Brasile, sono stata indossatrice, stylist, trovando nel mondo della moda e nella Milano effervescente della fine degli anni 80 il luogo dove mettere le mie radici...
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti. Focus on Mavi Ferrando.
“Dopo una infanzia già creativa, il liceo artistico a Genova e il Politecnico a Milano, il mio primo lavoro fu alla Olivetti dove c’era una massima apertura alla creatività e quasi nessun limite di budget..."
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti. Focus on Ilaria Marelli.
“Ora che ci rifletto... il 'mettere le mani in pasta' come accade nella produzione delle opere in esposizione, è forse un legame con mia mamma..."
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti.
Focus on Vera Belikova.
“Vengo dalla Russia che ha un grande patrimonio del mosaico sovietico e mio padre ne fece alcuni..."
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti.
Focus on Paola Navone.
“Il fil rouge del mio lavoro: curiosità, e voglia di guardare sempre al prossimo giorno, mai a quello che è finito..."
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti.
Focus on Isabella Angelantoni Geiger.
“Sono nata a Milano 55 anni fa e dopo aver vagabondato per anni, nel 2014, sono tornata nella mia amata città..."
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti.
Focus on Elena Salmistraro.
“Tra le mie creazioni ci sono alcuni oggetti che non assolvono alcuna funzione pratica ma che in realtà, dal mio punto di vista, svolgono il complicato compito di nutrire l’anima, di emozionare, di migliorare la qualità del nostro vivere. Ciò che conta è che l’oggetto trasmetta la delicata poesia che lo ha ispirato.” Elena intanto ha questa faccia con gli occhi intensi e il sorriso grande che tu capisci subito nascondere una persona determinata e intelligente...
In occasione di Milano Design City, dal 28 settembre al 10 ottobre, quattro webdoc raccontano diverse realtà creative e la loro forza di reagire e rialzarsi. Un progetto realizzato da Design Resistenza, il movimento nato dall’esigenza di condividere quello che il settore del design ha vissuto nei giorni dell’emergenza covid.
Il primo video è dedicato a Superstudio e alla sua anima indiscussa, Gisella Borioli.
Per continuare i Design Encounters incontriamo l’architetto Carolina Nisivoccia che ha dato come art-director la sua impronta femminile al progetto generale del Design al Superstudio nei primi tre anni dell’evoluzione del format da Temporary Museum in Superdesign, dal 2015 al 2017. Un approccio multiforme al design, lasciando correre la fantasia e con interventi nella moda, nell’editoria, nell’exhibit design e nella eco-etica applicata al progetto. Ha ricevuto diversi premi all’estero tra cui il Green Dot Awards di Los Angeles.
Come ricordi la tua esperienza al Superstudio?
“La mia direzione artistica: personalistica, concertistica, progettistica, razionalistica, mistica, realistica, caratteristica, avveniristica, acustica, umanistica, ottimistica, edonistica, componentistica, logistica, plastica, stilistica, aforistica, caratteristica, illuministica, perfezionistica, sentimentalistica… Aver fatto il direttore artistico di Superdesign Show, evento paragonabile per dimensioni e numero di espositori ad una piccola fiera, per me è stata un'attività non solo creativa. È stato un lavoro in cui la squadra, e su tutti Gisella Borioli, ha un ruolo fondamentale. Un ciclo di tre anni in cui mettere alla prova una visione, trovando l’equilibrio tra la coerenza da dare ad ogni manifestazione, l’anticipazione delle tendenze che verranno e la creazione di iniziative...
Prima inter pares in questa straordinaria coppia ai vertici dell’architettura mondiale più consapevole e avanzata, Doriana, che ha partecipato col marito Massimiliano Fuksas al circuito di stupefacenti installazioni realizzate in marmo al Superstudio nel 2013, rivendica il ruolo paritario delle architette. Lo studio che moglie e marito dirigono in coppia ha realizzato opere grandiose in tutto il globo pensando alle città del futuro, ma lei non disdegna neppure la creatività in piccola scala, disegnando originali gioielli di micromosaico in cui mette la sua forza e la sua femminilità.
2000/2020 In vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
Nella banalità quotidiana si è sempre dato al design la connotazione del molto piccolo e impropriamente all’architettura il disegno del molto “grande”. Che una distinzione fra architetto e designer ci sia da almeno un secolo oggettiva mi sembra chiaro. L’ architetto e il designer si occupano di cose molto differenti tra loro. Almeno questo sembrava. Oggi si è quasi raggiunta una figura ibrida di creatore che passa dalla grande scala alla piccola scala e viceversa...
È l’architetto e designer che ha inventato gli arredi più iconici e spettacolari degli ultimi anni, diventando il capofila di quell’eclettismo e di quello sguardo “diverso” che ha portato il design al confine con l’arte. Proprio fin dalle prime esposizioni dedicate al Design Fabio Novembre è arrivato al Superstudio con i suoi incredibili arredi all’interno degli eventi curati da Giulio Cappellini. In questi vent’anni la sua fama è cresciuta insieme alla sua influenza nel design internazionale, ma lui resta sempre il designer visionario che cerca altri orizzonti.
2000/2020 in vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
Io mi sono sempre sentito rappresentato dall’aforisma di Lavoisier: “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.” E se lo ha detto il padre della chimica moderna, credo non ci sia nulla da obiettare.
Il 2021 riparte alla grande riportando design e creatività al centro della scena. La Milano Design Week di aprile è per Superstudio anche occasione per presentare inediti e eccitanti progetti nella nuova venue Superstudio Maxi in via Moncucco, che si affianca alle storiche sedi in via Forcella e in via Tortona con i loro attesi progetti come sempre “only the best”. 3 location e 3 progetti attendono espositori e visitatori su una superficie totale di circa 22.000 mq che confermano Superstudio come il più grande e innovativo polo privato della città. Le selezioni per le partecipazioni sono aperte, spazi disponibili con molteplici possibilità.
