L’architetto Stefano Boeri, Presidente della Triennale, personaggio pubblico con una forte influenza sulla Milano contemporanea, è testimone eccellente della forza dirompente che hanno avuto l’Expo2015 e il Design nella sua recente trasformazione. Così lo ricorda sul libro Design Super Show.
20 anni di Superstudio sono 20 anni di vita di Milano. Due decenni nel corso dei quali questa nostra piccola e intensa metropoli ha saputo rigenerarsi e tornare a essere protagonista nel panorama delle città Mondo del pianeta.
In questa rigenerazione, che ha avuto Expo 2015 come fattore catalizzante, Milano ha saputo giocare insieme due carte fondamentali e profondamente legate alla sua storia: una incessante tensione verso l’innovazione e una profonda cultura della generosità sociale. Nel mondo della creatività, questo binomio inscindibile (quando manca una delle due componenti, Milano torna subito ad essere una piccola città) ha generato una specificità che ancora oggi stupisce e attrae il mondo: quella di ospitare -nella Moda e nel Design- due eccellenze che sanno generare luoghi di straordinaria attrattiva e al contempo restare radicati in un territorio molto più ampio di reti produttive, distretti di piccole imprese, famiglie e aziende che nei settori del tessile, del legno, della meccanica fine, sono ancora oggi una risorsa fondamentale.
Una combinazione di fattori che forse nulla come il felice intreccio spaziale e temporale tra il Salone del Mobile alla Fiera di Rho e il diffuso Fuorisalone nelle strade di Milano sa raccontare. Ma questa combinazione milanese di innovazione e generosità è ben presente anche nella qualità delle relazioni -tra imprenditori, creativi, ricercatori, commercianti, comunicatori...- che innervano i processi creativi. Relazioni che ancora oggi a Milano conservano quella dimensione di umana informalità e gusto della sorpresa e della convivialità che sono così assenti nei processi creativi “problem solving” di altre culture del progetto. Superstudio ha saputo rappresentare in questi 20 anni questo binomio inscindibile di valori e propensioni, restando al contempo un luogo di ricerca e sperimentazione e uno spazio espositivo legato alle tradizioni commerciali e produttive della grande regione milanese.
Qui, sotto l’occhio di Gisella Borioli -ulteriore conferma del ruolo fondamentale di alcune grandi donne milanesi nell’incarnare lo spirito di un luogo al punto di identificarsi totalmente in esso- sono passati giovani creativi internazionali e potenti aziende locali, teorici della creatività e sofisticati artigiani, giovani studenti e rinomati artisti.
Qui, grazie alla visione e alla costanza di Gisella Borioli e Flavio Lucchini, è passata la storia di questi 20 anni e anche da qui passerà nei prossimi difficili mesi lo sforzo per progettare una nuova rinascita di Milano.
Stefano Boeri