IT | EN
15/09/2025 | ARTE, MODA

GRAZIE GIORGIO. SEMPRE CON ME

Flavio Lucchini non solo è stato il primo che ne ha intuito il valore agli inizi della sua carriera e l'ha lanciato sulle sue prestigiose testate (Vogue, L'Uomo Vogue, Donna, Mondo Uomo) ma ne è stato direttamente influenzato quando ha scelto di lasciare l'editoria per l'arte.
Molte delle sue opere raccontano infatti la moda degli anni 80/90 ispirandosi, nei tratti, nelle forme, nei colori, alle linee rigorose della sua moda che mentre "scioglieva" le rigidezze dell'abito maschile, regalava una nuova sicurezza alla donna "in carriera" senza sminuirne la femminilità. Giacche dalle spalle decise, toni neutri, il famoso greige, scollature dal disegno netto e audace, disegnavano il nuovo stile italiano dopo l'ubriacatura degli eccessi dei primi anni 80. 
Flavio Lucchini e Giorgio Armani sono sempre stati vicini: da quando nel 1974 l'art-director ha composto a mano il primo logo dello stilista con il Bodoni, carattere originale di Vogue America, a quando Armani ha scelto per le sedi decentrate del suo Teatro e del suo Silos proprio la via Bergognone, incuneata in mezzo alle basi di Superstudio, gli studi fotografici di via Forcella dove realizzava le sue campagne e l'hub per gli eventi di via Tortona utilizzato in altre occasioni. Una collaborazione di oltre di cinquant'anni anni dove stima e amicizia non avevano bisogno di altre conferme. 
L'arte è stata una variabile in più. A partire da quel raffinato e limited edition "Cahier" di disegni del 1989 che ha segnato il debutto di Lucchini nel mondo dell'arte mettendo a confronto i più significativi stilisti di allora: Gianni Versace, Romeo Gigli e, naturalmente, Giorgio Armani attraverso composizioni che ne esaltano le peculiarità.
" Ho sempre pensato che per Giorgio Armani il vestito fosse soprattutto un fatto culturale e dovesse rappresentare la nostra epoca - racconta Lucchini - un elemento importante per far capire chi siamo sia come singoli che come gruppo sociale. La grandezza di Giorgio sta anche nel fatto che per lui il vestito non fosse un semplice abbellimento o status symbol per presentarsi agli altri ma un portatore di messaggi, una testimonianza di contemporaneità, un riflesso della vita che viviamo. Nelle mie opere ho reinterpretato l'abito femminile con la stessa visione, andando oltre l'apparenza e l'effimero che la moda suggerisce. Debbo molto a Giorgio, e questo si legge chiaramente nei molti lavori che richiamano le sue linee e in tutti quelli concepiti per fare emergere i segreti che la moda contiene e nasconde."
Oggi, nel momento più doloroso, la mostra di quadri e sculture, nata spontaneamente come ringraziamento "Grazie Giorgio - L'influenza di Giorgio Armani nelle opere di Flavio Lucchini", rende omaggio al Re della moda e a un rapporto ininterrotto tra i due non solo nelle occasioni del lavoro ma anche nel cuore e nel pensiero.

"Grazie Giorgio - L'influenza di Giorgio Armani nelle opere di Flavio Lucchini"
dal 29 settembre al 28 novembre - visite guidate su prenotazione
FLA - FlavioLucchiniArt Museum 
Superstudio Più - via Tortona 27 - Milano
www.flaviolucchiniart.com


PROSSIMO ARTICOLO

WHITE SHOW SEMPRE PIU' SHOW

ARCHITETTURA
ARTE
DESIGN
DUBAI
EDITORIALE
EVENTI
FESTIVAL
FIERE / CONVENTION
FORMAZIONE
FOTOGRAFIA
INNOVAZIONE
INSIDE
LIBRI
MILANO DESIGN WEEK
MILANO FASHION WEEK
MODA
MOSTRE
PEOPLE
PUNTO DI VI(S)TA
TALKS
TENDENZE
VIDEO
YOGA
ARCHIVIO DA SCARICARE
ARTICOLI IN EVIDENZA