La Passeggiata di Porto Cervo da qualche anno ha un punto focale che ha portato una luce di originalità tra le lussuose e un po' scontate griffe globali che la punteggiano. Il negozio di Rossana Orlandi, talent-scout nota per le sue scelte di oggetti eccentrici limited edition in bilico tra arte e design, d’estate fa il bis nel porticciolo sardo del successo di quello di Milano, collocato a breve distanza da Superstudio. E contemporaneamente sperimenta il Design democratico con una nuova imprevista collaborazione…
In una estate che parte a rilento ogni segnale di vitalità diventa un simbolo di ripresa: del commercio, dell’ospitalità, del divertimento. Così vedere un furgone scaricare nuovi pezzi di design, lampade e piatti, arredi e complementi fuori dall’ordinario, tutti desiderabili, diventa un avvenimento, anche nella piazzetta dai muri dipinti che ospita la galleria su tre piani di Rossana Orlandi. Lei è lì, biancovestita, che dirige con decisione le operazioni come fosse in piena design week...
Lo tsunami del coronavirus che si è abbattuto sugli eventi e in particolare sulla Design Week e tutte le manifestazioni correlate sembra aver trovato un aiuto del governo italiano a favore del Made in Italy. Segnaliamo qui l’opportunità per usufruire di contributi a fondo perduto e poter così più facilmente partecipare ai progetti espositivi di Superstudio aprile 2021 a Milano, che l’anno prossimo si svilupperanno sulle sue tre location: Superstudio Più, Superstudio 13 e il nuovissimo Superstudio Maxi.
Il 2020 è stato un anno particolarmente duro per il sistema fieristico e per qualunque azienda utilizzi le fiere per promuoversi: Superdesign Show (e gli eventi ad esso collegati) oltre a godere di numerosi riconoscimenti da parte degli addetti ai lavori beneficia anche di alcuni riconoscimenti istituzionali tra cui il fatto di far parte del calendario delle Fiere Internazionali della Regione Lombardia, fatto più unico che raro nel panorama della Design Week, se si esclude il Salone del Mobile...
Artista multimediale e visual designer, innovatore che sfugge alle classificazioni, richiesto dai grandi brand di moda come dai musei del mondo e dalle università internazionali, Felice Limosani è un creativo senza limiti, capace di vedere oltre e mettere la bellezza in uno scenario futuribile. Che dice: “La mia direzione personale è neorinascimentale fatta di valori umanistici, di artigianalità e tecnologia, di creatività e originalità. Il design per me è all’italiana: da sempre siamo il paese che genera qualità, bellezza e intuizioni capaci di migliorare la vita e il suo gusto quotidiano.”
Sei stato tra i primi creativi a reinventare il “racconto” dei prodotti con vere e proprie inedite performance tra arte e tecnologia. Come é nata questa scelta professionale?
Sono un autodidatta, niente Università o scuole professionali. Ho esordito come dj negli anni 80/90, formandomi con la poetica del remix. Per 20 anni ho amato la musica e la notte mentre di giorno leggevo (e leggo) per passione saggistica di sociologia e tecnologia con indirizzo umanistico...
L'Alto Adige è un territorio unico e particolare, di congiunzione: sospeso tra tradizione e futuro, tra cultura mediterranea e mitteleuropea, ha prodotto designers contemporanei di grande sensibilità del calibro di Matteo Thun e Martino Gamper, mentre tra le aziende altoatesine si trovano facilmente attività che ruotano intorno alla tradizione e ai materiali ancestrali come ferro, pietra e legno, sapientemente trasformati in prodotti contemporanei e innovativi da una vivace generazione di nuovi imprenditori.
Proprio partendo da questo presupposto, Confartigianato Imprese Bolzano nella figura di Martin Haller - Presidente IVH-Apa ha promosso il progetto ´Fingerprint Südtirol – Alto Adige´: dieci aziende selezionate che presenteranno in anteprima al Superdesign Show il risultato del connubio tra alta maestria, artigianato di alto livello e design contemporaneo. Uno sguardo che si rivolge al futuro per riflettere lo spirito del tempo: arte e design che si fondono nel mestiere...
Un architetto intimista che sembra precorrere i tempi che chiedono progetti meno wow ma più sommessi. Emanuel Gargano nasce ad Assisi, dove ha tutt’ora il suo atelier, si laurea a Urbino e si trasferisce con lo studio a Londra dove collabora con l’architetto Claudio Silvestrin. Un grande amore, il suo, per gli elementi naturali e la semplicità nonostante le esperienze internazionali e i molti premi. Nelle sue proposte luminose infonde l’anima antica delle cose trasformandole magicamente in oggetti modernissimi, colti e misteriosi.
I poli del tuo lavoro e della tua vita si dipanano tra Assisi, Londra, New York. Cosa “prendi” da luoghi così diversi?
Questo piccolo paese dove sono nato al centro dell’Italia, posto sulla sommità di una verde collina, è stato da sempre per me frutto di grandi emozioni e misteri; è completamente costruito con un unico tipo di pietra del posto di un colore sobriamente rosa molto chiaro, un unico pezzo scolpito in un blocco di pietra. Il nucleo è prettamente medievale, ed emana una energia primordiale difficile da spiegare, emotivamente coinvolgente. Anche se ho lo studio a Londra e la città che amo è New York, mai come ad Assisi mi sento travolto da tale monumentalità, monocromatica, leggera e segreta...
Una operazione pop-up immette nuova linfa e accende interesse nelle belle case-museo dell’area bergamasca per iniziativa di DimoreDesign. Ecco che tra le antiche mura entrano elementi di rottura come gli arredi dei più famosi designer italiani. Una operazione temporanea che, oltre alle visite in loco, merita un libro. In preparazione.
Ho sempre pensato al fascino dei contrasti, alla ricchezza culturale del confronto, anche quanto l’antico nutra il nuovo (ma anche i “vecchi” siano fondamentale supporto dei giovani), alle “correspondence” tra pensieri creativi con origini differenti, vicine e lontane geograficamente temporalmente culturalmente.
La bella iniziativa “Designers for Bergamo” ha messo in scena in maniera plastica e immediata quanto la bellezza si integri con altra bellezza, anche se secondo un pensiero ortodosso potrebbe sembrare non centrare per niente. Ovviamente oggi non è più vero. Le case più belle del mondo accumulano pezzi appassionati e escono dagli “stili” prefissati unendo l’antiquariato al contemporaneo, il ricordo alla sperimentazione, il design-personaggio all’arte d’avanguardia, in una sorta di collezionismo in progress che dice molto di chi lo sceglie e lo fruisce...
