[Tunnel 29] – Il design per un mondo post-apocalittico è l’esposizione presentata nella sezione Discovering di Superdesign Show concepita e realizzata dal Centre for Creativity di MAO, Museo di Architettura e Design di Lubiana. Lo scenario ipotizzato prima ancora degli eventi pandemici è post apocalittico, ma l’ingegno, la progettazione e la creatività dei designer sloveni selezionati lo trasformano nel manifesto di nuove soluzioni possibili.
“I maggiori problemi del mondo sono il risultato della differenza tra come la natura funziona (sistema) e il modo in cui le persone pensano (lineare)” questa frase profetica è stata scritta nel 1972 dall’antropologo e psicologo Gregory Bateson nel saggio “Verso un’ecologia della mente”. E partendo proprio da uno scenario cupo in cui il mondo è deprivato delle sue risorse, l’uomo controllato e limitato nelle sue libertà, Mika Cimolini la curatrice dell’esposizione [Tunnel 29], in mostra dal 4 al 10 settembre nella sezione Discovering di Superdesign Show, invita i designer e i visitatori ad abbandonare la loro zona di comfort e trovare soluzioni di design adatte alla realtà che viviamo e vivremo. Come possiamo prepararci per l'inevitabile apocalisse preannunciata dai virus e dalle catastrofi climatiche? Come possiamo comportarci quotidianamente per, eventualmente, evitarla?
L’esposizione presenta i lavori di oltre 30 designers sloveni chiamati a misurarsi con tre settori fondamentali della vita quotidiana e della progettazione: abitazione, produzione e alimentazione. Per dare un’idea di cosa aspettarsi in mostra, abbiamo scelto un progetto rappresentativo per ognuno dei tre ambiti.
Abitazione: Giardino in cemento di Tina Rugelj. Una collezione di piccoli complementi d’arredo da esterno realizzata in fibrocemento naturale, un materiale leggero e durevole che resiste a tutte le intemperie e non mette in pericolo la salute umana o l'ambiente. Ogni pezzo è completamente riciclabile, con un ciclo di vita di almeno 60 anni, per una impronta ecologica ed economica irrilevante. Oltre alle lampade e ai mobili fioreria, troveremo una piccola cuccia per gatti.
Produzione: Donne che ricamano un racconto di Oloop. Il progetto realizzato in collaborazione con l'associazione filantropica Up (Speranza) è il racconto e il frutto di una collaborazione. Una parete di tessuto ricamata a mano creata nella Casa della Felicità a Jesenice e nella Casa d'Asilo Vič a Lubiana. Un viaggio creativo di otto mesi dove donne di diverse età, nazionalità, religioni e esperienza di vita hanno potuto narrarsi in un ambiente sicuro e inclusivo pensando alle cose che occupano un posto speciale per loro. Le autrici del progetto hanno tradotto le loro parole in simboli visivi ricamati poi sulla parete in tessuto che diventa testimonianza dell’esperienza dell’immigrazione, della richiesta di asilo e dell’energia e speranza che le motivano.
Alimentazione: Sempre in fiamma di Tojo.i.to (Tomaž Čeligoj) un camino da giardino per scaldare anima e corpo, richiamare antiche tradizioni, nutrirsi con semplicità. Realizzato in ferro grezzo, accoglie i segni del tempo che gli conferiscono nobiltà. Ritrovare la ritualità del fuoco intorno cui ci si ritrova, preparare il cibo correttamente grazie alla trasformazione in un barbecue primordiale, vivere più vicini a noi stessi e alla terra, questo è il valore di “Sempre in fiamma”, un progetto dove il design diventa senza tempo.