Fabio è stato un grande creativo di tessuti con i quali ha dato un grande contributo alla moda italiana e del mondo.Era diventato un collaboratore di Vogue Italia quando io ero direttore artistico. Già allora, poco più che ventenne conosceva tutti quelli che avevano a che fare con la moda. Dagli stilisti famosi e non, commercianti, public relations, fotografi, modelle, visagisti ecc. Oltre ad essere apprezzato come creativo era simpatico a tutti. Gli piaceva cogliere il lato divertente della vita. Con la sua prima mostra come artista alla galleria Jannone, con i suoi ritratti fantasiosi di donne fa capire anche a chi non lo conosce chi è. Dopo tanti anni emerge il bambino che è sempre stato in lui. Con la conoscenza e la cultura accumulata in tanti anni vissuti a contatto con artisti e creativi di ogni genere, i suoi quadri sono dei dipinti di un ritrattista che conosce l’espressionismo, la pop art, Memphis, i fauves, Warhol e tutti quelli che mille volte ha visto nei musei di tutti i paesi che ha visitato. Questo da un punto di vista formale. Ma se osserviamo il contenuto ci appare una umanità femminile vista con il compiacimento e l’ironia dell’uomo di moda. Oggi l’intervento sul corpo e in particolare sul viso permette alle persone di farsi notare,di essere sempre diversi, originali e nuovi. Mascherare umori e sentimenti. Questi quadri ci piacciono perché ingenui belli e divertenti. Dipinti da un eterno ragazzino informato e colto
Galleria Antonia Jannone, corso Garibaldi 125, fino al 18 marzo