Una piccola personale di Flavio Lucchini inaugura a Milano, 19 opere che escono dalla loro consueta sede, il FLA Museum per approdare in un luogo unconventional ma di grande sensibilità, Studio Lombard, studio commercialista che negli ultimi anni si è impegnato sempre di più sui temi dell’economia circolare, della sostenibilità, delle società benefit e delle imprese sociali e culturali.
Quale migliore vetrina di White Show, la fiera della moda contemporanea da ventidue anni al Superstudio e dilagata nel Tortona District, per cinque giovani designer che, incoraggiati e supportati da Istituto Marangoni, vogliono cambiare il mondo del fashion?
Dal 15 al 17 giugno, WHITE torna al Superstudio Più di via Tortona 27 con una nuova edizione dedicata interamente alla moda estiva. Con oltre 100 brand internazionali, l'evento si conferma un punto di riferimento per l'eleganza e la versatilità delle collezioni prêt-à-porter e capsule vacanziere, che ammiccano agli amanti delle destinazioni esotiche e dei resort di lusso sparsi per il mondo.
La Settimana della Moda Uomo si sta per concludere a Milano. La città si è trasformata in un’esplosione di creatività, eleganza e stile grazie all’intenso programma di quest’anno: settantaquattro appuntamenti tra sfilate, presentazioni e numerosi eventi dedicati al mondo fashion. Tra le location scelte per ospitare questo tipo di iniziative si inserisce anche Superstudio, che questo fine settimana ha aperto le sue porte a marchi iconici come Dsquared2, Andersson Bell e Federico Cina. È il momento di segnare nella propria agenda gli appuntamenti di questa incredibile settimana che sta per terminare.
Al via a Milano la settimana della moda donna primavera/estate 2024, tra debutti e conferme, cambi di poltrone e ritorni. In agenda 176 appuntamenti di cui 62 sfilate fisiche e 5 digitali, 76 presentazioni e 33 eventi. Per show sempre più impressivi le maison cercano spazi duttili e plasmabilii che facciano da cornice e gli hub di Superstudio si confermano tra le location preferite.
Al Maxi di via Moncucco 35 Moschino celebra i 40 anni della maison (Giovedi 21 h 18.00), mentre Sabato 23 in Via Forcella 13 sfila Jordan Luca. Il White Show, iconico content show milanese dedicato alla moda contemporanea tornerà al Superstudio Più con il suo carico di novità dal 22 al 25 settembre.
In questi giorni è uscito il volume “Il design del tessuto italiano”, edito da Marsilio, nel quale Vittorio Linfante docente di Fashion Design, Branding e Comunicazione presso il Politecnico di Milano, e l’iconografo Massimo Zanella hanno scelto di raccontare “in libertà” la storia dei tessuti che sono forse l’ingrediente primo della nostra moda… e ben altro.
Capita a volte che i sogni si materializzino in modo inimmaginabile nella testa di un altro. E’ quello che succede quando vedi un’idea, che hai pensato prima, realizzata poi dove e da chi non avresti mai potuto pensare. E’ quello che è successo a Flavio Lucchini, founder e presidente di Superstudio Group e artista residente: trovare casualmente su Instagram l’immagine di una città di grattacieli dove grandi sculture urbane che parlano della fascinazione della moda incombono sugli abitanti (o forse robot?). E’ la PradaCity 2050 così come l’ha immaginata dopo la visita nel FlavioLucchiniArt Museum l’autrice del post, Crystal Martin, così come è sempre stata nella visione di Lucchini. Una città dove la moda l’arte il design l’architettura la creatività vanno di pari passo integrandosi a vicenda, in un panorama di generale bellezza. Un obiettivo anche per Prada?
Nel cuore delle vacanze, circa un mese fa, è mancato il grande stilista-filosofo Issey Miyake. Un caro amico di Flavio Lucchini e Gisella Borioli, founder di Superstudio Group, con cui ha condiviso l’avventura della moda e dell’arte fin dagli anni 70. Condividiamo il ricordo di Flavio Lucchini tratto dal suo libro autobiografico IL DESTINO, 90 capitoli che raccontano la storia della moda contemporanea e dei suoi protagonisti da un punto di vista molto particolare, intimo e dietro le quinte.
