IL PUNTO SU MILANO CREATIVA
Intervista all'Assessora Cristiana Tajani.
Se Milano è diventata in poco tempo la città più attraente d’Europa il merito è anche di chi la governa con spirito nuovo. Tra questi l’assessore alla Moda, Design e attività Produttive Cristina Tajani, una giovane donna competente e appassionata che ha rivitalizzato la città.È successo un miracolo: Milano pre-Expo era vissuta come una città statica, persino un po’ noiosa. Oggi è considerata la capitale più eccitante d’Europa, meta turistica e creativa dove tutti vogliono venire. Come è potuto accadere in così poco tempo? Credo sia stata una scelta vincente puntare su un palinsesto aperto di eventi di qualità e rivolti a pubblici diversi, costruito in sinergia con i privati: ha dato una spinta all’immagine di Milano come città aperta al mondo, ricca di cultura, arte, socialità.
Le event-week stanno diventando il segno distintivo di Milano. Quali sono le attuali e quelle in programma? Dopo Milano Moda Donna di Settembre, ormai alle porte, si terrà a Ottobre la Fall Design Week: un momento importante di riflessione sui temi al centro del prossimo Fuorisalone. Si riparte nel 2019 con la Moda, a gennaio e febbraio. Proseguiamo quindi ad Aprile con la Design Week e arriviamo fino a Maggio, con la terza edizione di Food City. Il 2019 sarà l’Anno di Leonardo e tutti gli eventi richiameranno il tema dell’ingegno vinciano. Tra i temi proporremo la circolarità, come chiave per una nuova economia sostenibile.
Moda, design, artigianato, tecnologia, food, cinema, musica ecc aperte con successo alla città: il segreto è nella qualità delle scelte? Prima della qualità delle scelte, c’è la qualità della rete. Costruire sinergie con costanza e capacità inclusiva è da sempre uno degli impegni al centro della nostra agenda: un metodo che ci ha consentito di lavorare con gli operatori sia alla qualità delle proposte che sulla sostenibilità per la città.
Pubblico e privato a Milano si muovono in sintonia. Per arrivare dove? Milano è la città italiana maggiormente integrata nel contesto internazionale, la capofila economica del Paese. Penso ci uniscano due obiettivi: rafforzare la rete globale con le altre grandi capitali economiche, per tenere il passo con le più grandi; riallacciare legami forti con le altre città italiane che provano a coniugare innovazione e inclusione. Perché sono convinta che Milano, da sola, non basta. È soprattutto la disuguaglianza, oggi, che mette in pericolo i risultati raggiunti. E proprio su questo fronte, la sinergia con i privati è un elemento centrale, per mettere a disposizione risorse e opportunità altrimenti irraggiungibili.