Venticinque anni di successi celebrati insieme a tutti coloro che per passione, per studio o per curiosità decidono di esplorare con noi le tendenze del design. Tantissimi progetti che raccontano storie, culture lontane e che fanno sognare a occhi aperti; ogni anno organizzare questo evento in tutti i particolari mi entusiasma e mi appassiona. Sono felice che le persone possano conoscere il mondo incredibile del design, ma bisogna fare in modo che la qualità resti il centro del grande progetto, continuando a dare voce alla cultura e alle idee nuove.
A pochi giorni dalla chiusura del Superdesign Show 2025, in un clima ancora pieno di emozioni, è naturale fermarsi a riflettere. Questa è stata un’edizione speciale, la venticinquesima, e come ogni anniversario importante porta con sé bilanci, domande, speranze.
Una installazione verticale ispirata da X Table System, la collezione di tavoli modulari progettata per Cappellini da Hsiang Han Hsu, designer originario di Taiwan con studio a Taipei, accoglie il visitatore all’ingresso del grande salone Central Point dove si snoda per prima cosa l’area degli espositori del far-East. X Possibilities è un modo per evocare pensieri ed esplorare le possibilità di estendere la natura nell’industria e nell’arte. I suoi tavoli modulari di diverse dimensioni impilati poggiano su una base in plastica stampata a iniezione, ispirata alle forme geometriche che si trovano in natura e garantiscono forza e stabilità.
hsianghandesign.com
Un mosaico di progetti capaci di dare un assaggio di quelle che saranno le tendenze del design del futuro. Da software che mettono l’AI a pieno servizio delle persone; a sistemi all’avanguardia che consentono di godersi la natura tutto l’anno; passando per oggetti d’arte dall’intramontabile valore storico e culturale che hanno segnato un’epoca; per arrivare a rivisitazioni di momenti di convivialità in un’ottica che valorizzi lo stare bene insieme.
FORUM8. ANDIAMO SULLA LUNA?
Dal 2022 FORUM8 porta al Superdesign Show alcune delle più avanzate tecnologie software dal Giappone. Ed è qui che inizia la magia. L’idea di Empowering Happiness Through Web 4.0 punta a promuovere una cultura del benessere e della sicurezza, facendo leva sul Web 4.0 e sull’intelligenza artificiale, ormai profondamente radicata nella nostra realtà. L’area espositiva sembra proiettare il visitatore cinquant’anni nel futuro, affascinando anche i più scettici sull’uso sempre più diffuso dell’AI. Simulatori di guida autonoma e di terremoti e strumenti di analisi per l’evacuazione in caso di incendio offrono nuovi modi di affrontare la quotidianità con maggiore consapevolezza e sicurezza, anticipando l’evoluzione di settori cruciali. Ma FORUM8 permette anche di andare oltre, sollevando i piedi da terra: i visitatori potranno vivere il futuro delle missioni lunari grazie a tecnologie digitali immersive. Anche quest’anno, meraviglia e stupore accompagneranno un viaggio tra innovazioni straordinarie, offrendo un assaggio di ciò che il futuro ha in serbo per noi. www.forum8.com
LETRIGHT. STARE ALL’APERTO TUTTO L’ANNO
Molto più di una pergola bioclimatica capace di adattarsi alle mutabili situazioni ambientali. Piuttosto un “rifugio” che si ispira all’architettura classica, per la pulizia e l’armonia delle linee e nello stesso tempo risponde alle esigenze più contemporanee. Oltre ad adattarsi all’uso di svariati spazi abitativi. Ombra Smart Pergola dispone di un performante sistema di illuminazione e usa tecnologie avanzate che assicurano un controllo del clima e della luminosità ambientale. Ripara dalla pioggia e dal sole, offre ombra ben studiata ma anche caldo comfort, così da poter essere sfruttata tutto l’anno. E questo grazie all’utilizzo di materiali ecologici, come il vetro e il metallo, ad emissioni di carbonio negative. Per godere maggiormente della vita all’aperto, fonte sicura di felicità. www.solarpergola.com
GERMAN NATIONAL TOURIST BOARD. ALLA SCOPERTA DEL BAUHAUS.
