Milano, la città che ha nel suo DNA il mecenatismo e il sostegno all'arte da parte di privati cittadini illuminati, continua a brillare come uno dei principali motori sociali ed economici. In questo contesto, l'ente no-profit Cramum, impegnato nel supporto delle eccellenze artistiche in Italia, ha allestito una articolata esposizione presso la MyOwnGallery di Superstudio, "Private Collection Vol.1 - Lorenzo Marini", a cura di Sabino Maria Frassà.
La mostra offre un'opportunità unica per immergersi nelle opere di Marini, raccolte nel corso degli anni da un collezionista milanese noto per la sua lungimiranza e che, in modo singolare, ha scelto di mantenere l'anonimato. E’ un viaggio attraverso le creazioni dell'artista dal 2012 a oggi, molte delle quali mai esposte prima d'ora, poiché si trovano in diverse residenze, non solo milanesi.
Ma qual è il ruolo del mecenatismo e del collezionismo nell'odierna scena artistica? Si tratta, senza dubbio, di un supporto discreto e tempestivo alle eccellenze artistiche che facilita la fase di progettazione e produzione. Tuttavia, questo rapporto virtuoso tra mecenate e artista, seppur prezioso, presenta il limite di essere elitario e accessibile solo a una ristretta cerchia di privilegiati, frequentatori di abitazioni fortunate. Cramum, consapevole di questa sfida, ha scelto di dare vita a una forma di restituzione collettiva e di condivisione della bellezza con la società. La mostra di Lorenzo Marini diventa così un veicolo per la democratizzazione dell’arte, verso un pubblico molto più ampio.
Lorenzo Marini, caposcuola della Type Art, emerge come figura chiave nella ricerca artistica contemporanea. Fondatore di un movimento che mira a liberare le lettere, Marini pone l'attenzione sull'estetica e sul significato del segno grafico. Ogni sua opera diventa un elemento di un puzzle, raccontando storie, suscitando emozioni e sollevando interrogativi.
Attraverso le sue creazioni, l'artista invita gli spettatori a sperimentare la magia delle lettere, coglierne il significato più profondo e riflettere sul potenziale comunicativo delle stesse. Sfida a guardare oltre le parole, conducendo a una riflessione sulla velocità della trasformazione del linguaggio e sulla fusione tra sintassi tradizionale, immagini, loghi ed emoticons. Le sue opere, che variano dal BodyType all'Alphatype, narrano il cambiamento nella comunicazione, sottolineando la prevalenza della forma sull'essenza semantica.
La mostra si apre con la serie "BlackHole", dove Marini affronta il futuro della comunicazione. Le lettere, "liberate" da secoli di contestualizzazioni, si uniscono in vortici senza formare parole complete. Questa assenza di punteggiatura crea un discorso apparentemente impossibile, una destrutturazione delle lettere che riflette la realtà contemporanea, caratterizzata dalla frammentazione del pensiero. Marini intravede speranza nel "buco nero", che potrebbe essere un portale verso un'ulteriore dimensione, dove le parole liberate diventano simboli di pura bellezza, nuovi protagonisti della nostra esistenza.
INFO: “PRIVATE COLLECTION VOL.1 - LORENZO MARINI”
MyOwnGallery - Via Tortona, 27bis, Milano
11 gennaio - 30 gennaio 2024
Inaugurazione giovedì 11 gennaio dalle ore 18.00
Orari: lunedì-venerdì 14.00-19.00; sabato e domenica 9.30-19.00
Sito ufficiale: https://lorenzomariniarte.com/en/