Per la prima volta tutta digitale la fiera White, la più importante nel settore della International Contemporary Fashion, che da 20 anni si svolgeva nelle sale di Superstudio Più e da lì ha occupato tutta la via Tortona con altre location, raggiungendo la cifra record di 500 brand internazionali. Anche per White la pandemia di Covid-19, con l’impossibile vicinanza delle persone e i viaggi proibiti o limitati, ha significato un cambio di rotta. Il nuovo format digitale prevede 200 aziende e numerose iniziative per sostenere le PMI in collaborazione col Comune di Milano e altre istituzioni.
Si sono uniti in molti, istituzioni e organizzazioni per contribuire al nuovo corso di White, tra cui, oltre al Comune di Milano, MAECI, ICE, Confartigianato Imprese, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, IDEE Brand platform fino alla nuova associazione CSM-Camera Showroom Milano. Un gruppo di eccellenza per esplorare nuove modalità e appoggiare la ripresa.
L’appuntamento di White si sussegue da anni in un crescendo di entusiasmo e di interessi, diventando rapidamente l’appuntamento più frizzante delle fiere di moda grazie alla visione del suo fondatore, Massimiliano Bizzi, e alla capacità di intercettare le nuove tendenze. Il luogo dove scoprire non solo le novità ma allargare contatti, conoscenze, prospettive.
Arrivato anche per White il momento di ripensarsi a causa della pandemia che impedisce i contatti, l’edizione di febbraio 2021 si presenta con un nuovo progetto totalmente on-line, allargando gli orizzonti. Sostenibilità, circolarità, artigianalità sono le parole-chiave attorno cui ruota la manifestazione on line, che immaginiamo frizzante e innovativa come tutte le passate edizioni in presenza.
Massimiliano Bizzi, fondatore e anima di WHITE spiega: “Tutti noi operatori del mondo fieristico abbiamo in primis il dovere di pensare al bene comune delle nostre aziende italiane restando al loro fianco in questo difficile momento, per traghettarle all’edizione di settembre, che speriamo segni la vera ripresa, complice anche la diffusione del vaccino. Per questo ho pensato di avviare una serie di iniziative per far meglio conoscere le realtà delle PMI, che da anni rappresentiamo e promuoviamo a WHITE, ma che sono per la maggior parte sconosciute al grande pubblico dei consumatori. Sono aziende Made in Italy e spesso sostenibili, ma che non hanno i mezzi per investire in comunicazione.”
L’assessora alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design, Cristina Tajani, aggiunge: “In questi anni insieme a WHITE abbiamo intrapreso un percorso che coinvolge l’intero mondo del fashion promuovendo nuovi modi di mostrarsi, raccontarsi e proporsi grazie ai nuovi formati digitali ma soprattutto volto a favorire moderne modalità produttive, sempre più attente al riuso dei materiali e al riciclo, in un’ottica di circolarità e sostenibilità complessiva che va dal filato al prodotto finito. Come Amministrazione siamo da sempre al fianco di WHITE e di tutte le piccole e medie imprese che fanno innovazione, perché la moda e l’intero comparto del fashion sono e rimangono soprattutto grande maestria artigiana, ricerca nei materiali e di nuovi linguaggi”.
Tra le nuove iniziative anche 12 webinar live sul sito di whiteshow.com che affronteranno tematiche utili alle PMI, spaziando tra dimensione artigianale e innovazione sostenibile.
Ancora una volta White è da non perdere, sperando di ritrovarlo a settembre nelle consuete sale, insieme al contributo virtuale e digitale. Sarà on line dal 25 al 28 febbraio.