Lo abbiamo ospitato al Superdesign Show 2018 con la sua monumentale installazione “Breath/ng”, il grande origami bianco che respirava e purificava l’aria. Lo abbiamo pubblicato sul libro “Design Super Show” come una delle presenze più carismatiche in questi 20 anni di design al Superstudio. Abbiamo incontrato Kengo Kuma in video conferenza da Tokyo durante la presentazione stampa di “Welcome, feeling at work”, l’innovativo edificio eco&green che sorgerà a Milano.
Terrazze, giardini lussureggianti, orti, corti open air, ristoranti, lounge, negozi, un supermercato, un’area wellness e spazi per eventi e mostre. Un nuovo complesso residenziale in città? No, uffici.
Precisamente il primo ufficio biofilico di Milano, un progetto che guarda al futuro e che ha come unico obiettivo rendere più vivibili le giornate di lavoro, stimolare il benessere delle persone in una ambientazione in stretto dialogo con la natura.
E’ scientificamente dimostrato che gli elementi naturali, il verde, la luce, l’aria, persino il libero accesso dei nostri pet, siano in grado di sviluppare la creatività e la produttività, oltre che migliorare salute e stress. Non stupisce che la piattaforma indipendente Europa Risorse abbia chiamato per la costruzione di “Welcome, feeling at work” finanziato dal fondo PineBridge Benson Elliot, l’architetto Kengo Kuma, indiscusso interprete mondiale dell’architettura organica che da sempre propone costruzioni che si integrano perfettamente con il contesto naturale.
“Il rapporto tra il costruito e il paesaggio è il legame tra architettura e la comunità. Abbiamo bisogno di ascoltare la natura, di connetterci al paesaggio, di non sopraffarlo con grandi oggetti perchè quest’atteggiamento di ascolto crea la giusta reazione tra le persone, la società di cui fanno parte, la natura e il cosmo” sostiene Kengo Kuma.
L’imponente cantiere di Welcome, 50 000 metri quadrati nella zona del Parco Lambro, verrà completato nel 2024 e sorgerà nell’ex area Rizzoli, con l’intento di riqualificare l’intera zona e catalizzare persone e natura come in un unico sistema vivente. Il progetto si sviluppa in orizzontale ma a cascata: non una barriera né un monumento, ma un luogo permeabile in ogni direzione, in un connubio di accessibilità e trasparenza. Il complesso è strutturato in sei corpi flessibili, stratificati e intrecciati tra loro, che si aprono come anfiteatri naturali verso il Parco.
Per quanto riguarda i materiali, si sono privilegiate materie organiche: “Ridurre il cemento, privilegiare il legno: in Giappone si lavora molto con il legno, persino con la paglia, anche per gli edifici più contemporanei. Amo creare edifici che sembrano foreste, avvolti dal calore che emana dal legno. La gente dopo la pandemia vuole sentire la naturalità, percepire la natura anche in città” ha affermato Kengo Kuma durante la conferenza stampa in Triennale.
Zero emissioni CO2, uso di energie rinnovabili, controllo dei consumi, efficienza energetica Leed Platinum; rispetto delle linee guida anti Covid19; circolarità nei materiali da costruzione e nel loro utilizzo; nessun combustibile fossile. È su questi pilastri che Welcome si propone come il più avanzato intervento ecologico in Europa.