Dimenticare l’annus horribilis che ci ha perseguitato fin qui e, come i ragazzi che tornano a scuola, considerare settembre l’inizio di un nuovo ciclo della nostra vita e del nostro lavoro.
Forse solo questo atteggiamento ci può dare una ripartenza positiva, cosciente che tra i tanti rischi che ogni giorno corriamo da quando siamo nati, c’è anche questo, il malefico Covid-19, e dobbiamo conviverci. Entriamo dunque nei prossimi mesi con ottimismo, speranza, consapevolezza, come fosse un altro anno, un altro decennio, un altro secolo, un altro futuro dove niente sarà più come prima e molti tasselli scomposti potranno, forse, andare a posto...