15 ANNI DI DESIGN
Da quel primo momento, nel 2001, quando
Giulio Cappellini per l’inaugurazione del primo
Fuorisalone in
Zona Tortona portò al
Superstudio i pionieri del secolo appena iniziato, giovani che si chiamavano Fabio Novembre, Tom Dixon, Jasper Morrison, Marc Newson e tanti altri che la sua sensibilità scovava intorno al mondo, è più facile ricordare chi, dei grandi designer non è passato da qui. Hanno lasciato un segno, con la loro personalità e il loro lavoro, personaggi come Ettore Sottsass, Alessandro Mendini, Fernando e Humberto Campana, Jean Nouvel, Paola Navone, Jaime Hayon, Massimiliano e Doriana Fuksas, Marcel Wanders, Karim Rashid, Marc Sadler, Italo Rota, Oki Sato alias Nendo, Arik Levy, Jasper Morrison, Matteo Thun, Alessandro Guerriero, Patricia Urquiola, Paola Lenti, Piero Lissoni, Nika Zupanc, Ineke Hans, Ilaria Marelli e tanti altri nomi da storia del design, insomma tutto il Gotha dei progettisti contemporanei. Tutto è, ora, cambiato. Il design democratico, vera rivoluzione-evoluzione degli ultimi anni, ha spazzato le gerarchie e aperto nuovi orizzonti.
Internet, e-commerce, social network, makers, 3D, hand-made, start-up e limited edition hanno regalato possibilità di esposizione e visibilità anche a piccoli produttori e designer indipendenti, ed anche a loro Superstudio, con SuperDesign, dà risposte e opportunità, come ricordava Giulio Cappellini: “Superstudio è stato il punto di partenza di Tortona Design Week, un luogo dove sono nate le prime timide ma incisive presentazioni del fuori Salone e che in pochi anni è diventato un luogo focale di tutti gli eventi del design di aprile. Grandi maestri si mixano in modo naturale ai nuovi talenti, in una rappresentazione sempre attuale e sorprendente.”
Altri grandi protagonisti ci hanno regalato negli anni scorsi un profetico pensiero di dove andrà il design.
Paola Navone: “È importante coltivare con coerenza e costanza la propria identità aziendale. Credo nel design orientato al prodotto e non al mercato.”
Renzo Rosso: “L’energia che Milano sprigiona durante la Design Week è meravigliosa e sicuramente dovrebbe essere sempre parte della sua anima.”
Tom Dixon: “Spero che il trend possa essere invertito, e un design più onesto e meno frivolo possa emergere per raggiungere un più ampio numero di persone... we can dream!”
Ilaria Marelli: “In questa situazione è vincente la politica di chi investe seriamente su innovazione e ricerca e di chi sta intraprendendo politiche a medio-lungo termine di sostenibilità ambientale e di uso intelligente delle risorse energetiche.”
Nika Zupanc: “Penso che noi designer non dovremmo realizzare ogni nostra singola idea, ma creare nuovo valore e un distinguibile impatto culturale.”
Arik Ben Simhon: “Credo che il design debba essere a lungo termine e che troppo design sia usa e getta. È nostra responsabilità creare pezzi unici, pezzi d’arte che diventino parte di una collezione, da trasmettere di generazione in generazione.
Jean Nouvel: “Milano per restare capitale del design deve più che mai rimanere all’essenziale.”
Michaela Schleypen: “Il design deve essere libero, innovativo, straordinario, puro e sofisticato.” Cosa dire di più?