Anche prima della pandemia, spazi pubblici e privati, erano sollecitati da una sempre maggiore richiesta di qualità. Stare all’aperto, starci bene, in luoghi progettati per abitarci, senza rimpiangere le comodità degli ambienti domestici. Una richiesta che è stata accelerata e che sta trovando molte nuove risposte. L’outdoor torna ad essere uno scenario di riferimento per designer e aziende. Ci sono marchi nati attorno a questo tema, molti anni fa, e designer che da molti anni progettano per dare sostanza a nuove forme della convivialità. È questo il caso di Pedrali e di CMP Design, che per la stessa azienda disegna arredi outdoor da otto anni.
Spazi multifunzione, fuori e dentro
“Ci siamo resi conto di aver bisogno di più spazio, più distanze e di voler tornare ad occupare anche in maniera differente ed elegante, gli spazi esterni alle nostre case, prendendoci cura di giardini, balconi e terrazze”, racconta Monica Pedrali, “Per la nostra azienda si tratta di proseguire un percorso di lunghissima data; le radici di Pedrali risiedono proprio nel mondo outdoor. Nostro padre Mario ha infatti iniziato la sua attività nel 1963 producendo arredi da giardino in ferro battuto”...
A quasi quarant’anni anni dalla nascita del suo primo hub e venti dal secondo e attraverso una serie di eventi, evoluzioni, innovazioni, rigenerazioni di luoghi post industriali, presentazioni di idee e lavori orbitanti intorno al mondo del design della fotografia dell’arte e della creatività a tutto tondo, Superstudio Group presenta una nuova creatura in un nuovo spazio. Superstudio Maxi. Che si aggiunge alle due storiche location, Superstudio 13 e Superstudio Più, nelle quali durante la Design Week 2021 saranno presenti altri progetti focalizzati sull’innovazione e sul design. Per un panorama completo e circolare esteso su circa 30.000 mq in tre sedi a poca distanza.
Superstudio MAXI, nuovo nato nella famiglia delle venue di Superstudio Group, spazio del futuro che sarà pronto il prossimo autunno ospiterà per la Milano Design Week 2021 il format espositivo DNADesignNatureArchitecture The world of tomorrow. Si tratta di un concept nuovo e che in questo momento, come organizzatori di eventi ed esperti della design week, sentiamo il bisogno di offrire ai visitatori e a un cluster ben preciso di espositori.
DNADesignNatureArchitecture sarà ambientato in questa location ampia e aperta, piena di luce, alimentata da pannelli solari e energie rinnovabili, primo edificio milanese destinato alla temporaneità dotato di certificazione Leed, immerso in un quartiere estremamente promettente.
Il progetto, inteso sia come quello generale del nuovo spazio Superstudio Maxi, sia come show inedito della Milano Design Week, DNADesignNatureArchitecture, è ambizioso e strategico.
A partire dagli anni 70 come fondatore dello Studiodada Associati noto per il suo Radical Design, Marco Piva è presto arrivato al top della carriera di architetto, designer, urbanista, docente, progettista “at large” con progetti per numerose grandi aziende italiane e molte città del mondo occupandosi di grandi e piccoli progetti, dalle architetture ai villaggi vacanze alle installazioni per raccontare un prodotto o un’idea. Al Superstudio è arrivato in più occasioni portando il suo mood elegante fluido emozionale e funzionale.
2000/2020 In vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
In questi ultimi 20 anni è cambiato il modo di pensare, di sviluppare e di comunicare il design. La formula lanciata da Superstudio, che integra nella contemporaneità dell’evento realtà tra loro diverse, dall’architetto affermato al designer emergente, dalle aziende consolidate alle nuove proposte, dalla tradizione alle ultime innovazioni in campo tecnologico, crea sincronia, condizione vincente per presentare una visione trasversale dello stato dell’arte del Design: Superstudio Più diviene così un palcoscenico, un “laboratorio” che durante il Fuorisalone si apre alla città.
Reale, virtuale, nomade, condiviso: una nuova organizzazione del lavoro e dello studio. Questo il concept di SuperCampus, il nuovo progetto di Giulio Cappellini per Superdesign Show 2021 che promette una rivoluzione del tempo e dello spazio dove bellezza, qualità e nuovi rapporti sociali saranno una possibile soluzione e una risposta concreta post covid.
"Il recente periodo di isolamento ha accentuato un processo già da tempo in atto: un modo nuovo di lavorare e gestire il proprio tempo.
In passato si lavorava molte ore in ufficio investendo poi il tempo libero negli hobbies, nel relax, nel vivere la propria casa.
In seguito si è iniziato ad avere un atteggiamento meno rigido verso il proprio lavoro: meno ore passate in ufficio, lavoro fatto anche a casa, riunioni più brevi, abbigliamento meno formale, relax nell’ambiente di lavoro...
È il più famoso designer olandese capofila di quel neoumanesimo del XXI secolo, che apre a tutte le esperienze e le suggestioni. È arrivato al Superstudio tra i primi vent’anni fa, in un piccolo spazio defilato dove si è subito fatto notare. Presto le sue spettacolari installazioni fatte per Moooi, di cui è co-fondatore, e per le più importanti aziende italiane e internazionali, sono diventate un appuntamento imperdibile della Design Week di Milano.
In questi ultimi 20 anni cosa pensi sia cambiato nel design?
Penso che il design non sia cambiato. Negli ultimi anni è stato molto influenzato dall’ecologia e la comunicazione è diventata molto differente, dai media alle modalità di raccontare storie. Il design è diventato più personale e tecnologico, ma la sua natura è sempre la stessa.
Un amore forte per il legno e gli elementi naturali, il rispetto per l’ambiente, per la tradizione coniugata alla più spinta contemporaneità caratterizza il lavoro di Michele De Lucchi e del suo “circle” interdisciplinare di progettisti, innovatori, umanisti e futurologi con cui progetta palazzi, musei, interni, design, piccole sculture, sviluppo urbano o progetti di grande complessità. Era nel gruppo di Sottsass agli esordi di Memphis. È oggi forse il più importante e ricercato protagonista della Milano che cambia.