Quanta storia dal Bauhaus di Walter Gropius del primo ‘900 ad oggi. Cultureland Germany: a Design Journey, presentato dal German National Tourist Board parte dal movimento del Bauhaus ed entra nel vivo con i video e gli oggetti iconici di ogni periodo ed installazioni multimediali. Dal modello in miniatura in legno della prima casa del Bauhaus visitabile a Weimar alla culla Bauhaus di Peter Keler, al gioco di costruzioni in legno colorato, sempre ispirato al Bauhaus, alla lampada da tavola di Wilhelm Wagenfeld, tutti esposti al Bauhaus Museum di Weimar. Fino alle costruzioni in pietra, modello Bauhaus e poi Lucellino, la lampada poetica di Ingo Maurer e gli arredi di Tecta (nella foto), produttore ufficiale dei mobili Bauhaus. Troviamo la riedizione della celebre poltrona di Walter Gropius, la sedia pieghevole di Marcel Breuer reinterpretata con materiali innovativi, il tavolo K10 dalle linee essenziali, perfetto esempio della filosofia Bauhaus. L’area multimediale ci porta ai più importanti indirizzi del design, tra cui la Turingia e la Sassonia-Anhalt grazie ad un monitor touchscreen interattivo. www.germany.travel.html
HABITS. UN NUOVO MODO DI PENSARE IL CIBO
Light Bites, bocconcini o morsi di luce, si chiama così la collezione di stoviglie dove piatti e bicchieri sono dotati di sensori, fonti luminose, che reagiscono sia al cibo, sia ai gesti dei commensali, che così diventano gli attori di un immaginario palcoscenico, in continuo cambiamento. Per una magia tecnologica nota ai designer che ogni anno ci sorprendono con le loro invenzioni, la luce cambia colore e intensità in base agli alimenti nel piatto e ai movimenti dell’ospite e diventa un elemento determinante per fruire del cibo in modo più consapevole e contemplativo. Il progetto è di Habits che, dal 2004, con un team internazionale di industrial designer, ingegneri, visual e interior designer collabora con le aziende per creare prodotti ed esperienze senza tempo. Il cibo proposto è stato ideato dalle chef di Altatto, ristorante milanese di alta cucina vegetariana e vegana e si propone, in questa occasione, di esaltare la sfera naturale degli ingredienti. www.habits.it
Superstudio Più celebra l’importante venticinquesimo anniversario con una selezione di progetti emblematici e che hanno segnato la storia del design italiano, aprendo nuove vie di sperimentazione e contaminazioni tra arti, culture, materiali e forme. Un ritorno alle origini di brand che hanno subito appoggiato il lavoro di catalizzatore culturale di Superstudio, da sempre in grado di prevedere e anticipare le tendenze e a fare scuola. Uno sguardo a come quest’avventura è iniziata e a come sarà.
Venticinque! Tanti sono gli anni che ci separano dal primo grande e rivoluzionario evento di design al Superstudio Più che diede il via al Fuorisalone diffuso in città e di fatto alla Milano Design Week presente nei quartieri come oggi la conosciamo.
Tre aziende giapponesi, ognuna con le sue competenze, creano un’elaborata installazione luminosa per far riflettere su cos’è la felicità. Imprevedibile, passeggera, inaspettata, nascosta, la felicità non è sempre definibile. GPJ Japan, Yutaka, ONEFABRICA, concorrono a realizzare installazioni che offrono esperienze sensoriali uniche. Invitati da Superdesign questa volta con una accattivante mise-en-scène stimolano i visitatori a riflettere su come la felicità si manifesti in modi inattesi. George P. Johnson Japan Ltd (GPJ) vuole dare alle aziende il mezzo per essere evidenti, proponendosi con nuove esperienze per l’utente. Yutaka, space creation coordinator, ha un’azione progettuale sullo spazio, nel senso dell’ambiente, necessaria per realizzare la comunicazione. ONEFABRICA fornisce i materiali come alluminio, legno e pietra con riproduzioni d’arte. Oltre alle capacità tecnologiche per realizzare le strutture che caratterizzano il progetto.
www.gpj.com.jp
Progetti ambiziosi e di grande innovazione che meravigliano i visitatori e creano esperienze dal forte impatto emotivo. Il futuro del design è reimmaginato e ridefinito grazie a installazioni imponenti e visionarie che collegano in modo originale universi tra loro apparentemente distanti, costruendo racconti coinvolgenti e connessioni inaspettate e poetiche. Due grandi nomi invitano a guardare in maniera nuova la tecnologia, come uno strumento quasi “umano” e al servizio delle persone.
