Dal 4 al 6 marzo 2022, la quarta edizione di Book Pride sbarca negli spazi di Superstudio Maxi, per un week-end tutto dedicato all’editoria indipendente.
A volte fermarsi fa bene. Può portare ventate d’aria fresca e anche qualche innovazione. Così è stato per Book Pride che, alla sua terza edizione, è stato costretto ad un’improvvisa battuta d’arresto a inizio 2020. Già a fine primo Anno Pandemico, però, è nata l’Associazione Book Pride, una squadra nuova e di giovanissimi che hanno rinnovato il vecchio marchio e rigettato la precedente impostazione da quartiere fieristico stand-based, dando alla manifestazione una direzione di scambio e condivisione. Un’oasi felice per gli editori indipendenti, dove incontrarsi liberamente senza essere all’ombra delle grandi case editrici.
Ma chi è un editore indipendente? E soprattutto da chi è (o si dice) non dipendente? Una domanda necessaria per fare chiarezza su una realtà ormai capillare in Italia, eppure ancora poco conosciuta. Per Massimo Acanfora, giornalista e autore di Altreeconomia, “un editore indipendente è una casa editrice che persegue un progetto editoriale legato a valori propri e che è "libera" da alcuni vincoli, ossia: dalla "concentrazione" di potere informativo e culturale; dalla dipendenza da argomenti e autori mainstream, che spesso appiattisce il dibattito culturale; dalla chiusura nei circuiti tradizionali di distribuzione”. In generale, ci spiega Mosca Bianca, casa editrice romana specializzata nel genere di fantascienza “un editore indipendente ha maggiore libertà dal punto di vista delle scelte editoriali e una totale autonomia dal punto di vista amministrativo. D’altro canto, può incontrare difficoltà per quanto riguarda l’aspetto economico, non potendo contare sul sostegno del gruppo editoriale.”
Indipendente, però, non è per forza garanzia di qualità. “Essere indipendenti non è una categoria che ha un giudizio di valore positivo o negativo: si può essere piccoli editori indipendenti con poca progettualità e originalità e invece grandi editori dipendenti da concentrazioni con spinta innovativa e carica culturale” ammonisce il board di Interlinea, novarese che pubblica per la maggior parte di letteratura. Per lo più è “un’identità strutturale”.
A questo punto, chi è il lettore indipendente? Possiamo tracciarne un identikit? Si tratta di un pubblico affezionato, tendenzialmente diverso dalle grandi industrie editoriali “che, per sostenere il suo sforzo e resistere all’omologazione dell’industria culturale, privilegia cataloghi e collane di cui aiuta la sostenibilità economica e la diffusione”, tutelando così la bibliodiversità.
L’edizione 2022 rinasce oggi sotto il tema “Moltitudini”, che annuncia il grido corale dell’editoria indipendente (che nel 2021 ha registrato il record del 47% del fatturato complessivo del mercato editoriale) ma anche il richiamo, a volte anacronistico, alla comunità, alla relazione, al senso dell’altro come antidoto alle solitudini del nostro tempo. E spinge a farlo attraverso la cultura. "Moltitudini", un termine e molte accezioni: “collaborazioni, condivisioni”, “eterogeneità e ricchezze”, ancora, “consapevolezze”, ma anche, adesioni spicce, anonime e acritiche, “pecoraie” alla massa e alle sue attitudini. Le ultime le moltitudini pericolose.
Informazioni pratiche:
Orari: ore 10-20
Luogo: Superstudio Maxi, via Moncucco 35.
Link per l'acquisto biglietti: https://www.vivaticket.com/it/tour/book-pride-2022/2962
Link al sito ufficiale dell’evento: https://www.bookpride.org/contatti