2000/2020 In vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
Dall’inizio del nuovo millennio l’ondata digitale ha cambiato il modo di approcciare le più svariate realtà quotidiane e lavorative, creando enormi potenzialità che sono in continuo sviluppo. Ci sono piattaforme che promuovono il "download design", sistemi di prototipazione rapida, stampanti 3D e macchine a controllo numerico dalle sofisticate tecnologie. Inoltre, diventa sempre più facile fotografare, filmare e scrivere e si stanno sviluppando nuovi modi di narrazione che mescolano tutti questi registri espressivi coniugati su supporti digitali. Data la rapidità di progressione è oggi possibile parlare di nuove libertà progettuali, ma sono anche necessarie le capacità di scoprire nuovi usi del potenziale tecnologico a disposizione.
Quando il Temporary Museum di Superstudio ospita per la prima volta la collettiva della Tailandia è quasi una scommessa. Un paese inusuale sul mercato del design, ma ricco di promesse e con un punto di vista molto particolare, un mix sapiente di artigianato, manufatti, tradizione e voglia di rinnovamento.
Nel 2011 si tratta di una piccola presenza nell’Ex Ansaldo di via Tortona, dentro al progetto complementare “Innovation/Imagination” sempre curato da Superstudio in collaborazione con SlideArt: una collettiva con il meglio del design tailandese e i vincitori del prestigioso DEmark (Design Excellence Award) che premia design, innovazione e funzionalità, il tutto a cura del ricercatore e designer tailandese Eggarat Wongcharit.
L’anno successivo la collettiva si trasferisce al Superstudio Più per 3 anni consecutivi, occupando uno spazio importante e diventando un vero e proprio padiglione nazionale grazie anche a importanti investimenti a sostegno delle aziende da parte del governo...
Ogni anno le installazioni di Lexus durante il Fuorisalone raccontano emozionanti storie visuali con il contributo dei grandi nomi dell’architettura e del design. L’auto c’è o non c’è, e si racconta attraverso simboli e rappresentazioni del movimento e della fluidità vicine alle arti della contemporaneità. L’ultima performance, uno show di danza, luci e tecnologia, curata dallo studio Rhizomatiks, al Superstudio nell’ultima Design Week, ha regalato una esperienza unica e indimenticabile.
Il mondo dell'automotive ha subito una sensazionale trasformazione negli ultimi trent'anni, rendendo visibile l'elemento creativo che era celato dietro la parte progettuale: processi industriali, cambiamenti sociali, nuovi sistemi di propulsione, una visione dell'autoveicolo non più come status symbol, ancora testimone del lifestyle ma prima di tutto "oggetto consapevole". Il design non più semplice elemento estetico ma pilastro della ricerca...
Il desiderio di vita all’aperto è diventato così percepibile che le aziende oggi si muovono tra design scienza e ricerca per soddisfarlo al meglio. Interessante iniziativa di Pratic che ogni anno, in collaborazione con diverse Università, indaga tra i desideri della gente e le tendenze del mercato.
Il cervello umano predilige da sempre le strutture outdoor o meglio, nulla come le strutture esterne, di protezione, sono in grado di mettere in equilibrio l’emisfero destro e l’emisfero sinistro del cervello umano. Questo è uno degli interessanti risultati che emergono dalla nuova ricerca neuroscientifica “Design for Well-being” nata dalla collaborazione pluriennale tra Pratic e lo staff del dottor Stefano Calabrese dell’Università IULM e dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
“Questa è la terza delle ricerche che realizziamo negli ultimi anni con i medesimi partner”, racconta Edi Orioli, vicepresidente di Pratic, “Dopo quelle sul colore e sulla luce naturale”. “Il colore ci interessava”, continua, “Perché un paio di anni fa avevamo inaugurato il nostro nuovo sistema di verniciatura Qualicoat Seaside che tutela dal rischio corrosione salsedine, con la posa di vernici dalle alte prestazioni anti-aging fornite dai migliori fornitori internazionali sul mercato. Per la luce è intuibile; il nostro core business è proteggere i clienti dalla luce diretta, dal caldo e dai raggi più fastidiosi del sole”.
Dal SUPERSTUDIO sono passati tutti i più grandi protagonisti del design contemporaneo internazionale, grazie ad un innovativo modo di mettere in scena i progetti con installazioni emozionali, architetture temporanee, contaminazioni tra arte e design e allargando i confini a tutto ciò che è lifestyle. Gisella Borioli, founder e direttore creativo, e Giulio Cappellini, art-director, vi raccontano come è nata e si è sviluppata l’idea di una manifestazione complementare al Salone del Mobile al nuovo Superstudio Più nel 2000 e come è diventata il motore di un nuovo modo di presentare il design. Tutta la città ne ha seguito l’esempio, con la nascita di molti District temporanei del design riuniti sotto il cappello della Milan Design Week, la più importante del mondo.
Guarda il video sul canale Youtube Superstudio Tweb.
Superstudio è felice di sostenere il progetto “Designers for Bergamo” e ti invita alla diretta streaming oggi dalle ore 18.00 sui canali Facebook e Instagram di DimoreDesign per scoprire questo emozionante progetto che vede la partecipazione di grandi nomi del design tra cui Alessandro Mendini, Paola Navone, Fabio Novembre, Aldo Cibic, Franco Raggi, Italo Rota, Alessandro Guerriero, FormaFantasma, Luigi Baroli e Giulio Iacchetti.
Intervengono Paola Antonelli (senior curator MoMa di New York), Giacinto Di Pietrantonio (curatore del progetto DimoreDesign e docente dell’Accademia di Brera), Giovanna Ricuperati (Associazione Marketing +39; MULTI), Gisella Borioli (SUPERSTUDIO), Massimo Farinatti (ADI Lombardia), Carlo Branzaglia (IED Milano).
Il suo stile raffinato, essenziale, con una forte e riconoscibile identità visiva, è forse la chiave di un successo che tocca vari ambiti della progettazione in campo internazionale, grazie anche a due studi a Milano e New York. È stato tra i primi architetti a far parte della “banda” di giovani progettisti che Giulio Cappellini ha raccolto intorno a sé per le prime esposizioni al Superstudio fin dall’inizio del millennio. Esperienze per noi, e per lui, indimenticabili.