La Milano Fashion Week in arrivo porta nel grandioso spazio di Superstudio Maxi due sfilate di contemporary fashion che ci aspettiamo diversamente ma altamente spettacolari. E’ un ritorno nel calendario ufficiale quello di un brand storico e sempre innovativo come Diesel. È invece un debutto sulle passerelle milanesi quello del giovane brand giapponese Ambush®️...
Superstudio MAXI si trasformerà in passerella d’eccezione per due nomi protagonisti della prossima Milano Fashion Week Women’s Collection F/W 2022/2023, in programma dal 22 al 28 febbraio...
2002/2022. Vent’anni di White Show da un piccolo corner in Fiera nel 2001 al Salone indipendente più influente e internazionale di contemporary fashion arrivato al traguardo dei più di 500 espositori di qualità. Ogni volta un evento da non perdere per l’alto tasso di creatività e che ha saputo espandersi in modo esponenziale tenendo d’occhio i “segni del tempo”. Ripercorriamo insieme a Massimiliano Bizzi, suo geniale inventore, questa avventura che ha preso il volo proprio dal Superstudio...
1. Come White è diventato White?
White nasce quasi per caso, ma non è un caso che sia diventata il più importante salone di riferimento per il womenswear a livello europeo...
Giocose, pimpanti, sbarazzine, vitali, coloratissime, frizzanti. Sono le scarpe che Carla Foca, messinese di nascita, milanese di adozione, crea dal 2010. Un sentimento tutto siciliano sgorga dagli esuberanti colori della tavolozza: il blu del mare, il giallo dei limoni, il rosso dell’anguria. Dai primi modelli in creta agli oggetti unici e fantasiosi che oggi declinano l’arte nella moda (e la moda nell’arte). Una produzione ricercata che utilizza pellame di altissima qualità...
Carla Foca osserva la natura con semplicità, in tutta la sua ricchezza: «la flora, la fauna mi ispirano infinitamente...
Manila Grace ha presentato la nuova collezione “Musa” Primavera Estate 2022 firmata Gaetano Navarra. Dopo la sfilata, una cena con dj set al femminile e tanti ospiti...
In via Tortona 27 una due-giorni del marchio di moda Manila Grace. Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Manila Grace ha presentato negli spazi di Superstudio Più la sua “Musa”, la collezione Primavera/Estate 2022: il nome richiama sia le patrone delle arti, figlie predilette di Zeus sia la pianta del sud della Cina dalla quale Manila Grace ricava le fibre per i suoi tessuti.
Indipendenza, libertà, autoaffermazione sono state le parole alle quali il brand ha affidato i valori della sua donna contemporanea. La sfilata è iniziata nel segno di un gioco letterario: «Raccontami, o Musa, della tradizione che ha saputo innovarsi senza mai snaturarsi»...
Domenica 21 novembre al via al Superstudio l’edizione milanese di Kickit, fiera-mercato che presenta i trend più aggiornati dell’abbigliamento streetwear, arricchita da un’intensa agenda di laboratori, conferenze ed eventi culturali...
Non solo sneakers. Dal 2017 Kickit riunisce appassionati e collezionisti dello streetwear, proponendosi come mercato di riferimento per le ultimissime sull’abbigliamento di strada. Quest’anno il tema è quello della sostenibilità....
Sono già alcuni anni che questa bella iniziativa - nata nel 2017 da un'idea della giornalista Cinzia Sasso, moglie dell'ex-Sindaco Giuliano Pisapia – invita i creatori di moda ad aprire le porte dei loro magici atelier e ad avvicinare il pubblico a questo affascinante mestiere. Un successo annunciato che ha preso piede in tutt'Italia e allargato gli orizzonti ad artigianato d'autore e altre produzioni d'eccellenza. Con questa edizione si aggiunge anche l'arte, di casa al Superstudio Più. Sabato 23 e domenica 24 il nuovo FlavioLucchiniArt Museum, con il suo atelier e i suoi archivi, si schiude sui segreti e le meraviglie di un artista-imprenditore che ha fatto della bellezza e del significato della moda il fil rouge delle sue scelte di vita. E i posti sono andati tutti rapidamente esauriti...
Il 24 e 25 ottobre torna l’appuntamento con ApritiModa, manifestazione nata quattro anni fa per valorizzare l’“italianità” delle botteghe di artigiani, delle sartorie...
C’è un altro modo di pensare a una collezione, a una sfilata? Si c’è, se alla guida del brand sta la coppia di creativi giovani e open-minded Simone Rizzo e Loris Messina, con un’idea della creatività a 360° che segue le regole fluide della società di oggi.
