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25/06/2021 | MODA

C.P. Company: a meaningful brand

Di: Angelica Cantù Rajnoldi

Al fine di mantenersi solido nel tempo, un brand deve riscoprirsi, reinventarsi, ma soprattutto sapersi raccontare. C.P. Company, nostro inquilino da tre anni, lo ha sempre fatto e continua a farlo tutt’oggi. Siamo andati a bussare alla porta di questo nuovo vicino, spinti dalla curiosità di conoscerlo… perché è anche grazie a questi protagonisti che Superstudio Più continua a respirare. 

Ci sono tante realtà che si concentrano nel vivace quartiere di Tortona. Tra queste ve ne sono alcune che hanno scelto di crescere o di svilupparsi ulteriormente nel grande spazio di Superstudio Più che Lorenzo Osti, figlio del fondatore del celebre brand sportswear italiano C.P. Company e attuale presidente del marchio, definisce “contenitore la cui bellezza è la sua neutralità”...

Al fine di mantenersi solido nel tempo, un brand deve riscoprirsi, reinventarsi, ma soprattutto sapersi raccontare. C.P. Company, nostro inquilino da tre anni, lo ha sempre fatto e continua a farlo tutt’oggi. Siamo andati a bussare alla porta di questo nuovo vicino, spinti dalla curiosità di conoscerlo… perché è anche grazie a questi protagonisti che Superstudio Più continua a respirare. 

Ci sono tante realtà che si concentrano nel vivace quartiere di Tortona. Tra queste ve ne sono alcune che hanno scelto di crescere o di svilupparsi ulteriormente nel grande spazio di Superstudio Più che Lorenzo Osti, figlio del fondatore del celebre brand sportswear italiano C.P. Company e attuale presidente del marchio, definisce “contenitore la cui bellezza è la sua neutralità”. Neutralità che si esprime attraverso la sua architettura, ma anche attraverso la preziosa e ricca differenza tra i creativi che qui si riuniscono, comunicano tra loro, sviluppano progetti, dando così nuova linfa a questa zona ogni giorno.
È proprio qui che dal 2018 C.P. Company ha deciso di aprire il proprio showroom: uno spazio che alla prospettiva architettonica dell’intera struttura associa linee di capi monocromatici, risultando in un’elegante armonia tra colore e spazio. Il brand, nato nel 1971, si è da sempre spinto oltre la “safe zone” grazie alla sua costante sperimentazione. Sin dall’inizio la procedura di produzione prevedeva la tintura di tutti i tessuti selezionati, tante prove, alcune di esse con esito negativo, ma anche unici e inimitabili prototipi che sono poi diventati grandi successi…per ricordare che “le cose più belle vengono dagli errori”, ricorda Lorenzo Osti, che dopo un primo e forse precoce approccio al mondo dell’abbigliamento all’età di 20 anni, vi è infine ritornato definitivamente dal 2015, spinto dalla volontà di ricordare e celebrare il lavoro del padre, ma anche di recuperare ed elaborare concretamente la “meaningfulness” di C.P. Company.
Destino… questo è ciò che potrebbe suggerire il percorso di Lorenzo. Lui invece parla di caso. Ebbene, il caso ha voluto che intraprendesse una strada indipendente nel settore del web design e che solo in un secondo momento facesse un passo verso le sue radici con una consapevolezza diversa ma che in seguito si è rivelata arricchente. Una storia che incoraggia a pensare che, se si segue il proprio istinto con intelligenza e fiducia, alla fine tutti i puntini si uniranno facendo emergere una bellissima costellazione.
Quest’anno C.P. Company festeggia il suo 50esimo anniversario, in occasione del quale ha realizzato diverse collaborazioni, tra queste con il brand street Patta. Entusiasta e molto soddisfatto di questo traguardo, Lorenzo esprime il suo desiderio per il prossimo futuro: lavorare sul significato e sulla filosofia del marchio, spingendosi oltre la pura estetica che, soggetta all’azione del tempo, si esaurisce e cambia costantemente. Fondamentale è iniziare a considerare il brand come una “creatura vivente”: nutrirlo, farlo crescere, ma soprattutto educarlo. Solo in questo modo si trasmettono delle sensazioni alle persone e si crea una forte empatia con esse, necessaria oggi più che mai dopo un periodo di chiusura e di stop globale. Ricerca, rischio, tradizione, funzionalità, sinergia: questi sono i valori di cui il brand, dall’avanguardista Bologna degli anni ’70 al mondo contemporaneo in costante transizione, continua ad essere fiero e sincero portavoce.


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