2000/2020 In vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
È cambiato tutto e non è cambiato niente. Forse siamo diventati più bravi, più veloci ed abbiamo preso una consapevolezza nel fare le cose.
C’è stata una popolarizzazione del design?
Io credo di sì ma non tanto come massificazione, secondo i parametri classici. Io credo che il design sia diventato più grande come modello intellettuale. Vent’anni fa parlare di design era già abbastanza “massificato” ora lo è diventato ancora di più. Più persone nel mondo si avvicinano a questo universo, e non è stato semplicemente l’arrivo delle grandi catene che hanno venduto o stanno vendendo il design cosiddetto democratico ma semplicemente il design è diventato più interessante, più ampio...
Un giovane designer di talento, con una lunga militanza a fianco di Giulio Cappellini, garanzia di una visione aperta e consapevole sulle esigenze del design, ci regala una riflessione su come affrontare la progettazione dopo la lezione del corononavirus. I mesi del forzato lockdown ci hanno fatto capire i veri valori e forse pentire di tutti gli eccessi e le eccedenze che hanno invaso le nostre case e le nostre vite.
"Le prossime tendenze nel mondo del design non saranno di tipo stilistico ma si parlerà di consapevolezza progettuale.
I nuovi limiti non saranno superati da nuove forme, ma avranno bisogno di nuove soluzioni.
Mentre prima il compito del designer era quello di guardare il mondo con occhi differenti ora è quello di guardarlo con occhi nuovi e per fare ciò, ritengo occorra fermarsi e studiare ciò che ci accade attorno, per poter quindi ridisegnare i nuovi scenari domestici ed allestitivi.
È estremamente riduttivo pensare che un buon progettista nel 2020 si limiterà a creare oggetti belli e funzionali; ci siamo accorti tutti da tempo -anche se qualcuno ha paura di sentirselo dire- che non ha proprio senso continuare a disegnare decine di prodotti per saturare il mercato, presentarli nelle fiere di tutto il mondo, per poi forse, metterli a catalogo con un anno di ritardo, vendendone numeri irrisori...
16 anni fa, allora studente di design, Cristian Confalonieri ebbe con alcuni amici una intuizione geniale: cercando di pianificare cosa vedere in città durante la design week si accorse che sul web c’era poco o nulla. E’ nato così il sito Fuorisalone.it divenuto poi il portale che riunisce tutte le mostre e i progetti della Milano Design Week. Ha co-fondato l’agenzia Studiolabo che si occupa di design della comunicazione e marketing territoriale. Raccogliendo un invito dell’Assessora Cristina Tajani, coordina il Tavolo Interzone di cui fanno parte tutti i player più importanti del design, tra cui Superstudio.
Nel 1991 gli show-room di design si riuniscono per la prima volta sotto una guida ufficiale con il nome Fuorisalone, su iniziativa di Gilda Bojardi. Nel 2000 la nascita dei distretti del design, su impulso di Superstudio che apre i suoi spazi al design, con la conseguente nascita di Zona Tortona. Poi lo sviluppo di altri distretti come Brera e Ventura Lambrate…. Qual è il segreto del successo del Fuorisalone, un evento che tutto il mondo ci invidia e cerca invano di imitare?
Penso che il successo del Fuorisalone sia strettamente legato all’impossibilità a definirlo. E quindi a replicarlo. E’ un evento o una fiera? E’ BtoB o BtoC? e via dicendo. E’ un non-modello strettamente italiano, anzi milanese. La dimensione della città, una piccola metropoli come viene spesso chiamata, è un elemento fondamentale della riuscita dell’evento. In poco tempo riusciamo ad attraversarla e tutti i quartieri (poi diventati zone, ora district) si sentono coinvolti...
Nella settimana destinata al virtual-design (e oltre), dal 15 al 30 giugno, @AT SUPERSTUDIO MAGAZINE dedica il nuovo palinsesto SUPERDESIGNVIEW a raccontare il mondo del progetto e dell’innovazione. Interviste ai grandi protagonisti, incontri con talenti visionari, video, tendenze, gallerie fotografiche, recensioni e altro ancora terranno accesa l’attenzione sul mondo della produzione, del progetto e della creatività. E apriranno una finestra sulle installazioni previste per Superdesign Show 2021 (da aprile 2020 spostato per forza maggiore all’anno prossimo).
Aggiornato quotidianamente, SUPERDESIGNVIEW aggiunge un nuovo punto di vista al fermento del settore, nuovamente in piena attività perché è il momento di #ORARICOMINCIAMO.
Non perdete @AT SUPERSTUDIO MAGAZINE digitale. Oltre alle collaborazioni con gli specialisti è aperto agli interventi dei suoi lettori. Anche al vostro. Se avete qualcosa da dire, scriveteci. Vi aspettiamo.
Redazione: areart@superstudiogroup.com
Alla sua prima presentazione nel Basement di Superstudio nel 2009 Luca Nichetto, scelto tra molti giovani progettisti, ha vinto il premio Internazionale di Elle Décor. Alla seconda ha progettato una Prosciutteria di design in tutti i dettagli piazzata in una architettura temporanea sul tetto. Dopo, tutto un crescendo l’ha portato da Venezia, dove ha aperto il primo studio, fino in Svezia, dove è approdato per amore e dove si è fermato. Oggi è un affermato designer multidisciplinare che ha collaborazioni in tutto il mondo, colleziona premi internazionali, è ospite di retrospettive in città come Venezia, Parigi, Londra, Stoccolma.
In vent’anni dal 2000 al 2020 che cosa è cambiato e che cosa cambierà?
L’inizio del 2000 è anche quando ho cominciato a fare il designer. Ricordo quando venivo a Milano, la fiera era ancora in centro e gli eventi del Fuorisalone li contavi su una mano. Il Fuorisalone era più romantico all’epoca, c’era Spazio Krizia con Ingo Maurer e Ron Arad piuttosto che Driade in via Manzoni e via dicendo. Non so se fosse internazionale perché c’era il mondo ma era una dimensione più umana dove riuscivi ad avere il tempo per parlare con le persone. Dal 2010 in poi è andato fuori controllo, è diventato un circo, dove puoi trovare degli eventi con un certo tipo di qualità o capitare in mezzo a situazioni che non riesci a capire, con una sorta di inquinamento visivo abbastanza stancante...
