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11/01/2023 | LIBRI

L’UNIVERSO IN FIORE DI KEN SCOTT

Di: Giorgio Re

Un nuovo volume, edito da Rizzoli per Mondadori Electa, racconta il “giardiniere della moda” e, in verità, non solo della moda: lo statunitense Ken Scott, che è stato un personaggio eclettico, un creativo e artista a tutto tondo, fashion designer, creatore di tessuti per l’abbigliamento così come per l’arredamento, pittore, cultore di giardini, persino scrittore. Scott sicuramente precorre di almeno un quindicennio il flower power, in espressioni più sofisticate ed esclusive. E’ uno spirito libero e curioso, quasi un genio “globale” del nostro Rinascimento. Già pittore “in erba” in Indiana, dove nasce nel 1918, approda in Europa nel 1946, prima a Parigi e in Costa Azzurra e poi, nel 1955, nella Milano del boom, per essere scoperto e apprezzato in primis da Peggy Guggenheim.

Il volume, nato con la collaborazione della Fondazione Ken Scott e con il supporto di Mantero Seta - che ne custodisce l’archivio ed è dal 2019 titolare del marchio - e di Gucci, è forse la prima monografia realmente esaustiva sull’artista, raccontato da 600 illustrazioni e bozzetti d’epoca, dagli scatti ad hoc di Guido Taroni e dalle immagini dei più grandi fotografi internazionali. A far da guida in questo oceano floreale - di cui però fanno parte a pieno titolo anche praterie e foreste, fondali marini con la loro flora e fauna, grafismi e astrattismi, il mondo dello sport - ci sono le parole di autori che l’hanno frequentato e conosciuto e di autorevoli firme contemporanee della moda: Shahidha Bari, Federico Chiara, Pierre Léonforte, Renata Molho, Peter Smithers, Isa Tutino Vercelloni, Velasco Vitali.

Un artista rivoluzionario, un eclettico in technicolor: “Ken Scott ha usato i colori psichedelici prima ancora che si sapesse cosa fosse la psichedelia”, scrive l’illustratore Joe Eula sul “Time” nel 1969. Fa dei suoi fiori, grandi e vivaci, accesi e allegri, elementi “sine qua non” nelle collezioni d’abbigliamento e in quelle per la casa. Sa cosa è l’arte e come applicarla in un caleidoscopio intero di ambiti creativi e produttivi. Anticipa l’unisex e le sfilate tra happening e divertissement. Convince e affascina, tra le altre icone di stile, Jacqueline Kennedy, Marisa Berenson, Monica Vitti, Barbra Streisand, Brigitte Bardot. Le sue case e i suoi giardini di Milano, Cuernavaca ed Èze in Costa Azzurra sono aperti a feste ed eventi mondani, dove si ritrova il jet set internazionale. La lezione di Ken Scott conquista il mondo e vale ancora oggi. Proprio perché ha dimostrato di saper “non far appassire i fiori”.

AA.VV. "Ken Scott", Rizzoli, Milano, 2022
Cappotto in raso pesante con disegno Bindu, 1969. @Courtesy Guido Taroni
Abito in pizzo con disegno Azma, 1971. @Courtesy of Guido Taroni
Tessuto Lady Winter, 1986. @Archivio Fondazione Ken Scott

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