Sapevamo che la nostra mostra “Unreal but Real” con opere d’arte di Flavio Lucchini in realtà aumentata fosse avant-garde, ma non avremmo immaginato anche profetica. Un nuovo modo di fruire l’arte contemporanea che Superstudio aveva già intuito quasi due anni fa. Una tendenza che oggi diventa necessità.
Presentata in aprile 2019 al Superstudio Più con la nuovissima tecnologia creata da Sense- immaterial Reality, la mostra virtuale permetteva di godere tramite il cellulare e una app dedicata di un percorso emozionale di grandi sculture e installazioni di Flavio Lucchini, che interagivano con i visitatori e potevano anche essere fotografate nonchè condivise sui social...
Sapevamo che la nostra mostra “Unreal but Real” con opere d’arte di Flavio Lucchini in realtà aumentata fosse avant-garde, ma non avremmo immaginato anche profetica. Un nuovo modo di fruire l’arte contemporanea che Superstudio aveva già intuito quasi due anni fa. Una tendenza che oggi diventa necessità.
Presentata in aprile 2019 al Superstudio Più con la nuovissima tecnologia creata da Sense- immaterial Reality, la mostra virtuale permetteva di godere tramite il cellulare e una app dedicata di un percorso emozionale di grandi sculture e installazioni di Flavio Lucchini, che interagivano con i visitatori e potevano anche essere fotografate nonchè condivise sui social.
Ora che i musei e le gallerie di mezzo mondo sono chiusi per emergenza covid, l’arte irreale è forse l’unico modo per fruire liberamente e in sicurezza di installazioni disseminate in città. Ne è un esempio Unreal City a Londra, il più grande festival in realtà aumentata che la capitale inglese abbia mai ospitato sulle rive del Tamigi.
Il progetto è iniziato l’8 dicembre 2020 e termina il 5 gennaio 2021: 36 sculture, statiche o in movimento, per un percorso unico che coinvolge artisti del calibro di Cao Fei, Marco Brambilla, Alicja Kwade, KAWS, Olafur Eliasson. Anche in questo caso indispensabile l’iPhone e una app dedicata, ARkit.
acuteart.com/artist/unreal-city/