Da Matisse a Rodin l’influenza dell’arte sui movimenti di ballerini e coreografi, e viceversa, è sempre frutto di emozioni intime e imprevedibili. Questa volta è un’opera di Flavio Lucchini a lasciare il segno al DAP Festival, che, arrivato alla sua ottava edizione, sceglie di omaggiare l'artista con una performance dedicata alla scultura Ghost. É stata presentata nella cornice del Gran Teatro della Versiliana a Marina di Pietrasanta il 6 luglio 2024, in occasione del Gran Galà.
Maria Cristina Carlini, artista milanese di fama internazionale, dona alla città di Milano la sua scultura monumentale Obelisco, esposta in permanenza a pochi passi dal suo storico bellissimo studio di via Savona. Ed è proprio al Superstudio Più di via Tortona, 15 minuti walking distance, che la scultura è stata esposta in anteprima per la prima volta, nel 2016 al Superdesign Show, come art interaction in dialogo con il design internazionale.
Non solo gioielli da indossare, ma vere e proprie opere d’arte. Le sculture di Angela Carrubba Pintaldi, vendute nei più prestigiosi store di Parigi, New York e Londra e presenti nei cataloghi di Christie’s e Sotheby’s, sono un tributo alla bellezza senza tempo. Saranno esposte in MyOwnGallery dal 5 al 10 giugno all’interno della mostra “Tra Cielo e Terra”.
Diciamo la verità, di NFT si è parlato tanto, troppo. Criptovalute, blockchain, valutazioni alle stelle e successivo crollo dei prezzi. L’evento ARTE PLUS ULTRA per una settimana ci mostra che si può tornare all’origine di un mezzo tecnologico di infinite possibilità, in cui il valore creativo degli artisti emerge senza pregiudizi. Persino il grande Ercole Pignatelli, a 88 anni, si cimenta per la prima volta con la live digital painting, in un happening da non perdere.
Tre iniziative al FLA in occasione di Milano MuseoCity. Dal’1 a 5 marzo il museo rimmarà aperto per offrire diversi spunti di riflessione. La mostra "Burqa - Uno sguardo oltre il velo" di Flavio Lucchini, focalizzata sul simbolismo degli abiti e della modernità. Laura Rota, nell'ambito dello spazio The Lab, presenta creazioni astratte e geometriche che promuovono un messaggio di speranza e inclusione. "Meditation Rave", esplora la convergenza tra arte, scienza e spiritualità, offrendo sessioni di meditazione guidate da Daniel Lumera.
Lorenzo Marini, noto art director, pubblicitario e guru della comunicazione, è anche un artista di successo e capostipite della Type Art. In mostra in MyOwnGallery, l’esposizione è un innovativo format espositivo che mette in risalto la fondamentale importanza del mecenatismo e svela opere che altrimenti sarebbero fruibili solo da pochi eletti.
Continua il palinsesto dedicato ai talenti femminili unconventional della MyOwnGallery di Superstudio Più che ospita, dal 9 novembre all’8 dicembre, la mostra e l’evento BookCity "Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili - Naviganti di microcosmi. L’estetica dell’emozione", curata da Fortunato D’Amico, con il Patrocinio del Comune di Milano.
A completare l'ultima delle mostre tutte al femminile in MyOwnGallery, lo spazio dedicato all’arte contemporanea di Superstudio, l'artista Francesca Agrati per il suo finissage di "Seria Ironia" propone, in collaborazione con l'associazione InspireMi, un interessante talk che discute di artiste donne con percorsi unconventional.
… in MyOwnGallery, il concept art space di Superstudio Più, in Via Tortona 27, a Milano. Dal 20 al 25 ottobre Francesca Agrati propone una selezione di 25 opere inedite, raccolte sotto questo titolo, volutamente quasi un ossimoro, realizzate dal 2018 a oggi. Solo ritratti, e tutti al femminile, che definiscono una sorta di percorso pop-fantasmagorico-surreale, affidato all’osservatore perché si impegni nella ricerca e nella scoperta di identità, personalità e varia umanità. Anche con ironia e la capacità/volontà di sdrammatizzare.
Milano si prepara ad accogliere un fine settimana straordinario dedicato all'incontro tra moda, arte e design. Una delle tappe il Via Tortona District. Segnatevi le date: sabato 21 e domenica 22 ottobre.
Con APRITIMODA gli appassionati del settore avranno l'opportunità di esplorare il meglio del fashion e del design contemporaneo e delle ultime tendenze esposte in ambienti che celebrano l'innovazione e l'originalità. Si tratta di più di un semplice appuntamento con la moda: è un'esperienza immersiva che unisce tradizione e modernità. Il tema di questa edizione riguarda le Olimpiadi 2026 con le nuove creazioni sulla moda sportiva italiana.
Ma la moda va oltre il tessuto e si manifesta con l'apertura straordinaria del FlavioLucchiniArt Museum che offre l’opportunità di esplorare il museo e l'archivio di dell’artista. Sculture, dipinti, bassorilievi e opere digitali avvolgeranno i visitatori in un racconto affascinante sulla moda stessa che, grazie all’arte, diventa veicolo della società e della contemporaneità.
L'accesso a l’evento è gratuito, ma è necessario prenotare.
Info: 21 e 22 ottobre, Superstudio Più, via Tortona 27, Milano
Sito Museo: flaviolucchiniart.com
Il 7 ottobre 2023 è stata organizzata la 19esima edizione della Giornata del Contemporaneo, un evento straordinario promosso da AMACI (l'Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), in collaborazione con la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L'evento ha portato la creatività contemporanea al centro dell'attenzione.
“Colorful”: è l’evento che il FLA-FlavioLucchiniArt Museum propone in apertura straordinaria in occasione della 19esima Giornata del Contemporaneo in calendario a Milano, sabato 7 ottobre, quando il museo stesso inaugurerà un nuovo spazio al suo interno, “The Lab”, destinato ad accogliere esposizioni temporanee di giovani artisti e creativi.
Il recente FLA FlavioLucchiniArt Museum aperto al Superstudio Più 2000 mq di spazi per mettere in luce la grande creatività e il profondo background tra moda e design del fondatore di Superstudio, ha recentemente aggiunto The Lab (piccolo laboratorio nel cuore delle tante art-rooms dedicate a Lucchini) nel quale di volta in volta un giovane artista è "special guest" con una concentrata mostra personale in dialogo con tutto quello che la circonda.
L'evento COLORFUL che apre in concomitanza della Milano Fashion Week e di White Show, mette per la prima in mostra Davide Paglia con la sua personale "Energie", colori impulsivi che esplodono nello spazio, accanto alla ultima serie "Hair" di Flavio Lucchini, cento ritratti al femminile definiti senza lineamenti ma solo colori.
