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26/10/2021 | EVENTI

ISS. SERVIZI DONNE E QUALITA'

La Milano Design Week di settembre si è conclusa da poco più di un mese con un grande successo di visitatori, per la precisione 35.781 al Superstudio Più sono numeri importanti che raccontano più di tante parole. Sono la risposta positiva a chi ha fortissimamente voluto questa edizione per ricordare al mondo intero la forza e l’attrattiva del design italiano e della sua capitale internazionale: Milano. ISS Facility services è stata parte di Superdesign Show 2021 Special Edition, supportando l’esposizione DONNE&DESIGN, ideata da Gisella Borioli, founder di Superstudio e curata da Silvana Annichiarico. Una prima collaborazione focalizzata su un tema di grande attualità e realizzata insieme a una prestigiosa realtà formativa italiana, l’Università IULM. ISS azienda leader nel settore dei servizi ci racconta le motivazioni del suo impegno verso la parità e l’inclusione attraverso le parole di Nicolò Abbate, responsabile delle attività di marketing per ISS...

La Milano Design Week di settembre si è conclusa da poco più di un mese con un grande successo di visitatori, per la precisione 35.781 al Superstudio Più: sono numeri importanti che raccontano più di tante parole. Sono la risposta positiva a chi ha fortissimamente voluto questa edizione per ricordare al mondo intero la forza e l’attrattiva del design italiano e della sua capitale internazionale: Milano. ISS Facility services è stata parte di Superdesign Show 2021 Special Edition, supportando l’esposizione DONNE&DESIGN, ideata da Gisella Borioli, founder di Superstudio e curata da Silvana Annichiarico. Una prima collaborazione focalizzata su un tema di grande attualità e realizzata insieme a una prestigiosa realtà formativa italiana, l’Università IULM. ISS azienda leader nel settore dei servizi ci racconta le motivazioni del suo impegno verso la parità e l’inclusione attraverso le parole di Nicolò Abbate, responsabile delle attività di marketing per ISS.

Le donne designer, architette, professioniste della progettazione sono sempre di più. Spesso, ancora oggi non sufficientemente riconosciute. DONNE&DESIGN ha voluto portare in primo piano il loro ruolo, la loro creatività. Supportando il progetto, ISS ha accolto questa visione. Perché?
ISS è da sempre impegnata nella valorizzazione dei talenti e nella promozione dell'inclusione di genere, motivo per cui abbiamo sostenuto con entusiasmo il progetto DONNE&DESIGN. In quanto uno dei più grandi datori di lavoro privati al mondo, ISS è impegnata a promuovere, coltivare e preservare una cultura della diversità e dell'inclusione. In ISS incoraggiamo la diversità nei suoi termini più ampi inclusi età, genere, etnia, nazionalità, cultura, lingua, religione, abilità fisica, istruzione e competenze, riconoscendo nella inclusione di genere un vantaggio competitivo chiave. Abbiamo recentemente sottoscritto i Women's Empowerment Principles, documento pensato per aiutare a promuovere e potenziare le donne sul posto di lavoro. In ISS abbracciamo le migliori iniziative che riflettono la nostra volontà di favorire e assicurare lo sviluppo del talento femminile nei luoghi di lavoro e nella nostra comunità.

D: Per ISS si tratta della prima collaborazione con la Milano Design Week. Come avete vissuto questa esperienza? Quanto conta per voi collaborare con realtà attive nell’ambito della cultura e della formazione come Superstudio e IULM? 
La nostra missione, infatti, è quella di svolgere un ruolo proattivo adattando la formazione e l’apprendimento alle esigenze delle nostre persone in diversi paesi garantendo che acquisiscano le competenze necessarie per avere successo sia in ambito sociale che in ambito professionale. È sempre più evidente come le competenze richieste stiano evolvendo rapidamente a seguito dei profondi cambiamenti dovuti alla digitalizzazione e alla globalizzazione. Inoltre, crediamo che i processi di emancipazione e inclusione passino attraverso la cultura e la formazione: per questo motivo collaborare per la prima volta con realtà attive in questi diversi ambiti come Superstudio e IULM è stata un’esperienza unica e più che positiva.

D: Il design oggigiorno si applica in ambiti sempre più diversificati. Fare design non è solo progettare prodotti, ma progettare servizi, metodi, esperienze. Per le attività di ISS è importante avvalersi del service design? Ad esempio, nel ripensamento dei luoghi e delle pratiche di lavoro, oggi necessario a seguito dei grandi cambiamenti dell’ultimo anno?  
Il nostro motto è “people make places and places make people”: i servizi che eroghiamo e i luoghi che progettiamo sono pensati per mettere al centro le persone e le loro esigenze. Il design degli spazi ci permette di affrontare la gestione di tutti gli ambienti operativi, garantire la salute, la sicurezza, creare un forte senso di appartenenza, aumentare la produttività, ma soprattutto diffondere una sensazione di benessere a tutte le persone che vivono quei luoghi. A seguito dei grandi cambiamenti dell’ultimo anno i luoghi e gli spazi di lavoro in cui operiamo, necessitano di essere ripensati e riprogettati e il design, nella sua accezione più ampia, gioca un ruolo fondamentale, non limitandosi solamente alla progettazione degli oggetti e degli spazi che li contengono, ma includendo i processi e i servizi stimolandoci a ripensarli in maniera creativa.

D: Operando in oltre trenta paesi avrete una chiara visione di come il ruolo della donna lavoratrice si stia evolvendo negli ultimi anni. E' così?
Rispetto anche solo a pochi anni fa la presenza delle donne nel campo del design è cambiata, così come nel mondo del Facility Management. In ISS siamo abituati a pensare all’individuo in quanto persona, non in base al genere. ISS è una comunità globale presente in più di 30 paesi e composta da oltre 400.000 colleghe e colleghi e questo ci permette di avere una visione approfondita di come il ruolo della donna lavoratrice si stia evolvendo negli ultimi anni su scala globale. Se in alcune parti del mondo godono di pari opportunità e diritti, in molti altri paesi non vedono il ruolo della donna ugualmente rispettato, per esempio nella significativa differenza di retribuzione tra generi (pay-gap). Anche se costituiscono il 50% della forza lavoro, le donne rappresentano solo il 25% dei nostri team di leadership: per questo motivo, ci siamo impegnati a raggiungere l'obiettivo di almeno il 40% di parità di genere a livello di leadership aziendale entro il 2025. 


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