Con la scelta coraggiosa di inaugurare ai fashion-show l’immenso spazio industriale periferico di Superstudio Maxi, con l’idea di ribaltare le regole mettendo al chiuso, dentro un misterioso tunnel la passerella e di lasciare fuori, in vista ma nel buio, backstage e servizi tecnici, con la sfida di tenere in piedi il pubblico e metterlo sul catwalk in una lunga fila di fronte alle modelle/i, la collezione Sunnei primavera/estate 2021 ha messo in scena la sua concezione...
Apre domani la nuova edizione di White Show. Un ritorno in pieno alla consueta mission di ricerca internazionalità e sguardo al futuro.
Il rinnovato format, un crossover di arte, design, cultura e tecnologia, caratterizzati dall’esplorazione mirata dei nuovi linguaggi del fashion e allestimenti speciali vede lavorare insieme il fondatore di White Massimiliano Bizzi con Beppe Angiolini, fondatore del concept store Sugar che dice “Il paradigma dei negozi post pandemia è destinato a modificarsi ed evolvere. È emersa una grande voglia di novità, i retailer devono tornare a fare ricerca per ritrovare identità sempre più forti con le proprie scelte di stile. White rappresenta la piattaforma di riferimento per la ricerca e le PMI, nonché una vetrina importante di supporto al Made in Italy”...
Veronica Magni, 29 anni, ci ha scritto ed ha suscitato il nostro interesse. Durante la pandemia, ha creato una collezione di borse tutte uniche, mai uguali, puntando sulla diversity e la tradizione come valori portanti.
“Era il mio gioco preferito”. Veronica usa queste parole per ricordare le intere giornate trascorse con la nonna a creare borsette con pezze di tessuto. Un gioco che un giorno è diventato un progetto maturo e adesso una professione vera e propria. Oggi le dà la possibilità di creare borse fashion dal tocco vintage grazie alla scelta particolare di tessuti spessi, colori e pellame. Le clienti stesse vengono coinvolte nel processo creativo di pezzi sempre unici e diversi, “proprio come lo è ogni donna con la propria e inconfondibile personalità”. Seguendo questa logica, il progetto di Veronica si distacca dalla fast-production, inserendosi all’interno della cerchia stretta e consapevole dei piccoli artigiani. Da poco ha inaugurato il suo brand Magni Collection, diventando ufficialmente una libera e coraggiosa professionista.
Audaci accostamenti dal fascino estraniante hanno sfilato al fashion show di Istituto Secoli che giovedì 8 luglio alle 17.30 ha reso visibile in live streaming sul sito ufficiale della scuola (www.secoli.com) le collezioni di 27 designer giunti alla fine del loro percorso accademico. Tra questi ve ne sono tre in particolare che, segnalati come migliori alunni della scuola, hanno aperto la sfilata, ambientato nell’ampio daylight di Supertstudio, con veri e propri esperimenti su tessuto.
Tra i diversi spazi della nostra ampia struttura, Istituto Secoli ha deciso di ambientare il suo “fashion tale” nel daylight che con la sua neutralità si è ben prestato alla presentazione delle diverse collezioni dei giovani talenti emergenti, che proprio qui hanno portato in passerella la concretizzazione dei loro sogni al termine di un percorso di studi durato 3 anni. Dietro la realizzazione dei capi vi è lo studio del mondo digitale e virtuale attraverso le diverse arti che “GE.NE.RA”...
Il mondo del design, del fashion e del beauty sono sempre più vicini? Questo il senso dell’intervista fatta da Lisa Dansi per il magazine di cosmetica Cosmopolo a Gisella Borioli, che sulla materia ha qualcosa da dire visto il suo background come direttore di importanti testate di moda, di art-director per eventi di design, di osservatrice dei cambiamenti della società dell’immagine.
Cos’è cambiato nel mondo del design dagli anni ’70/80 ad oggi? Quali erano gli imperativi allora e quali quelli attuali?
Gli anni ’70 ci hanno portato nella modernità, nel design industriale in cui la ricerca di forma e funzione cominciava ad unirsi con la provocazione e la sperimentazione. L’evoluzione della società (contestazione, politicizzazione, velocizzazione, liberazione sessuale e divorzio) porta a un cambiamento che si riflette nelle scelte di vita e nel design. Si afferma il Made in Italy...