Gisella Borioli, giornalista, cofounder di Superstudio e neopresidente di MuseoCity, racconta a Marta Ghezzi sul Corriere della Sera di oggi le sue prime idee e progetti per rendere le tante realtà museali milanesi un fenomeno di interesse massivo, come la Design Week. Si parla di “MuseoCity days”, di eventi creativi e di approfondimenti. Una sfida accettata con passione, entusiasmo e generosità, una grande opportunità per diffondere bellezza e cultura.
In casa Trussardi arte e bellezza si respiravano con naturalezza, in tutti i momenti, fin da quando il padre Nicola portava una ventata di creatività innovativa nel mondo della moda anni 80, primo esempio di brand globale e subito accolto tra i protagonisti delle testate dirette dal duo Lucchini/Borioli. Imprenditore del fashion che traeva linfa dagli artisti di cui si circondava, ne ha nutrito la famiglia e in particolare le sue bellissime figlie cresciute con l'arte nel sangue. La Fondazione Trussardi è diventata realtà tre anni prima della sua morte e l'eredità morale e
materiale di Beatrice, la primogenita, che rientrata da New York dopo gli studi d'arte, come Presidente l'ha rinnovata con un progetto rivoluzionario, insieme al Direttore Artistico Massimiliano Gioni e ai più importanti, e discussi, artisti internazionali.. Di incursione in incursione in luoghi imprevedibili di Milano, la Fondazione Trussardi ricorda domani i suoi vent' anni di attività nomade con la mostra Abstract di Diego Marcon nel piccolo teatro per le marionette Gerolamo, fino al 30 giugno. In questo spazio incantato, con i suoi film, video e installazioni, Marcon costruisce misteriosi drammi da camera nei quali si muovono pupazzi, bambini e creature sospese tra l’umano e il post-umano. Mescolando melodramma ed effetti speciali, immagina una nuova umanità agitata da profondi dubbi morali e intrappolata in azioni angoscianti che si ripetono all’infinito. Installate in questo teatro-bomboniera, le opere girano su sé stesse come ballerine in un ipnotico carillon, evocando i micromondi di Joseph Cornell e le fantasie di Carlo Collodi e Lewis Carroll.
Fondazione Trussardi. Abstract, di Diego Marcon. A cura di Massimiliano Gioni
Teatro Gerolamo - P.za Cesare Beccaria 8, Milano 5 – 30 giugno 2023
Nel ventesimo anno di attività nomade, la Fondazione Nicola Trussardi presenta un nuovo
intervento nella città di Milano: la prima mostra istituzionale in Italia di Diego Marcon (Busto Arsizio, 1985), dal 5 al 30 giugno 2023 al Teatro Gerolamo, il teatro per marionette celebre come “la piccola Scala” per le sue dimensioni in miniatura e i pregiati dettagli architettonici disegnati nell’Ottocento da Giuseppe Mengoni, lo stesso architetto della Galleria Vittorio Emanuele, dove è iniziato il percorso itinerante della Fondazione nel 2003.
… realizzato da un gruppo di studenti del Corso di Turismo, Management e Cultura dello IULM, affidato alla Professoressa Manuela De Carlo, nell’ambito del workshop “Destination Management” tenuto dal Professor Giuliano Gaia e scaturito da un progetto di MuseoCity. Si è giunti al risultato voluto grazie a quattordici team di studenti che hanno “esplorato” con immagini video e fotografiche altrettanti musei, archivi d’artista e associazioni culturali. Input di partenza e filo conduttore che lega l’una all’altra le documentazioni visual: far conoscere la bellezza nascosta nei molti, piccoli/grandi “luoghi” in cui essa diventa, appunto, arte, cultura, storia, ma anche tecnologia.Il team che ha scelto di raccontare il FlavioLucchiniArt Museum ha creato una sorta di percorso virtuale immediato, veloce ma esaustivo, impostato con agilità che si snoda nei labirintici spazi totalmente dedicati all’opera dell’artista, all’interno di Superstudio Più, in Via Tortona 27. A guidare, e supportare, questo “speed tour” sono le parole di Gisella Borioli - curatrice del museo, cofondatrice con Lucchini stesso dell’hub cuore del Tortona District, in cui arte, design e cultura sono di casa da quarant’anni - che scandiscono il video e chiariscono l’interpretazione della moda by Flavio Lucchini “… fatto estemporaneo, dato culturale, mezzo per esprimere se stessi”.
In occasione di “Orticola”, il tradizionale appuntamento milanese dedicato alla botanica, e della Flower Week di Milano anche Flavio Lucchini offre alla città la vista dei sui fiori, nell’Art Box dell’hub di Via Tortona 27. Ecco i suoi inaspettati, grandi “Flowers”: originali, irreali, abbozzati, in gesso rinforzato o resina. Alcuni nascono con colori delicati e dolci come quelli dei marshmellow. Ma gran parte di essi è privo di colore, “perché non si può competere con la natura”, perché “la loro purezza e bellezza è per sempre”. E così, i “Flowers” rimangono candidi e sorridono ai passanti invitandoli a scoprire anche il FLA, Museum di Superstudio dove altre opere e fiori sono esposti. La visione dell’artista del mondo floreale ricorda quello che l’autore belga Maurice Maeterlinck, Premio Nobel per la Letteratura nel 1911, esprime nella sua opera “L’intelligenza dei fiori”, del 1907: “Il mondo vegetale che a noi sembra così pacifico, dove tutto appare accettazione, silenzio, obbedienza, è al contrario il luogo dove la rivolta contro il destino è la più veemente e la più ostinata.”
Info: www.flaviolucchiniart.com
Due occhi femminili scuri, grandi, profondi, attenti, accentuati da una massa di capelli ugualmente scuri che cadono liberi a fianco di un viso immaginario: è questa l’interpretazione che Flavio Lucchini offre, nell’ambito del progetto d’arte collettivo “Vision 47”, di due poltrone tessili della serie Pila 47, ideate dai product designer Paolo Emanuele Nava e Luca Maria Arosio e realizzate da Rubelli.
Dopo il debutto al Superstudio Village “Art against violence- World with Women”, mostra di arte contemporanea interattiva made in Ucraina, si trasferisce dal 12 al 17 novembre a Villa Reale di Monza, con tutto il suo carico emotivo, gli orrori della guerra, i ricordi, le speranze, tra fotografie, quadri, installazioni, performance. Fra gli artisti coinvolti la maggior parte sono donne, prime vittime della violenza. Che hanno risposto con immagini e visioni possenti e a volte poetiche. Da non perdere.
Curata da Giorgio Grasso, la mostra è parte del progetto “Ukrainian Art in Italy”, voluto dalle associazioni VITAUK, Let's Do It Ukraine e Let's Do Italy, che, come si è accennato, è già stato proposto - in anteprima assoluta per l’Italia - la prima settimana dello scorso ottobre al Superstudio Village di Via Negrotto a Milano, spazio destinato a diventare il nostro quarto hub in città, che ospita dall’inizio del conflitto rifugiate ucraine con i loro figli. Una settimana significativa e intensa, in cui all’esposizione di opere di artisti/e ucraini contemporanei si sono affiancati momenti dedicati alla moda, alla prosa e alla poesia, alla musica e testimonianze su quelle che abbiamo voluto definire “ferite aperte” ancora oggi, a nove mesi dall’esplosione delle ostilità.
