L’ORO NERO
Caffè espresso, moka, napoletano o americano, in capsula o decaffeinato: il rituale del caffè è al tempo stesso arte e piacere. Gli usi e i costumi legati alla sua preparazione si perdono dalla notte dei tempi, caratterizzando ogni località del pianeta con le sue irresistibili varianti. Dal profumo persistente dei chicchi tostati all’aroma intenso e cremoso che si sprigiona nella tazzina, è questa la “miscela” che il “
The Milan Coffee Festival”, evento internazionale dedicato al caffè artigianale e alle sue molteplici declinazioni, vuole offrire. Un evento celebrativo approdato a Milano nel 2018 dopo il successo riscosso a Londra, Amsterdam, Los Angeles e New York, imperdibile per tutti gli amanti del caffè, per i professionisti e gli operatori di settore.
I visitatori potranno prendere parte a una serie di degustazioni, workshop interattivi, performance di acclamati baristi, torrefattori e mixologist alle prese con una rivisitazione del classico aperitivo milanese tra cocktail d’autore, momenti culturali e intrattenimento. Il tutto all’insegna di un comune denominatore: il caffè artigianale. Sono oltre 6.000 i visitatori attesi, fra semplici appassionati, baristi professionisti, titolari di bar-caffetterie e opinion leader del variegato mondo dell’oro nero, e più di 60 gli espositori, tra fornitori di caffè, di macchinari e attrezzature. Non mancherà poi il “Latte art live”, un’area interamente dedicata alla Latte Art con una serie di dimostrazioni e competizioni fra i maggiori esperti mondiali in tecniche di decorazione della superficie di espressi e cappuccini tramite l’uso del latte. Curiosità: l’ideatore del “The Milan Coffee Festival” si chiama
Ludovic Rossignol ed è il co-founder di Allegra Events. Insieme a Jeffrey Young è partito da una provocazione: “che il caffè stia diventando l’erede del vino?”. La caffetteria si è ormai trasformata in un’arte raffinata, in una scienza con i suoi cultori, il caffè è un ingrediente apprezzato in cucina da una comunità numerosa di intenditori e appassionati. Tanto che afferma l’ideatore del Festival “alcune caffetterie meriterebbero la stella Michelin per la cura con cui si dedicano alla selezione dei migliori chicchi di caffè direttamente all’origine, per la preparazione dei loro baristi, per il tipo di esperienza visiva e gustativa che offrono e per il loro design innovativo”.