Al fine di mantenersi solido nel tempo, un brand deve riscoprirsi, reinventarsi, ma soprattutto sapersi raccontare. C.P. Company, nostro inquilino da tre anni, lo ha sempre fatto e continua a farlo tutt’oggi. Siamo andati a bussare alla porta di questo nuovo vicino, spinti dalla curiosità di conoscerlo… perché è anche grazie a questi protagonisti che Superstudio Più continua a respirare.
Ci sono tante realtà che si concentrano nel vivace quartiere di Tortona. Tra queste ve ne sono alcune che hanno scelto di crescere o di svilupparsi ulteriormente nel grande spazio di Superstudio Più che Lorenzo Osti, figlio del fondatore del celebre brand sportswear italiano C.P. Company e attuale presidente del marchio, definisce “contenitore la cui bellezza è la sua neutralità”...
La moda può essere passione, ispirazione, arte. Così la celebra, con una stupefacente scultura, Flavio Lucchini, che della moda è stato a lungo protagonista.
Flavio Lucchini, oltre che architetto, editore, imprenditore illuminato, è un raffinato e visionario artista. Le sue grandi sculture attingono dal suo background editoriale nel mondo della moda come creatore delle più importanti riviste e sono diventate il simbolo evidente che caratterizza i tre importanti hub creativi che ha fondato a Milano, Superstudio 13, Superstudio Più, e, l’ultimo, Superstudio Maxi.
DIVINE, un incredibile abito da sera d’oro, splende in tutta la sua gigantesca dimensione (9 metri) davanti all’ingresso di Superstudio Maxi ed illumina la via Moncucco...
Wearable Art, la forza creativa della Moda e dell’Arte si fondono per ripensare il concetto di opera in quanto tale, un fenomeno capace di dar vita a lavori indomabili che vivono e si evolvono con chi li espone-indossa. Proprio come per la collaborazione recentemente annunciata tra il noto writer a livello internazionale Flycat e il marchio street Broke Clothing.
E’ stata l’ultima mostra d’arte al Superstudio poco prima del grande shock della pandemia.Tra i primi interpreti in Italia della filosofia del writing, Flycat ha festeggiato in MyOwnGallery i suoi 50 anni e 36 di carriera con una significativa personale. Baci, saluti, abbracci, brindisi… Un vernissage stipato di gente con più di 500 ospiti in una sera.
E poi tutto chiuso, le mostre, le gallerie, i teatri, la vita precedente diventa un lontano e sbiadito ricordo...
Serpeggia discreta la moda tra i viali del design. Da alcuni considerata un minus, da altri un plus. Infischiandosene dei giudizi, la moda con i suoi trend si insinua tra le scelte dell’abitare, tra i colori delle superfici, tra le texture dei rivestimenti, tra gli interventi sulle forme.
Moda e design affrontano insieme evoluzioni e cambiamenti del mercato adeguandosi alle nuove necessità che il 2020 ha messo ancora più in evidenza. Il Fashion risponde così.
TECNOLOGICAMENTE MODA
L’accelerazione della tecnologia si appresta a condizionare, stravolgendolo, il prossimo millennio anche per quanto riguarda la moda...
Finito il Festival di Sanremo, finite le Fashion Week di Milano e Parigi on line, tra social e media gli occhi sono pieni di moda spettacolare che si contamina tra palcoscenico e passerelle virtuali. Quello che è certo è che la pandemia non ha messo limiti alla fantasia.
Fluidità sessuale, mutanti di ogni genere, ritorni al futuro, omaggi al passato, mixologie, nudità spettacolari, costumi teatrali, castigati tailor-suit bianchi per le donne ma smoking con jais per gli uomini, minimalismi ed eccessi: il lessico della moda delle ultime digital-sfilate italiane si rilegge in versione estrema sulla passerella del Festival di Sanremo appena terminato. Dove non mancavano le creazioni con griffe altisonanti. A partire dalle tute effetto nudo ricamate di cristalli Swarosky di Etro per i rock-vincitori Maneskin...
La Camera della Moda aveva annunciato lo sforzo eccezionale di tutto il comparto moda per l’appuntamento con la Milano Fashion Week di questo febbraio. E così è stato. Una settimana intensa, con un numero di presenze, tra sfilate e presentazioni, da non aver nulla da invidiare alle sfilate “normali”, quelle che dettavano legge e business nei tempi felici in cui la parola pandemia non rientrava nel linguaggio comune. Sette giorni di eleganza e stravaganza in risposta a un solo interrogativo: e domani?