A proposito di donne instancabili che hanno lasciato il segno, nel mondo culturale milanese e non solo, la giornalista Maria Grazia Mazzocchi è una di quelle che sono state capaci di incidere nella città e innovare profondamente in vari settori, dall’editoria alla formazione al design alla musica e, negli ultimi anni, sdoganando la “freddezza” dei musei e avvicinandoli a un pubblico sempre più vasto. In occasione di InTour, evento autunnale di MuseoCity, di cui è presidente, conosciamola meglio
- Per parlare di MuseoCity comincerei a parlare della donna, che l’ha fondato e lo conduce dopo numerose esperienze. Come nasce e come cresce la “presidentessa” Maria Grazia Mazzocchi tra editoria, giornalismo, design, musica, cultura, formazione vissuti sempre con passione?
Effettivamente la vita mi ha portato ad occuparmi di argomenti molto diversi fra loro, ma sempre legati al mondo dell’arte, e mi sembra che questo sia stato un grande dono, del tutto immeritato. Dalla redazione di Domus a Domus Academy, al Conservatorio Giuseppe Verdi, fino a MuseoCity, ho avuto la possibilità di conoscere diverse arti e molti designer e artisti davvero speciali. Ti confesso però che ogni tanto rimpiango di non essere diventata un pediatra, come sognavo da giovane… a volte mi chiedo se sarei stata capace di curare bene i bambini?
Tutto è pronto per la prima edizione di (Un)-Fair, dall’8 al 10 aprile, al Superstudio Maxi. Organizzata da Laura Gabellotto e Manuela Porcu, si propone come ponte tra la nuova generazione di collezionisti e nuovi modi di vivere l’arte contemporanea...
A pochi giorni dal suo inizio, entriamo nel merito della ricchissima agenda di eventi collaterali che riempiranno questa tre-giorni segnalandone alcuni:
Moving, A Choreographic Dance Experience for Art Goers, una visita-danzata, un’esperienza coreografica guidata per riscoprire, attraverso il movimento, le collezioni d’arte di musei, fiere e gallerie.
Performance: Today’s (Un)Fair Dance Collection. Conversazioni tra il performer e il visitatore: il performer presenta una collezione corporea, in cui il corpo diviene museo, galleria; il visitatore...
A due passi da Superstudio Più, al Museo delle Culture, dopo Mondrian arriva Marc Chagall. Una storia di due mondi, curata dall’Israel Museum di Gerusalemme, che ha prestato più di 100 opere. In mostra “un altro Chagall”, non solo l’artista della serie degli innamorati: si scopre invece l’illustratore, il Marc della sua Vitebsk e delle memorie famigliari, in un intreccio di affetti ed ebraismo. In contemporanea c’è anche il mitico Henri-Cartier Bresson...
Veramente una bella mostra e imperdibile. Questa volta il Mudec mette in scena uno Chagall privato, che ci porta con sé nella Vitebsk (oggi città della Bielorussia) del suo tempo con le carrozze che volano sui ciottoli e le donne dalle ampie gonne che roteano i loro ombrellini. Ci mostra la sua casa, una capanna storta, così misera e fatiscente che sembra stare per accartocciarsi su se stessa, e il negozio di gioielli del padre della compagna Bella Rosenfeld...
Il FlavioLucchiniArt Museum ha accolto un gruppo di adulti con vari gradi di disabilità, seguiti da “Fraternità e Amicizia”, Cooperativa Sociale Onlus, nata nel 2007, che affronta il disagio e la fragilità nella prospettiva di aiutare l’individuo a comprendere il proprio contesto, a considerarsi nella propria specificità e ricchezza, per sapersi accettare e interagire con gli altri in modo soddisfacente. “Un incontro ricco di emozioni in un paesaggio d’arte, immersi nell’armonia e nella bellezza, in bilico tra eleganza, stile e gioco”, si legge nella pagina Facebook di...
Presentiamo le protagoniste di Angela, la mostra dell’artista Angela Carrubba Pintaldi, che inaugura domani in MyOwnGallery, proprio nel giorno della Festa della Donna. Come sempre sotto la direzione di Gisella Borioli...
Nessuna migliore occasione per presentarvi il team della mostra, in prevalenza “al femminile”. Innanzitutto l’artista Angela Pintaldi, siracusana, che della sua terra trattiene la vulcanicità, le telluriche vibrazioni di un mondo senza confini, la silenziosa bellezza dettata dalla passionalità, dalla drammaticità e dall’esuberanza. Poi la curatrice, Anna Imponente: figura istituzionale di alto profilo, “dirigente fino al 2020 del Ministero della Cultura, si è occupata di valorizzazione di musei...
Angela Carruba Pintaldi è nota per i suoi gioielli-scultura strappati alla terra e al cielo, fatti di pietre preziose grezze e meteoriti, per i grandi quadri di pigmenti raggrumati sulla tela, per le sue emozionanti installazioni, ma anche per il suo essere artista a tutto tondo, personaggio centrale di ogni sua opera. Dopo una lunga pausa artistica ritorna in MyOwnGallery con una mostra dei suoi ultimi lavori accompagnata dalle immagini di Giovanni Gastel che rivelano le sue mille identità...
“Angela”, mostra in scena alla MyOwnGallery di Superstudio Più dall’8 al 20 marzo 2022 a Milano, è un racconto di e su Angela nelle sue diverse identità, e vuole essere, prima di tutto, una narrazione su chi sia Angela veramente nelle sue differenti realtà di Artista...
Nel 2009/2010 i talebani in Afghanistan sembravano un pericolo allontanato, e le donne più evolute inserite in una nuova società dove potevano studiare, lavorare, muoversi, vestirsi come desideravano. L’oscurantismo del burqa seppellito. Per sempre. E invece…
La copertina di DRepubblica del 5 febbraio drammaticamente ci invita a non dimenticare quanto sta succedendo ora, dopo le prime reazioni indignate dell’occidente. Con il consueto sguardo profetico che guarda oltre al presente, con la lente dell’arte, Flavio Lucchini dieci anni fa rifletteva su quel burqa retaggio del passato..
Dal MUDEC al Superstudio Più è un attimo, ad appena pochi passi dall’altro lato della strada. Entrambi condividono un passato industriale: il primo, il Museo delle Culture di Milano, è nato con il progetto di David Chipperfield dagli ex spazi della fabbrica Ansaldo; il secondo, un tempo sede dismessa della General Electric, è oggi un hub multiculturale per eventi con interazioni con l’arte, che pratica da sempre la sua vocazione di factory in modo dinamico e contemporaneo. Nei giorni scorsi una cordata tutta firmata Mudec è venuta in visita al FlavioLucchiniArt Museum, nuova tappa con arte e moda subito dopo l’Armani/Silos. A comporla: Massimo Navoni, ex assistente di Franco Maria Ricci (il fondatore di FMR) e oggi coordinatore culturale al MUDEC; Daniela Piuzzi, Responsabile Marketing...
