Maria Cristina Carlini racconta le sue sculture monumentali, sparse un po' in giro per il mondo, in un dialogo con la voce dell'autorevole critico d'arte Fortunato d'Amico..
Ci sono poche scultrici donne nella storia dell’arte. Una di queste è Maria Cristina Carlini. In California incontra la materia che ha sempre fatto da sottofondo alla sua produzione artistica: la ceramica. L’abilità nel trattare il grès la porta ad ottenere un grande successo, soprattutto all’estero: le sue sculture si trovano a Denver, a Parigi, a Miami, è stata anche la prima artista donna a varcare gli stretti confini della città proibita di Pechino. Dialoga con Fortunato d’Amico, critico d’arte e giornalista, sulla sua produzione, resa magica dalle doti da alchimista di trasformare i materiali al punto da trarre in inganno anche i critici più accorti che arrivano a credere la ceramica ferro. Al Superstudio si presenta con una foresta scarnificata, in legno di recupero. Le opere di Maria Cristina Carlini sono possenti e monumentali, come l'incredibile vicina foresta che riempie il cortile di un’abitazione in via Savona.