Dunque passerelle virtuali, walk-in tra architetture e monumenti, teatri svuotati, passerelle di luce nel buio, scenografie visionarie, panorami campestri, appartamenti rassicuranti, ambienti spiazzanti, interventi grafici sono stati la cornice virtuale della moda autunno/inverno 2021/22. Con le superstar della moda italiana, i brand di livello internazionale, i rassicuranti classici, i contemporanei, gli emergenti, i trasgressivi, le “nicchie” fashion, gli accessori. Tutti liberamente accostati, l’uno dietro l‘altro. Un panorama libero e variegato, una testimonianza aperta e puntuale, tra new-classic e provocazione, tra strict-chic e street-mix...
Per la prima volta tutta digitale la fiera White, la più importante nel settore della International Contemporary Fashion, che da 20 anni si svolgeva nelle sale di Superstudio Più e da lì ha occupato tutta la via Tortona con altre location, raggiungendo la cifra record di 500 brand internazionali. Anche per White la pandemia di Covid-19, con l’impossibile vicinanza delle persone e i viaggi proibiti o limitati, ha significato un cambio di rotta. Il nuovo format digitale prevede 200 aziende e numerose iniziative per sostenere le PMI in collaborazione col Comune di Milano e altre istituzioni.
Si sono uniti in molti, istituzioni e organizzazioni per contribuire al nuovo corso di White, tra cui, oltre al Comune di Milano, MAECI, ICE, Confartigianato Imprese, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, IDEE Brand platform fino alla nuova associazione CSM-Camera Showroom Milano. Un gruppo di eccellenza per esplorare nuove modalità e appoggiare la ripresa...
I recenti esperimenti digitali per dare nuova vita alle sfilate anche nel perdurare della pandemia hanno generato la prima Milano Fashion Week interamente virtuale. E non è la sola novità: nell’innovazione generale compaiono interessanti innesti che portano la moda più vicina alla gente, al metissage in atto, alla libera inventiva di direttori creativi subentrati alla guida di noti brand e a nuovi designer totalmente svincolati delle regole del bel vestire, affiancati ai nomi più consolidati da duraturi successi della moda italiana.
La Camera Nazionale della Moda Italiana con una sorta di “governo delle larghe intese”nell’interesse della comunità e dell’economia, da martedì 23 febbraio all’1 marzo invita i suoi “cittadini” (press, professional, buyer) ma non solo, a seguire il consueto rito delle passerelle in smart-working o dalla poltrona di casa, rendendo quella che sembrava una alternativa temporanea sempre più una abitudine delle Fashion Week....
Un calendario abbastanza ricco, a partire da venerdì 15 gennaio, di nomi nuovi e nomi storici, di street-wear e rassicuranti classici, di cat-walk su improbabili passerelle diversamente ambientate e location avveniristiche, di modelli multietnici e di danzatori e performer. Mancano forse alcuni brand roboanti del made in Italy, anche se sappiamo che ormai è un liberi-tutti nei tempi e nei modi di presentare le proprie collezioni. Sempre avanti Prada con i commenti degli studenti delle scuole di moda del mondo, in diretta streaming.
Nei cinque giorni di Calendario digitale divulgato dalla Camera della Moda per le Collezioni Uomo di gennaio 2021 i contrasti di stile non mancano. Se il primo giorno a Zegna succede Lagos, Fendi è preceduto da Spyder...
Sostenibilità e artigianalità evoluta sono i temi centrali della nuova edizione WSM digital, il progetto online di White che presenta dal 16 al 18 gennaio 40 collezioni uomo e unisex in occasione della Milano Fashion Week Men’s Collection.
La nuova frontiera dell’artigianalità contemporanea - accuratamente selezionata per sostenibilità, estetica ricercata e nuove tecnologie di produzione accanto al “fatto a mano" - sfrutta la piattaforma WSM-White per presentare a buyer e stampa un mix sorprendente di marchi di ricerca italiani, uomo o gender fluid, con la possibilità di fissare in tempo reale gli appuntamenti business...
WHITE, il salone di contemporary fashion al Superstudio, promuove il primo Fuorisalone della moda con gli eventi di Milano Loves Italy in collaborazione con la rivista Interni durante la Fashion Week. Dal 24 al 27 settembre ci saranno i primi nove eventi nei multibrand moda di Milano insieme ai designer indipendenti e brand italiani.