Il suo primo approccio col design è stato da neolaureata alla inaugurazione del Design al Superstudio proprio a fianco di Giulio Cappellini, che ne aveva intuito il talento. Passo dopo passo Ilaria Marelli si è inserita tra i designer contemporanei affermati mantenendo il suo approccio fresco e curioso a tutte le esperienze che questo comporta, dal progetto dell’oggetto alle installazioni all’art direction, sfiorando anche la moda.
Nel tuo iniziale contatto con Superstudio Design eri insieme a Cappellini per la prima esposizione. Cosa ricordi di quella esperienza?
Mi ricordo perfettamente di quando venimmo a vedere lo spazio – io ero super adrenalinica, mi sembrava una sfida emozionante, molti colleghi invece dicevano “Giulio è matto, come si fa adesso a due mesi dal Salone a rimettere in gioco tutto quanto preparato! ”… beh aveva ragione lui! Fiumi di persone in una zona fino ad allora sconosciuta ai più, un allestimento di grande respiro e… c’erano anche i miei primi prodotti! Mi ricordo la foto per la stampa insieme a Morrison, Wanders e i Bouroullec, quasi fossimo designer “alla pari”, mentre io ero una giovane neolaureata al primo approccio al design… mi emoziono ancora al pensiero!...
Jacopo Foggini, più artista che designer, si è appropriato di una materia inusitata, il metacrilato, di cui si è innamorato da piccolo. Ne ha fatto la base della sua produzione artigianale e esclusiva di oggetti belli, colorati, unici, teatrali, leggeri e anche giganteschi. Oggetti liberi che seguono le ali dell’immaginazione e forgiati manualmente, con la materia portata a più di 200 gradi. Al Superstudio ha portato, nel 2004, i suoi onirici fiori con anima di luce e un monumentale chandelier.
Da dove nasce la passione per il metacrilato?
La mia passione per il metacrilato, materiale comunemente usato per produrre catarifrangenti delle macchine, è nata nelle aziende di famiglia. Una notte, all’età di cinque anni, mi sono intrufolato nella fabbrica di materiali plastici e ho visto fuoriuscire dal “naso” di uno degli enormi macchinari, una goccia rossa di metacrilato. Da allora questo materiale è entrato nel mio immaginario, e come un seme, lentamente negli anni, è cresciuto fino a diventare la mia vita. Negli anni ’90 ho iniziato a sperimentarne l’utilizzo creativo, affascinato dalle sue qualità cromatiche ed estetiche.
CLUB MILANO, apprezzato magazine free press bimestrale di lifestyle, moda e design con interviste e approfondimenti, distribuito in oltre 200 location selezionate, ha intervistato Gisella Borioli su architettura, design, moda, formazione e soprattutto di futuro, che non potrà non essere guidato dal faro del sapere.
Sul sito di @AT, il magazine online di Superstudio Group, ha scritto un editoriale che ha un titolo chiaro e diretto: “La nuova responsabilità degli architetti”. Quanto saranno importanti queste figure e, in generale, il sapere e la competenza una volta che questa crisi sanitaria sarà finita?
Il centro del discorso è proprio questo: sapere e competenza. Il mondo è fatto di luoghi chiusi e aperti, dove viviamo e ci incontriamo, dove lavoriamo e ci confrontiamo. Le persone competenti come medici, scienziati o professori sono basilari perché risolvono i problemi che aleggiano intorno a noi. Il compito di progettare gli spazi dove queste persone – e non solo loro, ovviamente – possano trovare le risposte ai problemi è prerogativa degli architetti...
Una diretta interessante, organizzata da Istituto Marangoni, rimasta visibile solo per i pochi fortunati che l’hanno seguita su Instagram. Noi c’eravamo e riproponiamo i passaggi più importanti dell’intervista di Giulio Cappellini a Rossana Orlandi, gallerista e curatrice che in pochi anni ha creato con il suo spazio milanese un punto focale per tutto il mondo del design, dando la possibilità a giovani talenti di esporre accanto ad acclamati artisti e designer, un mix tra arte e design con forti contaminazioni, un linguaggio multiculturale e idee sempre avant garde.
G.C. Questo periodo ha cambiato le nostre vite, le nostre attitudini, ciò di cui abbiamo bisogno, il modo in cui viviamo a casa e in ufficio. Penso che oggi e ancora di più nel futuro ci saranno grossi cambiamenti per tutto il mondo del design. Dobbiamo pensare a una nuova consapevolezza e coscienza del design. Cosa ne pensi Rossana?
R.O. Assolutamente. Questa esperienza enorme, incredibile, inaspettata ha cambiato la nostra vita per sempre. Durante questo “blackout” abbiamo capito ciò di cui abbiamo veramente bisogno. Quando parlo con le persone mi dicono che sono usciti in terrazza per la prima volta, che il loro sofà non è comodo, che la loro casa è bella ma manca di tante cose…
Gli imperdibili appuntamenti che Ventura Projects realizzava a Milano durante la Design Week non ci saranno più. Chiude lo studio olandese che aveva fatto scoprire con il design nordico e avant-garde luoghi decentrati come Lambrate e i dintorni della stazione Centrale.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, venerdì 15 maggio, e ha lasciato sbigottito il mondo del design e del Fuorisalone di Milano. Prima vittima eccellente del post-coronavirus, Margriet Vollenberg ha annunciato la chiusura del suo progetto di design temporaneo Ventura Projects che aveva portato una ventata di novità, di imprevisto, di scoperta nella Design Week di Milano. Primi ad aprire al pubblico degli architetti e dei giovani creativi l’area in trasformazione di Lambrate e poi coraggiosi a recuperare per il design i Magazzini Recordati nei pressi della Stazione Centrale richiamando così l’attenzione del Comune e delle Ferrovie sulle possibilità di quelle strutture da tempo abbandonate.
Prima donna che ha valorizzato il design polacco fuori dai confini della sua Polonia, il suo mentore è stato Alessandro Mendini con cui ha lavorato e collaborato a lungo. Al lavoro di designer, di scultrice, di art-director alterna la curatela di mostre, come quelle dedicate al suo maestro a Poznam nel 2004 in occasione dell’ingresso della Polonia nella Comunità Europea e nel 2014 a Wroclaw nell'anno in cui è stata la Capitale della Cultura Europea. Al Superstudio è approdata nel 2011 e molte altre volte ancora.
