Gli enormi spazi di Superstudio Maxi in via Moncucco 35 hanno fatto da cornice perfetta alla suggestiva performance di Ambush. Il primo show milanese della designer coreana Yoon Ahn è stato un futuristico viaggio su un pianeta sconosciuto.
Varcare la soglia di Superstudio Maxi per i selezionatissimi ospiti (con una guest list rigorosa che non ha ammesso deroghe, chi non era segnato è rimasto fuori) della sfilata Ambush è stato come essere proiettati in un mondo parallelo, quasi onirico, virtuale. Lo sguardo ipnoticamente viene catturato dal centro della sala dove, adagiata su un enorme quadrato di bianca polvere di stelle, o sabbia lunare forse, un’enorme sfera si tinge di rosso per poi essere invasa da luce bianchissima. Impossibile distogliere gli occhi mentre si viene avvolti dalla musica del pre-sfilata. Di colpo, i colori e i suoni cambiano: l'atmosfera è quella di un film western di fantascienza. Il dj set di Matteo Ceccarini accompagna le modelle e i modelli che attraversano il quadrato creando diagonali perfette, come ad un immaginario incrocio, indossando capi più sexy di quelli a cui il brand ci ha abituati: sfilano amazzoni moderne in pants muccati e stivali fetish invasi di fibbie, capispalla cambiano colore quando vengono illuminati dai raggi di luce del pianeta centrale. Il confine tra mondo virtuale e reale, tra spaziale e terreno diventa labile e….fluido!