Il movimento MILANO LOVES ITALY continua a crescere includendo oltre Camera Nazionale della Moda, CBI-The Best Shops, Best Showroom, anche la neonata associazione Alined, e NIAM Nazionale Italiana Agenti Moda. Per rendere Milano più vitale e dinamica durante la fashion week è nata l’idea di coinvolgere i multibrand moda e alcuni spazi di design per dare vita a un circuito di eventi e presentazioni per supportare le aziende italiane e che producono in Italia. Il progetto sarà inaugurato - insieme a WHITE - giovedì 24 alle ore 12.00 in Tortona 27 Superstudio Più. Già dalla settimana della moda di settembre, dal 23 al 27, sono previsti i primi nove eventi che coinvolgono diversi store tra moda e design...
Dopo l’esperimento della Digital Fashion Week di luglio a Milano, dai risultati controversi, ecco i primi segnali lanciati dagli “audaci” per riportare la moda al centro con modalità phygital ( fisica e digitale) per sfilate e fiere che sono da sempre il nostro punto forte capace di accendere interesse, desiderio, business, relazioni, tendenze. Il Salone moda più hot di sempre, White Show di settembre, al Superstudio Più ci sarà. Con una edizione totalmente rinnovata e piena di sorprese.
In un momento di grande incertezza i giochi si fanno giorno per giorno, cercando di precorrere i tempi e lanciare segnali di ottimismo per portarci obbligatoriamente verso una via d’uscita dal lungo lockdown economico che sta mettendo a dura prova il fashion system. Massimiliano Bizzi, fondatore e direttore creativo di White, la fiera di ricerca che in vent’anni di nuove idee e di successi è diventato il punto focale internazionale della moda di ricerca, con più di 500 espositori spalmati sul Fashion District creato in via Tortona, non ci sta a rinunciare alla sfida del rilancio...
Live preview per la la nuova Flash Collection di Versace, in diretta dal nostro Superstudio 13, con live performance del cantante rap AJ Tracey accompagnato da modelle e modelli che ballano e interagiscono con l’artista. Non poteva mancare una smagliante Donatella Versace a introdurre AJ Tracey on stage per un'anteprima della nuova hit "Step on".
Con una visione pragmatica e controcorrente e senza lasciarsi troppo sedurre dalle futuribili ipotesi di negozi virtuali affidati al digitale e alla distanza, Beppe Angiolini, ambasciatore di bellezza attraverso il suo negozio-faro Sugar di Arezzo, fa il punto sul sistema moda oggi e domani. Senza dimenticare il passato. Un punto di vista autorevole, nel suo ruolo di Direttore della Comunicazione della Camera Buyer Moda.
A giudicare dalle opinioni correnti, sui media, nei webinar, il “negozio di moda”, come lo conosciamo oggi, domani non funzionerà più. Quale è il tuo pensiero?
Il negozio di moda se non funzionerà non sarà certo per la introduzione di sistemi multimediali e devices all'interno dello stesso. Se non funzionerà sarà perché la crisi economica non lo permetterà e perché chi lavora per il negozio sia come assistente vendita e/o buying office non sarà in grado di interpretare il cambiamento emotivo che questo momento ha apportato alle scelte anche e soprattutto del consumatore finale...
40 anni fa, marzo 1980, nasceva Donna, la rivista che rinnovava l’editoria di moda e diventava la più temibile antagonista di Vogue, e lo sarebbe stata per molti anni a seguire. La storia racconta che il progettista e art-director di un Vogue Italia innovativo e prestigioso fosse stato nel 1963 proprio Flavio Lucchini, lo stesso che 17 anni dopo avrebbe dato vita alla nuova testata, ancora una volta capace di rivoluzionare l’immagine e la comunicazione della moda stessa.