Dorota tra Polonia e Italia, come è successo?
Il mio studio da anni si trova sull'Alzaia del Naviglio Grande di Milano ma in città sono arrivata oltre vent'anni fa per uno stage in Atelier Mendini. Ho studiato in Polonia, nella Università d’Arte di Poznań, Facoltà di Design e di Architettura d’Interni con una tesi sul Biodesign. Ho vinto tre premi per la migliore laurea e così avuto la possibilità di partire all’estero per approfondire i miei studi. Ho scelto l'Italia, per la sua ricchezza culturale, la sua antica storia, la bellezza del suo paesaggio delle sue tradizioni e della sua gente. Ho girato l’Italia e sono approdata a Roma, per me la città più bella del mondo con le sue piazze, le sue fontane, i giardini, con le ali dei angeli nei quadri e nelle sculture del Ponte dell' Angelo. E così ho continuato gli studi a Roma. Pensavo anche a Milano ma in quegli anni non esisteva la Facoltà di Design al Politecnico...
Le nuove sfide del fare impresa, la rimodulazione del lavoro e dei suoi ambienti, il ripensamento degli spazi pubblici, del commercio e della cultura sono solo alcuni dei numerosi argomenti trattati durante il webinar, che si è rivelato una preziosa occasione di riflessione sulle prospettive future.
Per coloro che non hanno potuto assistere alla diretta “Sarà un nuovo Rinascimento? Così riparte l’Italia del design” con Gisella Borioli, Giulio Cappellini e Aldo Cibic, ecco il video integrale dell’evento.
Eco Social Designer, come lui stesso si definisce, ha la speciale capacità di far scaturire bellezza anche dagli scarti industriali. Un tema quanto mai d’attualità in tempi di sostenibilità e economia circolare. La sua prima mostra fu proprio al Superstudio 13, nel 2012. Sedute che parlano di un pensiero diverso sui rifiuti della nostra civiltà.
Raccontami la tua scelta di diventare eco-social designer o il “designer dei rifiuti” in anticipo sui tempi.
Era il 2008 e lavoravo come designer a tempo indeterminato per un’azienda di packaging, ma, dopo 5 anni, sentivo che la realtà aziendale era troppo stretta e avevo bisogno di “parlare con la mia voce”. Ero già molto affascinato e incuriosito dagli scarti plastici e vitrei che risultavano nel processo produttivo e mi ricordo che li raccoglievo per studiarli e reinterpretarli. Presto capii che, oltre a realizzare delle opere con i materiali di scarto che trovavo, avrei potuto attingere a molto più materiale aiutando le aziende a riciclare. Ogni mia creazione diventava via via sempre di più una mano all’ecologia, a cui velocemente unii anche la partecipazione attiva di associazioni sociali...
Sarà un nuovo Rinascimento? Così riparte l’Italia del design: Borioli, Cappellini e Cibic protagonisti del webinar di Matrix4Design e Superstudio.
La nostra vita sta cambiando. Lo vediamo ogni giorno: a causa delle misure prese per fronteggiare l’emergenza COVID-19 siamo stati costretti a modificare profondamente il nostro modo di lavorare, di muoverci, di pensare. Lo spazio attorno a noi ha assunto dimensioni nuove, in cui la tecnologia è diventata sempre più presente e ci ha aiutato a ridefinire ruoli, contatti e relazioni.
Eppure, tutto questo non può bastare. Ci attendono mesi in cui saremo chiamati a immaginare l’impensabile e a farlo con flessibilità e creatività, scardinando consuetudini decennali per sviluppare un’idea innovativa di società, fondata su un diverso modo di concepire prodotti e servizi...
Eclettica, curiosa, visionaria, pratica, generosa, open mind, mai banale, femminile nel senso migliore del termine. Ama i colori del Sud del mondo, i viaggi, le tradizioni quanto le soluzioni innovative e inaspettate. Una esperienza a 360° nel mondo del design, coronata da successi e premi internazionali. Paola Navone è un "unicum" e un fiume di parole. Per lei, fin da quando era bambina, il design è sempre stato “come una frittata: ai funghi o alle zucchine, basta che sia buona”.
2000-2020, in questi 20 anni che cosa è cambiato? E che cosa cambierà nell’ultimo anno che ci porterà al 2020?
Secondo me è solo cambiato che, se Dio vuole, c’è più libertà.
E’ già una bella risposta.
Non è che puoi analizzare i cambiamenti, il vero cambiamento è che oramai tutto convive e tutto può convivere sempre di più. Cosa cambierà? Cambierà che questo grado di libertà crescerà.
Trovi che questa libertà si esprime anche con il fatto che il design è andato a intercettare mille altri prodotti, mille altri bisogni, mille altre espressioni?
Diciamo che c’è più libertà da parte di chi consuma il design, che è molto meno oblativo rispetto a prima...
Un conversazione live per condividere sapere e prospettive tra Gisella Borioli, CEO Superstudio Gruop, e Giulio Cappellini, Art Director e Brand Ambassador dell'Istituto Marangoni.
In diretta Instagram Giovedì 30 aprile ore 17.30, sui canali IstitutoMarangoni_MilanoDesign e Superstudiogroup.
In inglese.
A Milano tutti ricordano quell’aprile del 2000 in cui in una sconosciuta via Tortona, in una fabbrica dismessa, nasceva a sorpresa un modo alternativo e quasi ludico di presentare il design complementare a quanto faceva Il Salone del Mobile con la sua fiera dall’importante funzione commerciale. Comincia così l’avventura di Gisella Borioli nel design nel nuovo Superstudio Più, con la complicità e l’adesione dell’amico Giulio Cappellini, imprenditore e talent-scout di larghe vedute. Artribune ha voluto fare il punto con una intervista alla fondatrice.
Sono passati vent’anni dalla nascita di Superstudio Più e dalla prima presentazione di design, con Cappellini e una serie di giovani designer poi diventati delle star. Quali sono i ricordi a cui è più legata?