LEXUS. INSPIRA ED ESPIRA
“A-Un” è un’installazione imponente, che si connette intuitivamente con chi la sperimenta, e richiama la forma del nuovo cockpit per auto elettriche Black Butterfly. Oltrepassare i confini e svelare le nuove interazioni possibili tra esseri umani e veicoli di ultima generazione, basate su una comprensione reciproca: questa è l’ambizione di Lexus. Il nome del progetto si ispira all’espressione giapponese A-un no kokyu, che descrive un’armoniosa comunicazione non verbale, resa possibile dalla sincronizzazione del respiro umano con quello del mondo circostante. All’interno di uno spazio monumentale tessuto in fili, i visitatori possono vivere un’esperienza luminosa, in cui il loro battito cardiaco si fonde in tempo reale con i tremori 1/f campionati dalla natura. L’installazione è stata realizzata da Takeshi Nozoe, fondatore della compagnia creativa SIX Inc. e direttore creativo pluripremiato, insieme a Tatsuki Ikezawa di STUDEO. La seconda installazione, “Discover Together”, è il risultato della collaborazione tra Bascule Inc., il team di design della Northeastern University e i designer di Lexus Moto Takabatake e Yuri Tamura. Questi creativi emergenti, ciascuno con la propria visione, hanno esplorato e reinterpretato il legame tra le persone e Black Butterfly. www.discoverlexus.com
GEBERIT. L’ACQUA INCONTRA IL DESIGN
Un’esperienza unica, dove il visitatore s’immerge completamente e in modo interattivo. A guidarlo sono i suoni, gli effetti luminosi e naturalmente i movimenti dell’acqua intorno. Ma quella di Geberit, azienda di prodotti sanitari all’avanguardia, non è un’installazione fine a se stessa, per quanto affascinante. Vuole raccontare, e ci riesce, come si possa trovare una perfetta armonia tra design e funzionalità. Come in sostanza l’acqua, bene supremo, possa essere incanalata con la tecnologia ed implementare le prestazioni al servizio del quotidiano. Tutto è spiegato in due aree. Nella prima, grandi Touch rings, potenziati dall’Intelligenza Artificiale, mostrano, enfatizzato, il movimento dei flussi d’acqua. L’impressione è quella di un’installazione artistica. Nella seconda area con Mastering Water è spiegato l’intervento della tecnologia di Geberit. Un cubo trasparente al centro della stanza simula i movimenti dell’acqua e come questi possano essere ottimizzati. A tutto ciò segue una zona più esemplificativa con le nuove e varie soluzioni come l’AquaClean Alba che integra wc a bidet e ha ottime prestazioni per pulizia e comfort grazie a un telecomando e a un’app. Sigma 40 è la nuova serie di placche di comando con una profondità di pochi millimetri, disponibile in vari materiali. Inoltre nuove soluzioni doccia dal design lineare, o ancora TurboFlush per la pulizia e la manutenzione della ceramica, e concept di arredo con oltre 350 combinazioni. www.geberit.it
Numerose le collettive di artisti e designer che quest’anno si trovano al Superdesign Show. Ognuna con la propria visione della vita e della felicità, portano in scena progetti divertenti, colorati, che uniscono i metodi di lavorazione artigianale all’innovazione e riconoscibili anche per la loro attenzione alla sostenibilità e al riuso di materiali. Che sia per l’avanguardia nella ricerca, per la ben riuscita mescolanza tra elementi orientali e occidentali o, semplicemente, per le forme vivaci e insolite, questi progetti hanno in comune l’istantanea capacità di farsi notare.