Fa nuovamente notizia Mario Balotelli, goleador negli anni tanto acclamato quanto contestato, che torna in Nazionale per la sfida contro i macedoni il 24 marzo. Un diavolo che ha saputo volare alto come l’ha rappresentato Flavio Lucchini in un digital painting del 2012...
Da un po’ di tempo è sparito dai radar, ma non ha esitato a far parlare di sé nel decennio scorso, arrivando a provocare il “fenomeno Balotelli”. Negli anni “Super Mario” è assurto ad icona del ragazzaccio, tanto che le sue numerosissime trovate ne hanno evidenziato un talento nel ficcarsi nei guai, una sorta di inclinazione naturale e personalissima, ribattezzata “balotellata”, termine che ha anche trovato posto nel...
La storia di un percorso artistico che si manifesta con la recente inaugurazione dell'Atelier Lucchini all'interno di un luogo sempre sorprendente e pensato per accogliere visitatori, professionisti e appassionati...
La storia di Superstudio è intrinsecamente legata all'arte contemporanea, tanto quanto è legata alla moda e al design, tre discipline che attingono mutualmente l'una dall'altra e in questo circolo virtuoso e infinito si alimentano e interagiscono.
Questo legame tra Superstudio e l'arte non è solo relativo ai contenuti effimeri e temporanei che con cadenza stagionale vengono proposti dagli eventi e dalle manifestazioni di settore, ma si è sedimentato...
Bérénice Debras, giornalista specializzata in viaggi, sta realizzando un itinerario fashion-oriented per la rivista francese Ideat. Dopo il vicino Armani/Silos eccola alla scoperta del nuovo FlavioLucchiniArt Museum al Superstudio Più. Un nuovo indirizzo che entra nei circuiti internazionali dell’arte e della moda...
Stop d’obbligo per chi inizia un viaggio nella Milano della moda, Superstudio, o meglio il suo fashion/art museum, lo è stato anche per Bérénice. L’autrice della colonna dedicata ai viaggi di Le Figaro e della sezione Tourisme per Ideat, uno dei nomi della collana di guide Un Grand Week-end à, in compagnia del fotografo indipendente Ludovic Maisant sta realizzando un pezzo-itinerario sui luoghi della moda milanese...
Ci sentiamo di consigliare la mostra Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione (visitabile fino al 27.03-2022 al Mudec di Via Tortona, proprio a due passi da Superstudio Più) non solo per l’irripetibilità di quest’occasione – sono solo cinque le opere presenti ad oggi nelle collezioni italiane, la maggior parte di quelle in mostra proviene dal Kunstmuseum Den Haag dell’Aia – ma anche per l’originalità dell’allestimento di un vero e proprio “spazio Mondrian” nel museo...
L'11 dicembre per la diciassettesima Giornata del Contemporaneo oltre mille realtà d’arte contemporanea – musei, spazi espositivi, archivi fotografici, case d’artista, case-museo, musei d’impresa – delle quali moltissime a Milano, apriranno al pubblico i loro spazi per far conoscere e valorizzare il patrimonio, purtroppo troppo spesso nascosto, delle collezioni private del nostro paese. Una bella iniziativa patrocinata da AMACI – Associazione dei Musei d'arte contemporanea italiani – e dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Un’occasione unica per accedere a luoghi solitamente inaccessibili. Tra questi anche il FlavioLucchiniArtMuseum...
Condividiamo con Mudec, e tutte le testate che ne hanno parlato, la soddisfazione di vedere al Museo delle Culture di via Tortona una mostra dello street-artist TvBoy, alias Salvatore Benintende, che racconta la sua evoluzione artistica che l’ha portato dalle strade al museo con le famose immagini di personaggi mediatici ironizzati o acerrimi avversari conciliati. Rettifichiamo però il fatto che questa sia la sua prima mostra: il suo debutto in uno spazio dedicato all’arte è stato nel 2010 nell’Art Point di Superstudio Più con Mash Up. Felici di ritrovarlo 11 anni dopo ancora in via Tortona...
Quando nel 2006 Superstudio ha aperto la sua concept-gallery MyOwnGallery all’ingresso di Superstudio Più, battezzato l'art.box, la vetrina su via Tortona, e Art Point il primo salone per eventi di 1000 mq subito a seguire, l’intenzione è stata subito quella di aprire le porte a artisti misconosciuti, a nuovi linguaggi dell’arte, a mixologie di creatività, offrendo gratuitamente e...
Cosa succede quando un sistema fallisce? O quando un organismo semplice si attacca ad una cornice e l’arte si mescola alla vita? Come l’uomo inventa l’infinito e supera se stesso? Che tipo di paesaggio è quello che accoglie tutte le possibilità? Queste le domande che percorrono alcune delle opere in mostra nella collettiva Osservatorio X, per la prima collaborazione tra Superstudio e l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Attraverso una selezione di artisti cresciuti nelle aule di pittura dell’Accademia raccontiamo l’arte che si è intrufolata nei nostri sotterranei. Sarebbe un peccato non portarla alla luce...
ANDREA BARBAGALLO, OSEDEX E LA CIRCOLARITÀ DELL'ARTE
Partiamo dall’inizio. Dalla vita dei batteri e degli organismi monocellulari. Siamo con Andrea Barbagallo, la sua produzione vuole innestare nella materia artistica quella della vita. In mostra troviamo Osedex series: «Osedax che in latino...
La fiera, la regina dei mercati d’arte: un luogo in cui fin dal Medioevo gli esseri umani non solo fanno affari ma si aggiornano, interagiscono, scambiano idee, culture e lingue. A febbraio 2020 il mondo si avvicina inconsapevole a quella che è stata definita la più “grave crisi affrontata dai governi occidentali del dopoguerra”. La cultura sarà esiliata dai suoi luoghi, tra questi proprio la fiera. Dopo le prime timide ripartenze dell’estate, che ha visto tornare in presenza...
Il simbolo della rinascita dalla pandemia Superstudio lo affida all’arte con la mostra di Oblong che mette in scena la scultura di Stefano Bombardieri che mostra lo sforzo sovrumano di una bimba e un elefante. Con un programma ingegneristico Marta e il suo amico vi raccontano al telefono la loro storia. Basta inquadrare con lo smartphone il QR code alla base…
A settembre, a Milano, al Superstudio Più, una sorpresa vi attende: un’opera d’arte contemporanea “parlerà” facendo partecipare il visitatore ad un’esperienza sensoriale sorprendente. L’installazione in scala 1:1 di “Marta e l’Elefante” dell’artista Stefano Bombardieri – che nelle sue grandiose dimensioni accoglie chi entra all’ingresso di Superstudio e che ne diventa il simbolo durante la Design Week 2021 – prende vita...
