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02/10/2020 | PEOPLE

YOGAFESTIVAL CON GIULIA BORIOLI

Di: Chiara Ferella Falda

Ritorna al Superstudio Più lo YogaFestival, quindicesima edizione che punta sulla qualità e sulla pratica “dal vivo” in piena sicurezza. Giulia Borioli sua fondatrice e personalità di riferimento di tutto l’universo Yoga italiano e internazionale, ci racconta cosa è cambiato nell’era Covid.

15 anni di YogaFestival e il ritorno nella location storica, Superstudio Più, dove ha sede anche il tuo quartier generale. Come è cambiato il festival in questi 15 anni e come è cambiata la fruizione dello yoga in Italia?
Dal primo anno ad oggi lo yoga stesso ha avuto una evoluzione veloce, che ha inciso molto sulla società d'oggi. La prima edizione è nata così, per il mio desiderio di trasmettere questa antica e meravigliosa conoscenza a più persone possibili. Negli anni, il festival è diventato un punto di riferimento, che mancava, per la community yoga. Perchè? credo che l'essere super partes, il presentare tanti stili di yoga allo stesso modo e il coinvolgere ospiti stranieri che non sono mai venuti in Italia sia il segreto di un certo successo...

Ritorna al Superstudio Più lo YogaFestival, quindicesima edizione che punta sulla qualità e sulla pratica “dal vivo” in piena sicurezza. Giulia Borioli sua fondatrice e personalità di riferimento di tutto l’universo Yoga italiano e internazionale, ci racconta cosa è cambiato nell’era Covid.

15 anni di YogaFestival e il ritorno nella location storica, Superstudio Più, dove ha sede anche il tuo quartier generale. Come è cambiato il festival in questi 15 anni e come è cambiata la fruizione dello yoga in Italia?
Dal primo anno ad oggi lo yoga stesso ha avuto una evoluzione veloce, che ha inciso molto sulla società d'oggi. La prima edizione è nata così, per il mio desiderio di trasmettere questa antica e meravigliosa conoscenza a più persone possibili. Negli anni, il festival è diventato un punto di riferimento, che mancava, per la community yoga. Perchè? credo che l'essere super partes, il presentare tanti stili di yoga allo stesso modo e il coinvolgere ospiti stranieri che non sono mai venuti in Italia sia il segreto di un certo successo.

Come sarà questa nuova edizione dello YogaFestival? Quali sono le chicche da non perdere e gli insegnanti più attesi? 
Questa è una edizione ristretta, per i motivi che sappiamo. Più una Rassegna che un festival. Solo classi di yoga, 26, con insegnanti scelti tra coloro che negli anni hanno sostenuto e sono cresciuti nell'evento. Abbiamo chiesto di lavorare sull'idea di dare strumenti per "rinascere" ed ecco che tutti si sono prodigati con impegno e attenzione. Ad esempio. RamRattan propone una tecnica (piuttosto segreta) del Kundalini per stimolare il sistema immunitario; Nuzzo insegna come purificare corpo e mente e spirito; Eena De Martin a come radicarsi per "restare a galla", Jacopo Ceccarelli parla di come attivare un risveglio globale di corpo e coscienza...e così via.

Una volta mi hai detto: “alla fine lo yoga è uno solo!”, al di là degli stili e delle diverse scuole. Cosa intendevi precisamente? 
Lo yoga è una tradizione plurimillenaria che ha un primo testo di riferimento comune a tutti coloro che nei millenni hanno intrapreso la via. Si tratta di YogaSutra, ad opera di Patanjali, mistico misterioso vissuto prima di Cristo. In questo testo c'è la base, le fondamenta dello yoga, non si scappa. Tutto quello che vediamo in giro è una libera e a volte discutibile interpretazione creativa e soggettiva… perchè lo yoga è uno solo.

La pratica a casa è stata fondamentale per moltissime persone, chiuse in lockdown, a dimostrazione di quanto lo yoga sia potente per mantenere un equilibrio fisico e psichico. E tu come hai trascorso questa quarantena forzata? 
Il mio lockdown è stato riempito da molto yoga. Ho fatto interviste in diretta Instagram e Facebook con tanti maestri, realizzato un evento online in streaming lungo 4 ore solo di speech con maestri, musicisti, monaci, swami...tantissimi ospiti, molto interessanti. Lo yoga online...spero passi presto e si torni a praticare dal vivo.

Cosa pensi della “pratica digitale” fatta attraverso i nuovi mezzi di comunicazione: Zoom, le varie app, i webinar, i corsi online….? 
Non ne penso né bene né male...penso che sia una esigenza del momento ma che non sia salutare protrarla all'infinito. Non fa bene alle persone!

C’è stato un gran proliferare di scuole e insegnanti in questi anni. Corsi accelerati di tot ore per avere un pezzo di carta e insegnare. Manca una regolamentazione. Tu che sei in contatto con le federazioni internazionali e i massimi vertici del settore… si sta facendo qualcosa per salvaguardare la qualità dell’insegnamento?  
Non è ancora nato un ente super partes nel mondo yoga (ma neanche nel mondo intero) che possa certificare la qualità della preparazione del singolo senza voler fare del profitto. Ci vorrebbe proprio, perchè il proliferare infinito di influencer e insegnanti superficiali, oltre a far male allo yoga può essere nocivo per chi pratica! Auspico che qualcuno si decida a regolamentare il settore, prima o poi.

YogaFestival 2020 #15
RI/Nascere 
3-4 Ottobre e 10-11 Ottobre
Superstudio Più, via Tortona 27, Milano
Info: www.yogafestival.it

Jacopo Ceccarelli, Elena De Martin, Maurizio Morelli e Tite Togni. YogaFestival at Superstudio Più
Anna Inferrera. YogaFestival at Superstudio Più
Laura Biagi Sangeeta. YogaFestival at Superstudio Più
Antonio Nuzzo. YogaFestival at Superstudio Più

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