- Molte le iniziative imprenditoriali e culturali che hai presieduto. Quali le più importanti da ricordare?
Certamente Domus Academy è la creatura che è rimasta nel mio cuore ec he ha lasciato un segno profondo nella storia della didattica del design, molti ex allievi sono diventati bravissimi designer e soprattutto Domus Academy ha disseminato nel mondo intero i principi della cultura italiana. Poi MuseoCity con cui cerchiamo di suggerire ai musei italiani come farsi più vicini ai loro visitatori, più friendly, e contemporaneamente proponiamo ad un vasto pubblico eventi e novità per invogliarlo a conoscere i luoghi dell’arte e a gustarne la bellezza. Anche questa è per me oggi una missione appassionante.
- MuseoCity: come è nata l’idea di creare un percorso culturale così poco istituzionale e come evolve nel tempo?
MuseoCity nasce nel 2016 da un piccolo gruppo di amici appassionati di arte. Ci siamo chiesti che cosa avremmo potuto fare per la nostra città. Abbiamo scartato molte idee anche se erano effettivamente interessanti, fino a che ci siamo fermati sul bisogno evidente dei musei di essere più vicini al loro pubblico, così da richiamare nuovi visitatori, anche persone che, non conoscendoli, li ritengono magari inadatti a loro o addirittura vecchi e noiosi. Il successo di pubblico della tre giorni di marzo e di quella di ‘In Tour’ di ottobre ci è oggi di conforto. Se da una parte gli anni di chiusure dovute al Covid hanno creato uno stop doloroso, dall’altro ci hanno obbligati a conoscere e ad utilizzare sempre meglio le nuove possibilità offerte dalle tecnologie interattive e dai social. Siamo ora pronti a sperimentare anche novità assolute, come il metaverso, e quant’altro verrà nei prossimi anni, sempre con lo scopo di avvicinare al bello persone di ogni età, di ogni condizione sociale, di ogni livello educativo.
- Sfogliando il programma dell’ InTour di ottobre colpisce la varietà degli appuntamenti e la visione “aperta” a contenuti culturali e creativi anche non consueti. Qual è il criterio che unisce musei e archivi associati?
Il desiderio di far conoscere il bello ci ha portati a scoprire noi stessi luoghi un po’ nascosti, e lo stupore per i tesori che in essi sono custoditi ci ha fatto pensare che anche molte altre persone avrebbero potuto apprezzare tipologie diverse di istituzioni per l’arte. E’ un po’ quello che fin dal 2017 abbiamo offerto al pubblico con i libri di Museo Segreto, dove i musei aderenti a MuseoCity di marzo svelano al pubblico opere mai prima esposte, o da poco restaurate, o appena giunte nei loro spazi da altre città o da altri Paesi.
- Portare nuovi visitatori, un pubblico giovane o suscitare curiosità e interesse in una audience non avvezza ai musei non deve essere cosa facile. MuseoCity come affronta questa sfida?
Sono i musei stessi che ci aiutano, rendendosi sempre più attraenti per nuovi visitatori offrendo visite guidate, laboratori adatti a grandi e a piccini, incontri con i curatori o con gli artisti, richiamando così un pubblico curioso e scrollandosi di dosso quella austerità che potrebbe aver scoraggiato qualcuno a varcare le loro soglie. Lavoriamo anche molto con le nostre newsletter o creando podcast, video, immagini, che spesso mettiamo anche sui social, i luoghi più frequentati dai giovani. Tre anni fa abbiamo proposto delle cartoline per i bambini delle classi elementari sulle quali potevano da un lato ritrarre un’opera del museo che stavano visitando , e dall’altro lato completare una storia riferita a quell’opera a partire da un incipit scritto da noi. Hanno risposto molti bambini, mandandoci le loro cartoline, mentre altri hanno scritto e disegnato subito, sedendosi a terra davanti al quadro, nel museo.
- I “numeri” di MuseoCity 2022: sedi, soci, visitatori, eventi, pubblicazioni ecc? Tra i tanti itinerari qual è quello che consiglieresti alla community di Superstudio?
MuseoCity sta crescendo velocemente: dagli 8 soci fondatori del 2016 siamo passati oggi a 84 soci, tra cui 44 sono istituzioni per l’arte. La media dei visitatori nel primo fine settimana di marzo è di circa 80.000 persone. Nell’edizione della manifestazione del marzo scorso, abbiamo coinvolto anche alcuni musei di Bergamo e di Brescia, e nel 2023 sdoppieremo le manifestazioni: Milano nel primo fine settimana del mese, Bergamo e Brescia nel terzo. Pensiamo così di permettere ai cittadini di Bergamo e Brescia di venire a Milano per conoscere i musei milanesi e ai milanesi di andare a Bergamo e a Brescia per visitare i musei di quelle due città. Uno scambio culturale voluto anche dagli assessori alla cultura delle tre città. Per le prossime edizioni di MuseoCity, pensiamo arrivare gradualmente a coinvolgere arrivando anche gli altri capoluoghi lombardi. ‘In Tour’, che propone gite anche fuori città per visitare diversi luoghi dell’arte con percorsi appositamente studiati, è nato proprio per allargare già a tutta la Lombardia i nostri suggerimenti e ci sembra che il pubblico stia rispondendo con grande entusiasmo.Io andrò a visitare il Museo della Tecnica Elettrica dell’Università di Pavia, dove una mostra racconta gli ultimi 40 anni di evoluzione tecnologica.
- E per finire esprimi un desiderio che potrebbe avverarsi…
Vorrei che tutti, anche coloro che mai hanno immaginato mettere piede in un museo, potessero un giorno entrare in uno di questi luoghi e potessero apprezzare le opere ivi esposte. La meraviglia di chi entra per la prima volta in un luogo d’arte mi ripaga di ogni fatica e mi riempie di gioia. Per esempio, e non lo dico solo per farti piacere, entrare da voi al Flavio Lucchini Art Museum apre gli occhi, il cuore, l’anima, e chiunque entri in contatto con tanta bellezza non potrà non uscirne trasformato. Il mio sogno è che tutti possano godere di simili esperienze.