Assistere, a Parigi, alla sfilata d’Alta Moda Armani Privé, è sempre stato un privilegio di pochi happy few, aristocrazia del potere e del denaro o giornalisti top-top. Ma, complice la pandemia, quest’anno le regole sono saltate e Giorgio Armani ha offerto a una ben più vasta platea l’ultima collezione haute couture via web, dal suo meraviglioso Palazzo Orsini in via Durini a Milano. Tra delicati affreschi, grandi specchi e imponenti tendaggi, le sue modelle hanno sfilato senza peso, portando con disinvoltura e leggerezza trasparenze botticelliane, blu evanescenti, fiori di cristallo, giacchine-gioiello, cappe di tulle e l’ultima “invenzione": lunghe collane di jais che avvolgono il busto come essenziali gilet. Viene voglia di rispolverare parole (e valori) un po’ in disuso per commentare questa collezione che non ha paura di voltarsi indietro restando ben ancorata nel presente: gentilezza, educazione, armonia, dolcezza, rispetto, consapevolezza. E’ il lessico di Giorgio Armani di sempre. Qui, una volta di più, declinato con maestria. Ancora visibile sul sito www.armani.com