Ricordo con sorpresa quando ho chiamato Giulio Cappellini, con cui avevo collaborato in precedenza per la mia testata Donna, a vedere la porzione di fabbrica delabré appena acquistata dalla General Electric. Era poco più di un mese prima dell’inizio del Salone del Mobile 2000 in cui pensava di far vedere i nuovi prodotti della Cappellini in uno stand come al solito...
Dal 2000 vive e lavora proprio nel cuore di Milano dove si è contemporaneamente sviluppato, a partire da Superstudio, il Fuorisalone nei district. Nella ex-fabbrica di turbine, trasformata in straordinaria abitazione e studio, con terrazza panoramica sulla zona Tortona, sviluppa senza sosta progetti diversi e fantasiosi, spesso irriverenti, in ogni direzione, dall’Italia alla Cina. Come imprenditore, ha creato una azienda di pop-design che segue, felicemente, le mode. Indicando una tendenza.
Anche tu, come Superstudio, sei stato il primo ad intuire che la “zona Tortona” delle grandi fabbriche in disuso, quella tra la via Bergognone e la circonvallazione esterna, avrebbe potuto rinascere con la creatività. E anche tu hai trasformato in casa-studio-spazio espositivo un edificio industriale senza snaturarlo.
Nel 1998 abbiamo acquistato una palazzina industriale degli anni ’30 facente parte del complesso Riva Calzoni, all’angolo fra via Solari e via Stendhal. Era un edificio su quattro piani, tutto rivestito in mattoni rossi, al cui interno erano collocate la sala prove delle turbine e gli uffici degli ingegneri che le progettavano...
Oggi avrebbe dovuto essere il primo giorno di apertura ufficiale del Salone 2020, con il corollario del Fuorisalone in città e di Superdesign Show al Superstudio.
Ci mancano immensamente la Milan Design Week, lo tsunami benefico di creatività, la frenesia, la curiosità, la socialità, la bellezza, l’innovazione, la visione, il mondo intero che, per una settimana, ne erano la vita. Proviamo a risentirne l’atmosfera con questa breve intervista del 2018 di Sky TG24 a Gisella Borioli, project leader di Superdesign Show. L’appuntamento è rimandato tra un anno esatto.
Guarda il video di Sky TG24
E’ l’indiscusso ambassador del design e dello stile italiano nel mondo. Architetto, designer, curatore, ha lanciato tanti giovani creativi oggi divenuti stelle internazionali e ha prodotto con la Cappellini pezzi iconici, ancora oggi “long seller”.
E’ art director di Superdesign Show e cura il progetto SuperCampus che presenterà durante la design week 2021 sempre al Superstudio.
Cappellini ci racconta in video come l’emergenza Covid abbia di fatto creato un nuovo modo di immaginare e abitare lo spazio, di vivere e di comunicare. Rinnovate abitudini, smart working, una inedita concezione del tempo che ritroveremo nel progetto SuperCampus, con il miglior design italiano e internazionale.
Guarda il video sul canale YouTube Superstudio Tweb: youtu.be/nZYy4hCViho
Smart working, progetti futuri, un libro che racconta i 20 anni di design al Superstudio, …
Gisella Borioli si racconta in un video per Design Resistenza, movimento che nasce dall’esigenza di condividere e raccontare quello che il settore del design sta vivendo in questi giorni difficili.
designresistenza.it
Cosa sta succedendo? Semplicemente l’annullamento della Milan Design Week con Salone e Fuorisalone anche nella data di giugno 2020 ha messo in fibrillazione tutto il mondo del design e dintorni, compresi organizzatori, comunicatori, istituzioni. Aprile 2021 appare molto lontano per la tribù dei cre-attivi quali sono designer, architetti, imprenditori abituati a precorrere i tempi. Così le idee fibrillano e i progetti prendono forma. Virtuali e non.
Ecco che Brera Design District lancia il suo rinnovato fuorisalone.it a giugno e un ampliamento della Fall Design Week a ottobre. Interni sotto la guida di Gilda Bojardi potrebbe festeggiare il trentesimo dell’influente testata con un macro evento come quelli che è abituata a organizzare alla Università Statale e altrove con il supporto di tutti i brand più importanti...
"E’ proprio nei momenti più difficili che la tensione non deve cedere e la creatività deve sempre pensare al futuro.
Superstudio Più è uno spazio aperto, eclettico, sempre pronto a nuove interpretazioni e trasformazioni. E Superdesign Show, l’evento della Milan Design Week che ha dato il via al Fuorisalone nei quartieri vent’anni fa, al prossimo appuntamento sarà ricco di sorprese.
Il nuovo allestimento per la manifestazione del design avrà come filo conduttore il rosso, che collegherà, ora sulle pareti e ora sul pavimento, le diverse installazioni.
Luci sospese nel vuoto creeranno un effetto magico.
Mai come ora il compito del design è quello di creare bei progetti ma soprattutto di far sognare il pubblico!"
Giulio Cappellini, art director Superdesign Show
Sembrava una pazzia, tre anni fa, l’idea di Gisella Borioli, CEO di Superstudio Group, di reintitolare “Temporary Museum” l’evento tutto sommato commerciale che ospitava al Superstudio Più fin dal 2001 alcune aziende di design che avevano scelto di esporre in zona Tortona, diventato quartiere espositivo complementare al “Salone del Mobile” di Rho, a Milano. Sembrava una follia porsi un museo contemporaneo come punto di riferimento per costruire una esposizione multipla di brand ciascuno con una ben precisa e diversa identità e chiedere loro il sacrificio di chiudersi in lunghe “gallery” misteriose anziché aprirsi in stand espansivi, di rinunciare al giganteggiare del logo esterno a favore di una segnaletica discreta e uniforme, di impegnarsi in una esposizione artistica
Breve intervista a Giulio Cappellini, architetto, che ben conosce l’evoluzione del design a Milano e in zona Tortona essendone, fin dall’inizio del fenomeno, uno dei più brillanti e coraggiosi protagonisti.
Milano capitale del design internazionale?
Milano da molti anni rappresenta nel mondo il punto di riferimento del design internazionale, il luogo dove durante la settimana di Aprile si danno appuntamento designer, architetti, stampa, clienti, opinion leader. Si possono vedere le nuove tendenze e tracciare un panorama del design, del modo di abitare del prossimo futuro ...