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07/04/2020 | EDITORIALE

RIPARTIRE IN SICUREZZA

Di: Gisella Borioli
Noi stiamo tutti bene, col cuore stretto dall’angoscia ogni volta che ci raggiungono le notizie dell’evoluzione di questa terribile situazione sanitaria. Il mondo è chiuso, non si sa fin quando. La speranza e il desiderio di tornare alla vita di sempre ci tiene attivi, occupati, concentrati, aperti alle nuove possibilità che l’incredibile realtà che oggi ci circonda ci ha mostrato: obbligandoci a reinventare la nostra vita e a rimodulare la scala dei valori. Al primo posto la famiglia, gli affetti, gli amori. E di conseguenza la casa, riscoperta come il rifugio che non tradisce. Poi, in ordine sparso, il lavoro, che abbiamo imparato si può fare in poltrona, su una panchina, in vacanza, senza orari fissi e catene fisiche, ma solo stimoli mentali. Lo studio, che non ti allontana da insegnanti e compagni, solo che li vedi in due dimensioni, sullo schermo. Gli amici, così lontani e così vicini grazie alla tecnologia, che ora vedi in tuta, senza trucco, senza sovrastrutture, forse più fragili ma più aperti e simpatici. Gli acquisti, dagli abiti al cibo e tutto il resto, per cui basta un clic ma senza il piacere del momento in cui porti via il pacco del desiderio. Le vacanze, consumate in anticipo, e ora con confini impalpabili che ciascuno potrà modulare a piacimento nei tempi nei modi perché anche il concetto di “ferie”, tutto-chiuso-ad-agosto, potrebbe seguire il cambiamento. La cultura, questa ancora più sconvolta, ora che abbiamo imparato a frequentarla di più leggendo libri di approfondimento, andando al cinema, a teatro, alle conferenze anche dal letto. 
Ma la socialità, i rapporti umani, in tutto questo? Per noi che facciamo “eventi”, e in questa parola c’è dentro tutto, lo scenario di un prossimo futuro è un interrogativo quotidiano. Continuiamo a pensare che nulla può sostituire la forza, il calore, l’emozione, la bellezza, la sorpresa, l’impatto, i ricordi di un evento “live” che mette in gioco tante professionalità per darci una esperienza indimenticabile. Ma niente sarà più come prima, almeno fino a quando non si sarà trovato il modo di debellare questo inafferrabile nemico.
Così ci stiamo preparando alla riapertura. Con nuove idee e tante precauzioni da mettere in atto nelle nostre location. Come spiega la nostra lettera aperta pubblicata il 2 aprile. Per rendere i nostri futuri eventi sicuri in ogni loro momento e luogo, e poter accogliere i nostri ospiti col sorriso e la certezza che non corrono pericoli, a prova di virus. Tutto quello che sarà necessario fare sarà fatto, a partire da una mascherina che regaleremo a tutti, sperando che possa essere messa presto tra i cimeli da dimenticare.

Gisella Borioli

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