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06/04/2023 | EDITORIALE

H.T.+A.I.=IL FUTURO DEL DESIGN?

Di: GISELLA BORIOLI

Entriamo nella Milano Design Week, la settimana più importante ed effervescente dell’anno per la nostra città, con un mix di entusiasmo e di incertezza. La ritrovata normalità del dopo-pandemia e le luminose prospettive di fantascientifico futuro si scontrano col buio di una guerra sempre più minacciosa e delle sue temibili conseguenze umane economiche politiche sociali. Milano, attrattiva e proibitiva capitale della creatività italiana tra grandiosi progetti edilizi e innumerevoli piccoli cantieri che portano il lusso e il verde fin nelle periferie, continua la sua mutazione. E il design in tutto questo? Nel mondo reale entra di prepotenza l’irreale, quella che fino a ieri sembrava pura fantasia. H.T. (Human Tecnology) si misura con A.I. (Artificial Intelligence) e i desideri si realizzano con l’aiuto di “strumenti” che mettono in ombracompetenze e mestieri, cui domani daremo altre forme e altri nomi.

In questi ultimi giorni ho assistito a mostre d’arte riconducibili a un artista preciso con opere frutto della elaborazione degli algoritmi. Ho contato innumerevoli arredi “disegnati” dalla stessa A.I. che aveva aiutato Philippe Starck nella progettazione di A.I. la sua prima sedia disegnata per Kartell con lo stesso metodo. Ho “chiacchierato” con un robot umanoide al Museo del Futuro di Dubai che sapeva sorridere e guardarmi negli occhi. Ho, o meglio abbiamo, scritto pezzi giornalistici per il nostro magazine con ChatGPT e ho scoperto quante e quali altre inimmaginabili cose potremo fare senza fatica grazie a questi magici programmi e ai maghi che vi stanno dietro. Certo, la creatività dell’uomo resta necessaria. Senza la complicità tra umano e virtuale non si va oltre, ci consolano gli esperti. Ci auguriamo sia davvero così. Intanto esploriamolo questo ipersonico futuro, sia pure a breve, con il nostro evento Superdesign 2023. Partendo dalla suggestione del tema dell’anno dato da Superstudio INSPIRATION INNOVATION IMAGINATION per la Design Week viaggiamo nei paesi del Far-East, polo geopolitico e culturale di sempre maggiore importanza, scopriamo le performance della casa connessa e della mobilità dolce, le promesse per la sostenibilità ambientale insite nei materiali e nelle lavorazioni, la diversa estetica dei giovani designer, la poetica contemporanea delle progettiste, l’eclettismo dell’artigianato d’autore più evoluto, le grandi scuole di design che insegnano a vedere oltre, gli spazi virtuali di Superstudio e, con i molti talk proposti, la dialettica tra tanti segnali contrapposti del mondo del progetto e dell’arte. Scopriamo il domani del design. Dopodomani potrebbe già cambiare tutto.


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