DITP & THACCA. CREATIVITÀ E COLORI DAL PAESE DEL SORRISO
Nel grande spazio dedicato alla Thailandia, si entra in uno scenario di colori leggeri dune e nuvole che fanno volare la fantasia. Attorno accattivanti oggetti dalla insolita estetica, un campionario di idee eclettiche. Cosa hanno in comune delle lampade in vetro colorato trasparente, una poltrona di bambù a tinte vivaci, degli accessori a forma di cane, di limone, di ananas e una borsa a disegni floreali? Molto di più di quello che si può immaginare. Sono complementi di arredo, mobili, accessori progettati con il preciso scopo di dare felicità, in un momento difficile e pieno di incertezze, tra conflitti geopolitici e disastri ambientali. Le caratteristiche comuni sono il comfort “caldo”, la creatività “allegra” e la sostenibilità sincera. Tra tutto spicca un piccolo ippopotamo, è Moo Deng, raro ippopotamo pigmeo diventato il simbolo della gioia e del fermento culturale thailandese. Completa il padiglione Thai l’esposizione FRONT 100, con una selezione di lavori di 100 designer emergenti. www.creativethailand.net
HKIDA. CULTURA ORIENTALE E OCCIDENTALE, INSIEME
Per la prima volta al Superdesign Show HKIDA, associazione non governativa e no profit che da più di trent’anni lavora a stretto contatto con designer, architetti, studenti e pubblico per salvare la tradizione del design locale unito alle esperienze contemporanee, nel rispetto delle esigenze ambientali, porta a Milano la mostra dal titolo Urban Reflection. Progetti unici da vedere, perfetta combinazione di design attuale e dettagli dell’artigianato cinese. Tutti i pezzi presentati fanno uso di materiali riciclati, di elementi tradizionali recuperati, di trasformazioni materiche, e altre soluzioni ecocompatibili. Come le squadrate sedie metalliche con rivestimenti che recuperano i tessuti tipici dell’area o la poltrona che unisce il bambù con i ventagli locali insieme ad altri arredi dall’estetica e il contenuto più futuribile. Uno dei principali impegni di HKIDA è infatti quello di promuovere la professionalità e l’eccellenza del design. Ciò comprende lo sviluppo completo di codici di condotta elaborati, l’innovazione sia sul fronte creativo che su quello tecnico, nonché la celebrazione dell’artigianato. www.hkida.org
MATERIALLY. L’IMPEGNO DELLA RICERCA
Lo spazio di Materially è da sempre il più frequentato da visitatori incuriositi dalle straordinarie performance di materiali apparentemente semplici che nascono in realtà da processi complessi per raggiungere la agognata ecocompatibilità. Quest’anno svariate aziende espositrici mostrano l’impegno che sta dietro la ricerca e lo sviluppo di materie innovative con trasformazioni ben oltre l’immaginabile. Lo fanno attraverso la mostra The Scale of Commitment, che presenta soluzioni trasparenti e soprattutto misurabili, trasferendo in modo preciso concetti e processi complessi legati alla misurazione della sostenibilità. Facendo chiarezza e smontando anche credenze ingannevoli. Nelle installazioni i materiali possono essere toccati per individuare le loro caratteristiche estetiche e funzionali, mentre strumenti digitali immersivi forniscono dati e informazioni tecniche. www.materially.eu
L’installazione vuole mostrare come un ambiente abitativo può essere ridefinito attraverso spazi che rispondano maggiormente alle esigenze, sia fisiche che emozionali, di chi lo abita. Al centro del progetto la ricerca di un’interattività, per cui superfici e arredi siano in grado di reagire a stimoli esterni come la luce, i suoni, i movimenti. Altrettanto determinante trovare la perfetta fusione tra fisico e digitale, per cui gli spazi abitativi, fluidi e non definiti, possano combinare materiali di produzione avanzata con esperienze virtuali. L’obiettivo è quindi di arrivare a creare, attraverso tecnologia, materiali intelligenti e design, ambienti che si adattano, di caso in caso, al benessere fisico e di pensiero.
www.istitutomarangoni.com
Tre progetti, tre visioni e tre concept, ma un punto in comune: che sia marmo o pietra lavica ciò che è esposta è la peculiarità di un materiale estremamente versatile malgrado l’aspetto “duro”. Essere di pietra può assumere tanti significati, e tre protagonisti del Made in Italy ce lo mostrano.
