Abbiamo chiacchierato con Alain Prost, dal 2019 alla guida di Ginori 1735, scoprendo una strategia che proietta l’iconica manifattura di Sesto Fiorentino al centro di un mondo allargato e fluido. Si tratta di un “Nuovo Umanesimo” dove la sapienza artigiana locale è amplificata dagli strumenti digitali, in un processo teso alla produzione di bellezza universale e al coinvolgimento di molte creatività e un pubblico sempre più vasto.
Nel secondo anno del Covid l’intera società è stata stravolta. Come vi siete rapportati al cambiamento?
Abbiamo accelerato il nostro percorso di digitalizzazione ed internazionalizzazione, con l’obiettivo di avvicinare la nostra storia ultracentenaria ad una clientela di giovani nativi digitali. Sfruttando al massimo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie...