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30/09/2020 | FOTOGRAFIA

GASTEL AL MAXXI: 200 RITRATTI D’AMORE

C’è tempo fino al 3 gennaio per organizzarsi una scappata a Roma e emozionarsi davanti alla bella mostra di Giovanni Gastel al Museo MAXXI, a cura di Uberto Frigerio e con il rigoroso allestimento di Piero Lissoni. Tra le migliaia di foto scattate in quarant’anni di moda e di incontri Gastel ha scelto le duecento facce che più gli hanno toccato l’anima e lasciato un ricordo indelebile. Ritratti che ne testimoniano il grande talento, ma soprattutto la sensibilità. Tra questi quello di Flavio Lucchini, suo mentore.

Giovanni Gastel è sempre un artista, che scriva libri o poesie, fotografi la moda o le persone, trasformi una immagine realistica in un sogno tracciando misteriose linee su una tavoletta nera che dà gli imput al computer. La scelta per il MAXXI di Roma, tra le sue diverse espressioni artistiche che già hanno avuto riconoscimenti internazionali e esposizioni importanti, questa volta è caduta sui ritratti. Facce serene, sorridenti, gioiose, giocose, riflessive dove gli occhi ti entrano dentro. Facce, e molto di più. Il segreto si scopre nel titolo che Giovanni gli ha dato “The people I like” e si capisce che dice tutta la verità.
Nel labirinto in bianco e nero ti guardano Barak Obama e Monica Bellucci, Germano Celant e Bebe Vio, Ettore Sottsass e Isabella Ferrari e tanti altri, architetti, sportivi, musicisti, attori, giornalisti, amici, che nel breve tempo di uno scatto gli hanno regalato la loro intimità a lui ben nota attraverso anni di amicizia o di ammirazione. Come spiega Gastel: “La scelta concordata col curatore Uberto Frigerio è stata alla fine una scelta di tipo sentimentale. Si trattava di selezionare tra migliaia di ritratti i 200 che erano destinati alla mostra. Il mio affetto e la sensazione forte che ho avuto fotografando questi duecento hanno determinato la scelta. Evidentemente moltissimi sono gli esclusi che ugualmente amo”.
Intenso come un ritratto di Piero della Francesca spicca tra questi quello di Flavio Lucchini, il primo a riconoscere una genialità fotografica in quel ragazzo di venticinque anni arrivato nel 1980 in redazione con un book di foto d’arte per presentarsi a quello che era l’art-director più in vista dell’editoria di moda e proporsi per le sue testate di allora, Donna e Mondo Uomo, che con il loro successo già contrastavano l’autorevolezza di Vogue Italia e L’uomo Vogue, da Lucchini stesso create.
Lucchini è stato mentore e maestro di molti giovani fotografi ora famosi. Gastel ricorda “Il ritratto al maestro Flavio Lucchini è l’omaggio di un suo allievo che gli deve gran parte del successo raggiunto. C’è un misto di riconoscenza e affetto filiale all’uomo cui devo moltissimo e che insieme a sua moglie Gisella Borioli hanno fatto di me quello che sono. Sempre e per sempre grazie Flavio, grazie Gisella".

"Giovanni Gastel. The people I like" at MAXXI Museum. ph Uberto Frigerio e Giovanni Battista Righetti.
Flavio Lucchini for "Giovanni Gastel. The people I like" at MAXXI Museum. ph Uberto Frigerio e Giovanni Battista Righetti.
"Giovanni Gastel. The people I like" at MAXXI Museum. ph Uberto Frigerio e Giovanni Battista Righetti.
"Giovanni Gastel. The people I like" at MAXXI Museum. ph Uberto Frigerio e Giovanni Battista Righetti.

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