Da un paio di anni una vivace e innovativa galleria si è affacciata nel panorama internazionale con i suoi grandi artisti, con l’attenta proposta di nuovi, con le sue tre sedi di Forte dei Marmi e la grande galleria di Dubai sull’isola artificiale di BlueWaters.
Per la prima volta a Milano, negli spazi di MyOwnGallery durante la Milano Design Week a Superstudio, porta due mostre di cui una specialissima a cura di Ettore Mocchetti: “Surprise! L’arte racconta” con opere di Stefano Bombardieri tra cui la scultura di un elefante a grandezza naturale che vola trattenuto da una bambina, più la collettiva con gli artisti Manù Alguerò, Mario Arlati, Pablo Atchugarry, Tiziana Lorenzelli, Flavio Lucchini, Antonio Signorini, Gustavo Velèz...
La terribile notizia dei recenti accadimenti in Afghanistan, con il corollario di morti, feriti, violenze e soprattutto di donne negate e violate nei loro diritti, non può non riaprire una ferita nel mondo intero e anche da noi.
Per questo ripeschiamo e ricordiamo il lavoro anticipatore di Flavio Lucchini che già nel 2010 denunciava desideri e pericoli sotto i burqa afgani con una serie di opere ad essi ispirati, presentate durante 54° la Biennale d’Arte di Venezia, 2011. Allora c’era curiosità, indagine, ironia, speranza. Oggi non più...
Il Museo del Parco di Portofino da ieri ha un’ospite permanente in più tra le tante opere di artisti famosi: la bianca Doll di Flavio Lucchini, “special edition” in versione white delle sue coloratissime “bambole” newpop. Una ragione in più per visitare questo affascinante giardino, luogo d’arte e di cultura, affacciato sulla piazzetta e il porticciolo della famosa località della Liguria. “White Doll” è stata accolta dal direttore-fondatore del museo Daniele Crippa e dalla sua curatrice e critica d’arte Serena Mormino, insieme a numerosi ospiti. Alla curatrice il compito di raccontarvene la storia.
Entrare nel mondo Lucchini è come entrare in uno speciale di 50 anni di contaminazioni tra moda arte design; immergersi nella storia italiana ammirata dal mondo intero e che oggi più che mai viene reinterpretata, con la sensazione di esserne davvero partecipi tanto è forte il coinvolgimento e la tangibilità...
Nel famoso "Museo del Parco" di Portofino, tra le molte opere di grandi artisti, entra permanentemente una "Bambola" bianca di Flavio Lucchini. Un evento che gli fa onore, quasi in concomitanza con l'apertura del suo "personal museum" in settembre a Milano.
Visitato ogni anno da migliaia di turisti, affascinati dal tesoro botanico custodito sul promontorio il Centro Internazionale di Scultura all’Aperto è allestito nel giardino a terrazze del Castello del Barone von Mumm, dando vita, fin dagli anni 80, al Museo del Parco di Portofino. Ospita opere importanti, donazioni di molti artisti internazionali che hanno lasciato un segno creando un luogo originale dove la cultura si respira in mezzo alla natura con la vista del mare e della magica cornice...
La posa della gigantesca scultura Divine di Flavio Lucchini avvenuta nei giorni scorsi al Superstudio Maxi, è stata un avventura affascinante. Tanto da meritarne un video che ne documentasse l’evento. Divine, concepita nel 2007 per un progetto della città che non si è concretizzato, era comunque stata realizzata dall’artista e montata accanto al suo atelier in attesa dell’occasione giusta. Che si è presentata con la apertura del nuovo grande spazio espositivo Superstudio Maxi, in Via Moncucco a Milano. Come per le altre venue del gruppo Superstudio anche all’ultima location è stata destinata una spettacolare e benaugurante opera che parlasse di moda, di design, di arte, di bellezza...
Come nasce una scultura? Per Flavio Lucchini certamente da un'idea, che diventa schizzo, si trasforma in disegno, si materializza in quadro, e infine occupa lo spazio nelle sue tre dimensioni. La mostra "FLAVIO LUCCHINI: PAINTINGS & MORE" in MyOwnGallery (la galleria di Superstudio) illustra questo percorso alla base delle sculture Toys. Le foto sono di una giovane fotografa di grande sensibilità, Angelica Cantù Rajnoldi. Ci sono anche altri quadri mai esposti e piccole sculture oltre a una esperienza immateriale da vivere con il proprio smartphone.
Paintings: dell'abito solo l'essenza Passando dalla grafica dei primi lavori giovanili all'art direction delle riviste di moda, l’artista è stato colpito dal mutamento dell'ideale di femminilità che sempre più tendeva a cancellare la morfologia tradizionale, per un nuovo canone di bellezza moderna. Con coerenza, ma anche con impazienza e curiosità...
Al primo piano della Palazzina Art Point c’è un salotto milanese che ha fatto dell’arte contemporanea il suo momento di convivialità, per condividere e dibattere sulla creatività. Hangar21 è la società che ha inaugurato il suo nuovo spazio al Superstudio con due progetti al femminile in mostra fino a fine maggio.
Donne autonome e libere, libere di avere un nuovo sguardo, essere una voce, anche e soprattutto attraverso l’Arte che da sempre è tra le forme di espressione umane privilegiate, indipendenti e narrazione dalle sue sfumature più opache. La mostra al femminile Concrete Freedom ha inaugurato lo spazio Hangar21, casa di produzione digitale TMP Group. Esposte alcune delle opere delle artiste coinvolte nel laboratorio e pubblicazione di poesia concreta realizzato da BBDB Studio in collaborazione con Women For Freedom...
Durante la pandemia, quando il mondo dell’arte e della performance hanno trovato sfogo quasi esclusivamente nel digitale Anna Scalfi Eghenter, artista acuta che ha colto questo momento di sospensione creando presso il Teatro Sociale di Trento un’opera estremamente attiva e fisica “Interim Measure”.
Nei lavori di Anna Scalfi Eghenter l’arte, la performance, le tematiche sociali sono tessuti in un ordito accuratamente progettato e dotato di una forza comunicativa estremamente diretta. Bisogna avere grande esperienza, una visione del mondo universale e anche particolare, spirito di abnegazione e le idee chiare per produrre opere come “Un esercito capace di arrendersi”, serie di soldatini stampati 3D, in posa di resa, presentati nel 2015, molto prima che Black Live Matters facesse inginocchiare la polizia americana o GapTransfer, progetto artistico e partecipativo che converte in sconto alle donne il divario retributivo di genere...
