Un partner storico di Superstudio, compagno di tante mostre progetti e avventure, e una straordinaria designer che ha presentato al nostro Temporary Museum e al Superdesign Show i progetti più fantasiosi, colorati, divertenti: il connubio vincente fra Slide e Paola Navone colpisce ancora, con un prestigioso premio internazionale.
Per il terzo anno consecutivo la storica azienda lombarda, famosa per gli arredi luminosi e lo stampaggio rotazionale, vince il Good Design Award che premia l'eccellenza e l'innovazione, organizzato dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design con Metropolitan Arts Press.Questa volta il premio va alla collezione di tavoli Ottocento di Paola Navone che grazie al know-how di Slide sono capaci di unire la classica produzione industriale al lavoro artigianale. Ogni pezzo dalle forme morbide ha sfumature bianche e nere non replicabili, che richiamano i colori naturali del marmo.
Otto storie, otto progetti, otto donne. “I Fiori della Materia” è la mostra collettiva parte del palinsesto di Superstudio “Nelle Mani delle Donne” che unisce designer professioniste attente alle materie e alla loro lavorazione. Un approfondimento verso la loro ricerca, passione e forza creativa ma anche le scelte, i percorsi e le sfide che nella vita hanno affrontato. In mostra fino al 29 ottobre per scoprire la creatività femminile, tra opere non convenzionali e racconti inediti.
Focus on Paola Navone.
“Il fil rouge del mio lavoro: curiosità, e voglia di guardare sempre al prossimo giorno, mai a quello che è finito..."
Una operazione pop-up immette nuova linfa e accende interesse nelle belle case-museo dell’area bergamasca per iniziativa di DimoreDesign. Ecco che tra le antiche mura entrano elementi di rottura come gli arredi dei più famosi designer italiani. Una operazione temporanea che, oltre alle visite in loco, merita un libro. In preparazione.
Ho sempre pensato al fascino dei contrasti, alla ricchezza culturale del confronto, anche quanto l’antico nutra il nuovo (ma anche i “vecchi” siano fondamentale supporto dei giovani), alle “correspondence” tra pensieri creativi con origini differenti, vicine e lontane geograficamente temporalmente culturalmente.
La bella iniziativa “Designers for Bergamo” ha messo in scena in maniera plastica e immediata quanto la bellezza si integri con altra bellezza, anche se secondo un pensiero ortodosso potrebbe sembrare non centrare per niente. Ovviamente oggi non è più vero. Le case più belle del mondo accumulano pezzi appassionati e escono dagli “stili” prefissati unendo l’antiquariato al contemporaneo, il ricordo alla sperimentazione, il design-personaggio all’arte d’avanguardia, in una sorta di collezionismo in progress che dice molto di chi lo sceglie e lo fruisce...