I recenti esperimenti digitali per dare nuova vita alle sfilate anche nel perdurare della pandemia hanno generato la prima Milano Fashion Week interamente virtuale. E non è la sola novità: nell’innovazione generale compaiono interessanti innesti che portano la moda più vicina alla gente, al metissage in atto, alla libera inventiva di direttori creativi subentrati alla guida di noti brand e a nuovi designer totalmente svincolati delle regole del bel vestire, affiancati ai nomi più consolidati da duraturi successi della moda italiana.
La Camera Nazionale della Moda Italiana con una sorta di “governo delle larghe intese”nell’interesse della comunità e dell’economia, da martedì 23 febbraio all’1 marzo invita i suoi “cittadini” (press, professional, buyer) ma non solo, a seguire il consueto rito delle passerelle in smart-working o dalla poltrona di casa, rendendo quella che sembrava una alternativa temporanea sempre più una abitudine delle Fashion Week....