Oltre al modo pragmatico di condividere una visione proiettata nel futuro. In questa edizione ancora più evidente.
Come sempre grande partecipazione di espositori stranieri, il 45% sui 300, attenzione alla sostenibilità, brand giovani ed emergenti ma che rispondono in pieno a quelle che potrebbero essere le caratteristiche per superare il momento di crisi. Cioè un prodotto di qualità, garantito da una solida e chiara filiera, con un prezzo adeguato. Il tutto con la garanzia di un livello di creatività che distingue e rende il prodotto speciale. Evidenziato particolarmente nelle Secret Rooms, le stanze segrete dove sono stati selezionati cinque talenti emergenti con brand d’impatto e storytelling affascinanti da raccontare al pubblico.
La grossa novità di questo White è l’essersi posto anche come piattaforma “dinamica e versatile” per aiutare le piccole aziende, con attività retail innovative ed eventi in nuovi mercati strategici. “Vedere che i progetti si sono realizzati e che siamo diventati anche una piattaforma di sviluppo per i marchi oltre che di esposizione mi rende ottimista sulla visione avuta ma anche orgoglioso di una crescita del salone e dell’azienda stessa, che oggi ha moltiplicato le sue attività di business” ha concluso Massimiliano Bizzi.