Si è soliti tirare le somme alla fine dell’anno osservando con una lente d’ingrandimento ciò che è stato e progettando il futuro. Ma questo particolare periodo storico porta a sfogliare in anticipo l’album dei ricordi degli eventi appena trascorsi e a riflettere su quelli futuri.
A gennaio Superstudio, con il Salone della Cultura, profumava di pagine di libri antichi, nuovi e usati. A febbraio, invece, si riempiva di colori con le gallerie d’arte, nazionali ed internazionali, dell’Affordable Art Fair e con la moda vivace di brand già noti e di stilisti emergenti del White Donna.
Nessuna nostalgia nel ricordare solo tanta voglia di ripartire, di diventare l’hub di nuove produzioni e di ri-accogliere presto i clienti più affezionati e i visitatori più interessati. E gli appuntamenti ormai fissi con la tecnologia dei Digital Design Days e Codemotion, con l’autenticità di Milanofil, con l’immenso blu di Denim by Première Vision e con il sapore audace del The Milan Coffee Festival?...
Si è soliti tirare le somme alla fine dell’anno osservando con una lente d’ingrandimento ciò che è stato e progettando il futuro. Ma questo particolare periodo storico porta a sfogliare in anticipo l’album dei ricordi degli eventi appena trascorsi e a riflettere su quelli futuri.
A gennaio Superstudio, con il Salone della Cultura, profumava di pagine di libri antichi, nuovi e usati. A febbraio, invece, si riempiva di colori con le gallerie d’arte, nazionali ed internazionali, dell’Affordable Art Fair e con la moda vivace di brand già noti e di stilisti emergenti del White Donna.
Nessuna nostalgia nel ricordare solo tanta voglia di ripartire, di diventare l’hub di nuove produzioni e di ri-accogliere presto i clienti più affezionati e i visitatori più interessati. E gli appuntamenti ormai fissi con la tecnologia dei Digital Design Days e Codemotion, con l’autenticità di Milanofil, con l’immenso blu di Denim by Première Vision e con il sapore audace del The Milan Coffee Festival? Alcuni di questi si sarebbero già dovuti svolgere mentre altri sono in programmazione. Nulla è cancellato, tutto va ripianificato, migliorato e modellato con nuove consapevolezze e tanto ottimismo.
In questo momento la sicurezza ha la priorità e il futuro di Superstudio è come una tela tutta da dipingere. Nuovi progetti, nuovi clienti, nuove aspettative e soprattutto una “nuova normalità”.
Grazie alla connessione virtuale cresce giorno dopo giorno il desiderio di ristabilire il contatto personale ma la regola del “metro di distanza” induce a immaginare forme diverse di interazione fra la tecnologia e la presenza fisica. Un grande update per tutti. Superstudio Più e il nuovo Superstudio Maxi, con le loro grandi sale, con la preparazione dello staff, con tutte le precauzioni, sono pronti a questa nuova sfida.