Questo è il ricordo dell’avventura editoriale che ha generato Donna, indimenticabile rivista edita da Edimoda (Gruppo Rizzoli/Corriere Della Sera e in seguito Rusconi) che parlava di nuova moda, di nuovi modi, di nuovi mondi con un taglio avant-garde che la renderebbe contemporanea anche oggi. Scioccanti le sue copertine, sempre diverse, sempre provocatorie e puntuali, valorizzando il nuovo Made in Italy (ma non solo). E altri talenti preferibilmente italiani. Stellari i collaboratori: giornalisti da prima pagina, scrittori, intellettuali, sociologi, artisti. Pieni di talento i fotografi, da Oliviero Toscani a altre future star come Giovanni Gastel, Fabrizio Ferri, Paolo Roversi… Indimenticabili le modelle che su Donna hanno debuttato: Amalia, Daniela Ghione, Alda Balestra, Monica Bellucci, Isabella Rossellini... Immancabili i grandi della moda e le promesse, scovate sempre in anticipo cui spesso Donna ha dedicato la prima copertina, da Dolce&Gabbana, a Ferré, a Romeo Gigli…
Lo abbiamo chiesto a un testimonial d’eccezione: Massimiliano Bizzi, fondatore e cuore pulsante di White Show, il salone di moda di ricerca diventato il più importante appuntamento del contemporary fashion in Italia. Insediatosi al Superstudio nel 2002, da quel momento ha iniziato una crescita e un successo incomparabili. Con White durante le Fashion Week la moda invade tutta l’area Tortona: più di 500 aziende portano il loro messaggio di creatività con sempre maggior frequentazione e interesse. E ora? In questo breve video Bizzi dà voce alle preoccupazioni di tutti: meno moda ma più intelligente, acquisti più attenti alle persone, sostenibilità come valore primario.
Il dopo Covid-19. “Io penso che la moda debba accelerare un processo di innovazione, che era già iniziato prima: quello della mega produzione, della moda che non ha più la capacità di entusiasmare il consumatore finale. La moda di una volta, elegante, che faceva sognare, è diventata una moda strumentale al marketing, in qualche modo chiusa in sé stessa. Io spero che il Covid sia un momento di riflessione per tutti...
La ripartenza dopo il lockdown fa riflettere sul destino che improvvisamente ti obbliga a cambiare strada e, spesso, vita. Riproponiamo qui, con un libro e un filmato autobiografici, una storia esemplare. Quella di Flavio Lucchini, presidente di Superstudio Group che, come ha detto Oliviero Toscani “è stato il vero artefice della nascita del made in Italy”.
Difficile immaginare che quel ragazzino nato nella campagna mantovana, cresciuto nelle difficoltà della guerra e destinato probabilmente a fare il contadino come tutta la famiglia - ma con quella insolita capacità di saper disegnare benissimo e di appassionarsi di arte e architettura - potesse trovare la sua strada in un mondo del tutto diverso, quello della moda, creando le testate più importanti e lanciando gli stilisti più famosi. Il traguardo finale del suo lungo e variegato percorso è Superstudio, fondato molto tempo fa, in un certo senso la summa dei suoi interessi, dopo essere stato con uguale successo insegnante art-director giornalista editore imprenditore e contemporaneamente, negli ultimi trent’anni, artista che indaga i misteri della moda per regalarle una sorta di eternità...
Un conversazione live per condividere sapere e prospettive tra Gisella Borioli, CEO Superstudio Gruop, e Giulio Cappellini, Art Director e Brand Ambassador dell'Istituto Marangoni.
In diretta Instagram Giovedì 30 aprile ore 17.30, sui canali IstitutoMarangoni_MilanoDesign e Superstudiogroup.
In inglese.
La fotografia di moda d’autore è destinata a soccombere davanti all’avanzata delle foto da telefonino o realizzate per la comunicazione veloce del web? Risponde Giovanni Gastel, fotografo, artista, poeta e number one della immagine di moda artistica e di massima qualità. Le sue foto vivono sulla riviste internazionale più importanti e nei musei che parlano di contemporaneità.
"Il mondo della moda e il suo modo di comunicare, come usciranno da questo periodo di blocco del mondo? Certamente sarà necessario un pensiero profondo sui modi e sui tempi della comunicazione moda ma anche il messaggio stesso della moda dovrà cambiare profondamente. La carta stampata, per un secolo, la sola «voce comunicante della moda» soffre di una crisi profonda data dall’apporto sempre più modesto della pubblicità. Le riviste stesse chiudono i battenti a seguito di questo «cane che si morde la coda»: no pubblicità no riviste no pubblicità. Il sognato ingresso nella comunicazione del web stenta a partire a causa della terribile carenza di poesia che questi mezzi veicolano.
