La fotografia di moda d’autore è destinata a soccombere davanti all’avanzata delle foto da telefonino o realizzate per la comunicazione veloce del web? Risponde Giovanni Gastel, fotografo, artista, poeta e number one della immagine di moda artistica e di massima qualità. Le sue foto vivono sulla riviste internazionale più importanti e nei musei che parlano di contemporaneità.
"Il mondo della moda e il suo modo di comunicare, come usciranno da questo periodo di blocco del mondo? Certamente sarà necessario un pensiero profondo sui modi e sui tempi della comunicazione moda ma anche il messaggio stesso della moda dovrà cambiare profondamente. La carta stampata, per un secolo, la sola «voce comunicante della moda» soffre di una crisi profonda data dall’apporto sempre più modesto della pubblicità. Le riviste stesse chiudono i battenti a seguito di questo «cane che si morde la coda»: no pubblicità no riviste no pubblicità. Il sognato ingresso nella comunicazione del web stenta a partire a causa della terribile carenza di poesia che questi mezzi veicolano.
La moda vive di sogno e non di verità. Il suo immenso messaggio subliminale è sempre stato: noi siamo un mondo di elezione, eleganza, eterna giovinezza, se comprerai questo prodotto anche tu sarai con noi in «paradiso»...
Armani, Prada, Versace, Gucci, Dolce&Gabbana, Trussardi, Moncler, Zegna, Benetton… e molti molti altri. Sono i big della moda che incontriamo tutti i giorni al Superstudio 13, i nostri studi fotografici dove realizzano i loro blindatissimi shooting. Per una volta tutti uniti in un gesto generoso che contribuisca ad aiutare l’Italia nel terribile frangente del coronavirus. King Giorgio è stato il primo con una donazione milionaria che ha indicato la strada ad altri brand e anche tra i primi a riconvertire tutte le sue aziende per produrre camici e presidi sanitari mentre Prada ha donato due postazioni complete di terapia intensiva e rianimazione a ciascuno degli ospedali milanesi Vittore Buzzi, Sacco e San Raffaele.
Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana ha attivato tutti gli iscritti a versare contributi ...
Approda anche su YouTube “La Moda in altro Modo”, immagini e testimonianze sugli anni d’oro della moda italiana di cui Flavio Lucchini è stato artefice e protagonista come art-director e creatore di testate. Progetto di Gisella Borioli, con regia di Giovanni Gastel, il filmato è il racconto visuale e complementare dell’autobiografia “Il Destino - dovevo fare il contadino ma ho incontrato la moda (e non sono uno stilista)” di Lucchini. Un affascinante viaggio scandito dai cambiamenti sociali, di costume, di gusto e di trasformazioni socio-politiche di cui Lucchini è stato interprete attraverso i suoi giornali e la sua arte. Le tappe fondamentali. Gli anni ’50 del New Look di Dior: Lucchini crea Fantasia. Gli anni ’60 tra Alta Moda e Beatles: Lucchini progetta Amica e trasforma Novità in Vogue...