Il più grande e famoso centro per la fotografia e l’immagine di Milano in quasi 40 anni dalla sua nascita ne ha viste delle belle, ma mai un periodo così lungo di chiusura come quello obbligato dal coronavirus. Ora riparte con un protocollo di sicurezza messo a punto da consulenti e tecnici per garantire la massima tranquillità e professionalità e la grande moda italiana torna sul set.
Siamo stati il primo centro di studi fotografici di Milano a chiudere, quando il lockdown era ancora nell’aria. L’abbiamo fatto a dispetto del business, ma lo ritenevamo indispensabile per proteggere la salute dei nostri clienti e frequentatori, che sentivamo già pesantemente minacciata. Due giorni dopo tutta Italia è stata chiusa a chiave. Oggi siamo stati tra i primi ad aprire e a riprendere in pieno e in sicurezza l’attività nelle nostre 13 sale di posa. Con tutti i dispositivi e le attenzioni indispensabili ad assicurare un ambiente sano e controllato, come da disposizioni di legge e anche di più, si riparte. Ed ecco arrivare i primi team, le modelle, i creativi, i tecnici e gli assistenti ad animare gli studi: con Moncler, Armani, Bottega Veneta, Versace, Off White… per citarne alcuni, il diario del booking si sta riempiendo di prenotazioni per servizi redazionali e campagne pubblicitarie. Il che è un buon segno perché vuol dire la moda comincia a uscire dal letargo e le aspettative dei big sono alte. A ciò si aggiunge il nuovo interesse per l’immagine italiana: tornano sul set i grandi fotografi italiani e stranieri con le modelle del momento e i direttori creativi delle più prestigiose case di moda. Un ritorno che Superstudio attendeva con piacere...
La famosissima cittadella dell’immagine di Milano riapre il 4 maggio augurando bentornata alla moda. In tutta sicurezza.
Ci voleva solo il coronavirus per stoppare l’attività degli studi fotografici del Superstudio 13, da quasi quarant’anni pioniere e alfiere della fotografia di moda e d’autore a Milano. Un luogo iconico che non si è praticamente mai fermato, ospitando shooting straordinari, fotografi-star e personaggi famosissimi in continuità. Nei suoi 13 studi, quelli che hanno dato l’avvio alla riconversione della via Tortona, da stradina che ospitava le abitazioni degli operai di quello che era un quartiere industriale, a District della Moda e del Design, la Milano della creatività si è data appuntamento lì fin dal 1983 richiamando in zona le più importanti case di moda. Dopo il forzato lockdown tutto è pronto per il fatidico 4 maggio quando, finalmente, si riparte.