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09/07/2021 | FOTOGRAFIA

LUCA GILLI: IL CANTIERE INVISIBILE

Di: Flavio Lucchini

Prima che cominciassero i lavori di rigenerazione di quella vecchia fabbrica abbandonata che sarebbe diventata il Superstudio Maxi, Luca Gilli aveva già chiesto di seguirne il percorso con la sua fotocamera. In silenzio e in solitudine, al gelo o sotto il sole cocente, nel caos del cantiere ogni tanto compariva, e scattava. Il risultato sono opere di grande bellezza e sensibilità dove lo spazio si astrae e diventa opera d’arte. Saranno esposte durante gli Inaugurations Days al Superstudio Maxi nella mostra personale “Passaggi di Stato” a cura di Paola Sosio Contemporary Art. 

Non conoscevo Luca Gilli, fotografo che è nato nel 1965 e vive a Cavriano ( Reggio Emilia ). Mi ha colpito la sua richiesta di fotografare il Superstudio Maxi quando ancora non c’era. Era solo un edificio di vetri rotti e lamiera arrugginita, in parte abbandonato da circa vent’anni. 
La sua idea era di seguirne la trasformazione, senza nemmeno averne visto il progetto. Quando ho visto le foto sono rimasto incantato. Non avevo mai pensato che anche l’assenza o la presenza casuale di cose e oggetti che di solito guardiamo senza interesse potesse invece suggerire visioni preziose da fissare con la fotocamera. Da catturare proprio come succede a un cacciatore.
Luca cattura situazioni che a noi non dicono niente perché banali e provvisorie che invece la sua fantasia vede in modo diverso. Immagini che la sua cultura velocemente elabora nella sua mente e le fissa per sempre con uno scatto fotografico spiazzante. Immagini impreviste, immagini che fanno pensare. Immagini semplici, immagini belle che domandano di essere appese a una parete perché sono espressive come dei quadri. Vere opere d’arte.
Ho capito perché dice che ha bisogno di “vivere in loco e entrare in relazione fisica reale, intima e profonda col soggetto scelto” e “quando il luogo mi sembra interessante e ha una energia che mi coinvolge, vi resto a lungo e inizio una lenta e progressiva interazione e, se ne ho la possibilità, cerco anche di ritornarvi”. Così ha fatto col nostro nuovo spazio.
Non dà titoli alle sue immagini. Ogni uno di noi vede e interpreta le sue visioni senza limiti ed etichette interpretative.
Io nelle sue opere vedo e sento arte cultura profondità e tanto altro. Dovrei scrivere pagine e pagine. Ma, come dice Luca, forse è inutile perché sarebbe il mio punto di vista. Meglio che ognuno uno capti la magia e il segreto coi propri occhi.

Foto tratte dalla serie di scatti realizzati presso Superstudio Maxi. PH Courtesy PAOLA SOSIO CONTEMPORARY ART
Serie presentata a settembre presso la mostra “Passaggi di Stato” a cura di Paola Sosio Contemporary Art. PH Courtesy PAOLA SOSIO CONTEMPORARY ART
Superstudio Maxi, dettaglio. PH Courtesy PAOLA SOSIO CONTEMPORARY ART
Superstudio Maxi, come tutto è iniziato. PH Courtesy PAOLA SOSIO CONTEMPORARY ART

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