Finito il Festival di Sanremo, finite le Fashion Week di Milano e Parigi on line, tra social e media gli occhi sono pieni di moda spettacolare che si contamina tra palcoscenico e passerelle virtuali. Quello che è certo è che la pandemia non ha messo limiti alla fantasia.
Fluidità sessuale, mutanti di ogni genere, ritorni al futuro, omaggi al passato, mixologie, nudità spettacolari, costumi teatrali, castigati tailor-suit bianchi per le donne ma smoking con jais per gli uomini, minimalismi ed eccessi: il lessico della moda delle ultime digital-sfilate italiane si rilegge in versione estrema sulla passerella del Festival di Sanremo appena terminato. Dove non mancavano le creazioni con griffe altisonanti. A partire dalle tute effetto nudo ricamate di cristalli Swarosky di Etro per i rock-vincitori Maneskin, alle proposte di Maria Chiuri direttore creativo di Dior per Madame in bianco e per Ornella Vanoni in nero, al molto presente Giorgio Armani che ha vestito con eleganza Malika Ayane, Serena Rossi, Barbara Palombelli, Giovanna Botteri, a Dolce&Gabbana indossato da Ermal Meta, Francesco Renga, Mirco Mariani, Noemi, mentre Gucci ha colpito l’attenzione con il completo di velluto rosa antico di Achille Lauro poi aperto sul torace trafitto di rose e Veronica dei Rappresentanti di Lista con un monumentale Valentino bianco Haute Couture.