I recenti esperimenti digitali per dare nuova vita alle sfilate anche nel perdurare della pandemia hanno generato la prima Milano Fashion Week interamente virtuale. E non è la sola novità: nell’innovazione generale compaiono interessanti innesti che portano la moda più vicina alla gente, al metissage in atto, alla libera inventiva di direttori creativi subentrati alla guida di noti brand e a nuovi designer totalmente svincolati delle regole del bel vestire, affiancati ai nomi più consolidati da duraturi successi della moda italiana.
La Camera Nazionale della Moda Italiana, con una sorta di “governo delle larghe intese” nell’interesse della comunità e dell’economia, da martedì 23 febbraio all’1 marzo invita i suoi “cittadini” (press, professional, buyer) ma non solo, a seguire il consueto rito delle passerelle in smart-working o dalla poltrona di casa, rendendo quella che sembrava una alternativa temporanea sempre più una abitudine delle Fashion Week.
Dopo l’omaggio di apertura a Beppe Modenese, Presidente onorario di Camera Nazionale della Moda Italiana, scomparso il 21 novembre 2020, con un video diretto da Beniamino Barrese, entra infatti un tema “politico” caldo sottolineato con ironia: “WE ARE MADE IN ITALY - The Fab Five Bridge Builders”. Sviluppato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana il progetto “Black Lives Matter in Italian Fashion”, curato da Stella Jean, Edward Buchanan, Michelle Francine Ngonmo, sottolinea i valori dell’inclusione e della multiculturalità e mette in risalto il talento di cinque POC (people of color) talents. Che sono Joy ljeoma Meribe per la sua collezione Joy Meribe; Karim Daoudi per Karim Daoudi; Claudia Gisèle Ntsama per Gisèle Claudia Ntsama; Fabiola Manirakiza per Frida-Kiza; Pape Mocodou Fall Per Mokodu.
Ma molte sono le new-entry di queste sfilate virtuali nella rosa dei protagonisti della moda, tra i più noti Brunello Cucinelli e Alessandro dell’Acqua x Elena Mirò.
Molte anche le iniziative che valorizzano i nuovi talenti, in collaborazione con La Rinascente, con il Polimoda di Firenze attraverso un fashion movie, con paesi interessanti come l’Ungheria, con show-room on-line.
Uno sguardo speciale anche all’artigianato italiano con la curatela di Sara Sozzani Maino, Chief Editor Vogue Italia & Brand Ambassador della Camera Nazionale della Moda Italiana, in collaborazione con la Fondazione Cologni dei Mestieri D’Arte.
Non poteva mancare nemmeno la festa consueta che unisce il fashion People. Ecco allora la sera del 24 febbraio alle 21:00 il party digitale “CNMI MEETS CLUB DOMANI”, sul profilo Instagram cameramoda. DJset e performance by Andrea Ratti & Sergio Tavelli and the queens of Club Domani. La location è il Museo del ‘900 di Milano.
Seguiremo questa kermesse davvero ricchissima e innovativa, e la racconteremo qui.