BAGNARA. IL BUIO E LA LUCE DELLA VITA
Il leopardiano “piacer figlio d’affanno”, per cui senza dolore non si può concepire il piacere, ma anche senza tristezza non esiste la gioia e senza aver sperimentato la solitudine non si apprezza il valore della compagnia, guida il percorso immersivo di Bagnara chiamato Hope e composto da tre stanze. Nella prima, la Room of Shadow, il visitatore è immerso nel buio e nel caos, le superfici sono ruvide, le forme spigolose, intorno si percepiscono frammenti di macerie. Dopo qualche passo s’intravede una luce, e si entra nella Room of Hope, un ambiente luminoso e ordinato dove i materiali sono chiari e le superfici sono lisce. È uno spazio di riflessione, di dialogo e di comprensione reciproca. Il percorso termina nel Corridor of Bloom con un’esplosione di colori e di vita. E una passerella (ovviamente di pietra) che sembra non finire mai, interamente coperta di fiori conduce il visitatore all’uscita. www.bagnara.net
FOODDESIGNSTORIES /LAPILLI. LA FELICITÀ SI PUÒ TOCCARE
Cos’è la felicità? O meglio cos’è per ciascuno di noi? Questa è la domanda, in linea con il tema del Superdesign Show, che si è posta FoodDesignStories. Ha risposto con la Yellow Room, un simposio platonico dove convivono e si confrontano idee, sogni, oggetti. Il tutto nella cornice poetica studiata dall’architetto Sandra Faggiano, visionaria art director del progetto. Più che una stanza è un percorso attraverso tre macroaree. La prima che s’incontra è il cantiere della felicità. Da qui si passa a un surreale giardino per arrivare alla materioteca, dove la felicità è a portata di mano e la si può toccare. In questa c’è la firma di Lapilli che mette insieme, giocando con i rivestimenti di pietra lavica, la visione artigianale e la tecnologia, il design con l’arte, l’arredo con il fashion. Sempre con l’occhio ben aperto a un futuro sostenibile. www.lapillilavastone.com
ACMÉ. SFACCETTATURE DI MARMO
L’obiettivo di Acmé e del team creativo Studio Forward è portare nelle case un design espressivo. Per questo è stato scelto il marmo, la più naturale delle materie, con le sue infinite trame e la sua varietà di toni. Ad affiancare Acmé nella produzione CISAM Marmi, azienda siciliana di lunga tradizione, capace di valorizzare questo materiale nella sua autenticità. Tre le collezioni proposte: Mischi mette insieme diverse varietà di marmo, creando motivi simili a mosaici dove risaltano i colori. Dalla geometrizzante libreria Ettore al lavabo Ego, alle mensole Dalì che richiamano i baffi dell’artista; Macerie, ispirata alla sostenibilità, trasforma gli scarti di marmo in oggetti artistici, come il secchiello da vino Punto o la panca Pausa; Arabesque, infine, guarda a certe architetture iperdecorate e sontuose dei mondi arabo e mediterraneo e le reinterpreta in lussuosi complementi d’arredo e oggetti per la tavola.
www.acmedesign.it
Da sempre Superstudio Più crede nel valore sociale e collettivo dell’arte. Ed ecco che i vari spazi espositivi aprono le loro porte ad artisti talentuosi e visionari che raccontano di bellezza e sensualità, sottolineano l’alienante monotonia delle città, trasformano materie plastiche di scarto in sculture, rendono una motocicletta simbolo di arte e innovazione e danno forma a metafore letterarie.
HUB 161. ECCELLENZA E OSPITALITÀ ITALIANE
In modo sorprendente, l’arte antica dialoga con quella contemporanea, artigianato d’autore con il design attuale, in un percorso che esalta l’eccellenza manifatturiera, gli artisti fuori dall’ordinario, le dimore storiche convertite in resort dove assaporare l’essenza dell’ospitalità italiana. Voluptas è il primo progetto realizzato da HUB161 piattaforma innovativa ideata da Raffaella Verri Zorzi, che connette e promuove le eccellenze del Made in Italy, oltre a produttori di materiali ecosostenibili, studi di architettura e interior design, e professionisti del settore contract e hotellerie. Non solo una mostra, ma un’esperienza sensoriale che celebra il saper fare italiano, dove ogni dettaglio racconta storie di passione, ricerca e visione. Tra i progetti in mostra, i pregiati complementi in marmo, cristallo e onice dal design essenziale di Marmi Regina; le iconiche sedute floreali di Carla Tolomeo, vere e proprie sculture di art-design; le maioliche antiche del ‘600 di Palazzo Raffadali di Palermo provenienti dall’archivio di Maurizio Scianna, artigiano che vanta collaborazioni con brand di prestigio come il Ritz Carlton e Hermès; le collaborazioni artistiche della storica casa vinicola Duca di Salaparuta con il trittico “Poliedrica” dell’artista Arrigo Musti e la collezione di arredi ispirati al mondo della gioielleria di J&well; le superfici innovative di Hybrid & Icon, sintesi di tradizioni ancestrali, sostenibilità e qualità. Ad arricchire la collettiva, le creazioni di Brun Fine Art, Eleit.it, Francesco Maria Messina, Marcello Colombo, Mirei Monticelli, Oro di Sciacca, Rudi Moriconi, Vibieffe.
