Un amore forte per il legno e gli elementi naturali, il rispetto per l’ambiente, per la tradizione coniugata alla più spinta contemporaneità caratterizza il lavoro di Michele De Lucchi e del suo “circle” interdisciplinare di progettisti, innovatori, umanisti e futurologi con cui progetta palazzi, musei, interni, design, piccole sculture, sviluppo urbano o progetti di grande complessità. Era nel gruppo di Sottsass agli esordi di Memphis. È oggi forse il più importante e ricercato protagonista della Milano che cambia.
2000/2020 In vent’anni cosa è cambiato, cosa cambierà?
Dall’inizio del nuovo millennio l’ondata digitale ha cambiato il modo di approcciare le più svariate realtà quotidiane e lavorative, creando enormi potenzialità che sono in continuo sviluppo. Ci sono piattaforme che promuovono il "download design", sistemi di prototipazione rapida, stampanti 3D e macchine a controllo numerico dalle sofisticate tecnologie. Inoltre, diventa sempre più facile fotografare, filmare e scrivere e si stanno sviluppando nuovi modi di narrazione che mescolano tutti questi registri espressivi coniugati su supporti digitali. Data la rapidità di progressione è oggi possibile parlare di nuove libertà progettuali, ma sono anche necessarie le capacità di scoprire nuovi usi del potenziale tecnologico a disposizione.