La Camera della Moda aveva annunciato lo sforzo eccezionale di tutto il comparto moda per l’appuntamento con la Milano Fashion Week di questo febbraio. E così è stato. Una settimana intensa, con un numero di presenze, tra sfilate e presentazioni, da non aver nulla da invidiare alle sfilate “normali”, quelle che dettavano legge e business nei tempi felici in cui la parola pandemia non rientrava nel linguaggio comune. Sette giorni di eleganza e stravaganza in risposta a un solo interrogativo: e domani?
Dunque passerelle virtuali, walk-in tra architetture e monumenti, teatri svuotati, passerelle di luce nel buio, scenografie visionarie, panorami campestri, appartamenti rassicuranti, ambienti spiazzanti, interventi grafici sono stati la cornice virtuale della moda autunno/inverno 2021/22. Con le superstar della moda italiana, i brand di livello internazionale, i rassicuranti classici, i contemporanei, gli emergenti, i trasgressivi, le “nicchie” fashion, gli accessori. Tutti liberamente accostati, l’uno dietro l‘altro. Un panorama libero e variegato, una testimonianza aperta e puntuale, tra new-classic e provocazione, tra strict-chic e street-mix...
Un calendario abbastanza ricco, a partire da venerdì 15 gennaio, di nomi nuovi e nomi storici, di street-wear e rassicuranti classici, di cat-walk su improbabili passerelle diversamente ambientate e location avveniristiche, di modelli multietnici e di danzatori e performer. Mancano forse alcuni brand roboanti del made in Italy, anche se sappiamo che ormai è un liberi-tutti nei tempi e nei modi di presentare le proprie collezioni. Sempre avanti Prada con i commenti degli studenti delle scuole di moda del mondo, in diretta streaming.
Nei cinque giorni di Calendario digitale divulgato dalla Camera della Moda per le Collezioni Uomo di gennaio 2021 i contrasti di stile non mancano. Se il primo giorno a Zegna succede Lagos, Fendi è preceduto da Spyder...