Non solo grattacieli nell'avveniristica cornice della capitale degli Emirati. Tra le dune della incontaminata Saadiyat Island il Cultural District ospita i musei dei grandi maestri dell'architettura occidentale e, da poco, anche l'Abrahamic Family House, più di una stupefacente struttura architettonica: un'opera d'arte che simboleggia l'armonia tra le diverse culture e religioni che coesistono nella nostra società globale. Questo straordinario esempio di design non solo incarna esteticamente l'unità, ma funge anche da ponte tangibile tra l'Islam, il Cristianesimo e l'Ebraismo. Una strada possibile.
Nel distretto finanziario di Dubai, adagiato su una collina verde, l'imponente Museum of the Future cattura l’attenzione per la forma spettacolare, la lucentezza del rivestimento e il contrasto tra la sua orizzontalità e la verticalità dei grattacieli circostanti. L’interno è ancora più stupefacente...
Lo studio di architettura del visionario Killa e Buro Happold, utilizzando tecnologie robotiche e algoritmi, ha dato vita a questa icona futurista. Il Museum of the Future, alto 77 metri, con una superficie di 30.000 metri quadrati, suddivisa in 7 piani, è un edificio autoportante rivestito di acciaio inossidabile e vetro plasmati in morbide linee curve. La struttura ha significati nascosti: la forma è quella di un occhio, quindi, "visione"; il vuoto al suo interno l'"ignoto" ancora da scoprire; la calligrafia araba incisa nei pannelli curvi d'acciaio (opera di incredibile maestria) racchiude tre massime dello Sceicco Mohammed bin Rashid Al...
Con la testimonianza della corrispondente da Dubai di Superstudio, volata nel deserto di Al Ula in Arabia Saudita, accanto alle rovine di una città millenaria sta nascendo una città d’arte e cultura, che sarà il primo avamposto turistico previsto per la Saudi Vision 2030. All’aeroporto già ti accoglie una scultura di Manolo Valdés. In pieno deserto, sullo sfondo di rocce traforate dal vento, il gioco di specchi del Maraya Center moltiplica in modo impressionante lo scenario naturale...
Nel contesto della visione 2030 dell’Arabia Saudita, Al Ula è la prima regione ad essere stata aperta al turismo. Il passato è qui ben custodito, il futuro tutto da scrivere. Nel rispetto delle tradizioni e della natura, che qui è la protagonista assoluta della scena, nascono alberghi ricercati, ristoranti che soddisfano i palati più raffinati, percorsi culturali, gare di cavalli e di polo...