La scoperta delle immense possibilità della tavoletta grafica e della postproduzione è per Gastel un punto di svolta. Sotto le sue mani diventa magia. Finalmente può dar corpo ai suoi sogni e trasformare le fotografie “pure” in immagini misteriose come le sue visioni. E’ il momento dell’arte: i musei gli aprono le porte. I suoi libri, di poesia, autobiografia, fotografia, filosofia, si susseguono. Tutte le esperienze di creatività lo attirano. Molte di queste le abbiamo condivise.
Gastel continuava a fare foto stupende sempre più richieste dai grandi della moda.
Flavio Lucchini, rimasto amico anche una volta uscito dall’editoria, si era già da un po’ spostato sull’arte. La Triennale aveva dedicato, nel 1997, una grande mostra a Gastel curata da Germano Celant...