La battaglia per contrastare i mali dell’aria coinvolge sempre più la produzione e in particolare la moda e affini. Converse, marchio di scarpe americano, nell’ambito della sua campagna pubblicitaria City-Forests ha lanciato un'iniziativa di arte pubblica volta a contrastare attivamente l'inquinamento dell'aria nelle città di tutto il mondo.
Il concept centrale del progetto di Converse è l'idea di "piantare alberi" dove altrimenti non potrebbero crescere, facendo realizzare da artisti locali una serie di murales che assorbono l'inquinamento e che attraggono e convertono gli inquinanti atmosferici in innocui nitrati.
I murales del progetto sono realizzati con una vernice specifica, chiamata KNOxOUT...
Un artista multimediale sempre “avanti”, un grande illustratore passato alla storia, il poeta più immenso di tutti. Felice Limosani ha animato con tecnologia digitale le stupefacenti incisioni ottocentesche di Gustave Doré della Divina Commedia di Dante Alighieri per una mostra immersiva che avrà luogo a Firenze il 14 settembre nel Complesso Monumentale di Santa Croce. Save the date: questo video il suggestivo “assaggio” di “Dante il Poeta Eterno” che vi offriamo in anteprima in occasione della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.
"La rivoluzione digitale in atto, da una parte apre a nuove visioni espressive con linguaggi inediti, dall'altra sta cambiando il modo in cui la cultura viene rappresentata, fruita e divulgata. Il connubio della tecnologia con l’arte, offre una sintesi innovativa sotto forma di umanistica digitale, maggiore della somma di entrambe..."
L’artista franco-algerino Neïl Beloufa in mostra a Milano con “Digital Mourning” a cura di Roberta Tenconi. Dopo Trisha Baga e Daniel Steegmann Mangrané continua il percorso di ricerca iniziato da Pirelli HangarBicocca tra gli aspetti inediti dell’arte video e digital, tracciando le fila del contemporaneo attraverso artisti che hanno fatto dei dispositivi all’avanguardia la propria forma di riflessione e sperimentazione.
Nel 2014 l’arte aveva già previsto lo scoppio di una Pandemia e la risposta digitale dell’uomo, con un’opera/serie TV. Così ci accoglie Neïl Beloufa alla sua prima monografica in Italia, con l’installazione interattiva Screen Talk che apre la mostra e invita il pubblico a scegliere quale episodio premonitore guardare nel maxi schermo davanti a lui...
Con Marina Pugliese, curatrice e personaggio di primo piano nel campo dell’arte, messa a capo del nuovo ufficio per promuovere e valorizzare l’arte pubblica in città, il Comune aggiunge un obiettivo ambizioso alla sua visione di Milano 2030. Si parla di street-art, che già ha conquistato molti muri pubblici e non, ma non solo. Nel progetto entrano anche installazioni e sculture urbane di grande impatto capaci di valorizzare le periferie portando a 15 minuti da ogni abitazione tutti i servizi e le opportunità, compresa l’arte e la cultura. L’evoluzione del progetto si può seguire sulla pagina web del Comune “Arte negli spazi pubblici” o contattando l’ufficio preposto. Entreranno nella catalogazione opere installate su piazze aperte ma anche in luoghi privati...
Sapevamo che la nostra mostra “Unreal but Real” con opere d’arte di Flavio Lucchini in realtà aumentata fosse avant-garde, ma non avremmo immaginato anche profetica. Un nuovo modo di fruire l’arte contemporanea che Superstudio aveva già intuito quasi due anni fa. Una tendenza che oggi diventa necessità.
Presentata in aprile 2019 al Superstudio Più con la nuovissima tecnologia creata da Sense- immaterial Reality, la mostra virtuale permetteva di godere tramite il cellulare e una app dedicata di un percorso emozionale di grandi sculture e installazioni di Flavio Lucchini, che interagivano con i visitatori e potevano anche essere fotografate nonchè condivise sui social...
Si conclude il primo progetto che Superstudio dedica alla creatività femminile NELLE MANI DELLE DONNE, fortemente voluto da Gisella Borioli. Per oltre un mese la mostra ha ospitato 13 artiste e designer di talento, confermandosi tra gli appuntamenti top di Milano Design City e Interni Designers Week.
Più di 1600 visitatori e oltre 100 uscite stampa e TV, tra cui RAI Tg1 e RAI Tg3 con un servizio dedicato, Corriere della Sera nazionale con pezzo di Silvia Nani, La Repubblica, Il Giorno, Interni, ELLE Decor…
Un ringraziamento speciale a Isabella Angelantoni Geiger, Vera Belikova, Mavi Ferrando, Francesca Gasparotti, Adriana Lohmann, Ilaria Marelli, Paola Navone, Elena Salmistraro...
Nell’ex-stamperia di via Assab, a Milano, dove un tempo si stampavano libri, cataloghi d’arte e enciclopedie, continua l’esplorazione del mondo dell’arte attraverso i molti linguaggi in cui oggi si esprime, grazie alla passione di Elena Quarestani e del suo team di collaboratori sempre aperto a nuovi contributi. Segnaliamo la nuova mostra a tre voci 1+1+1/2020 visitabile fino al 24 novembre.
Per il quarto appuntamento con 1+1+1 ad Assab One, torna il confronto tra espressioni artistiche diverse, su progetto di Elena Quarestani con la curatela di Federica Sala. Un appuntamento fuori dai circuiti, dalle regole, dal mercato che offre tuttavia uno scorcio di ricerche importanti che invitano a riflettere e un angolo della vecchia Milano che si nutre inaspettatamente d’arte. Uno spazio indipendente e una associazione no-profit che si muove per il puro piacere dell’arte, tra i primi ad aprire dopo la crisi più acuta della pandemia...
Parte in MyOwnGallery il primo dei progetti dedicati alla creatività femminile tra arte, design, architettura e artigianato, che vedrà il suo apice durante la Design Week di Aprile con un padiglione interamente dedicato.
“Nelle Mani delle Donne” - titolo che è tutto un programma - si propone di indagare, con leggerezza, con attenzione, con ironia, con lungimiranza, nel mondo della creatività e comincia con due piccole ma significative mostre in MyOwnGallery, la galleria di Superstudio sempre aperta alle sfide, alle tendenze, ai nuovi linguaggi. Artiste e architette affermate e giovani creative si raccontano con il loro lavoro e un talk nelle serate dedicate nell’arco del tempo dell’esposizione...
Una originale iniziativa di Oblong, la galleria recentemente aperta a Forte dei Marmi e a Dubai come ponte tra Italia e Medio Oriente, ha chiesto a dieci degli artisti rappresentati, tra cui Flavio Lucchini, di realizzare appositamente un’opera unica misura "Trenta per Trenta" che sia anche un pensiero tangibile su quello che il Covid-19 ci ha lasciato. Inaugurazione a Forte dei Marmi sabato 8 agosto.
