NeoDesign è un percorso visivo di linee estreme, decise e precise, vestite in total black per l’occasione, che raccontano il segno personale e riconoscibile del giovane Talarico, dal tratto stilistico senza tempo.
“Per me, il design è una lingua. Una lingua internazionale che non ha bisogno di parole per essere parlata. Comprensibile da tutti e da tutte le culture, diretta ed immediata. Una lingua che utilizziamo per comunicare bellezza. Con il design svelo il mio modo di vedere il mondo, la mia visione dell’estetica ed i miei pensieri”. Intuizioni che diventano prodotti dalla sofisticata eleganza e dalla personalità rigorosa, mai prevaricanti o chiassosi. Le opere firmate da Leonardo Talarico per MDF Italia, Living Divani, Cappellini, Alcantara ed HENRYTIMI, convivono tutte assieme.
Un giovane designer di talento, con una lunga militanza a fianco di Giulio Cappellini, garanzia di una visione aperta e consapevole sulle esigenze del design, ci regala una riflessione su come affrontare la progettazione dopo la lezione del corononavirus. I mesi del forzato lockdown ci hanno fatto capire i veri valori e forse pentire di tutti gli eccessi e le eccedenze che hanno invaso le nostre case e le nostre vite.
"Le prossime tendenze nel mondo del design non saranno di tipo stilistico ma si parlerà di consapevolezza progettuale.
I nuovi limiti non saranno superati da nuove forme, ma avranno bisogno di nuove soluzioni.
Mentre prima il compito del designer era quello di guardare il mondo con occhi differenti ora è quello di guardarlo con occhi nuovi e per fare ciò, ritengo occorra fermarsi e studiare ciò che ci accade attorno, per poter quindi ridisegnare i nuovi scenari domestici ed allestitivi.
È estremamente riduttivo pensare che un buon progettista nel 2020 si limiterà a creare oggetti belli e funzionali; ci siamo accorti tutti da tempo -anche se qualcuno ha paura di sentirselo dire- che non ha proprio senso continuare a disegnare decine di prodotti per saturare il mercato, presentarli nelle fiere di tutto il mondo, per poi forse, metterli a catalogo con un anno di ritardo, vendendone numeri irrisori...