Tornato ora d'attualità, ma in realtà mai tramontato, il grande fotografo/artista americano Man Ray (1890-1976) è fino a all'11 gennaio a Palazzo Reale, Milano, con una mostra fotografica che ne mette in luce tutta la poetica dadaista surrealista e anticipatrice multitasking tra foto arte design moda cinema sperimentazioni. A me è tornato alla mente l'indimenticabile ricordo che avevo chiuso nel cuore.
Oggi apre la mostra a Palazzo Reale su Man Ray. Ci sono incontri che ti cambiano la vita, attimi che diventano eterni, Maestri che in poche ore ti fanno capire un mondo. Questo è quello che è successo a me con Man Ray, che ho conosciuto a Parigi nel suo atelier per un servizio su L'Uomo Vogue. Ero giovanissima e intimorita dall'idea di incontrare un Mito.
Flavio, Oliviero (Toscani) ed io, redattrice neofita alle prese con una intervista irta, credevo, di difficoltà. Il suo atelier era una "verrière", un padiglioncino di vetro sul retro di un cortile. Il tetto trasparente filtrava a malapena le gocce di pioggia aiutato dal telone sottostante intorno al quale svolazzava un piccione che faceva liberamente i suoi bisogni. Poi comparvero, Man e sua moglie la ballerina Juliet Browner, l'ultima dei suoi amori. Due figure piccine, esili, leggere, sembravano sul punto di volare via. Juliet ancora bellissima. Dopo le foto ci offrirono il tè. Nel caos dello studio lei arrivò con delle tazzine di Limoges, fiorite, eleganti, anacronistiche in tutto quel disordine. Poi Man mi invitò a sedermi accanto a lui, su una sedia scassata. E l'ntervista, cui mi sentivo inadeguata, si trasformò in una lezione di arte e di vita. Il famoso "pain bleu", il ferro da stiro con i chiodi, l'occhio-scultura, le foto solarizzate, altre opere iniziate e non finite, attrezzi, materiali, libri, vestiti galleggiavano in incurante e affascinante disordine. Non ci fu bisogno di fare domande. Parlò quasi sempre lui e improvvisamente la cultura di arte contemponea e sperimentale mi fu chiara tutta, anche oltre Man Ray. Oliviero ha scattato di straforo una foto spontanea di questo incontro prezioso, che è sempre presente in me, e la mostra di oggi ha fatto affiorare prepotentemente.
Man Ray Forme di Luce
A cura di Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca
Palazzo Reale - Piazza Duomo - Milano
24 settembre - 11 gennaio 2026