Superdesign Show attende il suo pubblico con le sue mostre curatoriali che toccano temi caldi del vivere e dell’abitare. Come Supercampus: complementi d’arredo, divani, contenitori, impianti tecnici da immaginare in svariati contesti per vivere lo spazio quotidiano del lavoro e del relax in modo nuovo e flessibile, in interno e in esterno aderendo al nuovo desiderio di lavorare studiare rilassarsi con il massimo comfort dove meglio si sta, senza regole fisse e consolidate.
Un percorso-mostra a cura di Giulio Cappellini. A cominciare dall’accessorio, come la tende del danese Kvadrat. Dietro, la creatività di designer come Erik Ole Jørgensen, Patricia Urquiola, Finn Sködt, ma anche attenzione a funzionalità e, soprattutto, all’ambiente. La ricerca di tecnologie con l’utilizzo di fonti energetiche ecosostenibili è il punto forte dei sistemi elettrici per riscaldamento di Olmar, con il calore e l’atmosfera del vecchio camino. Si rifà ai classici del passato, Janus et Cie per le sedie, i tavoli, i carrelli, gli ombrelloni outdoor; con la collezione di Paola Navone che prende spunto dagli arredi dei porticati del Mediterraneo o quella di Michael Vanderbyl con elementi di teak che richiamano il boccaporto dei vecchi yachts. Un’app mobile e un comando wireless permettono di gestire la temperatura dei singoli caloriferi nel riscaldamento intelligente di Caleffi. Studiati per un abitare flessibile, in continua trasformazione, le creazioni di Cappellini, dalle sedie Juli Plastic, per tavoli meeting e da lavoro, al divano a moduli di Jasper Morrison. Un lavabo simile a un foglio arrotolato, una vasca-scultura, una lampada particolare sono le proposte di Flaminia per reinterpretare il bagno. Leggero, essenziale, frutto di sottrazione, tipica dell’estetica giapponese, il miscelatore di Cristina Rubinetterie, con un’impugnatura ergonomica. Rovere, acciaio e dettagli in ottone per le panche, che sovrapposte diventano scaffali: un esempio del mix di artigianato tradizionale e design funzionale di District Eight, l’azienda vietnamita che ha scelto il nome del quartiere di Ho Chi Minh City, dove è nata la prima sede. Svariato l’uso dei materiali, inedita spesso la forma, ad alta resa la luminosità delle lampade di Icone Luce: dalla sofisticata Arbor con gli stilizzati braccetti luminosi a Hula Hoop con gli anelli, plafoniera o a sospensione. Giusto equilibrio tra colori inediti e una grafica inconsueta nelle piastrelle per rivestimenti e pavimenti di Ornamenta. Presente Boffi e De Padova: del primo il sistema cucina outdoor AH01 studiato per ridurre gli odori, non alterare i sapori e altre prestazioni; del secondo due poltrocine, la versatile Margherita e Silvia, in midollino con citazioni vintage ed esotiche, e il divano Raffles, di Vico Magistretti, dai dettagli british. In mostra anche due eccellenze come; Caimi, una delle principali realtà produttive europee design oriented, nel settore dell’arredamento e dei complementi d’arredo per l’ufficio, la casa e il contract e Technogym, azienda italiana leader mondiale nella produzione di attrezzi per lo sport e il tempo libero. Infine le stazioni di lavoro per ufficio e ambiente domestico Arkof, azienda italiana nata negli anni ’70 dal design non convenzionale.