Geberit, gruppo svizzero leader europeo nel settore del bagno con due stabilimenti italiani, festeggia il 150° anniversario dalla fondazione con l’installazione multimediale WATERSCAPE: un vero e proprio viaggio esperienziale per il visitatore che si trova risucchiato in un gorgo tra realismo e immaterialità.
Quando non serve più interrogarsi sulle cose e sul loro funzionamento, quando tutte le risposte sono disponibili online senza sforzo, e quando la tecnologia lo fa per noi forse dobbiamo fermarci e… pensare. Creare apparecchi che obbligano l’utilizzatore a dare un senso all’oggetto, a decidere la sua funzione e la sua destinazione, sembra un passo indietro rispetto all’affannosa ricerca di soluzioni preconfezionate alle necessità quotidiane. Invece è proprio questo il progetto che grazie a Onefabrica System (tecnologia innovativa per costruire forme a partire da tubi di alluminio e tessuti con cui è possibile creare arredi e allestimenti flessibili, leggeri, riutilizzabili e sostenibili), George P. Johnson Japan con Yutaka presenta negli spazi di Superstudio. Al visitatore sembra dire “sii pensatore”, decidi tu cosa fare con questo prodotto, scegli come e cosa deve essere.
www.gpj.co.jp - www.yutaka-inc.jp
“Tu chiamale se vuoi emozioni…” cantava Lucio Battisti 52 anni fa. Un famoso e intramontabile motivo che diventa il titolo di un Talk, promosso da Matrix4Design e condotto dalla giornalista Laura Ragazzola. Un’occasione per parlare sì di emozioni, ma quelle legate all’architettura. Dell’architettura, della sua capacità di regalarci emozioni ne parliamo con alcuni esperti che hanno saputo scoprire e valorizzare il potere empatico del costruire, donandoci una nuova consapevolezza degli spazi che viviamo e abitiamo. www.matrix4design.com/it
L’appuntamento è il 17 aprile alle 18.00 al FLA FlavioLucchiniArt Museum - Atelier.
Un continuum spazio-temporale infinito in cui i visitatori sono invitati ad entrare e a lasciarsi stupire dalla fusione di arte, design e funzionalità. La sfida è uscire dalla categorizzazione degli oggetti e ridefinirne la percezione. Una installazione a cura dei designer Kevin Chu e Andrea Cingoli.