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27/01/2022 | DESIGN

IL PROFUMO DEGLI OGGETTI

Di: Silvia Zanni

Il Museum of Craft and Design di San Francisco inaugura la prima mostra interamente dedicata al design olfattivo, frutto di oltre due anni di ricerca. Dal 12 febbraio al 5 giugno gli oggetti di più di quaranta tra designers e artisti guideranno attivamente i visitatori attraverso un’esperienza olfattiva che coinvolge il corpo e la memoria...

“Un invito ad usare il naso” così Elisabetta Pisu, curatrice di Living with Scents definisce l’idea di fondo della mostra. “Il nostro progetto vuole risvegliare la consapevolezza dell’olfatto che è il grande dimenticato dei sensi, anche se uno dei più preziosi, determinante per la costruzione della nostra memoria sensoriale ed emotiva. In questi ultimi due anni, poi, i profumi ci sono stati quasi negati: indossando le mascherine...

Il Museum of Craft and Design di San Francisco inaugura la prima mostra interamente dedicata al design olfattivo, frutto di oltre due anni di ricerca. Dal 12 febbraio al 5 giugno gli oggetti di più di quaranta tra designers e artisti guideranno attivamente i visitatori attraverso un’esperienza olfattiva che coinvolge il corpo e la memoria.

“Un invito ad usare il naso” così Elisabetta Pisu, curatrice di Living with Scents definisce l’idea di fondo della mostra. “Il nostro progetto vuole risvegliare la consapevolezza dell’olfatto che è il grande dimenticato dei sensi, anche se uno dei più preziosi, determinante per la costruzione della nostra memoria sensoriale ed emotiva. In questi ultimi due anni, poi, i profumi ci sono stati quasi negati: indossando le mascherine, abbiamo preso ulteriormente le distanze dall’immediatezza di qualsiasi odore. La mostra vuole invece dire al visitatore: riappropriati dell’olfatto”.
L’olfatto è tanto svalutato quanto importante: negli anni Novanta uno studio dimostrò che era percepito come il senso meno prezioso e il primo che le persone avrebbero sacrificato, se costrette. Sul suo pregio scrive, invece, Patrick Süskind ne Il Profumo. Storia di un assassino: "Gli uomini potevano chiudere gli occhi davanti alla grandezza, davanti all’orrore, davanti alla bellezza, e turarsi le orecchie davanti a melodie o a parole seducenti. Ma non sottrarsi ai profumi. Poiché il profumo era fratello del respiro. Con esso penetrava negli uomini, a esso non potevano resistere. […] Colui che dominava gli odori, dominava i cuori degli uomini." Oggi abbiamo dimenticato gli odori, complici la crescente dematerializzazione della nostra società e il progresso tecnologico. Negli ultimi anni i metodi per creare fragranze e sapori artificiali si sono affinati: così il cibo del futuro sarà sempre più sublimato e artificiale e questo comporterà la decimazione e l'alterazione irreversibile della gamma di profumi che sentiamo oggi.
Il design olfattivo, al contrario, che va dal marketing dei profumi all’interior design e all’architettura, crea a partire dalla materialità degli odori, ossia dal fatto che possono essere sentiti solo di persona. Nell’ultima delle cinque sezioni in cui si organizza la mostra Spray it. Dont’Say it. Communication, Emotion and Memory le curatrici e gli artisti hanno giocato proprio ad immaginare un futuro lontanissimo in cui gli odori si sono persi e ciò che ne resta è racchiuso in piccole boccette. Questo il messagio di Olfactory Time Capsule for Earthly Memories, una collana contenente una capsula pensata e progettata per gli astronauti ed altri futuri viaggiatori nello spazio. Contiene tre profumi del pianeta terra: quello di un amato, di una casa, della natura. Chi la indossa può decidere di sentire una fragranza a scelta, ricordando così la propria umanità attraverso l’odore. Questa sezione in generale indaga nuovi modi di comunicare, al di là delle parole, attraverso la memoria olfattiva.
Le altre espongono interfacce al crocevia tra design e scienza e indagano le varie applicazioni del design olfattivo, dalla contemplazione alla comunicazione. Vediamole in dettaglio. Ways of Sensing Olfactory Culture and Communication riguarda il valore estetico e culturale del profumo, che cosa significa sentire l’odore con consapevolezza, non solo annusando. Scent del designer giapponese Oki Sato è una collezione di vasi disegnata per accentuare la percezione e soprattutto l’esperienza dell’odore, racchiudendo l’aroma dei fiori: una singola rosa può, infatti, rilasciare fino a 400 molecole che, nel loro insieme, ne ricreano l’aura. Nose Meets the Eyes. The Power and Beauty of Nature insiste sulla dimensione estetica dell'oggetto, sul materiale e la tecnica di cui è fatto, sull’equilibrio tra funzionalità e bellezza. Creato da Gilles Belley questo diffusore si ispira alla venosità delle foglie e si traduce in un design un po’ astratto. Sfruttando il movimento capillare (dal basso verso l’alto), una fragranza scorre come fosse linfa diffondendosi ad ogni soffio d’aria, come vento tra le foglie. The Scent of Care. Health and Wellbeing si propone di sfruttare i benefici di alcuni aromi che si trovano in natura, creando oggetti belli che possano aiutare a lenire disturbi fisiologici o psicologici. Future Sleep Kit, ad esempio, è un tentativo di rispondere all’insonnia, la piaga in crescita della nostra contemporaneità, legata a pratiche sempre più dannose, come dimostra lo studio condotto dalla designer Lena Saleh che ha provato che l’85% degli adulti americani utilizza il cellulare prima di dormire, alterando così la qualità del sonno. L’interfaccia promuove invece sani rituali: un radar monitora il battito caridaco e, a seconda della frequenza, rilascia fragranze alle erbe ed emette differenti intensità e colori delle luci. Infine, A Scented Art of Living. A new Sense of Presence and Pleasure. Un modo nuovo di guardare agli oggetti che tutti abbiamo in casa e utilizziamo nel nostro quotidiano. Come nel caso di Coffee Pot and Coffee Cups, set da caffè composto da caffettiera e tazzine stampate in 3D da fondi di caffè e foglie di tè. Solo annusandone la superficie grumosa, l’aroma inconfondibile del caffè o l’intenso sentore delle foglie da tè riveleranno qual è la funzione della tazza.

Ani Liu, Olfactory Time Capsule for Earthly Memories, 2017
Nendo by Oki Sato, Scent, 2020
Lena Saleh, Future Sleep Kit, 2020
Gilles Belley, Leaf, 2015

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