La moda vive di sogno e non di verità. Il suo immenso messaggio subliminale è sempre stato: noi siamo un mondo di elezione, eleganza, eterna giovinezza, se comprerai questo prodotto anche tu sarai con noi in «paradiso»...
Caro Giorgio,
ricordo come te quando la moda, da cosa piccolina e poco considerata in Italia, ha cominciato a crescere e diventare una cosa, bella, grande, nostra, seria, che metteva in gioco tutte le speranze e la creatività. L’abbiamo vista trasformarsi e creare il made in Italy e le abbiamo dato il massimo. Noi, Flavio ed io e i nostri collaboratori, dalle testate che via via creavamo e dirigevamo, Vogue, L'Uomo Vogue, Donna, Mondo Uomo, Moda.... Tu, dapprima con Sergio che ancora ci manca, e poi con tutti gli altri tuoi bravissimi collaboratori della prima ora, Rosanna, Leo, Silvana, Irene, Giovanna e tanti altri. Non ti sei mai fermato. Da quando già ti facevi apprezzare come aiuto di Nino Cerruti, e poi da quelle poche stanze di Corso Venezia che hanno visto la tua prima sfilata, alla sede già importante di via Durini ...
Armani, Prada, Versace, Gucci, Dolce&Gabbana, Trussardi, Moncler, Zegna, Benetton… e molti molti altri. Sono i big della moda che incontriamo tutti i giorni al Superstudio 13, i nostri studi fotografici dove realizzano i loro blindatissimi shooting. Per una volta tutti uniti in un gesto generoso che contribuisca ad aiutare l’Italia nel terribile frangente del coronavirus. King Giorgio è stato il primo con una donazione milionaria che ha indicato la strada ad altri brand e anche tra i primi a riconvertire tutte le sue aziende per produrre camici e presidi sanitari mentre Prada ha donato due postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione a ciascuno degli ospedali milanesi Vittore Buzzi, Sacco e San Raffaele.
Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana ha attivato tutti gli iscritti a versare contributi ...
In contemporanea con gli ultimi giorni della Fashion Week di febbraio, la crisi sanitaria ha investito in modo drammatico anche la moda. A Milano sfilate a porte chiuse, sfilate virtuali, sfilate annullate sono state le prime risposte del fashion system. Che da quel momento è congelato: negozi, aziende, ordini, shopping tutto fermo, tutto chiuso. Una situazione gravissima per questa fondamentale voce del pil nazionale e dell’occupazione. Dal primo messaggio di un retailer a migliaia di mail ricevute negli ultimi giorni, è nato il movimento spontaneo e virale “INSIEME SIAMO PIÙ FORTI” che si è trasformato in un’associazione libera senza oneri, composta da piccole-medie imprese e realtà artigianali che vede in prima persona la fiera White e Confartigianato. Un’associazione nata per affrontare coesi la situazione attuale e sollecitare ...
Riservatissimo, irraggiungibile, persino algido: chi è davvero Giorgio Armani? Il nuovo libro di Tony di Corcia pubblicato da Cairo Editore prova a rispondere a questa domanda intervistando giornalisti, stilisti e personaggi della cultura, top model, attrici, ripercorrendo le tappe di un’esistenza straordinaria che parte da Piacenza negli anni difficili della guerra, passa attraverso La Rinascente e Palazzo Pitti, fino a quel debutto straordinario con il proprio brand nel 1975 che ha originato poi un impero internazionale. Proprio in occasione dell’ 85° compleanno dello stilista (11 luglio), Superstudio ha ospitato in anteprima la presentazione del libro che per volontà dell’autore si concentra sull’uomo, raccontando l’infanzia di Giò (come lo chiamava sua madre Maria), gli affetti, le amicizie, la personalità, i sentimenti...
È entrato ragazzino, nel 1983, e fin dai primi giorni, con passione, con tenacia, ha costruito la sua professionalità. Da tempo Danilo Pasqua dirige Superstudio 13 ed è punto di riferimento dei grandi come dei giovani fotografi. La sua competenza si è formata sul campo, la sua esperienza accumula ricordi preziosi.
Chi era Danilo Pasqua quando è entrato al Superstudio?
Un ventenne pieno di speranze con tantissima volontà e con una smisurata passione per la fotografia.
30 anni in prima linea. Il ricordo più bello?
Ho molti ricordi, tutti belli e pochissimi negativi, ma quello che ancora oggi ricordo con molta emozione è aver conosciuto Irving Penn, per me il più grande maestro ...