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07/03/2022 | EVENTI

MAXI SUCCESSO PER BOOK PRIDE

2019-2022. Nonostante l’assenza di due anni, questo week-end Book Pride s’è fatto sentire in città, registrando quasi 12.000 visitatori in appena tre giorni. Il plus? La location, che rinnova il senso di fare cultura in “periferia”...

Una “moltitudine” di iniziative (come il tema di questa edizione) con oltre 200 espositori, 469 ospiti e quasi 200 conferenze che si sono susseguite per tutto il week-end: all’insegna della varietà, dai talk più impegnati, come Pesto alla genovese con il racconto di Luciano del Castillo, fotoreporter tra gli autori di alcuni degli scatti più iconici del G8 di Genova del 2001, alla bellissima serie Le parole delle canzoni con cui Treccani indaga in compagnia degli autori l’evoluzione della società nei testi dei brani musicali...

2019-2022. Nonostante l’assenza di due anni, questo week-end Book Pride s’è fatto sentire in città, registrando quasi 12.000 visitatori in appena tre giorni. Il plus? La location, che rinnova il senso di fare cultura in “periferia”.

Una “moltitudine” di iniziative (come il tema di questa edizione) con oltre 200 espositori, 469 ospiti e quasi 200 conferenze che si sono susseguite per tutto il week-end: all’insegna della varietà, dai talk più impegnati, come Pesto alla genovese con il racconto di Luciano del Castillo, fotoreporter tra gli autori di alcuni degli scatti più iconici del G8 di Genova del 2001, alla bellissima serie Le parole delle canzoni con cui Treccani indaga in compagnia degli autori l’evoluzione della società nei testi dei brani musicalii.
Veramente un momento culturale avvolgente ed entusiasmante, che ha vestito Milano a festa per il festival della lettura indipendente. E al richiamo hanno risposto soprattutto i giovani, che meraviglia! Anche noi ci siamo stati, facendoci contagiare dal clima, e acquistando tanti (forse un po’ troppi) libri.
Dopo Base, Mudec e Fabbrica del Vapore (le sedi dove si sono svolte le scorse edizioni milanesi), questa volta la voce della cultura si è levata – per la seconda volta dalla sua apertura, ricordiamo qui il Salone della Cultura – dal Superstudio Maxi, che conserva intatta la sua anima industriale con apparati strutturali “a vista” e fa del bianco la sua candida firma. Superstudio Maxi “della Barona" sta diventando pian piano riferimento, industria di cultura e “luogo delle passioni dei cittadini”, secondo l’intento della cofondatrice, Gisella Borioli.


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