La numerologia si dice sia infallibile. Il Tre un numero d’oro, sacro, che racchiude i poteri straordinari dell’energia, della creatività, della capacità di rigenerazione e crescita. E Tre sono i lati del triangolo, figura geometrica dai significati antichi, metafora dell’incontro fra Cielo, Terra e Uomo.
Dalla civiltà maya agli universi simbolici a noi più vicini, i riferimenti ricorrono frequenti e spesso ritornano analoghi, anche se in luoghi e contesti disparati.Occorre oggi legare tali sapienze antiche a una mostra d’arte contemporanea? Forse no. O forse sì, se si considerano l’arte e il gesto che la sottende portatori di valori intramontabili...
Tra i grandi artisti italiani che con le loro opere monumentali hanno raggiunto ambiti traguardi internazionali c’è certamente Maria Cristina Carlini, rara presenza femminile in un mondo maschile: lei tira fuori l’anima da ferro acciaio terra tronchi plasmando con le mani imponenti sculture ancestrali che dialogano per contrasto con la contemporaneità. La sua esperienza artistica parte negli anni 70 dalla California, lascia il segno in America, Asia, Europa, nelle piazze e nei musei, fino a che, con “La nuova città che sale”, diventa un simbolo dell’Expo di Milano. Al Superstudio, nel 2013 ha sperimentato l’interazione tra arte e design. La sua ultima mostra “Geologie, memorie della terra” è fino all’8 settembre installata nell'ex chiesa di San Sisto a Milano dove si confronta con le opere di Francesco Messina. La “forza” di una donna delicata parla più di mille parole.
Quale la “forza" che ha permesso a una artista donna di affermarsi in un campo così presidiato dagli uomini come la scultura monumentale?
La “forza” risiede nella necessità di esprimermi, nel desiderio di creare un’opera d’arte, è un impulso che non posso ignorare e che il più delle volte mi conduce alla realizzazione di sculture monumentali...
Dopo la mostra in MyOwnGallery nel 2019 che segna il suo ritorno in Italia dopo 30 anni, l’artista coreano Kim Seung Hwan sta progettando una grande installazione di sculture monumentali e una collezione di arredi che vedremo durante la Milano design Week 2021, al Superdesign Show che continua le sue sperimentazioni museum-like. Dal 22 di agosto invece una nuova personale a Udine.
Hai iniziato il tuo percorso artistico negli anni ’90, a Pietrasanta. Vinci il Premio della Critica durante la primissima edizione di MiArt. Come ti ha influenzato questo inizio tutto italiano?
Sono stato ispirato e influenzato dagli scultori italiani moderni. Lavorando nello studio di Pietrasanta ho incontrato diversi artisti italiani e internazionali e sono molto felice di aver avuto la possibilità di vedere delle straordinarie sculture in marmo. Mi sono anche emozionato nel pensare che Michelangelo ha lavorato nello stesso luogo dove ero io...
"La mia ricerca sull’abito femminile dai volumi generosi, è nata un po’ per gioco durante il periodo della quarantena, quando la parola “distanziamento fisico” veniva ripetuta più e più volte da ogni media. Il cercare nella bellezza qualcosa in grado di esorcizzare il momento di ansia collettiva e ovviamente anche personale è stata per me in qualche modo una forma di terapia… e di link in link mi sono in breve tempo trovata - devo dire inaspettatamente - una cartella zeppa di immagini, alcune conosciute altre scoperte o riscoperte. Le ho iniziate a riordinare per affinità, realizzando che l’abito voluminoso segna davvero una distanza fisica e psicologica, che può essere interpretata secondo precise chiavi di lettura..." Ilaria Marelli
Due mostre in MyOwnGallery, la galleria di Superstudio in via Tortona 27 bis che presenta sotto il titolo unificante “FASHION SHOW di Flavio Lucchini” l’esperienza virtuale di UNREAL BUT REAL dove i suoi piccoli Toys diventano grandi Totem immateriali attraverso lo smartphone con la tecnologia di Sense. E le inedite sculture murali MADE IN ITALY della serie Dress Memory inneggiano alla bellezza della moda più preziosa e creativa.
Una visita in galleria è anche l’occasione per scoprire, su appuntamento, l’imponente archivio di opere Flavio Lucchini, piccolo museo personale conservato in Undergallery nel Basement di Superstudio. Un viaggio in trent’anni di uno stupefacente dialogo tra arte e moda, con molti omaggi agli stilisti che hanno fatto il made in Italy. Con la possibilità di portarsi a casa un’opera di valore a un prezzo speciale, che verrà devoluto al sostegno dei più colpiti dalla pandemia...
E’ morta a metà maggio Nanda Vigo, artista della luce che ha collaborato con i più grandi artisti degli anni 60/70, lasciando il segno della sua forte personalità. L’ultima mostra a Palazzo Reale di Milano è stato un tardivo e nello stesso premonitore omaggio alla sua grandezza.
Ricordo una bella e vivace ragazza bionda che mentre mi affacciavo alle mie prime esperienze da redattrice prima ad Ottagono e poi a Vogue, nella seconda metà degli anni ’60 metteva a soqquadro la Milano più tradizionale portandovi con i suoi compagni di squadra, Piero Manzoni, Lucio Fontana, Enrico Castellani, e il grande Gio Ponti, il vento effervescente dell’avanguardia. E’ con Fiorucci, pioniere di tutte le cose nuove, che l’ho conosciuta, con un misto di soggezione e ammirazione. Era forte, ironica, battagliera, in anni in cui le donne facevano ancora fatica ad emergere in ambienti considerati maschili. Artista, designer, architetto? Ogni qualifica era per lei riduttiva. L’ho ritrovata in Nanda Vigo Light Project, la bella mostra a Palazzo Reale a cura di Marco Meneguzzo (estate 2019), prima retrospettiva antologica finalmente dedicatale in Italia, dopo le più di quattrocento mostre nel mondo...
Nel mondo del postcovid-19 niente sarà più come prima, si dice. E certamente torneranno a galla miti e valori finora sopraffatti da personaggi e tendenze effimeri e spesso inconsistenti che occupano le copertine dei magazine e le pagine dei quotidiani. Una rivoluzione appena cominciata.
Abbiamo bisogno di competenza, di impegno, di qualità contro l’apparenza, la superficialità, l’improvvisazione, i supposti talenti da Talents Show. Abbiamo bisogno di persone che sappiano assumersi la responsabilità di portare il mondo verso un orizzonte salvifico, migliore. Di nuovi eroi che offuschino i falsi miti. Di meglio conoscere e apprezzare i medici, gli scienziati, i ricercatori, gli ingegneri, gli antropologi, i chimici, i fisici, gli architetti, gli urbanisti, gli informatici, gli artisti che possano portarci fuori dal guado e ridarci sicurezza...
Anche l’arte contro il terribile Covid-19. Artisti e gallerie offrono le loro opere per una raccolta fondi che unisce la bellezza alla generosità. Flavio Lucchini è fra di loro.
