Il primo cittadino della città, Beppe Sala, è impegnato da tempo nel fare della “piccola” Milano la capitale creativa, economica e spirituale della nazione e non solo, capace di misurarsi con le metropoli del mondo. È il suo sguardo sulle vicende del Design a Milano ad aprire il libro Design Super Show.
In questi mesi di dolore e di incertezza, la vita di Milano sembra impallidire fino quasi a diventare un ricordo. Questo libro e l’energia della sua autrice ci rimettono sulla strada dei valori per cui Milano è stata, è e sempre sarà una delle capitali della creatività. Certo, esistono altre città, soprattutto in Italia, che vantano una bellezza assoluta e un patrimonio artistico irraggiungibile. Ma Milano ha dalla sua quel connubio di lavoro e creatività...
Il primo cittadino della città, Beppe Sala, è impegnato da tempo nel fare della “piccola” Milano la capitale creativa, economica e spirituale della nazione e non solo, capace di misurarsi con le metropoli del mondo. È il suo sguardo sulle vicende del Design a Milano ad aprire il libro Design Super Show.
In questi mesi di dolore e di incertezza, la vita di Milano sembra impallidire fino quasi a diventare un ricordo. Questo libro e l’energia della sua autrice ci rimettono sulla strada dei valori per cui Milano è stata, è e sempre sarà una delle capitali della creatività. Certo, esistono altre città, soprattutto in Italia, che vantano una bellezza assoluta e un patrimonio artistico irraggiungibile. Ma Milano ha dalla sua quel connubio di lavoro e creatività che ne fanno una realtà unica e insostituibile. Questo connubio ha un nome: design.
Milano è una delle capitali del design non per una vocazione spirituale o artistica ma perché le grandi vicende industriali, milanesi e non, hanno trovato in questa città la culla ideale per dare forma ai loro prodotti.
Centrale in questa vicenda è stata la scelta di Olivetti, azienda orgogliosamente eporediese, che scelse Milano per far dialogare i suoi prodotti con la cultura e la sensibilità dell’uomo del 900. E di buona parte di quell’esperienza (la più vitale e generativa) il simbolo più evidente fu Ettore Sottsass, il “gigante” evocato nelle prima pagine di questo libro.
In effetti, la vicenda del design di Milano avrebbe potuto svanire insieme a quel mondo industriale che ne aveva decretato il destino e la grandezza. E invece seppe reinventarsi diventando il centro propulsore di una esperienza che dalla missione industriale ha saputo innestare un ben più ampio ruolo di generatore del gusto contemporaneo.
È recente la scomparsa di Manlio Armellini, una delle persone che seppe meglio interpretare questa trasformazione facendo del Salone del Mobile l’evento di punta del lilfestyle internazionale. Gisella Borioli nelle pagine di questo volume ci offre l’altra faccia della Luna, quella ricerca “sul campo” di soluzioni, riflessioni e sguardi sulle forme della nostra vita. Superstudio è stato il pioniere di questo modo di interpretare il design, i suoi protagonisti, i suoi sogni e anche i suoi eccessi gettando e facendo germinare il seme di quello che è diventato il più grande esperimento di creatività a cielo aperto del mondo, il Fuorisalone. Abbiamo avuto momenti bui. Ma il mondo riparte già oggi da quella bellezza che sa tramutarsi in progetti al servizio dell’uomo e della sua vita. Il mondo riparte da Milano.
Giuseppe Sala, Sindaco di Milano