Giovanissima, laureata a Mendrisio (Svizzera) in Architettura solo due anni fa, Anita Morvillo si cimenta con una collezione di elementi a metà tra la scultura e l’arredo.
Potrebbero essere oggetti luminosi per illuminare una stanza o eteree figure destinate a musei e gallerie d’arte queste sue opere realizzate con una singolare abilità nella meticolosa lavorazione del materiale metallico sotto forma di filamenti, con una manifattura artigianale che dà vita a trame tessili rigide di particolare raffinatezza. Inizialmente pensati come Lampade, quindi come oggetti di design, in corso d’opera si sono rivelati essere oggetti fortemente scultorei e grazie alla precisa consapevolezza e conoscenza in ambito architettonico e applicando regole strutturali che appartengono al linguaggio di alcuni grattacieli.
Giovanissima, laureata a Mendrisio (Svizzera) in Architettura solo due anni fa, Anita Morvillo si cimenta con una collezione di elementi a metà tra la scultura e l’arredo.
Potrebbero essere oggetti luminosi per illuminare una stanza o eteree figure destinate a musei e gallerie d’arte queste sue opere realizzate con una singolare abilità nella meticolosa lavorazione del materiale metallico sotto forma di filamenti, con una manifattura artigianale che dà vita a trame tessili rigide di particolare raffinatezza. Inizialmente pensati come Lampade, quindi come oggetti di design, in corso d’opera si sono rivelati essere oggetti fortemente scultorei e grazie alla precisa consapevolezza e conoscenza in ambito architettonico e applicando regole strutturali che appartengono al linguaggio di alcuni grattacieli.