“La bellezza salverà il mondo" scriveva Dostoevskij in un suo celebre romanzo, e mai come in questo momento di paura e incertezza i nostri occhi vorrebbero riempirsi di bellezza, che sia di un paesaggio naturale, di un viaggio esotico, di un’opera d’arte…
Emozioni che solo in parte il mondo virtuale può evocare.
Quando poi la voglia di bellezza si coniuga al desiderio di aiutare le forze in campo che lottano contro il virus che ha sconvolte le nostre vite, il connubio è perfetto. Come per l’iniziativa di Blindarte, galleria e casa d’aste con sede a Milano e a Napoli, che ha lanciato il progetto “ART to STOP COVID-19”, un’asta online dove è possibile acquistare a prezzi molto interessanti una ricca selezione di opere d’arte...
Oblong Contemporary Art Gallery è la nuova galleria d’arte contemporanea con sede a Forte dei Marmi e a Dubai aperta alla fine del 2019 dalle galleriste Paola Marucci e Emanuela Venturini. Visione internazionale, ponte tra Occidente e Medio Oriente, artisti di nome, opere di qualità. Tra gli artisti anche Flavio Lucchini, presidente di Superstudio Group, ma da trent’anni raffinato scultore. Per questa strana Pasqua di clausura vi giungano gli auguri degli amici per cui l’arte è ragione di vita.
Guarda il video: youtu.be/60TFsyiKCP8
Approda anche su YouTube “La Moda in altro Modo”, immagini e testimonianze sugli anni d’oro della moda italiana di cui Flavio Lucchini è stato artefice e protagonista come art-director e creatore di testate. Progetto di Gisella Borioli, con regia di Giovanni Gastel, il filmato è il racconto visuale e complementare dell’autobiografia “Il Destino - dovevo fare il contadino ma ho incontrato la moda (e non sono uno stilista)” di Lucchini. Un affascinante viaggio scandito dai cambiamenti sociali, di costume, di gusto e di trasformazioni socio-politiche di cui Lucchini è stato interprete attraverso i suoi giornali e la sua arte. Le tappe fondamentali. Gli anni ’50 del New Look di Dior: Lucchini crea Fantasia. Gli anni ’60 tra Alta Moda e Beatles: Lucchini progetta Amica e trasforma Novità in Vogue...
Nel mese di giugno sarà invece protagonista la mostra “Man on the Moon” che riprende il tema di Ghost Book, nuovo progetto editoriale e multimediale sulla fotografia d’autore italiana, fondato da Giorgio Racca. Pier Paolo Pitacco, art-director e artista ben noto a Superstudio per le numerose collaborazioni, responsabile della forma grafica e dei contenuti spiega: “Ghost presenta storie inedite non comuni, alternando grandi nomi e giovani emergenti. Il numero 5 del volume, come la mostra, è dedicato infatti al 50° anniversario dello sbarco sulla Luna. Una decina di autori raccontano con le loro fotografie la personale visione del satellite. Una esposizione evocativa e affascinante e un passo per creare una community che condivida la ricerca della qualità e che si ritrovi in una pubblicazione di classe.”
Con il Giappone nel cuore, non potevamo non visitare il nuovo e spettacolare Digital Art Museum: teamLab Borderless. Realizzato dal collettivo giapponese teamLab che include architetti, ingegneri, matematici, artisti e musicisti, situato sull’isola artificiale tecnologica di Odaiba a Tokyo, il museo incanta per la capacità di coniugare arte figurativa e tecnologie di realtà virtuale.
Non ci sono opere d’arte da ammirare, si è immersi nell’opera d’arte e si interagisce con essa all’interno di cascate luminose, distese di rose che si trasformano in girasoli e farfalle, animali mutanti, foreste di lampade incantate, alberi da scalare, paesaggi marini, sinfonie di futuristici led.
Non semplici proiezioni ma scenari unici sempre diversi che provocano una emozione continua. E ancora laboratori per bambini e una tea house dove bere il tè come Alice nel paese delle meraviglie.
www.teamlab.art
Se Milano è diventata il primo esempio di città dove la moda ne determina il carattere, il design è un fenomeno globale, la creatività parla le lingue del mondo, il tessuto urbano è punteggiato di temporary-location e il Fuorisalone è diventato un modello imitato da molte capitali, forse il merito è anche un po’ del destino, oltre che dei suoi illuminati pionieri. Questo almeno è quello che sostiene Flavio Lucchini, fondatore e presidente di Superstudio Group, ma anche editore ed artista, protagonista della Milano creativa fin dal 1960, le cui scelte di ieri hanno molto contribuito alla Milano di oggi. Questo è quello che Lucchini in veste di autore racconta nel suo ultimo libro IL DESTINO - dovevo fare il contadino ma ho incontrato la moda (e non sono uno stilista), un percorso in prima persona attraverso gli anni d’oro della moda e gli incontri con i grandi stilisti, gli intellettuali, i famosi fotografi, gli artisti del tempo, le rivoluzioni sociali. E il come e il perché sono nati dal suo background di giornalista e art-director i due grandi hub Superstudio 13 per la fotografia e l’immagine della moda, Superstudio Più per il design, la creatività, l’innovazione, i grandi eventi.
Se la mostra voluta da Oroblù, leader della moda intima e della calzetteria, ha voluto celebrare i suoi trent’anni con la collaborazione tra Giovanni Gastel e Flavio Lucchini sfociata in una mostra che unisce i magici clic del fotografo alle suggestioni trasmesse dalle opere dell’artista, da poco conclusa in MyOwnGallery, è a un libro curato da Gisella Borioli che Oroblù delega il compito di fissare per sempre il magico incontro e dire grazie a tutti quelli che hanno contribuito e partecipato al successo dell’azienda e dell’evento. “Inspiration” è una pubblicazione preziosa dalla copertina dorata, in edizione limitata, presentata in un cofanetto, che segna il nuovo percorso di Oroblù verso un palpabile rinnovamento e collocamento nella fascia più alta e più ambita del mercato. Con le opere di Lucchini anche citazioni di celebri poeti che esaltano la bellezza femminile.
Dieci anni di attesa, il doppio del previsto, per un’opera che porta la firma di Jean Nouvel. Situato nel cultural district sull’isola Saadiyat, con una superficie totale di 97.000 mq, finalmente il Louvre di Abu Dhabi ha aperto al pubblico in una stupefacente architettura destinata a diventare sicuramente un’icona mondiale. È una sorta di “metafora del cielo” la grande cupola a nido d’ape di otto strati, che ripropone forme geometriche in stile arabico. Una rete di corridoi e canali costruiti sull’acqua crea una sorta di labirinto, mentre fasci di luce filtrano dal tetto e disegnano ombre misteriose sulle superfici delle bianche pareti.
“ll Louvre Abu Dhabi incarna un progetto eccezionale nel senso letterale della parola...”