MOTOTOTEM. LA MOTO SCULTURA DI MATTIA BIAGI
A cominciare dalle manopole, pezzi unici in bronzo con le impronte digitali di Mattia Biagi, come sulle pedane. I fari LED in vetro soffiato a mano sono delle vere sculture oltre che delle sfide. Il serbatoio è in travertino e la sua forma richiama i contorni di un paracadute, tributo a quelli della Seconda Guerra Mondiale. I parafanghi anteriori e posteriori sono in resina trasparente con foglie incastonate, coordinati con la sella in pelle scamosciata verde. Entrambi richiami alla natura. Le forcelle a parallelogramma hanno dettagli in argilla lavorati a mano, mentre il paracatena posteriore è completato da elementi organici in colori naturali, che simboleggiano la nascita dei fiori a primavera. Sulla scatola della batteria in magnesio è incastonata una pietra nera. Sugli pneumatici volano rondini in pelle fatte a mano, simboli del ritorno a casa, ma anche di fedeltà e spirito d’avventura. Una vera scultura che in più corre nel vento. Quale maggior Happiness di questa?
SOGIMI DIMOSTRA L’IMPORTANZA DEL RICICLO
L’installazione di Davide Dall’Osso per il GRUPPO SOGIMI, sculture realizzate con scarti di policarbonato, spiega come la felicità non sia un punto fisso ma un flusso che evolve nel tempo. S’intitola Flying e raccoglie varie opere che ritraggono corpi in movimento, o in fase di trasformazione, in un volo alla continua ricerca di equilibrio, traguardo per la felicità. Tutte modellate con gli scarti di materiali plastici di produzione dell’azienda. Un grande esempio di attenzione alla sostenibilità che Davide Dall’Osso condivide con il GRUPPO SOGIMI, leader nella trasformazione e distribuzione di materie plastiche, espansi tecnici, compositi. A completare l’esperienza immersiva l’installazione audiovisiva Elevazioni: Sinestesie Materiche dell’artista multidisciplinare Eric Oder (Federico Coderoni) con un’installazione che mette insieme soundscapes musicali con processing di suoni concreti e visuals prodotti da Intelligenza Artificiale, partendo dall’analisi dei materiali Sogimi. La mostra si svolge al primo piano di Superstudio Più, dove Sogimi ha lo show room, uno spazio che val la pena visitare per le emozioni che suscita
ARTE SORPRENDENTE E RAFFINATA
L’arte al Superstudio si intreccia con le attività quotidiane e in questa occasione con la frenesia della Design Week. Suggeriamo allora un attimo di pausa e di fermarsi davanti alla vetrina su via Tortona art.box con l’installazione Happy Color di Giulio Cappellini per Flaminia, entriamo nella MyOwnGallery per stupirci davanti a Hair, recentissimi ritratti pop senza volto di Lucchini e ad altre sue opere mai esposte prima come, nella Piazza dell’Arte, i giganteschi Toys colorati, giocattoli per adulti che trasmettono allegria. Incantiamoci davanti alla reinterpretazione site-specific dell’Albero della Vita presentato a Venezia durante l’ultima Biennale d’arte che l’artista Carla Tolomeo ha realizzato con tessuti preziosi. E infine, visitando il FLA Museum alla fine del percorso, scopriamo nel The Lab riservato ai giovani artisti il minuzioso lavoro di MaoSagao per i suoi toccanti dipinti di facciate ossessive come alveari urbani. Da non dimenticare una visita al Roof, completamente rinnovato, per l’opera Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.